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In fila per un taxi a Roma, attese fino a oltre 2 ore 

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AGI – Ore 8.30, piazza del Popolo, 30 gradi: zero taxi, 4 persone in attesa. Ore 9, Largo Argentina, 31 gradi: zero taxi, 10 persone in attesa. Ore 9.50, stazione Termini, ancora 31 gradi: 3 taxi e almeno 100 persone in attesa. Numeri ‘freddi’ che fotografano una situazione sempre più rovente, non solo da un punto di vista meteorologico, in una Roma sold out per il turismo che sul fronte dei taxi non riesce a stare al passo.

La categoria, che da sempre porta avanti le sue battaglie con piglio deciso, denuncia che le macchine e le licenze sono poche, le tariffe minime non convenienti e la richiesta ormai enorme. E la possibilità di poter far lavorare due guidatori sulla stessa auto – la cosiddetta ‘seconda guida’, approvata dal Comune a fine maggio – non sembra ancora decollare. Tanto che il problema resta mentre i turisti aumentano a dismisura.

A rendere le criticità più forti, si somma un trasporto pubblico non sempre efficiente con molta parte della linea tram in manutenzione e la metropolitana che durante la settimana (eccezion fatta quindi solo per il weekend), chiude alle 21. E questo non fa altro che aumentare l’offerta perché anche chi abitualmente non usa il taxi, si trova costretto a prenderlo perche’ non ha alternative.

Le auto bianche quindi sono un miraggio? Dipende. Dipende dagli orari e dalle zone. L’AGI ha scelto di fare un mini tour dei punti strategici nella mattina del 13 luglio, nelle zone più centrali della Capitale. 

Prima tappa in piazza del Popolo, di fronte al famoso bar Canova: sono le ore 8.30 e ci sono già 30 gradi. La città ancora dorme e poche sono le persone in attesa: a quell’ora appena 4, i taxi non ci sono, arrivano uno alla volta. Tempo medio di attesa, 3/5 minuti.

Seconda tappa, in piazza delle Cinque Lune, vicino a piazza Navona: sono le ore 9.05 e il termometro è già salito a 31 gradi. Si vedono ancora poche persone, 5 stranieri aspettano e anche qui i taxi arrivano uno alla volta, con una frequenza di 2/5 minuti.

A quel punto ci allunghiamo al largo Argentina dove ci sono due punti taxi, uno di fronte all’altro: sono le 9.15, siamo fermi sui 31 gradi con un vento caldo che pero’ soffia insistente. Qui in genere c’è un discreto numero di auto bianche ferme, ma stavolta non ce n’è nemmeno una mentre aumenta il numero delle persone in attesa, per lo più turisti, molti con i trolley.

Sono una decina in attesa da una parte, e pian piano diventano altrettanto nel marciapiede di fronte. Qualcuno si allontana e prova a chiamare i radio taxi, ma parte la musichetta e nessuna risposta, mentre a seconda dell’orario, con le App si può essere più fortunati; qualcuno alza il braccio per chiamare i taxi che passano, ma sono sempre pieni e quindi niente da fare, non si fermano; un turista spagnolo chiede all’altro “ma non c’è Uber?”.

I taxi arrivano alla spicciolata, anche qui uno alla volta: un’attesa media di 3 minuti e questo significa che il decimo della fila dovrà aspettare sotto il sole cocente almeno 30 minuti. 

Pochi passi più in là, e arriva la sorpresa: nella centrale piazza Venezia ci sono ben 3 macchine in attesa, libere, e nessuna persona in fila. Sono le 9.30, siamo arrivati a 32 gradi, attendiamo per vedere l’evoluzione della situazione. Dopo 5 minuti, 2 taxi sono stati presi al volo dal fortunato di turno che, con espressione stupita, sale soddisfatto sull’auto. Alle 9.37, anche il terzo taxi è andato via: non ci sono persone ad attendere né macchine.

Ultima tappa di questo piccolo giro dell”inferno’ romano, la stazione Termini. Qui, la situazione è decisamente più grave: in piazza dei 500, alle ore 9.50, ci sono solo 2 taxi e almeno 100 persone in fila.

Considerando che per lo più si tratta di coppie o famiglie evidentemente in vacanza, con il trolley al seguito, con un calcolo di massima significa 2 ore e mezza di attesa per l’ultimo in fila. Facciamo un giro e torniamo dopo un quarto d’ora: pochi minuti dopo le 10 sullo spiazzo i taxi sono aumentati – ce ne sono una 15ina – ma sono aumentate anche le persone, raddoppiate, ne contiamo piu’ o meno 200.

In una estate particolarmente affollata, Roma ancora non riesce a trovare una soluzione. Anche se i turisti sembrano non protestare troppo, e di certo non si arrendono. Come 4 amiche venute dalla Puglia per il concerto dei Depeche Mode che si è tenuto allo Stadio Olimpico. Al termine – raccontano – intorno alle 23.30, non riuscendo a trovare un taxi in nessun modo, hanno affrontato una camminata di 6 chilometri per tornare nel loro albergo vicino a via Nazionale. Stanche ma cariche di adrenalina musicale.

Redazione

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