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Migranti: naufragio al largo della Tunisia, 23 morti e 44 dispersi 

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AGI – Almeno 23 morti e 44 dispersi. È il bilancio, ancora provvisorio, dell’ennesimo naufragio di migranti al largo delle coste tunisine. Le autorità locali solo poche ore fa avevano dichiarato deceduti quattro migranti mentre circa una cinquantina di persone figuravano dispersi a seguito dell’inabissarsi domenica sera di un’imbarcazione che, presumibilmente, stava tentando la traversata.

“Sette altri corpi sono stati recuperati”, ha dichiarato Faouzi Masmoudi, portavoce del tribunale di Sfax, città portuale sulla costa orientale del Paese, a soli 130 chilometri da Lampedusa. “Delle 57 persone imbarcate a bordo dell’imbarcazione, tutte provenienti da Paesi dell’Africa subsahariana, ne sono state salvate due“, ha dichiarato Masmoudi aggiungendo che le autorità stanno tuttora cercando in mare cercando i migranti dispersi. 

Intanto la prefettura di Agrigento ha annunciato che “nella giornata di domani, con il primo traghetto utile, dopo giorni di fermo a causa delle condizioni meteo avverse, verranno trasferiti complessivamente 750 migranti”.  I primi 570 migranti, al mattino, sempre secondo quanto spiegato dall’ufficio del governo, “verranno accolti, secondo le indicazioni del dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione, nelle strutture disponibili della Sicilia per il successivo trasferimento sul territorio nazionale, attività quest’ultima coordinata dalla prefettura di Agrigento in stretto raccordo con la locale questura”.

Altri 180 migranti saranno trasferiti dall’hotspot con un volo della sera diretto in Emilia Romagna. Al momento nell’ hotspot ci sono 2.250 persone, ma la situazione è sotto controllo assicura la Croce rossa italiana.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante la conferenza stampa a Castel Volturno (Caserta) a margine del comitato provinciale per l’ordine pubblico convocato dal prefetto di Caserta, ha osservato che “i numeri dei migranti irregolari sono significativi, più di 10mila sicuramente a Castel Volturno. Noi vorremmo rompere l’approccio avuto fino a ora, di fronte all’enormità del problema nessuno ha buttato il cuore oltre l’ostacolo, io vorrei avere l’ambizione di fare passi progressivi ma costanti, cominciando un’operazione che mette insieme demolizione di immobili abusivi, interventi su immigrati irregolari, fino a una ferma risoluzione nel giro di qualche anno”.

Piantesodi ha aggiunto che “secondo la legge i migranti irregolari devono essere espulsi, noi vedremo caso per caso, non si sono mai fatte espulsioni alla cieca. Non credo sia negli obiettivi di Governo fare normative che vadano nella direzione di processi di regolarizzazione”. 

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