AGI – Trentasette anni fa moriva uno dei maestri dell’arte italiana del ‘900, Renato Guttuso, e Bagheria, la sua città natale oggi l’ha ricordato con le istituzioni – il vice sindaco e assessore alla Cultura Daniele Vella – deponendo una corona di fiori sulla sua tomba, l’arca funeraria realizzata a villa Cattolica, sede del museo Guttuso, dal maestro Giacomo Manzù.
37 anni fa moriva Renato Guttuso: l’amministrazione comunale di Bagheria depone una corona di fiori sulla sua tomba https://t.co/CgBrT7j48a
— Comune di Bagheria (@ComuneBagheria)
January 18, 2024
“Bagheria me la porto addosso”, aveva confidato a un giornalista de “Il Giorno” nell’ottobre 1959 benché si fosse trasferito nella Capitale una ventina di anni prima, per dedicarsi alla pittura ma anche alla passione politica e all’impegno nel sociale.
Tradusse quel legame speciale con la sua città natale innumerevoli volte nelle sue tele alternando struggenti paesaggi siciliani – le spiagge come il golfo di Palermo – con nature morte o con le raffigurazioni degli oggetti delle case umili della sua terra.
Alla morte Guttuso donò alla sua città, Bagheria, molte opere che sono state raccolte nel locale e omonimo museo a Villa Cattolica dove è appunto sepolto, dopo essere stato traslato dalla tomba di famiglia del cimitero comunale.
50° anniversario della nascita del museo Guttuso. Il comune di Bagheria ottiene un finanziamento dalla Regione. Si programmano eventi e manifestazionihttps://t.co/Q27OWfaTFE
— Museo Guttuso (@villacattolica)
August 2, 2023
“Un ricordo doveroso“, ha sottolineato il vicesindaco durante la deposizione della corona spiegando come l’amministrazione abbia tenuto a organizzare una commemorazione per “ricordare un personaggio e un artista che ha una caratura nazionale e internazionale oltre che un legame viscerale con Bagheria”. Una data, ha aggiunto, che diventa ancora più importante nel quadro del calendario di iniziative per il cinquantesimo anniversario della nascita del Museo Guttuso.
La nascita del Museo risale al 1973, ed è collegata alla generosa donazione destinata da Renato Guttuso a Bagheria, composta da opere dello stesso Guttuso (ma anche di altri artisti) e documenti vari. La testimonianza concreta del profondo legame che il maestro ebbe fino ai suoi ultimi giorni con la propria città.
Nell’ambito delle celebrazioni del cinquantesimo, con la riapertura del secondo piano del museo in veste nuova e riallestita, sono infatti previste una serie di iniziative – è stato annunciato – che renderanno ancora più attrattivo il museo di Bagheria.