ROMA (ITALPRESS) – “Chi continua a parlare di secessione dei ricchi non ha letto bene le carte. L’autonomia rappresenta, invece, la grande occasione per questo Paese. Il Veneto sente come obbligo confermare l’impegno che sta portando avanti dal 2014 e continuare ad essere con forza parte attiva, protagonista di questo processo. Il disegno di legge ora è all’esame dell’Aula della Camera, noi siamo pronti per la scrittura dell’intesa, in cui potremo dare una veste alla nostra idea di autonomia. All’indomani dell’auspicata approvazione, scriverò alla Presidente Meloni chiedendo formalmente l’istituzione del tavolo”. Sono parole del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, a Roma durante l’audizione in Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio nell’ambito dell’esame del disegno di legge, già approvato dal Senato, riguardante le disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario.
“All’esame della Camera c’è un ddl che non vuole essere contro nessuno e intende mantenersi rispettoso della Carta costituzionale – ha aggiunto il presidente Zaia -. Lo conferma il fatto che è stato oggetto di una vigorosa fase emendativa, raccogliendo osservazioni sia della minoranza sia della maggioranza. A più di dieci anni di distanza dalla relativa previsione di legge si è avviato il percorso di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, i LEP, mediante l’inserimento di specifiche disposizioni, nell’ambito della legge di bilancio 2023. Si tratta di un passo rilevante perchè ho sempre sostenuto con convinzione la necessità che lo Stato dovesse procedere quanto prima, e con tempi certi, alla determinazione di questi livelli riguardanti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, interrompendo il nulla di fatto di tanti anni”.
“L’idea di autonomia non va contro il principio di unità nazionale – ha sottolineato il Governatore -. Il triste periodo del Covid 19 è stato a riguardo un modello: leale collaborazione tra lo Stato e le Regioni nel rispetto delle rispettive competenze. Una combinazione che ci ha consentito di affrontare la pandemia ed essere performanti”.
“Considero la riforma alle porte l’opportunità per un vero ‘rinascimentò – è un’ulteriore considerazione di Zaia -. Il Veneto ci arriva dopo il referendum del 2017 che si è tenuto, dopo tre tentativi, grazie ad una sentenza della Corte costituzionale, quindi in assoluta legalità e fedeltà alla Carta fondamentale. Con questo Governo, che ringrazio a cominciare dalla premier Meloni e dal ministro Calderoli, c’è stato il grande passo avanti, quello che ha portato la riforma fuori dall’impasse. L’autonomia va ora vista in prospettiva, come un cammino di sviluppo e crescita. Saranno in molti a unirsi via via e appoggiare la messa a sistema della riforma”.
– Foto ufficio stampa Regione Veneto –
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