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Aspi, a Napoli assunti 17 ingegneri formati nell’Academy Federico II

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NAPOLI (ITALPRESS) – Diciassette giovani ingegneri assunti con contratto a termine in società del Gruppo Autostrade e altri venti stabilizzati con contratto a tempo indeterminato. E’ il risultato delle due edizioni della Smart Infrastractures Academy (SiAcademy), percorso di alta formazione nato da un’intesa fra Università di Napoli Federico II, Aspi-Autostrade per l’Italia e Tecne (società di ingegneria del Gruppo Autostrade). L’Academy, diretta e coordinata da Andrea Prota, direttore del Dipartimento Strutture dell’Ateneo federiciano, è entrata in attività nel 2021 e i corsi sono giunti alla seconda edizione. L’obiettivo è formare giovani laureati in Ingegneria, selezionati a seguito di un bando, nella concezione, gestione e monitoraggio delle infrastrutture viarie, con prospettiva di inserimento lavorativo in società del Gruppo Autostrade. A luglio è previsto un nuovo bando per selezionare i partecipanti alla terza edizione, che porterà alcune novità nel percorso formativo, mantenendo le prospettive occupazionali che hanno caratterizzato le prime due edizioni di SiAcademy.
“Si rafforza e si consolida la nostra partnership con l’Università Federico II, che ci consente di rinforzare le competenze interne dell’azienda, e nello stesso tempo di formare nuovi giovani che possano contribuire al tema dell’ingegneria, diventato fondamentale per le infrastrutture. Abbiamo costruito intorno ad un centro di eccellenza, come questa Academy napoletana, così come con il Politecnico di Torino e altre strutture nazionale, un network di eccellenza del nostro sistema Paese”, ha commentato Gianluca Orefice, responsabile Risorse Umane di Autostrade per l’Italia. “Queste nuove risorse all’interno di Autostrade per l’Italia si occuperanno di ingegneria delle costruzioni, di ingegneria per la statica, per la sorveglianza, l’ispezione, la progettazione di nuove opere, con un occhio importante all’innovazione tecnologia. Quindi sarà molto importante poter far leva sulla capacità non soltanto di uno studio tradizionale della costruzione, ma innovativo sia nei metodi che nei contenuti, in modo tale – aggiunge Orefice – da dare alla nostra infrastruttura una sostenibilità a prova di futuro”.
“Aver puntato su Napoli – spiega il dirigente di Autostrade – è perchè Aspi ha una forte tradizione sia attraverso la partecipazione in Tangenziale di Napoli, ma anche perchè c’è una collaborazione importante e datata col mondo della Federico II, e con queste basi abbiamo, anche in tempi molto rapidi, costruito questa Academy: una prova di capacità reciproca tra imprese private e pubblico ha dato una prova di eccellenza”. Per Andrea Prota le novità per il prossimo bando “sono – dice – un’accentuazione maggiore sul tema delle gallerie oltre che sui ponti, e poi come contenuti formativi, un’accentuazione della parte che riguarda tutto quello che gli ingegneri devono fare per seguire la buona esecuzione dei lavori. Ormai, da due anni a questa parte, sono partiti molti cantieri anche qui a Napoli, come i lavori sulla Tangenziale. Quindi c’è bisogno di tecnici che supervisionano, fanno direzione lavori, contabilità, controllo della sicurezza, della gestione dei cantieri. L’altra novità, che riguarda più i giovani, è che siccome questo è un percorso che ha un profilo nazionale, perchè qui vengono docenti da varie Università italiane, Aspi e Tecne stanno pensando di mettere a disposizione ulteriori risorse finanziarie, che già nella seconda edizione erano consistite in 6 borse di studio, che hanno supportato ragazzi che provenivano da fuori Campania. In questa nuova edizione, che coinvolgerà circa 24 allievi, ci sarà un rimborso spese mensile, che consentirà anche una prima fonte di guadagno e un’anticamera al lavoro che noi speriamo anche l’anno prossimo, come succede oggi, questi ragazzi possano trovare una collocazione lavorativa”.
Il presidente di Tecne, Ennio Cascetta, ha affermato: “Il nostro Paese – dice – ha di fronte delle sfide davvero epocali nel settore delle autostrade. Dobbiamo rigenerare e rimettere in sicurezza le infrastrutture autostradali più vecchie d’Europa. Dobbiamo farlo mentre il traffico continua e cresce, e mentre il trasporto stradale sta attraversando una vera e propria rivoluzione: veicoli a guida autonoma, decarbonizzazione, e quindi transizione energetica dei veicoli. Veramente – aggiunge Cascetta – si combinano una serie di sfide, paragonabili a quelle che i nostri nonni hanno affrontato nel primo Dopoguerra, quando hanno iniziato a costruire questo capolavoro che è il sistema autostradale italiano. quindi abbiamo bisogno di una nuova generazione di ingegneri, che stiamo costruendo nelle Academy, con i rapporti con le Università. Dobbiamo creare dei Centri di eccellenza come è stato per il settore delle strade e delle autostrade in Italia per decenni”, ha concluso.

– foto: xh6/Italpress

(ITALPRESS).

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