AGI – Un Frecciarossa è rimasto fermo per oltre due ore e mezza nella campagna umbra, all’altezza di Allerona, in provincia di Terni: a causa di un guasto il treno è senza elettricità e senza aria condizionata, ci sono stati molti malori per il caldo. È l’odissea che stanno ancora vivendo i passeggeri di un treno partito questa mattina dalla stazione centrale di Milano alle ore 10.10 e che sarebbe dovuto arrivare a Salerno alle 16.06.
A raccontarlo all’AGI è una viaggiatrice, Stella Maris: “Siamo partiti questa mattina alle 10.10 da Milano stazione centrale e prima di Bologna abbiamo avuto un primo problema. Il treno si è fermato alle porte di Firenze perché, così ci avevano detto, c’erano persone non autorizzate sui binari. Così abbiamo accumulato un ritardo di 1 ora e 40 minuti. Poi siamo ripartiti e sembrava che andasse tutto bene”.
Fino al nuovo stop, in mezzo alla campagna umbra, località Allerona, in provincia di Terni. “Siamo fermi dalle 14.35 – racconta ancora all’AGI mentre sono le 17.20 – e un addetto del personale viaggiante mi ha detto che quello tra Bologna e Firenze era stato un problema di niente, mentre quello di adesso è serio perché c’è un problema al pantografo”.
La situazione è diventata subito molto critica a causa del caldo, i bagni non sono stati utilizzabili e solo dopo molto tempo le porte del treno sono state aperte per consentire un po’ di areazione. Un messaggino, arrivato infine ai viaggiatori, ha informato che “a seguito di un inconveniente tecnico al treno, verrà effettuato un trasbordo in linea su un nuovo treno Frecciarossa“.
Treno che è arrivato da Roma, intorno alle 17,10, e si trova sul binario a fianco di quello fermo. L’operazione viene effettuata tramite delle scalette che collegano le carrozze di testa e di coda del treno. Sono intervenuti in aiuto la polizia e la Protezione civile di Orvieto che ha anche fornito a tutti i passeggeri bottiglie di acqua. Ai disagi patiti a bordo si aggiungono i problemi legati alle coincidenze, ormai perse, di molti che dovrebbero andare a Ischia o alle Isole Eolie, con collegamenti non sempre garantiti ogni giorno dai traghetti.
“I passeggeri sono stati tutti calmi e pazienti – racconta ancora all’AGI Stella Maris – tutti, anche i molti stranieri e i tanti bambini. La donna incinta all’ottavo mese, malgrado il caldo e le ore che si accumulavano, è rimasta calma pure lei”. Il caldo è stato il nemico numero uno anche perché “l’aria condizionata è stata ko in tutte le carrozze, tranne che in due carrozze dove ha continuato a funzionare”.
Parole di apprezzamento per la Protezione civile di Orvieto, “tutti bravissimi”.