AGI – Lisbona attende Papa Francesco. Nella capitale portoghese si prevede l’arrivo di un milione di giovani da tutto il mondo per la 37esima Giornata Mondiale della Gioventù, la prima dopo la pandemia e la 16esima a livello internazionale. Il via ufficiale è stasera, alle 19 con la celebrazione della messa di apertura nella “Colina do encontro” presso il parco Edoardo VII. Domani l’arrivo del Pontefice.
Il tema di quest’anno, scelto da Francesco, è “Maria si alzò e andò in fretta (LC 1,39)”. La frase biblica apre il racconto della Visitazione (la visita di Maria a sua cugina Elisabetta), un episodio biblico che segue l’Annunciazione. Maria di Nazaret è la grande figura del cammino cristiano, che ci insegna a dire di sì a Dio. Lei che è stata la protagonista dell’ultima edizione della Gmg, lo sarà anche a Lisbona.
Nell’episodio biblico della Visitazione, l’azione di alzarsi presenta Maria, allo stesso tempo, come donna di carità e donna missionaria. Il partire in fretta è l’atteggiamento con cui sono sintetizzate le indicazioni di Papa Francesco per la Gmg di Lisbona: “Che siano di evangelizzazione attiva e missionaria da parte dei giovani, che riconosceranno e testimonieranno comunque la presenza del Cristo vivente”.
La Giornata Mondiale della Gioventù (Gmg) nata da un’intuizione di Giovanni Paolo II, è un incontro di giovani di tutto il mondo con il Papa. È, allo stesso tempo, un pellegrinaggio, una celebrazione della gioventù, un’espressione della Chiesa universale e un momento importante per l’evangelizzazione del mondo giovanile. Si presenta come un invito a una generazione determinata a costruire un mondo più giusto e solidale. Con un’identità chiaramente cattolica, è aperta a tutti, siano essi più vicini o più lontani dalla Chiesa.
Si svolge ogni anno a livello diocesano nel periodo della Domenica delle Palme e, dal 2021, nella Domenica di Cristo Re. Ogni due, tre o quattro anni si svolge come un incontro internazionale, in una città scelta dal Papa, sempre con la sua presenza.
Riunisce migliaia di giovani per celebrare la fede e l’appartenenza alla Chiesa. Fin dalla prima edizione, avvenuta nella città di Roma nel 1986, la Giornata Mondiale della Gioventù si è rivelata un laboratorio di fede, un luogo di nascita di vocazioni al matrimonio e alla vita consacrata e uno strumento di evangelizzazione e trasformazione della Chiesa. Intende offrire a tutti i partecipanti un’esperienza della Chiesa universale, favorendo un incontro personale con Gesù Cristo.
È un nuovo slancio alla fede, alla speranza e alla carità dell’intera comunità del Paese ospitante. Con i giovani protagonisti, la Giornata Mondiale della Gioventù cerca anche di promuovere la pace, l’unità e la fraternità tra i popoli e le nazioni di tutto il mondo. La Giornata Mondiale della Gioventù ha due simboli che la accompagnano e la rappresentano: la Croce del Pellegrino (3 metri e 80 centimetri di altezza) e l’icona della Madonna Salus Populi Romani (introdotta dal 2003 da Wojtyla come simbolo della presenza di Maria tra i giovani). Nei mesi che precedono ogni Gmg, i simboli svolgono un pellegrinaggio per annunciare il Vangelo e accompagnare i giovani, in modo speciale, nelle realtà in cui vivono.