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Si ‘incollarono’ al Laocoonte, il Vaticano condanna a 9 mesi gli attivisti di Ultima Generazione

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AGI –  Nove mesi di reclusione (pena sospesa) e il pagamento di una multa di 1.620 euro per il reato di danneggiamento aggravato: è la condanna inflitta in primo grado a due attivisti di Ultima Generazione che la scorsa estate si sono incollati alla base in marmo della statua di Laocoonte nei Musei Vaticani nell’ambito di uno dei tanti atti dimostrativi organizzati per sensibilizzare le autorità sui temi del cambiamento climatico.

I due dovranno pagare anche 120 euro a testa per aver resistito all’ordine degli agenti della Gendarmeria vaticana di seguirli negli uffici. A una terza attivista, che ha documentato l’iniziativa con un video girato con il telefonino, è stata inflitta solo l’ammenda di 120 euro per aver trasgredito “a un ordine legalmente dato dall’autorità competente”. Gli imputati dovranno comunque versare a titolo di risarcimento danni la somma di 28.148 euro al Governatorato della Città del Vaticano.

Gli attivisti: “Faremo appello”

Ultima Generazione presenterà ricorso alla Corte di Appello contro la sentenza. “Il Vaticano, una delle ultime monarchie assolute del mondo, dimostra tutta la propria ipocrisia con questa pena – scrive il movimento ambientalista in una nota – è spropositata e assurda una condanna a nove mesi di carcere per due persone che hanno semplicemente voluto accendere i riflettori su quello che il Papa scrive e predica, più di 3.000 euro di multa in totale, una richiesta di 28.000 euro di danni per poche gocce di colla su un blocco di marmo messo sotto i piedi del Laocoonte nel 1815”.

“Vorremmo sentire ora la voce del mondo cattolico – aggiungono -, quello che non si è nemmeno presentato al presidio a sostegno di Ultima Generazione per capire se oltre alle parole c’è qualche intenzione concreta. Nella prima udienza, convocata per il 9 marzo scorso, le tre persone coinvolte hanno deciso di non presentarsi mentre, nell’udienza del 24 maggio scorso, sono stati ascoltati Ester e Guido sui fatti di agosto, gli avvocati difensori e i testimoni oculari: un responsabile dei restauratori vaticani, un gendarme e una guardia museale”. 

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Autore Redazione