AGI – Tutto pronto in una Roma in cui da poco ha fatto ufficialmente ingresso l’autunno, con pioggia e temperature finalmente in linea con ottobre, per la 18esima edizione della Festa del cinema di Roma. Un’edizione, la seconda della coppia Farinelli-Malanga, presidente e direttore artistico, insolitamente autarchica.
Poche le star internazionali, tutte per lo più europee e, ovviamente, italiane (Gian Luca Farinelli ne ha elencate alcune durante la conferenza stampa di presentazione: la vincitrice di Cannes Justine Triet, Juliette Binoche, Jonathan Glazer, Valeria Bruni Tedeschi, Monica Bellucci, Isabella Rossellini, Jasmine Trinca, Sergio Rubini, Ferzan Ozpetek, Antonio Albanese, Christian De Sica. E poi Zucchero, Dario Argento, Terence Hill).
I film italiani sono tantissimi, da quelli nelle sezioni principali – Progressive cinema, Grand Public e Freestyle – alle proiezioni speciali, ai Besyt of, dai film ai documentari ai cortometraggi alle pellicole restaurate. L’edizione numero 18 di questo festival, nato con grandi velleità (e risorse economiche) e diventato pian piano – e saggiamente – più una festa che una kermesse competitiva inizia mercoledì 18 ottobre.
Da qualche anno pur mantenendo il nome di ‘festa’ è tornato il concorso ma, a ben guardare, è forse solo un vezzo (come quello di allungare di un giorno “in modo da essere come tutti i grandi festival” la durata della manifestazione).
La forza della Festa del cinema di Roma, infatti, è proprio in questa sua caratteristica popolare, in questo suo correre lungo una rete che tocca tanti luoghi della città e non solo l’Auditorium (anche la Casa del Cinema, il Maxxi, il Teatro Palladium, il cinema Giulio Cesare) richiamando il pubblico al cinema. Una corsa a cui partecipa – spesso da protagonista – la sorella grande (giunta al 21esimo anno), manifestazione autonoma e parallela della Festa, Alice nella città.
Questa 18esima edizione della Festa del cinema di Roma è dedicata a Giuliano Montaldo, grande cineasta scomparso il 6 settembre a 93 anni, e quest’anno ricorda anche l’anniversario di Anna Magnani, scomparsa il 26 settembre di 50 anni fa la cui immagine campeggia nei cartelloni di questa edizione.
Si parte il 18 con il film che segna il debutto alla regia di Paola Cortellesi ‘C’è ancora domani’, che la direttrice artistica Paola Malanga, presentando la sezione principale del concorso del festival, ha detto che sarà il titolo che la Festa adotterà come filosofia. Per un festival che nasce senza una linea narrativa definita e che si svolgerà dal 18 al 29 ottobre 2023 all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone coinvolgendo numerosi altri luoghi e realtà culturali della Capitale.
Quest’anno la manifestazione avrà film e documentari provenienti da 28 Paesi, ma non avrà un filone narrativo ben delineato. A ben guardare questo degli esordi alla regia di attori italiani potrebbe costituire un filone a se’: oltre alla Cortellesi in concorso Progressive Cinema, infatti, debuttano Michele Riondino con ‘Palazzina Laf’ e Margherita Buy con ‘Vincere’ entrambi nella sezione non competitiva Grand Public. (
Poi c’e’ Kasia Smutniak con un film documentario da lei scritto e diretto, prodotto da Domenico Procacci, ‘Mur’, che verrà presentato come Proiezione speciale, in cui racconta il suo Paese, la Polonia, che si è distinta per tempestività e generosità nell’accogliere gli ucraini in fuga dalla guerra, lo stesso Paese che ha appena iniziato la costruzione del muro più costoso d’Europa per impedire l’entrata di altri rifugiati.
Ci sono poi anche due registe esordienti che presentano due cortometraggi: Giovanna Mezzogiorno che porta il suo ‘Unfitting’ sul fenomeno del body shiemng di cui è stata vittima, mentre all’interno della rassegna Alice nella città si terrà la proiezione di ‘Come un fiore’, un corto di Benedicta Boccoli prodotto da Andromeda Film / Helios Film La Festa quest’anno inizia di mercoledì e dura un giorno in più rispetto al 2022, attestandosi sulla durata di altri celebri festival internazionali.
In contemporanea alla Festa partirà Alice nella città. Tre le pellicole più attese della manifestazione autonoma e parallela: ‘How To Have Sex’ di Molly Manning Walker che ha conquistato pubblico e critica al Festival di Cannes vincendo la sezione ‘Un certain regard’ e ‘One Life’ di James Hawes, un film sull’Olocausto “che parla di vita”, con Anthony Hopkins e una divertente Helena Bonham Carter, film di apertura e chiusura, ma anche ‘Il ragazzo e l’airone’ (Kimitachi wa do ikiru ka) del visionario regista premio Oscar Hayao Miyazaki.
Attesa anche per ‘Trolls 3 – tutti insieme’, il terzo capitolo della saga diretto da Walt Dohrn e per la presentazione delle prime due puntate della quarta stagione della serie tv ‘Mare fuori’ alla presenza del cast. Per Alice nella città, dedicata ai giovani, al talento e agli esordi, giunta alla XXI edizione, le proiezioni e gli eventi sono in programma all’Auditorium Parco della Musica, all’Auditorium della Conciliazione, al Palazzo delle Esposizioni, al Cinema Adriano e al Cinema Giulio Cesare di Roma.
Alice nella città presenta un programma di anteprime assolute, esordi alla regia e conferme originali: 10 le opere del Concorso e 4 i film Fuori Concorso a cui si aggiungono, nella sezione competitiva Panorama Italia, 8 film in concorso e 4 proiezioni speciali che pongono l’accento sul cinema italiano indipendente, con proiezioni di film e documentari.