VENEZIA (ITALPRESS) – Al Centro Studi per la valorizzazione delle architetture militari e dei sistemi difensivi di Forte Marghera ha preso il via oggi la mostra fotografica “Corpi collaterali. Gli artefici invisibili della Grande Venezia”, iniziativa di VEZ – Rete Biblioteche di Venezia a cura dell’Archivio fotografico del Comune di Venezia. Un agile percorso espositivo, corredato da una serie di QrCode per l’attivazione di note vocali di approfondimento storico, propone una selezione di 15 immagini tratte dall’Archivio Giacomelli relative a scatti di cantiere degli anni ’30, nel quadro della ristrutturazione urbana passata alla storia come il progetto della “Grande Venezia”, ponendo al centro della scena l’elemento umano presente in vario modo nelle attività di cantiere. Rispetto al fine documentale centrato sullo stato di avanzamento dei lavori in corso, i corpi dei lavoratori affiorano qui a riabitare da protagonisti frazioni inedite dell’inquadratura, in un’attestazione postuma di presenza e significatività chiamata a risalire contromano il loro stato di figure secondarie, portando con sé un carico di segni e indizi del tutto inediti.
“Il fondo fotografico Giacomelli rappresenta una straordinaria fonte d’archivio per alimentare uno sguardo retrospettivo su Venezia. Acquisito dal Comune di Venezia dal 1995 e affidato dal 2021 al Servizio Rete Biblioteche di Venezia è un fiore all’occhiello di questa amministrazione comunale. L’archiviazione passa attraverso la conoscenza e le mani sapienti del personale che quotidianamente lavora e questa mostra ne è un esempio concreto – spiega l’assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini – Nel 2023 è stato fatto un importante lavoro di inventariazione e ricondizionamento conservativo sul Fondo; sono stati prodotti video tematici che ne valorizzano i contenuti e sono catalogati oltre 1000 documenti di immagini commissionate dalla Compagnia Italiana Grandi Alberghi (CIGA), visibili e accessibili liberamente on line. La mostra “Corpi collaterali” rimette al centro dell’attenzione gli artefici invisibili di un capitolo fondamentale della nostra storia assorbendo in posture e vestiario di cantiere, a circa un secolo di distanza, le vive testimonianze di uomini impegnati al lavoro”. La mostra resterà aperta tutti i giorni fino a domenica 11 febbraio, con orario 14.00 – 19.00, ad esclusione del lunedì.
foto: ufficio stampa comune di Venezia
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