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Cultura

A Firenze la prima mostra del collettivo artistico Numero Cromatico

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AGI – Da sabato 7 ottobre, in occasione della Giornata del Contemporaneo, e fino a febbraio 2024, gli spazi del Gallery Hotel Art, Lungarno Collection, di Firenze ospitano il collettivo artistico Numero Cromatico con la mostra A burning fire a cura di Valentina Ciarallo.

La Lungarno Collection torna a parlare e nutrirsi d’arte con un esclusivo progetto che arricchisce la rosa di collaborazioni che sin dal 2012 il Gallery Hotel Art di Vicolo dell’Oro 5 porta avanti, continuando a far da tramite nel dialogo creativo tra arte contemporanea, i fiorentini e i suoi ospiti.

“Il mio amore per te non sarà mai semplice luce, ma un fuoco che arde. Mi mancherai e io ti cercherò ovunque. Aprirò le finestre su spazi senza fine” è uno dei versi di I.L.Y., acronimo di I Love You, intelligenza artificiale creata e istruita per la scrittura di poesie d’amore dal collettivo artistico Numero Cromatico.

Le frasi generate da input linguistici e materializzate su texture di tessuto colorato aprono una riflessione sull’interazione tra intelligenza umana e artificiale e la conseguente sfida progressiva della tecnologia.

Il gruppo, nato nel 2011 e composto da artisti, linguisti, neuroscienziati e designer, si basa sull’interdisciplinarietà e su una metodologia procedurale che coinvolge le neuroscienze e le intelligenze artificiali, mediante una precisa e originale ricerca che porta a una nuova percezione e teoria estetica.

La mostra A burning fire nasce quindi dal desiderio di stimolare lo spettatore a una partecipazione diretta e attiva nella costruzione dell’esperienza artistica offrendo una nuova modalità di percepire l’arte e aprendo una riflessione riguardo a tematiche culturali e sociali condivise dall’umanità.

La scrittura di Numero Cromatico entra nella sfera delle emozioni come la scrittura tradizionale e la fruizione dell’opera si completa come esperienza multisensoriale. L’algoritmo creativo I.L.Y. genera poesie inedite legate all’amore in tutte le sue forme e ai rapporti interpersonali attingendo dai grandi autori del passato.

“Your eyes look and I listen to them”, “Flowers tremble, my kisses, your words”, “I will miss you and I look for you everywhere”: sono frasi poetiche che vivono in uno spazio sospeso, atemporale e che invitano a riflettere sull’esistenza del tempo stesso. L’opera supera il confine della pura lettura e instaura con lo spettatore un rapporto di natura fisica e tattile grazie ai morbidi tessuti utilizzati.

L’abilità artigianale della lavorazione su stoffa, eredità di un passato, con l’utilizzo di colori primari su pattern geometrici o camouflage è unita a processi tecnologici. Visioni creative tradotte in realtà portano a percepire l’opera di Numero Cromatico in maniera singolare e personale in ognuno di noi entrando nella dimensione in cui il pubblico diviene soggetto e oggetto dell’opera stessa.

Il Collettivo segue per molti aspetti la ricerca legata alle Avanguardie del Novecento, fra tutti il Futurismo, come movimento aperto all’utilizzo delle espressioni che attraversano i territori artistici e culturali proponendo una teoria dell’arte liberata dalla pura estetica e basata su studi scientifici. Metafora di un prodotto artistico spontaneo e reale, frutto di una macchina, a sua volta frutto dell’ingegno umano.

Altra influenza significativa per il gruppo è l‘Eventualismo, teoria estetica degli anni Settanta a cui fa capo l’artista Sergio Lombardo, antesignano di valori artistici connessi al dato scientifico e promotore di un’esperienza pragmatica tra artista e pubblico, tra spettatore e opera, il cui compimento si realizza nella risposta del pubblico stesso.

La mostra è poi arricchita il progetto “Somnium” nato dalla collaborazione con Untitled Association. Un dispositivo creato per stimolare l’attività onirica come manifestazione vitale ma anche come rivelazione atavica. Il kit “Somnium” è fornito di relative istruzioni d’uso ed è a disposizione degli ospiti dell’hotel come mezzo per favorire il ricordo dei sogni al risveglio. L’occasione espositiva diviene così per “Somnium” il campo dove studiare e registrare le reazioni percettive. La raccolta dei sogni viene condivisa su display come un sogno collettivo.

Inoltre una serie di lavori inediti su carta a base di impasto di kiwi arricchiscono la selezione dei suggestivi arazzi scelti per A burning fire. L’uso di carta ecologica è ricorrente nella produzione editoriale del collettivo, con l’utilizzo della stampa a freddo Risograph, chiamata anche “ideale” per l’uso di inchiostri e materiali sostenibili.

“My love for you will never be a mere light, but a burning fire” è l’intervento site-specific realizzato all’esterno del Gallery Hotel Art che invita il pubblico al percorso esperienziale di Numero Cromatico che, anche in questa occasione, si conferma essere come un “dispositivo” aperto al confronto e in continua evoluzione e ricerca.

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