AGI – Non si placano le polemiche dopo l’intervento del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi all’evento inaugurale del programma estivo del teatro Maxxi di Roma. I dipendenti della Fondazione hanno protestato per i toni poco consoni, e anzi intrisi di volgarità, parolacce ed espressioni sessiste al punto che hanno scritto al presidente Giuli una lettera riservata per chiedergli di tutelare la dignità del museo delle arti del XXI secolo.
Nella lettera, i 44 dipendenti del Maxxi scrivono: “Gentile Presidente, in aggiunta a quanto espresso nella nota del 22 giugno relativamente alla serata inaugurale di Estate al Maxxi, ci teniamo a precisare che in nessun modo le nostre parole erano intese come atto di sfiducia nei confronti della Presidenza della Fondazione”, esplicitano. “Piuttosto erano volte a consolidare il dialogo costruttivo e aperto – aggiungono i dipendenti – nel rinnovarle la piena fiducia. Cogliamo l’occasione per ringraziarla del confronto e del tempo che ci ha dedicato”.
Sul caso è intervenuto il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che in una lettera a Giuli afferma: “Sono da sempre e categoricamente lontano da manifestazioni sessiste e dal turpiloquio, che giudico sempre e in ogni contesto inammissibili e ancor più in un luogo di cultura e da parte di chi rappresenta le Istituzioni. Il rispetto per le donne è una costante della mia vita. Per me essere conservatori significa avere una sostanza, uno stile e anche un’estetica di comportamento“. “La libertà di manifestazione del pensiero deve essere sempre massima e garantita a tutti – prosegue – ma trova il suo limite nel rispetto delle persone – aggiunge – anche le forme dell’espressione non devono mai ledere la dignità altrui. Le istituzioni culturali, e so che Alessandro Giuli è d’accordo con me, devono essere aperte e plurali ma lontane ma lontane da ogni forma di volgarità. Chi le rappresenta deve mantenere un rigore piu’ alto di altri”.