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A Francesca Giannone l’edizione 2023 del Premio “Amo Questo Libro”

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AGI – Francesca Giannone, con La portalettere (Nord, Narrativa Nord, 416 pp., 19 euro) è la vincitrice della sesta edizione del Premio “Amo Questo libro”. Il riconoscimento è assegnato dalle libraie e dai librai della catena Giunti al Punto (oltre 260 punti vendita nel Paese). Circa un migliaio i votanti. Al concorso hanno partecipato tutti i titoli usciti nell’ultimo anno, tra il novembre 2022 e l’ottobre 2023 in Italia.

È la storia di Anna, un’ostinata donna del Nord che si trasferisce in Salento, la terra di suo marito, e lotta per assecondare la sua natura e non rimanere vittima delle leggi non scritte che imprigionano le donne al Sud. Ci riuscirà anche grazie all’amore che la lega al marito, Carlo, e al lavoro da portalettere del paese, che le permetterà di diventare il filo invisibile che collega gli abitanti e le storie di un pezzetto di mondo evocativo, suggestivo.

La portalettere è la storia di una donna che ha voluto vivere la propria vita senza condizionamenti, ma è anche la storia della famiglia Greco e di Lizzanello, dagli anni ’30 fino agli anni ’50, passando per una guerra mondiale e per le istanze femministe. E poi di due fratelli, destinati ad amare la stessa donna. Il premio “Amo Questo Libro” è tra le principali iniziative di promozione alla lettura promosse dai librai Giunti al Punto.

“Tutti i giorni il nostro lavoro è quello di portare, con passione e dedizione, libri e letture ai diversi clienti che frequentano le nostre librerie. È la cifra di Giunti al Punto: unire editoria e libreria, è quello che amiamo fare più di ogni altra cosa. Quest’anno, più che mai, siamo lieti di conferire il premio a una storia bellissima di indipendenza e di libertà, appunto La portalettere di Francesca Giannone. Un titolo che è stato scelto con un consenso larghissimo, un esordio che ha scaldato i cuori della grande maggioranza delle nostre libraie e dei nostri librai come libro più amato dell’anno” dichiara Jacopo Gori, Direttore Generale di Giunti al Punto.

Lunedì 11 dicembre alle 18.30, ci sarà la presentazione del libro vincitore presso il Giunti Odeon, l’innovativo cinema-libreria appena inaugurato nel cuore storico di Firenze. Avendolo eletto libro dell’anno, le libraie e i librai Giunti al Punto si impegneranno a fare conoscere ulteriormente il titolo, dedicandogli spazi in vetrina e suggerendolo come il libro che non potrà mancare sotto l’albero di Natale.

Soddisfazione nelle parole dell’autrice Francesca Giannone: “Questo premio è un onore, e rappresenta il finale perfetto di un anno che, per me e La portalettere, è stato incredibile. Fin dall’uscita, a gennaio, i librai hanno accolto il mio romanzo con un affetto straordinario, e dopo tutti questi mesi continuano a prendersene cura con una gentilezza che mi scalda il cuore. Il successo de La portalettere deve tantissimo al lavoro delle librerie; mi sento grata a ogni singolo libraio per tutte le volte che l’ha consigliato, esposto, messo in vetrina, raccontato” conclude Giannone.

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Milano ospita il Perugino a 500 anni dalla morte

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AGI – In occasione delle celebrazioni per il Cinquecentenario della morte di Pietro Vannucci, meglio conosciuto come Perugino, il Comune di Milano dedica al grande maestro il tradizionale appuntamento natalizio con l’arte a Palazzo Marino. Dal 5 dicembre al 14 gennaio 2024 sarà infatti esposta in Sala Alessi una delle opere capitali di Perugino, il Battesimo di Cristo, proveniente dalla Galleria Nazionale dell’Umbria, già parte del polittico della chiesa di Sant’Agostino a Perugia, in un suggestivo percorso incentrato sulla complessa personalità del pittore e sulla tormentata storia della macchina d’altare.

Promosso dal Comune di Milano, patrocinato dal Comitato Perugino 1523 – 2023, il progetto espositivo è ideato da Palazzo Reale in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, l’Area Biblioteche e i Municipi. La collaborazione fra il capoluogo lombardo e la Galleria Nazionale dell’Umbria ha portato alla realizzazione di un altro grande progetto dedicato al Perugino: il restauro di un altro capolavoro dell’artista conservato dal museo umbro, il Gonfalone della Giustizia, che sarà presentato a Perugia durante il convegno internazionale di studi con il quale, il 13 e 14 dicembre, la Galleria chiuderà le celebrazioni peruginesche.

“Siamo molto onorati di ospitare a Palazzo Marino un capolavoro come il Battesimo di Cristo del Perugino, in un allestimento tanto suggestivo e innovativo come quello proposto in Sala Alessi – commenta il sindaco di Milano Giuseppe Sala – La mostra di Natale in Sala Alessi e le opere relative al tema dell’infanzia esposte nei municipi in occasione delle festività sono un appuntamento con l’arte imperdibile per i milanesi e per tanti turisti, un momento di riflessione e di incontro con la cultura che fa parte della tradizione meneghina, rinnovandosi di anno in anno”.

Lo scenografico progetto allestitivo, curato dagli architetti Franco Achilli e Luigi Ciuffreda, è stato pensato per essere totalmente ecosostenibile e completamente riciclabile, dalle costruzioni ai rivestimenti, ed evoca la sacralità dell’acqua, simbolo per eccellenza della vita, della rinascita e della purificazione. La mostra è curata da Marco Pierini, Veruska Picchiarelli e da Domenico Piraina, mentre l’organizzazione è affidata a Civita Mostre e Musei. Accompagna la mostra un catalogo edito da Skira Editore. Come ogni anno la mostra è ad ingresso libero tutti i giorni dal 5 dicembre al 14 gennaio 2024. I visitatori saranno ammessi in mostra in gruppi e accolti da storici dell’arte, coordinati da Civita, che faranno da guida nel percorso espositivo.

Invece, negli altri otto municipi della città, le biblioteche di zona ospiteranno dall’11 dicembre al 5 gennaio 2024 altrettanti importanti prestiti provenienti dalla Galleria d’Arte Moderna e dal Museo del Novecento di Milano, per contribuire alla conoscenza e valorizzazione del patrimonio cittadino nell’anno in cui ricorre un doppio anniversario riguardante lo sviluppo urbanistico e sociale di Milano: l’aggregazione del comune dei Corpi Santi (1873) e quella di altri 11 comuni limitrofi al centro cittadino (1923), che hanno reso grande Milano. La mostra diffusa permetterà di andare alla scoperta di questi quartieri della città che un tempo costituivano realtà autonome e oggi risultano perfettamente integrate nella metropoli.

Leit motiv che accomuna le opere della mostra diffusa è il tema dell’infanzia, un percorso tra opere dell’Ottocento e del Novecento con prestigiosi prestiti: La Vergine di Francesco Hayez, La Madonna col Bambino e San Giovannino di Bertel Thorvaldsen, le Due Figure di Carlo Carrà, Sacra Famiglia di Giovanni Carnovali, Amore Materno di Angelo Dall’Oca Bianca, Adorazione dei Magi di Adolfo Monticelli, Maternità di Gaetano Previati e Ritratto di bambina Achille Funi. Arte e bambini è un argomento che offre una gran varietà di esempi poiché l’infanzia ha sempre ispirato la creatività di pittori e scultori. I bambini nell’arte sono soggetti legati soprattutto alla rappresentazione affettiva, ad un mondo, pulito, innocente, puro e spontaneo che ce li fa amare e guardare con interesse, quasi a voler prendere spunto da questo universo e trasportarlo nel mondo degli adulti. 

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Amadeus, sarà la mia ultima edizione di Sanremo

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AGI –  “Ci saranno 30 cantanti in gara, ma non ci saranno i super ospiti. Negli anni ho sempre pensato di averli in gara i super ospiti. I superospiti sono in gara, sono loro i protagonisti. Ci sono nomi che hanno fatto i superospiti fino all’altro ieri”. Lo ha detto Amadeus ospite di Radio2 Social Club, il programma condotto da Luca Barbarossa e Andrea Perroni, in onda su Rai Radio2 dal lunedì al venerdì dalle 10.35 alle 12, parlando della prossima edizione del festival di Sanremo.

“Alessandra Amoroso sarà per la prima volta in gara – ha sottolineato – Rose Villain è una ragazza molto forte, Mahmood come Diodato tornano dopo aver vinto, Loredana Bertè è fantastica, ci sono i Kolors dopo il successo dell’ultima estate, BigMama è un’altra delle mie scommesse, mi piace scommettere su alcuni giovani, vedete La Sad, o Fred De Palma. Anche Ghali è un bel colpo, è stato super ospite a Sanremo ma sarà in gara la prima volta. Annalisa che non sbaglia un pezzo, Mr Rain, grande rilevazione dell’anno scorso, Maninni è un giovane pugliese molto bravo, e poi I Ricchi e Poveri”.

Il conduttore e direttore artistico del Festival ha aggiunto: “La scenografia? Gli architetti Gaetano e Chiara Castelli sono bravissimi. Grazie alle luci di Mario Catapano ogni esibizione ha un quadro personalizzato per l’artista. Fiorello ha davvero saputo la notizia che mi avrebbe affiancato sabato in diretta. Non è uno scherzo” E ha garantito: “Sarà il mio ultimo Sanremo“.

Su Sanremo Giovani ha concluso: “Nella musica bisogna far esordire i giovani nel campionato maggiore, quindi Sanremo. Deve vincere il pezzo, non è che devi avere per forza una storia, ma una canzone forte. I giovani, grazie anche a Radio2 Social Club, hanno sempre avuto visibilità e ascolto”.

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Ada D’Adamo e Paolo Chiesa su un ponte per gli USA

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AGI – I vincitori dell’ottava edizione del Premio letterario The Bridge  per le categorie di narrativa e  saggistica  italiana e americana sono stati annunciati e saranno ufficialmente proclamati il 5 dicembre alla 17.30 nella sede del Centro Studi Americani di Roma.  Ad aggiudicarsi il ricoscimento nel 2023 Ada  D’Adamo con Come d’aria (Elliot) per la narrativa e  Paolo Chiesa con Marckalada. Quando l’America aveva un altro nome (Laterza) per la saggistica;  Isabella Hammad con Enter Ghost (Grove Atlantic) per la narrativa  e Alison Cornish con Believing in Dante: Truth in fiction (Cambridge University Press) per la saggistica i loro omologhi americani.

Il Premio consiste in un contributo alle spese di traduzione dall’italiano all’inglese e viceversa ed intende promuovere la conoscenza ed incentivare la lettura di alcune tra le migliori e più recenti pubblicazioni dei due paesi, oltre che la diffusione della nostra lingua incentivandone la circolazione nel mondo editoriale e universitario americano. The Bridge è ideato e curato da Maria Ida Gaeta che lo organizza sin dalla sua nascita con la collaborazione di Maria Gliozzi.  L’Istituto Italiano di Cultura di New York e la Federazione Unitaria Italiana Scrittori (FUIS) sono attualmente i principali e fondamentali sostenitori del Premio, con la collaborazione dell’American Academy in Rome, del Centro Studi Americani di Roma e della Civitella Ranieri Foundation.

Nel corso degli anni hanno sostenuto il premio l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America di Roma, il Centro per il Libro e la Lettura del Ministero per i Beni Culturali in Italia (CEPELL), il Center for Italian Modern Art (CIMA) in New York, l’Ambasciata Italiana e l’Istituto di Cultura a Washington, il Consolato Generale Italiano a New York, il Center For Fiction di NY e di altre Istituzioni culturali e Università italiane e americane. 

Nel mese di aprile 2024 nella Grande Mela tutti i vincitori saranno protagonisti di un incontro dedicato al Premio nell’ambito del Festival Multipli Forti promosso dall’Istituto Italiano di Cultura di New York in collaborazione con Fuis e con la direzione artistica di Maria Ida Gaeta. In questa occasione saranno annunciate le candidature per The Bridge 2024.

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Arriva il francobollo del presepe di Greccio con la cometa di Hale-Bopp

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AGI – Si è tenuta presso la sala G. Velita di Greccio la presentazione del francobollo celebrativo appartenente alla serie tematica “il Patrimonio artistico e culturale italiano” dedicato alla prima rappresentazione del Presepe di Greccio, nell’800esimo Anniversario. La cerimonia è stata aperta dall’intervento introduttivo del sindaco di Greccio Emiliano Fabi; successivamente sono intervenuti il consigliere regionale Eleonora Berni, il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi, il ministro provinciale dei Frati minori francescani padre Luciano De Giusti, il responsabile commerciale filatelia di Poste Italiane Marco Di Nicola e il direttore provinciale di Poste Italiane Andrea Petrone. Presenti, inoltre, i delegati del comando provinciale dei carabinieri e della Guardia di finanza.

L’emissione filatelica è a cura del ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT): il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e diffuso da Poste Italiane in tutto il Paese con una tiratura di duecentomilaquattro esemplari. La vignetta riproduce una veduta notturna del Santuario francescano del Presepe di Greccio; nel cielo stellato è visibile a sinistra il passaggio della cometa Hale-Bopp. In alto a sinistra è presente il logo del Comitato nazionale per l’ottavo centenario della prima rappresentazione del presepe. Completano il francobollo la legenda “800 anni dalla prima rappresentazione del presepio di Greccio”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”.

La fotografia che ritrae la cometa Hale-Bopp che solca il cielo del reatino quasi a sfiorare il Santuario francescano è stata realizzata dal fotografo e appassionato di astronomia, Stefano Tocchio, presente alla cerimonia. Uno scatto iconico, impresso nella pellicola l’8 aprile del 1997, con una Yashica FX 2000 manuale su cavalletto e con pellicola 1600 ISO a colori.

“La presentazione del francobollo celebrativo dedicato alla prima rappresentazione del Presepe di Greccio – ha sottolineato il Sindaco di Greccio Emiliano Fabi a margine della cerimonia – è un ulteriore straordinario tassello nel grande mosaico del suo 800esimo anniversario. La vignetta, con il suo cielo stellato e la Cometa, rimanda ad alcuni esemplari passaggi della lettera Apostolica “Admirabile signum” che Papa Francesco firmò proprio a Greccio 4 anni fa. Una lettera sul significato e sul valore del presepe che rappresenta il messaggio di Francesco da custodire e tramandare nella vita di ogni giorno”.

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A lezione di Taylor Swift. Anche Harvard celebra la popstar

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AGI  – L’Università di Harvard si unirà ad altre prestigiose università statunitensi che hanno integrato nel loro piano di studi un nuovo corso sulla popstar Taylor Swift. Il corso “Taylor Swift e il suo mondo” ha già attirato l’attenzione di 300 studenti e fa parte di un’ondata di interesse per la cantante da parte di College rinomati come la New York University, l’Università del Texas e l’Università dell’Arizona, a cui si aggiungerà l’anno prossimo Stanford.

Il corso di Harvard sarà tenuto dalla professoressa Stephanie Burt, 52 anni, ammiratrice della musica dell’artista country e pop. “Dieci o dodici anni fa, mi sono resa conto che tra tutte le canzoni che si ascoltavano nelle farmacie, negli aeroporti, nelle stazioni degli autobus e nei luoghi pubblici, ce n’era una che era migliore di tutte le altre”, ha detto Burt al Times, riferendosi alla hit “You Belong to Me“.

“Volevo sapere chi l’aveva scritta. Era una canzone molto attraente dal punto di vista lirico e musicale, un pezzo perfettamente costruito”, ha aggiunto. La professoressa ha detto al New York Times di essersi interessata ancora di più alla Swift quando ha visto il documentario “Miss Americana”, uscito nel 2020 e che segue la vita della cantante per diversi anni della sua carriera. 

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A Terni “Scritture d’inverno”. Parte UmbriaLibri 2023

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AGI – A un anno dal successo dell’edizione 2022, UmbriaLibri torna a Terni dal 1° al 3 dicembre con “Scritture d’inverno”. Anticipata dalla presentazione di Aldo Cazzullo del suo ‘Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l’impero infinito’, tenutasi il 30 novembre alla Biblioteca Comunale, la kermesse culturale della Regione Umbria, organizzata a cura di Sviluppumbria con la direzione artistica di Angelo Mellone, invaderà pacificamente Terni per tre giorni con un cartellone di eventi di richiamo impreziosito da ospiti come Maurizio De Giovanni, Veronica Pivetti, Marco Damilano, Costantino D’Orazio, Gigliola Cinquetti, Matthew Lee, Andrea Perroni, Massimiliano Ossini, Pierluigi Diaco, Fausto Brizzi, Daniela e Luca Sardella, Federico Palmaroli Osho e Monica Setta.

Agli appuntamenti letterari seguiranno serate di musica e parole, per una festa lunga l’intera giornata e costruita per creare un flusso di incontri costante e capace di accompagnare il pubblico  lungo tutto il fine settimana.

La giornata d’esordio della manifestazione vedrà salire sul palco, tra gli altri, Massimiliano Ossini alle 17.30 alla Biblioteca Comunale per la presentazione del libro Amico e Veronica Pivetti, alle 18.30, con il suo Rosa. Alla sala blu di Palazzo Gazzoli, alle 21.30, chiuderà la prima giornata di UmbriaLibri il concerto di Matthew Lee, ad ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria. 

Sabato  2 dicembre alle 12.00 alla sala Candelori di Palazzo Montani Leoni è in programma la presentazione della mostra ‘Alla scoperta di Amarsi’. In anteprima la mostra sull’amore nell’arte a cura di Costantino D’Orazio. Alle 17.00 alla Biblioteca Comunale Angelo Mellone intervisterà Pierluigi Diaco, mentre alle 18.00 Daisy Goodwin, per il centenario della nascita di Maria Callas, presenterà il libro Diva. A seguire, sempre alla Biblioteca Comunale, Fausto Brizzi racconterà ‘Siamo scritti a matita’. Chiusura al Teatro Secci, alle 21.30, con ‘In fin dei conti… la fine del mondo’, due spettacoli in uno con Andrea Perroni e Angelo Mellone.

Domenica 3  dicembre alle 11.00 alla Biblioteca Comunale Daniela e Luca Sardella presenteranno il libro ‘Una pianta per amica’, mentre alle 12.00 sarà la volta di Federico Palmaroli Osho con ‘Er pugno se fa co la destra o co la sinistra? Splendori e (miserie) di un anno italiano’.Alle 15.45, ancora alla Biblioteca Comunale, Marco Damilano racconterà il suo ‘La mia piccola patria’, seguito alle 16.30 da Fabrizio Roncone  con ‘Il potere di uccidere’ e alle 17.15  da Maurizio  De Giovanni con ‘Soledad. Un  dicembre  del commissario Ricciardi’. Alle 18.00 sarà la volta di Monica Satta e Figli imperfetti. La forza e la fragilità della Generazione Z, cui seguirà alle 18.45 la presentazione di Gigliola Cinquetti del suo ‘A volte si sogna’, con cui si abbasserà il sipario su UmbriaLibri 2023.

Fitto calendario di eventi anche per la sezione laboratori della manifestazione, in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura e la Biblioteca Comunale Terni. Tra questi, venerdì 1 dicembre, al “Caffè Letterario”, dalle 9.30  alle  11.30, l’incontro con Pierdomenico Baccalario, autore di romanzi e racconti per ragazzi tradotti in tutto il mondo e vincitore del premio “Il Battello a Vapore”.  Sempre venerdì, dalle 9.00 alle 13.00 alla sala Videoconferenze, Scrittura creativa: il viaggio dell’eroe, laboratorio a cura di Manlio Castagna basato sugli studi di Joseph Campbell e di Christopher Vogler, in cui il modello narrativo, conosciuto come il viaggio dell’eroe, viene spiegato in modo strutturale per scrivere un romanzo di qualità.

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Cultura

Torna “Più libri più liberi”, Roma è di nuovoi capitale della parola

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Dal 6 al 10 dicembre Roma torna capitale della parola con la 22ma edizione di Più libri più liberi, fiera nazionale della Piccola e Media Editoria. Organizzata dall’Associazione Italiana Editori (AIE), la manifestazione troverà ancora una volta spazio tra le scenografiche vetrate de La Nuvola dell’Eur dove 594 espositori, provenienti da tutto il Paese, presenteranno al pubblico le novità ed il proprio catalogo.

In cinque giorni più di 600 gli appuntamenti da seguire tra presentazioni, letture, lectio magistralis, confronti e dibattiti, oltre alle occasioni di incontro per operatori professionali, per un evento che vede accanto all’AIE  il sostegno del Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura, Regione Lazio, Roma Capitale, Camera di  Commercio di Roma e ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, con il contributo di SIAE. Realizzata in collaborazione con Istituzione Biblioteche di Roma, ATAC, EUR Spa e Dior, Più libri più liberi 2023 si avvale della Main Media Partnership di Rai con il Giornale della Libreria e partecipa ad Aldus Up, la rete europea delle fiere del libro cofinanziata dall’Unione Europea. 

Il tema del 2023 è NOMI COSE CITTA’ ANIMALI, titolo di un gioco per bambini che invita alla massima creatività, ma lo scenario concreto è quello della piccola e media editoria italiana che nel 2022 ha pubblicato 47.850 novità, in lieve calo rispetto all’anno precedente (-0,6%), pari al 59,3% dell’offerta editoriale complessiva. Le case editrici attive, micro, piccole e medie sono oggi 5.022, -0,9% rispetto al 2021. La quota di mercato nel 2022 è stata del 49,2%.

Le novità

La curatrice Chiara Valerio ha raccontato i temi della manifestazione in “Una lettera tira l’altra”, il podcast prodotto da Zampediverse in 6 puntate, ciascuna dedicata a una lettera, da cui si è partiti per giocare a Nomi Cose Città Animali e parlare di libri, editoria e  autori. Nuovo anche il format “Una cosa non sempre divertente che faccio ogni anno”, reportage di Emmanuela Carbé che girerà per La Nuvola restituendo giorno dopo giorno le sue impressioni sulla fiera. Una cronaca che diventerà racconto su Il Post.

Inoltre arriva da Testo, la fiera organizzata da Pitti nel mese di febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze, Radio Gridolini (Cloud version) ideata da Todo Modo. Un’emittente per raccontare quello che succede in fiera attraverso interviste e approfondimenti.

Omaggi e partecipanti

Anche nel 2023 Più libri più liberi omaggerà  Andrea Camilleri con un reading inedito di Neri Marcorè, mentre un ciclo di incontri sarà dedicato a Italo Calvino in occasione del centenario della sua nascita. Anche la memoria di Gigi Proietti troverà spazio attraverso la presentazione di un docu-libro di Claudio Pallottini. A chiudere la fiera un incontro ricorderà la figura di Michela Murgia con le testimonianze video dei Purple Squares e quelle personali di tanti scrittori e scrittrici che parleranno dei suoi libri e dei temi che più le erano cari. 

Tra i più attesi ospiti stranieri alla fiera la documentarista ed autrice brasiliana Eliane Brum, le messicane Brenda Navarro ed Anabel Hernandez, l’olandese Ian Brokken, gli statunitensi Christopher Paolini e Margo Jefferson, il croato Robert Perisić,  il ghanese Nana Kwame Adjei-Brenyah, , le inglesi Sally Bayley e  Maggie Nelson. Una chicca sarà offerta da Merlin Holland, unico discendente in linea diretta di Oscar Wilde, che presenterà il libro Essere figlio di Oscar Wilde scritto dal padre Vyvyan Holland.

Dato il loro altissimo numero, è impossibile citare i nomi di tutti i partecipanti/ospiti italiani, ma nelle vesti di presentatori di propri testi o relatori di opere altrui nelle sale de La Nuvola prenderanno la parola, tra gli altri, scrittori come Alessandro Barbero, Luciano Canfora, Paolo Giordano, Erri de Luca, Edoardo Nesi, Nicola Lagioia, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Paolo Di Paolo, Giulia Caminito, Alessandro Mari e Melania Mazzucco; giornalisti/autori come Corrado Augias, Adriano Sofri, Marco Damilano, Gian Antonio Stella, Luca Telese e Marino Sinibaldi; fumettisti come Zero Calcare, Gipi, Fumettibrutti e Disegni; rapper come  Rancore e personalità trasversali come Patrick Zaki, Elly Schlein, Vittorio Sgarbi, Maurizio Landini, Roberto Gualtieri,  Giovanni Maria Flick,  Massimiliano Fuksas, Claudio Gregori (Greg), Valerio Lundini e Serena Dandini  Eventi | Più libri più liberi (plpl.it). 

Approfondimenti

Tra le sezioni del programma, “Scrittori che parlano di scrittori” è una nuova formula per raccontare  gli autori che amiamo attraverso le parole di loro “colleghi” (Mario Desiati  parlerà di Fleur Jaeggy, Djarah Kan di Franzt Fanon e Joseph Conrad, Nadia Terranova di Jane Austen,  Gaja Cenciarelli di Margaret Atwood, Marina Pierri di Elena Ferrante,  Carola Susani di Alberto Moravia,  Viola Ardone di Julio Cortázar, Teresa Ciabatti di Joan Didion, Vanni Santoni di Roberto Bolaño, Donatella Di Pietrantonio di Emmanuel Carrère, Serena Dandini  di Eve Babitz ed Elena Stancanelli di Jean Rhys).

Con Università Più libri più liberi si arricchirà di un ciclo di incontri dedicati ai giovani sull’approfondimento di argomenti accademici, mentre per la striscia Scienza esperti italiani e stranieri condurranno il pubblico lungo quei sentieri di consapevolezza delle regole del mondo che permettono l’elevazione della coscienza umana. Infine, i grandi incontri della sezione Parole (si va da Maria Grazia Chiuri di Dior a Teresa Cremisi, da Marco Bellocchio al rapper Piotta), e ancora gli eventi di Utopia, Giornali, Roma, Fumetti e Graphic Novel, Ragazzi, Premi, fino a quelli delle Istituzioni e del Polo Professionale.

La manifestazione è presieduta da Annamaria Malato e diretta da Fabio Del Giudice. Il programma è a cura di Chiara Valerio.

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Cultura

“La memoria? Ha la forma di un libro”. Intervista a Chiara Valerio

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AGI – Di Chiara Valerio si sente parlare spesso, di questi tempi, in contesti diversi, ma l’editoria resta la sua casa. Scrittrice ed editor con un background da matematica, ma anche giornalista, conduttrice radiofonica e direttrice artistica, ha curato quest’anno il programma di Più Libri più liberi.  L’abbiamo incontrata per conoscere le sue sensazioni alla vigilia dell’evento.

Ha definito questa edizione di Più libri più liberi (PLPL) il primo volume di una trilogia: di quali capitoli si sente più orgogliosa?

Mi piace l’idea della collaborazione tra PLPL e Testo, la fiera organizzata da Pitti e da Todomodo, libreria indipendente di Firenze, attraverso Radio Gridolini. Mi piace l’idea di Emmanuela Carbé che scriverà una cronaca che sarà poi pubblicata nella sezione Storie de Il Post, perché in effetti le fiere e i festival sono viaggi. Mi piace l’idea di Dior partner di progetto della fiera perché come dice Maria Grazia Chiuri, direttrice delle collezioni donna di Dior, la moda ha a che fare con la rappresentazione di sé stessi. Mi piace l’idea di una solida, vasta e larga striscia di scienza. Mi piace l’idea di chiudere ogni capitolo della trilogia con una riflessione sull’opera, squadernata in vari media, di Michela Murgia. Insomma, mi piace tutto.

Se fosse una semplice visitatrice, quali appuntamenti di questa edizione della manifestazione non vorrebbe mai perdersi?

Visto che amo moltissimo chi legge, e amo gli scrittori e le scrittrici che si presentano come lettori, seguirei la striscia Scrittori che raccontano scrittori. Che apre col premio Strega Mario Desiati che racconta Fleur Jaeggy e con Djarah Kan, scrittrice e attivista che parla di Conrad e Fanon.

Dalla piccola e media editoria arriva il 60% dell’offerta complessiva nelle librerie, in cosa si sostanzia in termini di valore la differenza della loro proposta da quelle dei grandi gruppi editoriali?

Ho lavorato in una casa editrice indipendente per quasi dieci anni e ora lavoro in una storica casa editrice che fa parte di un grande gruppo. Non credo ci sia differenza nel punto di vista, nel voler cercare e portare a chi legge libri che volta per volta si reputano nuovi. L’editoria ha a che fare col nuovo, con la cosa prossima, con l’immaginazione. Quella piccola e quella grande. Tuttavia, ogni volta che si cambia scala sorgono nuovi problemi e nuove avventure. I problemi da risolvere sono diversi per la piccola e per la grande editoria.

In una società dominata dalla tecnologia, cosa rappresentano – o dovrebbero rappresentare – i libri per noi? In altri termini, possono ancora cambiare il mondo o almeno, in una qualche percentuale, le nostre coscienze?

Sa, gli Dei fanno qualsiasi cosa nell’Olimpo, ma non leggono. Potrebbe eccepire che la scrittura era da lì da venire, ma la realtà è che leggere e pubblicare sono azioni umane. Mentre la tecnologia ha a che fare con la mitologia e con la religione (Prometeo agli Dei ruba il fuoco, una tecnologia), l’editoria è una cosa tutta umana. Dunque leggere in sé è il gesto che ci tiene a riparo da paure o timori tecnologici che, dalla metà degli anni Cinquanta in poi, da quando cioè Norbert Wiener ha inventato la cibernetica – il prodromo di ciò che oggi chiamiamo AI – ci perseguitano riguardo la possibilità di una società governata dalle macchine. Ma il punto, mi pare, non è l’automazione: è la memoria. E mi pare pure che la memoria abbia la forma del libro.

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