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Le zanzare, l’altra ‘faccia’ dell’estate

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AGI – È arrivata l’estate e con lei anche un nugolo di zanzare. Sempre più numerose per via del sempre maggior caldo e all’umidità. L’insetto in sé, oltre a esser fastidioso può rivelarsi anche pericoloso, scrive il Paìs, in quanto può portare con sé numerose malattie e trasmetterle all’uomo.

Raimundo Outerelo, professore emerito di Zoologia all’Università Complutense di Madrid, dichiara che nel mondo esistono “circa 3.500 specie diverse di zanzare, di cui 62 registrate in Spagna”. Le più comuni sono la diffusa zanzara Culex pipiens, che porta con sé la febbre del Nilo, la zanzara tigre (Aedes albopictus), che può trasmettere malaria, febbre gialla, dengue e virus Zika. E sebbene quest’insetto sia originario dell’Asia, negli ultimi anni ha invaso l’Europa e il Mediterraneo. Dunque, massima attenzione e precauzione.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, già nel 2020, ha avvertito che questo insetto “provoca più di 700.000 morti all’anno nel mondo” anche se negli ultimi due anni “sono stati diagnosticati 10 casi di febbre del Nilo e un ​​paziente è deceduto, stando all’Istituto sanitario Carlos III. Il fastidio principale, però, è dato dai suoi morsi.

Tuttavia, “solo le femmine mordono perché hanno bisogno di sangue per riprodursi, non per nutrirsi”, e ci sono diversi fattori di attrazione verso le proprie vittime: per primo, esse rilevano l’anidride carbonica espirata dalla preda, che indica loro dove si trova, rilevano anche la temperatura corporea per localizzarla, ma è soprattutto il sudore che fa sceglie all’insetto un obiettivo o un’altra da cui succhiare il sangue. Quando sudiamo emettiamo una serie di sostanze chimiche, come l’acido lattico o l’ottanolo, che attirano soprattutto questi insetti. E siccome le sostanze variano da persona a persona, ci sono soggetti più vulnerabili e altri meno, alcuni dei quali si rivelano più attraenti per la zanzara.

Quindi sono i batteri presenti sulla nostra pelle ad attirare maggiormente, come pure il sesso o il grado di salute della preda da colpire oppure se si tratta di donne incinte oppure no: le prime sono vittime designate. Ma per alcune specie anche il colore dell’abbigliamento dell’obiettivo è fattore d’attrazione: la zanzara tigre, ad esempio, ama i colori scuri. Ma la casistica è varia, informa il Paìs, perché “non esistono due zanzare uguali e tra loro hanno enormi differenze di comportamento, usanze, reazioni e appetiti”.

Come evitarle? Gli esperti concordano sul fatto che l’arma migliore per chi è perseguitato da questi insetti “è un buon repellente”. Ed è meglio acquistarli in negozi specializzati o in farmacia e seguire i consigli sull’etichetta “alla lettera” applicando la lozione su tutta la pelle per coprire, camuffare, occultare il proprio odore personale, motivo principale che rende la vittima più o meno desiderabile. Ma quando una zanzara ci punge in casa, il più delle volte “è nata lì o in quella del vicino”, dice l’entomologo Jordi Figuerola, che spiega che “l’importante è evitare di avere posti in casa dove essa possa riprodursi”.

Come detto le specie sono tante, migliaia di migliaia: oltre alla zanzara tigre c’è anche la zanzara della febbre gialla (Aedes japonicus), la zanzara coreana (Aedes koreicus), la zanzara comune e la zanzara giapponese. All’inizio di giugno in Spagna è stata lanciata una campagna congiunta con il Ministero della Salute che punta a educare le persone all’uso di un’applicazione per la loro individuazione: Mosquito Alert, nata quasi 10 anni fa con lo scopo di rilevare le specie invasive dovute agli effetti del cambiamento climatico, con la collaborazione anche delle amministrazioni di altri paesi come l’Italia, i Paesi Bassi, l’Austria e gli Stati Uniti.

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