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‘Il Volontario’ di Patricelli diventa un kolossal

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AGI – Dopo esser stato integralmente trasposto in musica e rappresentato dalla Filarmonica di Cracovia, il bestseller ‘Il Volontario'(Edit. Laterza, 2010) dell’eclettico Marco Patricelli, si candida a diventare un kolossal nelle mani esperte di Jayne-Ann Tenggren, già produttrice del film storico ‘1917’, premio Oscar nel 2019, e con una lunga carriera cinematografica sulle spalle.

A rilanciare la notizia è stata la rivista Variety, la ‘bibbia’ dell’industria cinematografica mondiale, annunciando il titolo della pellicola – ‘Enemy of My Enemy’ (Nemico del mio nemico) – basata sulla vita del capitano di cavalleria Witold Pilecki (1901-1948) a oggi considerato uno dei grandi eroi dimenticati della seconda Guerra Mondiale.

Pilecki contribuì a fondare la resistenza polacca, quella antinazista e, successivamente, quella anticomunista, prima di esser arrestato e trucidato in cella, su ordine dei gerarchi comunisti polacchi istigati dal regime sovietico, tre anni dopo la fine della guerra.

Sono state tuttavia le gesta eroiche compiute segretamente ad Auschwitz, in veste di volontario, a fargli guadagnare in tempi recentissimi vari titoli di benemerenza nonché il lancio di un appello del governo di Varsavia allo Yad Vashem perché lo proclami ‘Giusto tra le Nazioni‘.

È infatti appurato che Witold Pilecki si fece rinchiudere ad Auschwitz per denunciarne gli orrori: dal lager scrisse il primo dettagliato rapporto su quanto stava accadendo riuscendo incredibilmente a far filtrare all’esterno, già nel 1942, le prime informazioni sui criminali nazisti. Sarà, scrive Variety, “la coproduzione più importante per l’industria del cinema polacco”, con set e riprese previste tra la Polonia e l’Italia.

Per far fronte all’importante investimento l’americana Powder Hound Pictures e l’Istituto cinematografico polacco si sono uniti per coprodurre il film sceneggiato da Matt King sulla base dell’attenta ricostruzione storica di Patricelli. “La speranza – ha confidato quest’ultimo all’AGI – è che la potenza del grande schermo possa restituire anche a una figura eroica come Pilecki lo spazio e l’attenzione che merita”.

Il suo commento ci riporta subito ad altri ‘giusti’, come l’imprenditore tedesco Oskar Schlinder, che sarebbero stati probabilmente dimenticati se non avessero potuto beneficiare del ciak. “Sono ancora troppo numerosi i personaggi, secondo Patricelli, che con le loro azioni hanno impresso pagine importanti di storia che non dobbiamo mai dimenticare”. 

Dopo appena quattro anni dalla pluripremiata fatica di ‘1917’, anche Jayne-Ann Tenggren si è detta entusiasta del nuovo progetto. Vi lavorerà insieme alla famiglia di Pilecki, per quello che riguarda l’indagine storica, e con l’aiuto di un’altra produttrice, Elizabeth Stillwell, e di un team locale di produzione.

“Non vedo l’ora di riportare in vita un’altra splendida storia epica – ha scritto sul canale Instagram della Powder Hound Pictures – la storia di Pilecki dovrebbe ispirare tutto il mondo e noi siamo ben felici di condividerla un giorno con un pubblico globale”.

Dal 1948 al 1989, la Polonia filo sovietica letteralmente insabbiò la storia del capitano Pilecki censurando le informazioni che lo riguardavano e ordinando alla stessa famiglia di non ricordarlo. La sua figura fu riabilitata con la caduta del Muro di Berlino.

Nel 2019 una risoluzione del Parlamento europeo sull’importanza della memoria per il futuro dell’Europa ha chiesto a tutti gli Stati membri di celebrare ogni 25 maggio la memoria di Pilecki, “un eroe che si oppose ad ogni tipo di totalitarismo”. 

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