AGI – A Mentone, città sulla riviera francese nel sud-est della Francia, torna per la sua terza edizione la BACS (Biennale d’Arte Sacra Contemporanea). In programma per tutto il mese di ottobre, fondata e diretta da Liana Marabini, regista, scrittrice e mecenate, la Biennale riunisce artisti da tutto il mondo attorno al tema della spiritualità e della ricerca dell’interiorità. Ogni edizione ha un tema centrale e quest’anno il tema è la redenzione e uno degli sponsor della BACS, Alter Italia, premierà con un assegno l’artista la cui opera rappresenta maggiormente il tema centrale.
Quasi 600 appassionati d’arte hanno visitato durante la giornata dell’inaugurazione le sale espositive, situate su due livelli del Palace des Ambassadeurs, che non è solo un luogo turistico e accogliente (Grand Hôtel), ma un’enorme galleria d’arte che si estende su 3000 metri quadrati. Quest’anno hanno esposto le loro opere 165 artisti provenienti da 37 Paesi.
Negli anni pari (quelli in cui la Biennale non si svolge), Liana Marabini e il marito Mauro, coppia di mecenati italiani, stabiliti a Monaco da 35 anni e innamorati di Mentone, città dalla grande vocazione alla cultura, hanno promosso il programma ‘Artist in Residence’, che dà la possibilità a due o tre artisti scelti tra le numerose candidature di trascorrere due settimane in la Costa Azzurra a loro spese lontani dalle preoccupazioni quotidiane. Sfruttando questo tempo non solo per creare ma anche per visitare la regione, una terra che ha ispirato molti artisti nel corso dei secoli.
“L’arte deve essere fonte di emozione e per questo dobbiamo incoraggiare gli artisti che creano, che danno vita e forma, attraverso le loro opere, alla bellezza e alla spiritualità”, così Liana Marabini spiega le motivazioni della BACS. “Il tema centrale che scegliamo per ogni edizione è un’esortazione alla riflessione e all’introspezione – prosegue – l’edizione 2025 avrà come tema il perdono, verso gli altri e verso se stessi. Questa è la ragione principale dell’esistenza della nostra Biennale. La BACS nasce con il preciso intento di mostrare il lavoro di artisti che traducono nelle loro opere un mondo interiore, che esaltano la bellezza, che incoraggiano la riflessione”.
“Abbiamo scelto, tra le centinaia di opere presentateci per la selezione, una serie di dipinti, sculture e fotografie che sono il risultato del coinvolgimento fisico e intellettuale dell’artista – continua Marabini – il nostro lavoro è quello di mecenati puri, cioè diamo in una direzione, che ci rende liberi dalle nostre scelte e dalle nostre azioni. La nostra selezione di opere e artisti si basa sul carattere sacro dell’arte, in cui continuiamo a credere. Quest’anno abbiamo scelto come tema la redenzione, che significa salvezza, redenzione ed emancipazione. Anche la redenzione ha un angelo, l’arcangelo Gabriele, che è il rivelatore dei disegni divini, colui che annuncia a Maria la venuta di Gesù, è l’angelo dell’Annunciazione. È interessante ricordare – conclude – che nell’aprile del 1951 la Chiesa cattolica emanò un breve apostolico dichiarandolo patrono delle telecomunicazioni”.