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Venezia, a 2000 metri convegno sull’acqua “Dalle Dolomiti al mare”

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VENEZIA (ITALPRESS) – Il “Signore delle Cime” di Bepi De Marzi e il “Va’ Pensiero” di Giuseppe Verdi cantato a 2018 metri di altitudine dal coro del Teatro La Fenice al Rifugio Galassi sotto l’Antelao, hanno aperto la prima giornata della 2° edizione del laboratorio-convegno “Dalle Dolomiti al Mare”.
Un’iniziativa che vede come capofila il Comune di Venezia insieme a Club Alpino Italiano, Cai di Mestre, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ufficio Regionale UNESCO per la Scienza e la Cultura in Europa, Fondazione Dolomiti UNESCO e Europe Direct Venezia Veneto a cui si sono aggiunti quest’anno il Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, il Consorzio dei Comuni del Bacino Imbrifero Montano del Fiume Piave e il Teatro La Fenice. L’acqua, il suo valore, la sua gestione, il suo utilizzo, la sua forza tra i temi al centro della tre giorni di incontri e convegni in quota con protagonisti i ricercatori, i docenti universitari, gli scienziati ed esperti del settore.
“Il valore aggiunto di questo evento è la presenza di molti scienziati e ricercatori con i quali dobbiamo capire bene cosa sta accadendo per portare poi soluzioni a valle, in città – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Massimiliano De Martin, introducendo la prima giornata di lavori -. Gli investimenti in tema ambientale sono importanti nei prossimi anni e per questo la politica deve avere un ruolo fondamentale per sapere come e dove allocare la risorse in progetti ingegneristici, che possano tutelare l’ambiente ma anche la popolazione. La presenza e la performance del coro del Teatro La Fenice con il ‘Va’ Pensiero’ sono stati il valore aggiunto di quest’anno: la cultura, la musica, sono una calamita eccezionale per avvicinare più possibile le persone ad un linguaggio diverso. Per questo ringrazio il sovrintendente della fenice Fortunato Ortombina”.
Tra i relatori presenti anche il Responsabile del Centro Previsioni e Segnalazioni Maree del Comune di Venezia, Alvise Papa. “Sia Venezia che le nostre Dolomiti – ha affermato – sono due sentinelle formidabili per intercettare quelli che sono i cambiamenti climatici. Come stiamo riscontrando a Venezia l’aumento delle temperature minime, così lo stiamo registrando anche qui nelle nostre montagne con lo stesso trend. Questo è dovuto all’irraggiamento della terra e alla reazione dell’aumento delle temperature medie con effetto dello scioglimento dei ghiacciai. La quantità d’acqua piovana è inferiore e la reazione dei mari porta all’aumento dei fenomeni estremi, che stiamo riscontrando negli ultimi anni”.
“È stata un’esperienza meravigliosa. Fare musica a 2000 metri d’altezza sulle nostre montagne ci ha fatto provare un’emozione unica – sono le parole del sovrintendente della Fenice, Fortunato Ortombina -. Salire con fatica fin qui ma poi poter condividere il ‘Va’ Pensiero’, brano di Giuseppe Verdi per eccellenza ispirato dall’acqua, con tutti i partecipanti al convegno, è stato un gran momento di condivisone e anche di spettacolo. La musica si sposa bene con la montagna ma in genere l’opera ha numerosi elementi che riguardano la natura, l’acqua, di fuoco e di terra. Quindi grazie a chi ha pensato di invitarci e grazie per la calorosa accoglienza”.
Al convegno è intervenuto con un saluto anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. “L’acqua – ha detto – è l’elemento che unisce la montagna e il mare. Ha un valore enorme che va difeso in ogni modo possibile. Dobbiamo disinquinare dalle sorgenti fino alle foci i fiumi, i canali e i torrenti perché non ci deve abbandonare mai il pensiero che dobbiamo lasciare un ambiente migliore per i giovani. Gli effetti dei cambiamenti climatici vanno gestiti: bisogna ripulire gli invasi, fare le manutenzioni alle rive dei canali e dei fiumi e creare le vasche di laminazione che servono per contenere le bombe d’acqua, ma anche ad irrigare i campi nei periodi di siccità. Bisogna guardare in faccia il cambiamento climatico perché, con l’applicazione della scienza e della tecnica, se ne possono cogliere anche delle opportunità”.

– Foto Ufficio stampa Comune di Venezia –

(ITALPRESS).

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