AGI – Ad ammetterlo nel febbraio di un anno fa fu stato lo stesso Silvio Berlusconi in una dichiarazione pubblica: “Mi sento sempre un uomo del mattone, ho la malattia del mattone, ho sempre una qualche casa in costruzione. Andando avanti da una parte all’altra credo di averne costruite una quarantina”. Senza specificare se tra queste ci fosse anche il centro residenziale di Milano 2, per altro prima sede di Telelombardia, la prima emittente a circuito chiuso per il nuovo comprensorio edilizio, originario nucleo fondativo della sua futura Finivest con Canale 5.
Ma di case di sua proprietà, a disposizione per residenza, vacanze e tempo libero, secondo Die Welt, Berlusconi ne avrebbe avute almeno 20, “tra cui potrà scegliere dove scontare i domiciliari”, chiosò il quotidiano tedesco il primo agosto 2013, in occasione della condanna “definitiva” per frode fiscale da parte della Corte di Cassazione.
Le case come centro di affari
Berlusconi e le sue case. Per lo più “ville”, immerse in verdi parchi, appartate esse sono state un elemento della costruzione e della narrazione del suo mito, imprenditoriale, politico, familiare. Prima di tutto c’è Villa San Martino ad Arcore, in provincia di Monza, in Brianza, residenza ufficiale del Cavaliere con Veronica Lario e i figli, Barbara, Eleonora, Luigi. Centro degli affari immobiliari prima e della vita politica poi. Qui è anche nata Forza Italia nei suoi primi incontri infornali e segreti dove in seguito sono stati ospitati primi ministri e presidenti provenienti da tutto il mondo. Cuore pulsante della vita politica nazionale e di partito.
Tuttavia, il patrimonio immobiliare di Silvio Berlusconi si è esteso negli anni in tutta Italia e anche all’estero, essendo stato proprietario anche di ville a Cannes e ad Antigua, nei Caraibi. Celebre, qui, la foto che lo ritraeva qui fare footing con un piccolo gruppetto di fedeli amici, tra cui Galliani, Dell’Utri, Fedele Confalonieri e Carlo Bernasconi, manager e socio del Cavaliere per 30 anni, uomo forte di Medusa, morto il 6 luglio 2001, quartetto di punta del suo potere negli affari così come nella politica. Sempre in zona Monza e Brianza, a Gerno, c’è Villa Gernetto, costruita nella seconda metà del Settecento, acquistata dalla Fininvest Sviluppi Immobiliari Spa nel 2007, spazio che il Cavaliere disse di voler mettere a disposizione, tra gli altri, “per i profughi dell’Ucraina”, lo scorso marzo 2022.
Sul lago di Como, a Torno, Silvio Berlusconi possiede anche Villa Comalcione. La residenza conta 30 locali, un campo da tennis e spiaggia privata. Ma anche sul Lago Maggiore Silvio Berlusconi ha avuto una proprietà: Villa Campari, a Lesa in provincia di Novara. Ma tra le Ville in assoluto più conosciute, oltre a quella di Arcore, c’è Villa Certosa, a Porto Rotondo in Sardegna, distesa verde tra cielo e mare, con campo da golf, giardino botanico, spazio pirotecnico, con preziosissima collezione di piante grasse e cactus di varie dimensioni, dove ebbe a ospitare sia il presidente russo Vladimir Putin sia l’ex premier inglese Tony Blair e consorte, accolti dal padrone di casa con tanto di bandana in testa in seguito al primo intervento di trapianto dei capelli.
Da Villa Maria a Palazzo Grazioli, cuore e politica
Complesso residenziale arricchito nel 2019 anche dall’acquisto di un’ulteriore villa adiacente la prima. Nel 2011, in occasione delle prime emergenze migratorie, Berlusconi acquista, in via simbolica, pure Villa Due Palme a Lampedusa, l’isola centro di prima accoglienza dell’immigrazione, restaurata poi nel 2019, casa bassa, bianca, in stile mediterraneo, grande giardino, otto stanze, 250 metri quadri di ampiezza. Nel 2013 il Cavaliere vende invece Villa Belvedere, a Macherio, diventata nel tempo una tradizione, per via dell’albero di Natale illuminato ogni anno.
Una decisione, la cessione, presa come conseguenza di un drastico taglio alle spese. Tra le proprietà più recenti, dove Berlusconi ha vissuto per un periodo insieme all’ex fidanzata Francesca Pascale, c’è Villa Maria, super villa di Rogoredo di Casatenovo, in provincia di Milano, non distante dalla Villa di Arcore. Spostandoci al centro, a Roma, come cuore dell’attività politica di Silvio Berlusconi, a partire dalla scesa in campo nel 1993-1994, c’è Palazzo Grazioli, in via del Plebiscito, storica residenza romana del Cavaliere e centro della sua attività politica nella Capitale, che Berlusconi lascia nel giugno 2020 per traslocare a Villa Grande sull’Appia Antica, nel passato dimora del regista Franco Zeffirelli. Tra le proprietà storiche di Silvio Berlusconi non va dimenticata poi Villa Borletti, al civico 2 di via Rovani a Milano, risalente al 1935, acquistata negli anni Settanta da un ancora assai poco noto Silvio Berlusconi.