OSLO (NORVEGIA) (ITALPRESS) – Pietro Arese scriva la storia a Oslo, Marcell Jacobs inizia a mettere insieme i pezzi. Dai Bislett Games della capitale norvegese, sesta tappa stagionale della Diamond League, arrivano due ottime notizie per l’atletica italiana a poco più di una settimana dagli Europei di Roma. Cade infatti dopo 34 anni uno dei più iconici primati italiani: Pietro Arese con 3’32″13 nei 1500 metri supera lo storico 3’32″78 di Gennaro Di Napoli realizzato a Rieti il 9 settembre del 1990. Successo per il norvegese Jakob Ingebrigtsen con il miglior tempo al mondo del 2024 (3’29″74). “Queste lacrime vogliono dire tanto – fatica a trattenere la commozione il mezzofondista piemontese – ho sempre detto che preferisco le medaglie ai record ma questo risultato non lo disprezzo. Arrivare a fare meno di una leggenda dell’atletica come Di Napoli è qualcosa che mi è entrato dentro. Spero ora di far bene agli Europei di Roma e, a questo punto, anche a Parigi”. Decisamente tutt’altro umore rispetto a due giorni fa a Ostrava per Marcell Jacobs, che passa da 10″19 a 10″03, miglior prestazione stagionale che lima di quattro centesimi il 10″07 del Roma Sprint Festival. Il campione olimpico è quarto nei 100 vinti dal sudafricano Akani Simbine (9″94) “ma è tutt’altra gara rispetto a Ostrava – tira quasi un sospiro di sollievo Jacobs – Ho avuto feeling e sensazioni migliori, ma so che posso limare ancora un pò, perchè non mi sono sentito al 100% e la fase di transizione non mi è piaciuta tantissimo. Dopo il 10″19 ero spaventato ma il mio allenatore mi ha tranquillizzato parecchio, mi ha fatto capire che è un processo. Ora lavoreremo sulla brillantezza. Intanto tra pochi giorni ci potremo divertire a Roma: il pubblico di casa sarà uno stimolo, invitiamo tutti allo stadio Olimpico perchè ne abbiamo bisogno”. Alle buone notizie che arrivano da Oslo va aggiunta anche quella di Daisy Osakue, che si piazza terza nel disco col primo lancio a 63,29 dietro soltanto la cinese Feng Bin (67,89) e la croata Sandra Elkasevic Perkovic (66,48). Quarto posto per una coraggiosa Elena Bellò (Fiamme Azzurre) negli 800 metri, un filo sopra i due minuti (2’00″05) nella gara dominata dalla sudafricana Prudence Sekgodiso (1’58″66), non brilla all’esordio stagionale Ayomide Folorunso (Fiamme Oro), settima nei 400 ostacoli con 56″06. Nelle altre gare, incanta nei 5000 l’etiope Hagos Gebrhiwet, seconda prestazione mondiale della storia con 12’36″73, mentre il brasiliano Alison Dos Santos (world lead 46″63) batte il norvegese Karsten Warholm (46″70) in un fantastico duello nei 400 ostacoli.
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