AGI – Dieci punti di penalizzazione in classifica alla Juventus da scontare nella corrente stagione sportiva. Numeri alla mano, la sentenza emessa dalla Corte federale d’appello della Figc, dopo la nuova udienza del processo per il caso plusvalenze, rende complicatissimo l’accesso alla Champions League per i bianconeri che, dopo la sconfitta per 4-1 in casa dell’Empoli, dovranno battere a ogni costo il Milan domenica prossima per continuare a sperare.
Il procuratore federale aveva chiesto questa mattina di sanzionare il club bianconero con una penalizzazione di 11 punti. È stata fissata al 15 giugno davanti al tribunale federale della Figc l’udienza del processo relativo al secondo filone di inchiesta che vede la Juventus deferita per la questione ‘stipendi’.
Prosciolti Nedved e altri sei ex dirigenti
La Corte Federale d’Appello ha poi prosciolto dalle incolpazioni ascritte sette ex dirigenti: Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano.
Restano invece le pesanti inibizioni per Agnelli, Paratici, Cherubini e Arrivabene, già passate in giudicato dopo il Collegio di Garanzia.
Cosa succede ora in classifica
Scivolati al settimo posto con 59 punti (uno in meno della Roma che ha pareggiato in casa contro la Salernitana 2-2, e due in meno dell’Atalanta), i bianconeri non sono riusciti a risollevarsi contro l’Empoli, che ha vinto 4-1.
Per sperare ancora nella Champions, con soli sei punti in palio nei due turni di serie A che restano, la Juventus dovrebbe superare a ogni costo il Milan – ora quarto a 64 punti – nello scontro diretto di domenica prossima. E poi all’ultima giornata, quando Di Maria e compagni giocheranno a Udine, confidare che i rossoneri cadano in casa contro il Verona. In caso di parità, infatti, contano gli scontri diretti e all’andata finì 2-0 per l’undici di Pioli.
La reazione del club: “Grande amarezza”
Juventus Football Club “prende atto di quanto deciso poco fa dalla Corte d’Appello della FIGC e si riserva di leggere le motivazioni per valutare un eventuale ricorso al Collegio di Garanzia presso il CONI. Quanto statuito dal quinto grado di giudizio in questa vicenda, iniziata più di un anno fa – si spiega in una nota – suscita grande amarezza nel club e nei suoi milioni di tifosi, che, in assenza di chiare regole, si trovano oltremodo penalizzati con l’applicazione di sanzioni che non sembrano tenere conto del principio di proporzionalità”.
“Pur non ignorando le esigenze di celerità, alle quali la Juventus non si è mai sottratta nel corso del procedimento, si sottolinea che si tratta di fatti che debbono ancora essere giudicati dal giudice naturale”, aggiunge la nota.