PALERMO (ITALPRESS) – Gli aeroporti siciliani scaldano i motori in vista dell’estate imminente, e i numeri del 2023 e della prima parte del 2024 inducono a un certo ottimismo.
SAC, la società che gestisce gli scali di Catania e Comiso, nel 2023 ha fatto segnare 6,30% di crescita per i viaggiatori: 10.735.700 rispetto ai 10.099.441 del 2022. Un dato reso ancora più significativo dal fatto che è arrivato in un anno segnato anche dall’incendio avvenuto lo scorso 16 luglio, con i disagi conseguenti e la chiusura temporanea del terminal A.
L’11 maggio scorso l’aeroporto di Catania ha tagliato il traguardo dei 100 anni, e in quell’occasione è arrivato l’annuncio dello sblocco dell’iter burocratico per la demolizione del Terminal Morandi, ed è già pronto il progetto di ricostruzione.
Con oltre 8 milioni di passeggeri (8.079.479), l’aeroporto “Falcone Borsellino” di Palermo ha archiviato il 2023 come il suo anno migliore di sempre, con un aumento del traffico del 13,84%, circa un milione di passeggeri in più rispetto al 2022.
La Gesap, la società che gestisce l’aeroporto, ha chiuso il bilancio 2023 con un utile netto di esercizio di 12.235.898 euro, il miglior risultato di sempre, 42,8% rispetto al 2022 (8.566.456 euro). Inoltre sta portando avanti il piano da oltre 68,4 milioni di investimenti previsti nel piano quadriennale 2024-2027, dopo i 51 milioni spesi nel periodo 2020-2023, per ammodernare lo scalo.
L’Airgest, società di gestione dell’aeroporto di Trapani Birgi, ha approvato nei giorni scorsi all’unanimità il bilancio di esercizio 2023, che segna per la prima volta nella sua storia un risultato economico d’esercizio positivo, con una significativa crescita dei volumi di traffico e con l’avvio di nuovi investimenti. L’utile d’esercizio è stato di 505 mila euro, 122% sul 2022. I ricavi complessivi sono aumentati di oltre il 50%. I passeggeri sono saliti del 49,2% rispetto al 2022, salendo a quota 1.332.368 dagli 891.670 dell’anno precedente.
Trapani Birgi nel luglio scorso, ma anche ad agosto, aveva fatto registrare dei rialzi notevoli rispetto agli stessi mesi del 2022, anche per via dei disagi e delle chiusure a Catania dopo l’incendio. I primi mesi del 2024 nello scalo trapanese, come emerge dai grafici pubblicati sul sito della Airgest (società di proprietà della Regione Siciliana), hanno fatto segnare andamenti in lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2023.
La presidenza della Regione starebbe monitorando questi dati, proprio per chiarire se i risultati del 2023 siano stati fortemente condizionati da quanto era successo a Catania, col rischio di avere una sorta di rimbalzo negativo quest’anno. Da Palazzo d’Orleans inoltre trapelano perplessità sulla scelta del presidente di Airgest, Salvatore Ombra, il cui mandato è scaduto da un mese ed è in regime di prorogatio, di puntare esclusivamente su Ryanair, con l’unica eccezione della Dat che opera i collegamenti per Pantelleria. Una strategia che vincolerebbe troppo il destino dello scalo alla compagnia low cost irlandese.
– Foto ufficio stampa Airgest –
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