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La Repubblica Ceca nega l’ingresso alle tenniste russe, stupore della Wta            

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AGI – Scontro fra la Repubblica Ceca e la Wta, l’associazione delle tenniste professioniste, dopo che all’aeroporto di Praga è stata respinta la russa Anastasija Pavlychenkova che avrebbe dovuto partecipare agli Open di Praga. Il governo ceco ha vietato agli atleti russi e bielorussi di prendere parte a eventi sportivi sul proprio territorio, a causa dell’invasione russa dell’Ucraina.

Diversi tennisti russi e bielorussi erano iscritti agli Open di Praga come neutrali e la Women’s Tennis Association ha espresso stupore e preoccupazione per la decisione dell’esecutivo ceco. Pur ribadendo la condanna per l’invasione russa dell’Ucraina e il sostegno agli atleti ucraini, l’associazione è stata spiazzata da un’esclusione che, a suo dire, va contro il principio di permettere a tutti i giocatori di competere soltanto in base al merito, senza discriminazioni.

La Wta si è impegnata a continuare a monitorare la situazione “tenendo conto delle importanti considerazioni legate a questioni geopolitiche complesse”. Il divieto era già stato annunciato ma la situazione è precipitata venerdì, quando la Pavlychenkova, 32enne tennista russa ex numero 11 del mondo e finalista a Parigi nel 2021, si è vista negare il permesso di entrare nel Paese al controllo passaporti dell’aeroporto Vaclav Havel Airport di Praga e gli organizzatori degli Open di Praga hanno comunicato che a nessun atleta russo o bielorusso sarebbe stato consentito di partecipare al torneo Wta 250 che si aprirà lunedì.

Tra gli esclusi ci sono la bielorussa Aliaksandra Sasnovich, ammessa al tabellone principale, e le russe Diana Shnaider, Polina Kudermetova e Erika Andreeva che avrebbero dovuto disputare le qualificazioni. Evgeniya Rodina si era già ritirata a causa di un infortunio. A sostegno della scelta di Praga si è schierato l’ex portiere di hockey su ghiaccio Dominik Hašek, una gloria dello sport nazionale, il quale ha osservato come gli atleti russi e bielorussi rappresentino le azioni dei loro Paesi e, nelle sue parole, di “una guerra di aggressione che sconfina nel genocidio” e per questo la Wta avrebbe dovuto fermarli. La settimana scorsa alla russa Vera Zvonareva era statoi impedito di entrare in Polonia per prendere parte agli Open di Varsavia per motivi di “sicurezza dello Stato e incolumità pubblica”.

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