di Stefano Vaccara
WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Una foto può valere più di mille parole, come nell’immagine di Joe Biden che bacia sulla testa Giorgia Meloni accogliendola nello Studio Ovale. Il bacio rende molto più esplicito di qualunque comunicato ufficiale lo stato dei rapporti tra la superpotenza e l’alleato al centro del Mediterraneo. Pochi minuti prima che il capo del governo dell’Italia entrasse nella West Wing della Casa Bianca, Biden cantava “Georgia on my mind” di Ray Charles. La battuta il presidente non vedeva l’ora di farla davanti ai giornalisti, appena entrati nell’ufficio Ovale, mentre lui esprimeva calore all’ospite italiana più del camino acceso tra loro. Il cosiddetto “pool spray” – il gruppo di giornalisti condotto ad assistere all’inizio dei colloqui tra i leader ma senza poter far domande – è durato più del solito. Forse perché questa volta la visita sarebbe potuta servire più al padrone di casa che all’ospite. Dopotutto per Meloni si trattava del rito di un neo presidente del G7 in visita alla Casa Bianca (sabato farà tappa anche a Toronto da Justin Trudeau), ma Biden aveva urgentemente bisogno di una spintarella su quel nodo politico interno che lo assilla: il pacchetto di aiuti per l’Ucraina ancora bloccato dal Congresso.
“L’Italia e gli Stati Uniti sono forti alleati e davvero amici intimi. E come hai detto quando ci siamo incontrati per la prima volta qui, Giorgia, ci sosteniamo a vicenda. E lo facciamo. E lo hai dimostrato fin dal tuo insediamento… Entrambi dobbiamo sostenere l’Ucraina”, ha detto Biden a Meloni quando ancora attorno al camino c’erano i giornalisti. Quindi il presidente USA coglie l’occasione della presenza del capo del governo italiano per lanciare i messaggi al Congresso: “Ecco perché esorto la Camera dei Rappresentanti ad approvare la legislazione che ci consenta, in modo bipartisan, di continuare a sostenere l’Ucraina adesso”. Per concludere: “Il disegno di legge include finanziamenti per l’Ucraina in modo che possiamo aiutare a impedire a Putin – al suo assalto – di avere successo in Ucraina”. Poi Biden ringrazia ancora “Giorgia, per il costante sostegno dell’Italia all’Ucraina e per la tua leadership al G7 quest’anno”. Biden passa al Medio Oriente con “la perdita di vite umane straziante” e ammettendo che “dobbiamo fare di più, e gli Stati Uniti faranno di più” nel far attuare un cessate il fuoco. Poi però – come aveva fatto settimane fa scambiando il Messico con l’Egitto – ecco attimi di confusione: “Nei prossimi giorni, ci uniremo ai nostri amici in Giordania e ad altri nel fornire lanci aerei di cibo e rifornimenti aggiuntivi in Ucraina [Gaza] e cercheremo di continuare ad aprire altre strade in Ucraina [Gaza], compresa la possibilità di un corridoio marino per fornire grandi quantità di assistenza umanitaria”.
Giorgia Meloni conferma di di sostenere “pienamente lo sforzo di mediazione degli Stati Uniti” in Medio Oriente, sottolineando che l’Italia si concentra sulla crisi umanitaria. E ancora, sull’invasione russa all’Ucraina, ribadisce la comune difesa “dell’ordine internazionale basato sulle regole”. Dopo un accenno all’intervento nel Mar Rosso per proteggere la navigazione dagli attacchi degli houthi yemeniti, si parla anche di cooperazione sul Continente africano, con Meloni che può presentare il “Piano Mattei” per l’Africa, soprattutto perché l’aiuta a introdurre la sfida migratoria e la lotta contro chi la sfrutta. Meloni lancia a Biden l’idea per una Coalizione internazionale contro i trafficanti di esseri umani. Un argomento, questo, che a Biden serve mentre duella con Donald Trump sulla soluzione per contenere il flusso dei clandestini al confine col Messico. Poi arriva anche il momento del “business”, con Meloni e Biden che ribadiscono la forza dell’interscambio commerciale tra Italia e Stati Uniti che raggiunge il record di 102 miliardi di dollari, con speranze di migliorarlo ancora nel 2024. Appena usciti dall’Ufficio Ovale, la portavoce Karine Jean-Pierre e il portavoce del Pentagono John Kirby parlano con i giornalisti americani dell’incontro del loro capo di Stato con Meloni nella saletta del press briefing giornaliero. “L’Italia è tra i paesi che più aiuta l’Ucraina”, mentre “il mondo guarda preoccupato gli Stati Uniti”, ripetono Jean Pierre e Kirby esortando il Congresso ad approvare il pacchetto d’aiuti ancora in sospeso. Biden e Meloni non hanno tenuto una conferenza stampa alla fine del loro incontro durato circa un’ora e mezza. La premier non concede neppure il solito punto stampa ai giornalisti italiani, scatenando la polemica: sta fuggendo dalle domande su presunte “scintille” con il presidente della Repubblica Mattarella per il caso delle manganellate agli studenti a Pisa? I suoi portavoce smentiscono e promettono che alle domande dei media risponderà a Toronto.
Meloni non raggiunge le vette toccate dal premier Silvio Berlusconi quando disse di “essere d’accordo con l’America ancor prima di sapere cosa farà”, eppure la prima donna alla guida del governo italiano dimostra di essere in questo momento la leader dell’Europa continentale più in sintonia con la Casa Bianca di Biden. Giusto che tocchi a lei ricevere il “regalo” inaspettato: Biden si mette d’accordo persino con il governatore repubblicano della Florida – non più trumpista – Ron De Santis, e così Meloni felice può annunciare in un video distribuito nel web – poco prima dell’incontro all’Ufficio Ovale – la concessione delle autorità americane all’autorizzazione al trasferimento in Italia di Chico Forti, cittadino italiano in carcere dal 1999 in Florida per un omicidio sul quale si proclama innocente. Meloni lascia a Biden un messaggio nel “Guest Book” della Casa Bianca, dove ribadisce la forza della cooperazione tra Italia e USA ricordando anche la “potenza” esercitata da venti milioni di italo americani. Già, coloro che Biden nelle prossime elezioni, lui che ha sposato la “paisà” Jill, sogna più dalla sua parte che in quella di Trump, ma che, da comunità pienamente integrata, anche questa volta nella scelta del 5 novembre si dividerà equamente tra i maggiori contendenti alla Casa Bianca.
– Foto Presidenza del Consiglio –
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