GENOVA (ITALPRESS) – La Liguria rientra tra le regioni che assicurano i LEA (livelli essenziali di assistenza sanitaria) ed è la seconda regione italiana tra quante hanno fatto registrare un miglioramento delle performance nella graduatoria relativa alle prestazioni del 2021 raffrontate con quelle dell’anno precedente. Il monitoraggio dei LEA è stato effettuato per il secondo anno con il nuovo sistema di garanzia, affinato con un maggior numero di informazioni disponibili, e rappresenta lo strumento attraverso il quale il Governo attesta che l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza avvenga per tutti i cittadini in condizioni di equità, efficacia e appropriatezza. La Liguria è stata promossa in tutti e tre gli ambiti di riferimento: area distrettuale, area ospedaliera e prevenzione.
“Il lavoro di programmazione e la grande professionalità dei sanitari liguri paga – affermano il presidente della Regione Giovanni Toti e l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola – l’accelerazione avuta dalla Liguria in uscita dalla grave crisi pandemica è tra le prime nel nostro paese. Siamo certi che, grazie ai finanziamenti del Pnrr e al grosso potenziamento del territorio e del tessuto ospedaliero, questa crescita e il mantenimento di queste posizioni di vertice si consolideranno”.
“La nostra – spiega Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa – era stata tra le regioni che avevano sofferto di più nel periodo Covid ed è stata certamente tra quelle che hanno saputo ripartire più in fretta, accelerando per raggiungere ampiamente il livello delle prestazioni che devono essere garantite. Il percorso che è stato intrapreso per l’area distrettuale, in particolare, ha raggiunto il punteggio di 85,95 punti su 100 ed è destinato a crescere ulteriormente nei prossimi anni grazie al potenziamento del territorio e alle riforme che sono state programmate anche nell’ambito degli interventi previsti dal PNRR”.
Fra gli indicatori utilizzati che riguardano proprio l’area distrettuale nei quali la Liguria esprime ottime performance, vanno segnalati tra gli altri quello relativo al monitoraggio del tempo di risposta alle richieste di intervento sanitario che rivestono il carattere di emergenza urgenza (punteggio 97 su 100), quello che monitora la quota di prestazioni erogate nei tempi massimi previsti in relazione alla classe di priorità breve (91,69 su 100), quello che fornisce informazioni sull’offerta di strutture residenziali o semi-residenziali (97 su 100).
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