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Pfizer e le farmacie di Roma insieme per la lotta all’emicrania

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ROMA (ITALPRESS) – Ridurre il tempo che il paziente impiega per ricevere una diagnosi di emicrania, aiutandolo a distinguere questa condizione dal comune mal di testa: è questo l’obiettivo della campagna informativa e di screening promossa da Pfizer e Federfarma Roma, che parte oggi in 50 farmacie della capitale.
Con l’ausilio di un semplice questionario anonimo di 5 domande, che sarà sottoposto a chi richiede informazioni sull’emicrania, i farmacisti valuteranno se consigliare di rivolgersi a uno specialista presso un Centro cefalee.
Nelle farmacie aderenti a questo progetto pilota, che sarà attivo fino a fine novembre, saranno esposti alcuni materiali informativi e leaflet, che conterranno informazioni sull’emicrania e sui centri cefalee presenti sul territorio di Roma.
L’emicrania è una patologia diffusa e invalidante, colpisce, infatti, circa il 12% della popolazione italiana e ogni anno circa 7,6 miliardi di euro del PIL vengono spesi a causa degli impatti sanitari e sociali.
La diagnosi, tuttavia, risulta spesso difficile: in media un paziente emicranico impiega 7 anni per ricevere una diagnosi corretta (Censis 2019; Vivere con l’emicrania), ma se tempestiva, consente di intervenire per impedire la progressione della malattia.
Per questo le farmacie possono svolgere un ruolo cruciale, dato che ogni giorno fanno registrare un afflusso di 4milioni di cittadini, e tra questi 800 mila entrano soltanto per chiedere una consulenza al farmacista (Federfarma; La Farmacia Italiana 2022).
“Il farmacista costituisce la figura sanitaria di più semplice accesso da parte del cittadino. Con l’incremento delle malattie croniche e il peso delle stesse sulla popolazione sul Servizio Sanitario Nazionale, sarà necessario focalizzare sempre più l’attenzione verso modelli territoriali”, afferma Barbara Capaccetti, Direttore Medico di Pfizer in Italia. “Oggi la digitalizzazione in sanità può aiutarci a raggiungere questo obiettivo – precisa – e in questo contesto pensiamo, ad esempio, al contributo che possono dare i farmacisti nel supportare i cittadini nel prevenire le cronicità, monitorare le fasi di riacutizzazione e l’aderenza alle terapie”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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