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Un enorme deposito di monete del IV secolo d.C. scoperto nel mare di Sardegna

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AGI – Un ricco deposito di follis, monete di bronzo introdotte nel 294 d.C. con la riforma monetaria di Diocleziano nell’impero romano e poi utilizzate anche dai bizantini, risalente alla prima metà del IV secolo d.C., è stato scoperto nel mare della costa nord orientale della Sardegna, nel territorio di Arzachena. Ne dà notizia il Ministero della Cultura. 

Secondo una prima stima, fatta sulla base del peso complessivo del ritrovamento, il numero delle grandi monete di bronzo ritrovate si aggirerebbe tra i 30.000 e i 50.000 esemplari, piu’ di quelle rinvenute nel 2013 nel Regno Unito, a Seaton, sito dal quale riemersero 22.888 follis. Oltre alle monete, sono state individuate nel deposito pareti di anfore di produzione africana e, in minor numero, di produzione orientale.

A scoprire i reperti è stato un sub che, nel corso di un’immersione, ha notato dei resti metallici a poca profondità, non molto distante dalla costa. Il giorno dopo il Nucleo archeologico subacqueo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari e Nuoro insieme con i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Sardegna e del Nucleo Carabinieri Subacquei della Sardegna ha eseguito una prima ricognizione nel tratto di mare interessato, con la collaborazione del Nucleo Sommozzatori dei Carabinieri di Cagliari e di quello dei Vigili del Fuoco di Sassari, insieme alla Polizia di Stato, alla Guardia di Finanza e alle Capitanerie di Porto.  

Le immersioni hanno rivelato l’esistenza di due macro-aree di dispersione dei follis in un grande spiazzo di sabbia che si apre tra la spiaggia e la posidonia; quest’ultima, per posizione e morfologia del fondale potrebbe conservare resti cospicui di un relitto.

Tutte le monete prelevate sono in uno stato eccezionale e raro di conservazione. Solo 4 pezzi risultano danneggiati, anche se comunque leggibili. Il contesto cronologico delle monete è riscontrabile in un arco temporale tra il 324 (monetazione di Licinio) e il 340 d.C.

Datazione confermata dalla presenza di monetazione di Costantino il Grande e da quella di tutti gli altri membri della famiglia presenti come cesari ma soprattutto dall’assenza di centenionales, coniati a partire d al 346 d.C. Il gruppo dei follis recuperato proviene da quasi tutte le zecche dell’impero attive in quel periodo ad eccezione di Antiochia, Alessandria e Cartagine.

Le operazioni di restauro e conservazione delle monete e dei materiali rinvenuti permetteranno di ampliare e approfondire la conoscenza del contesto dei reperti dai quale possono provenire ancora numerose informazioni.

Il tesoro rinvenuto nelle acque di Arzachena rappresenta una delle più importanti scoperte di reperti numismatici degli ultimi anni ed evidenzia ancora una volta la ricchezza e l’importanza del patrimonio archeologico che i fondali dei nostri mari, attraversati da uomini e merci fin dalle epoche più antiche, ancora custodisce e conserva”, ha detto il direttore generale Abap (Archeologia, Belle Arti e Paesaggio) Luigi La Rocca. 

“Un patrimonio straordinario ma anche molto fragile, costantemente minacciato da fenomeni naturali e dall’azione dell’uomo, sulla cui tutela il Ministero, attraverso l’azione delle sue strutture centrali e periferiche, ha sviluppato metodologie e tecniche di recupero e di conservazione di straordinaria efficacia e messo in campo innovative strategie di valorizzazione”, ha concluso La Rocca. 

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È uscita “Now and Then”, l’ultima canzone dei Beatles [VIDEO]

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AGI – È finalmente uscita su tutte le piattaforme digitali (e in formato fisico) ‘Now and Then’ l’ultima canzone dei Beatles, pubblicata via Apple Corps Ltd./Capitol/UMe. Il doppio lato A del singolo associa l’ultima canzone dei Beatles alla prima: il singolo UK di debutto della band del 1962, ‘Love Me Do’, completa perfettamente il cerchio. Entrambi i brani sono stati mixati in stereo e Dolby Atmos mentre la copertina originale e’ stata realizzata dal rinomato artista Ed Ruscha.

L’ultima canzone dei Beatles, nata da un demo casalingo registrato da John Lennon nel 1978, riemerso negli anni Novanta e finalmente completato l’anno scorso con l’aiuto della tecnologia messa a punto da Peter Jackson durante la realizzazione della miniserie ‘Get Back’.

Il videoclip

Il nuovo videoclip musicale di ‘Now And Then’ ha debuttato venerdì 3 novembre alle ore 15, diretto dal regista Premio Oscar Peter Jackson. Si tratta di un film documentario della durata di 12 minuti, ‘Now And Then – The Last Beatles Song’, scritto e diretto da Oliver Murray e andato in onda sulla BBC. Il commovente corto racconta la storia dietro l’ultima canzone dei Beatles, attraverso materiale video esclusivo e parti commentate da Paul, Ringo, George, Sean Ono Lennon e Peter Jackson. 

Grande l’attesa per l’uscita del videoclip ufficiale di “Now And Then”, l’ultima canzone dei Beatles, diffuso sul canale YouTube ufficiale dei Beatles è diretto da Peter Jackson, al suo debutto dietro la macchina da presa di un videoclip musicale. Il commovente e divertente videoclip invita gli spettatori a celebrare l’amore senza tempo e duraturo del gruppo l’uno per l’altro assieme a John, Paul, George e Ringo, durante la creazione dell’ultima canzone dei baronetti. 

Jackson e il “terrore di deludere tutti”

“Quando la Apple mi ha chiesto di dirigere il videoclip ero riluttante – pensai che i miei prossimi mesi sarebbero stati molto più divertenti se quel difficile compito fosse stato un problema di qualcun altro e io avrei potuto essere come qualsiasi altro fan dei Beatles, che si gode la notte prima dell’uscita di una nuova canzone e di un nuovo video dei Beatles. Nel 1995 amavo l’eccitazione infantile che provavo quando stava per uscire Free As A Bird.

Potevo sperimentare tutto ciò di nuovo – se solo avessi detto no ai Beatles” ha detto Peter Jackson, che ha aggiunto “ad essere sinceri, il solo pensare alla responsabilità di dover realizzare un video musicale degno dell’ultima canzone dei Beatles ha generato un insieme di ansie forse troppo schiaccianti i da gestire. Il mio amore di una vita per i Beatles si è scontrato con un muro di terrore puro al pensiero di deludere tutti. Ciò ha instillato in me una forte insicurezza, perché non avevo mai realizzato un videoclip musicale prima di allora e non riuscivo a immaginare come avrei potuto anche solo iniziare a crearne uno per una band che si era sciolta più di 50 anni fa, che non aveva mai cantato dal vivo la canzone e in cui metà dei suoi membri non era più tra noi. Era molto più facile darsela a gambe”.

“Avevo solo bisogno di un po’ di tempo per trovare una buona ragione per dire di no ai Beatles, così non ho mai accettato di fare il video musicale di Now And Then (in realtà non l’ho mai fatto tutt’oggi).  – prosegue il regista – Ho detto alla Apple che la mancanza di filmati adatti mi preoccupava. Avremmo dovuto usare molti filmati rari e inediti, ma ce ne sono pochissimi… Sembrava che non esistesse nulla che mostrasse Paul, George e Ringo mentre lavoravano a Now And Then nel 1995… Non ci sono molte riprese di John a metà degli anni Settanta, quando scrisse la demo… Mi sono lamentato della mancanza di filmati inediti dei Beatles degli anni Sessanta… E l’anno scorso non hanno girato nemmeno un filmato che mostrasse Paul e Ringo mentre lavoravano alla canzone”.

“Ogni ripresa doveva essere autentica”

“Un video musicale dei Beatles deve avere al centro un grande filmato dei Beatles. Non si possono usare attori o dei Beatles realizzati in CGI. Ogni ripresa dei Beatles doveva essere autentica. Ormai non avevo più idea di come si potesse realizzare un video musicale di Now And Then se non si disponeva di filmati decenti a cui lavorare, e questa non era affatto una scusa banale. La mia paura e la mia insicurezza avevano ora ragioni più che solide al fine di prevalere e permettermi di dire di no senza fare la figura del pollo. – racconta ancora – Sapevo che i Beatles non accettano un no come risposta se hanno in mente un progetto, ma non hanno nemmeno aspettato che io dicessi di no! Mi sono ritrovato ad essere trascinato da loro mentre affrontavano rapidamente le mie preoccupazioni. Paul e Ringo hanno girato dei filmati di loro mentre si esibivano e me li hanno inviati. La Apple ha portato alla luce oltre 14 ore di filmati a lungo dimenticati, girati durante le sessioni di registrazione del 1995, comprese diverse ore di Paul, George e Ringo che lavoravano a Now And Then, e me li hanno dati tutti.  Sean e Olivia hanno trovato alcuni video inediti e me li hanno inviati. Per finire, Pete Best mi ha gentilmente fornito alcuni preziosi secondi dei Beatles che si esibiscono con le loro tute di pelle, il primo filmato conosciuto dei Beatles e mai mostrato prima”.

“Vedere questi filmati ha cambiato completamente la situazione – intravedevo ora come un videoclip avrebbe potuto essere fatto. In verità, ho trovato tutto più semplice se lo pensavo come a girare un corto, così è ciò che ho fatto…la mia mancanza di fiducia con i videoclip musicali non contava più nulla se non ne avessi realizzato uno. Nonostante ciò, non avevo ancora una visione solida di ciò che questo cortometraggio avrebbe dovuto essere, così mi sono rivolto alla canzone per trarre ispirazione. – spiega Dopo aver separato la voce di John della demo più di un anno fa, Giles aveva prodotto un primo mix di Now And Then. Me lo aveva inviato nel 2022. Mi era piaciuto molto. Da allora avrò ascoltato Now And Then più di 50 volte, solo per puro piacere. Così ho iniziato ad ascoltarlo con attenzione per motivi diversi. Speravo che le idee e l’ispirazione per il cortometraggio emergessero in qualche modo dalla musica. E ciò ha cominciato a succedere. Mentre continuavo ad ascoltare, mi pareva che la canzone creasse idee e immagini che iniziavano a farsi strada nella mia testa, senza alcuno sforzo cosciente da parte mia”.

“Ho collaborato con Jabez Olssen, il mio montatore di Get Back, per cercare di capire in che modo i nuovi filmati potessero essere impiegati per sostenere queste vaghe idee. È stato un processo molto organico, e abbiamo iniziato lentamente a costruire piccoli frammenti, facendo scorrere immagini e musica in modi diversi, finché le cose non hanno cominciato ad andare per il giusto verso. Volevamo che il cortometraggio facesse uscire qualche lacrima, ma generare emozioni utilizzando solo filmati d’archivio è una cosa difficile. Per fortuna, la semplice forza di questo bellissimo brano ha fatto gran parte del lavoro per noi, e abbiamo finito i primi 30 – 40 secondi del film rapidamente. Fatto questo, siamo passati subito al finale e abbiamo cercato di creare qualcosa che potesse riassumere adeguatamente l’enormità dell’eredità dei Beatles – negli ultimi secondi della loro ultima registrazione. Questo si è rivelato impossibile. Il loro contributo al mondo è troppo immenso e il loro meraviglioso dono della loro Musica è entrato a far parte del nostro DNA ed è quasi inenarrabile.

“Mi sono reso conto che avevamo bisogno dell’immaginazione di ogni spettatore per fare quello che non potevamo fare noi, e far sì che ogni spettatore creasse il suo personale addio ai Beatles – ma dovevamo accompagnare tutti gentilmente a quel momento. Avevo alcune idee vaghe, ma non sapevo come compierle. – ha spiegato Peter Jackson – Per fortuna abbiamo trovato nel caveau una raccolta di materiale visivo inedito, in cui i Beatles sono rilassati, divertenti e piuttosto candidi. Cià è diventato il perno della nostra sezione centrale e abbiamo inserito momenti d’humour in alcune riprese effettuate nel 2023. Il risultato è piuttosto folle e ha dato al video il ritrovato equilibrio tra tristezza e divertimento. Il video è stato infine completato dopo che WētāFX ha finito alcune semplici ma insidiose riprese in VFX. Ad essere sinceri, anche se speriamo di aver dato ai Beatles un addio adeguato, è qualcosa che dovrete decidere voi da soli quando il video sarà finalmente pubblicato, tra pochi giorni a partire da ora. Arrivato alla fine, sono molto felice di non aspettare l’uscita del video musicale di Now And Then diretto da qualcun altro. Sono davvero orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato e lo conserverò per gli anni a venire. Un enorme ringraziamento alla Apple Corps e ai Fabs per avermi dato tutto il sostegno di cui avevo bisogno e per non aver permesso di tirarmi indietro”.

Il videoclip segue la pubblicazione di “Now And Then” è l’ultima canzone dei Beatles, scritta e cantata da John Lennon, sviluppata e lavorata da Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr e ora finalmente finita da Paul e Ringo oltre quattro decenni dopo.

“Now And Then” uscirà in contemporanea mondiale alle ore 15.00 (ora italiana) di giovedì 2 novembre via Apple Corps Ltd./Capitol/UMe. Il doppio lato A del singolo associa l’ultima canzone dei Beatles alla prima: il singolo UK di debutto della band del 1962, “Love Me Do”, completa perfettamente il cerchio. Entrambi i brani sono stati mixati in stereo e Dolby Atmos® mentre la copertina originale è stata realizzata dal rinomato artista Ed Ruscha.

Il documentario 

Un film documentario della durata di 12 minuti, “Now And Then – The Last Beatles Song”, scritto e diretto da Oliver Murray ha avuto la sua premier il primo novembre. E’ stato inoltre caricato sul canale ufficiale YouTube dei Beatles. Il commovente corto racconta la storia dietro l’ultima canzone dei Beatles, attraverso materiale video esclusivo e parti commentate da Paul, Ringo, George, Sean Ono Lennon e Peter Jackson. Il trailer è disponibile qui: link

Il documentario “Now And Then – The Last Beatles Song” è disponibile per la visione sul profilo ufficiale YouTube dei Beatles.

Il 10 novembre le raccolte dei Beatles, 1962-1966 (‘The Red Album’) e 1967-1970 (‘The Blue Album’), saranno pubblicate in nuove edizioni 2023 via Apple Corps Ltd./Capitol/UMe. Fin dalla prima apparizione 50 anni fa, questi album hanno introdotto la musica dei Beatles alle generazioni successive. Ora le tracklist di entrambe le raccolte sono state estese, con tutti i brani mixati in stereo e Dolby Atmos. 4 nuovi CD e una collezione di vinili 6LP da 180 grammi si aggiungono a “Red” e “Blue” in un cofanetto da collezione. La versione UK del singolo “Love Me Do” apre 1962-1966 (2023 Edition), mentre “Now And Then” è contenuta dentro 1967-1970 (2023 Edition) a completamento delle raccolte che coprono la loro intera carriera.

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Zerocalcare risponde ai critici con un fumetto 

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AGi – “Purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema”: lo ha ribadito Zerocalcare che ha deciso di rispondere con un fumetto pubblicato su ‘Internazionale’ alle critiche piovutegli per la decisione di boicottare il festival in Toscana. La striscia si intitola ‘Corto circuito – Appunti e cronistoria della vicenda Lucca Comics‘.

“Non è una gara di radicalità, e da parte mia non c’è nessuna lezione o giudizio morale verso chi andrà a Lucca e lo farà nel modo che ritiene più opportuno”, ha assicurato il fumettista di Arezzo, “soprattutto non è una contestazione alla presenza dei due autori del poster (gli israeliani, ndr) Asaf e Tomer Hanuka, che spero riusciranno a esserci e che si sentiranno a casa”.

“Per me venire a festeggiare lì dentro rappresenta un cortocircuito che non riesco a gestire”, ha spiegato l’autore di ‘Strappare lungo i bordi’. Zerocalcare si è detto consapevole che “parlare ancora di Lucca mentre a Gaza continua incessante il massacro è grottesco ma”, ha aggiunto, “al centomillesimo articolo pieno di menzogne che mi mette in mezzo personalmente io o faccio un fumetto o vado in cronaca. Mi rendo conto del rischio mitomania, ma ritengo abbia un interesse come caso di studio sui media”.  

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Un Vangelo di Antonio Del Donno presente ad ArtePadova

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Un Vangelo di Antonio Del Donno presente ad ArtePadova

Torna quest’anno “ArtePadova”, tra le più longeve manifestazioni nel mondo dell’arte in Italia, che si svolgerà dal 10 al 13 novembre nei padiglioni di Padova Fiere.

Insieme alle 15.000 opere d’arte esposte da circa 140 galleristi nella manifestazione di quest’anno, sarà presente anche uno dei “Vangeli” di Antonio Del Donno, le famose tavole di legno recuperate, incollate e con cerniere in ferro, che riportano con caratteri stampati a fuoco versetti del Vangelo di forte simbologia ammonitrice.

Tra le opere del maestro beneventano più ricercate e presenti nelle collezioni delle maggiori istituzioni religiose e civili, il “Vangelo” verrà esposto da “HR Docks Gallery”, la galleria d’arte di Torino che nasce dalla collaborazione tra “Hipponion Art Gallery” e “Res Publica Democratic Art”, due gallerie che operano da oltre 15 anni nel mondo dell’arte moderna e contemporanea.

L’opera di Antonio Del Donno sarà messa in mostra dalla HR Docks Gallery insieme alle opere di Alighiero Boetti, Agostino Bonalumi, Hans Hartung e Salvo, artisti di altissima levatura e conosciuti da pubblico e critica per i loro splendidi lavori.

E sicuramente non sfigurerà il Vangelo di Antonio Del Donno accanto ad artisti così apprezzati, sia per la qualità artistica dell’opera che per i significati che può suscitare, soprattutto di carattere etico e spirituale. E quale migliore luogo della città di Padova, la città del “Santo”, permeata di spiritualità, per esporre un Vangelo del maestro beneventano?

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Christmas at the Castle a Rocca d’Evandro: il maniero prende vita tra cultura e spettacolo

Delli Colli – Fusco

Il Sindaco del Comune di Rocca d’Evandro, Emilia Delli Colli, in conferenza stampa con gli Amministratori annunciano l’apertura del Castello di Rocca d’Evandro (CE), splendido maniero risalente al X secolo, situato su un ameno colle ai piedi del monte Camino, dove da una parte, ritroviamo la vallata del Garigliano tra i monti Aurunci, dall’altra il possente monte Cairo e le Mainarde.

Appuntamento al 18 novembre ore 15:00 per il taglio del nastro dell’apertura del Castello, che darà il via alla prima rassegna dal titolo “Christmas at the Castle” affidata alla direzione artistica di Armando Fusco, che ne ha illustrato il ricco programma di eventi.

“Dopo tanti anni pensare di aprire il Castello, restituendolo alla mia comunità, è la notizia più bella che mai avrei immaginato di poter dare ai miei concittadini, e soprattutto in tempi così rapidi”

– dichiara il Sindaco Delli Colli, con la voce rotta d’emozione.

“L’intento è quello di dare il via ad un programma ampio e duraturo, che offra al territorio, alla mia comunità, a quella montana, di cui facciamo parte integrante, un luogo dove fare cultura, arte, dove educare alla bellezza, all’eccellenza, con rassegne di teatro, cinema e danza, mostre di arte visiva. Uno spazio dove dar vita ad una vera e propria factory, una fucina di talenti da formare e sostenere”.  Mi auguro quindi che questa “visione” possa diventare presto e nel tempo, un punto di riferimento culturale dell’alto casertano e del Lazio meridionale”.

Il cartellone aprirà sulle note eseguite dal vivo dal Maestro Marco Falagiani autore insieme a Giancarlo Bigazzi della colonna sonora del film Mediterraneo, premio Oscar, e vincitore del globo d’oro quale miglior musica. Musicista autore compositore arrangiatore e produttore artistico, Falagiani partecipa a ben quattordici Festival di Sanremo, segnando quattro vittorie, un Globo d’oro, una nomination al David di Donatello, più di venti album come arrangiatore autore e compositore; oltre cento jingles pubblicitari, più di dieci milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Ha scritto per: Mia Martini, Aleandro Baldi, (che sarà anch’egli ospite a Castello durante la rassegna) Laura Pausini, Jennifer Lopez & Marc Anthony, Il Divo, Gianni Morandi, Anna Oxa, Stadio, Marco Masini. Il maestro, per l’occasione, sarà affiancato dalla magnetica voce di Valentina Galasso – dichiara Fusco.

Confermata la presenza di Linda Valori indiscutibilmente una delle cantanti Soul/Blues di punta del panorama europeo odierno. Numerosissimi gli ingaggi televisivi in RAI e teatrali. La Valori sarà presente nella rassegna Christmas at the Castle sia in terzetto, con uno spettacolo dal titolo Mothersland – tra radici ed evoluzioni che, insieme al coro gospel Soounds Cool, formato da oltre venti elementi.

Dal terzo weekend di novembre, quindi, e fino al 6 gennaio 2024 oltre alla musica, il Castello accoglierà gli incontri d’autore con personaggi del cinema, del teatro e della televisione, come Salvatore Misticone, noto al grande pubblico nel ruolo del signor Scapece in “Benvenuti al sud”, e Ciro Esposito, nella rassegna dal titolo Riflettori, curati dal giornalista, direttore del quotidiano La Gazzetta dello Spettacolo, Francesco Russo.

Due speciali eventi sono calendarizzati al 25 e 26 novembre: il primo, nella giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, dal titolo Al Tramonto delle mie Notti Bianche. Il giorno seguente si celebrerà la donna con uno dei concorsi più ambiti a livello internazionale: Miss Mondo, partiranno proprio da Rocca D’Evandro le selezioni campane per il prestigioso concorso di bellezza. Madrina dell’evento, la soubrette, modella ed attrice Pamela Prati, nota al grande pubblico nel ruolo di primadonna in diversi spettacoli teatrali e televisivi della compagnia del Bagaglino. Attualmente impegnata nel talent televisivo “Tale e Quale Show” con Carlo Conti.

Grande attesa per l’arrivo, dagli Stati Uniti d’America, di Victory Brinker, l’attrice e cantante classica di soli 11 anni, riconosciuta a livello internazionale, e meglio conosciuta come finalista di America’s Got Talent e prima vincitrice del Group Golden Buzzer. Victory è anche la più giovane cantante d’opera (Guinness World Record). La giovanissima artista canta in 8 lingue. Duetterà con il tenore marchigiano David Mazzoni accompagnati dall’orchestra Domenico Scarlatti diretta da Pasquale Menchise

Presente alla conferenza stampa, Gennaro De Crescenzo, cantante napoletano nato e cresciuto in una famiglia di artisti: il padre Luigi, in arte Gino Deck; il maestro Vincenzo, suo zio, autore di grandi canzoni e sceneggiate, tra cui ”Luna Rossa”; Eduardo di “Ancora”, “Vola”, “ed Eddy Napoli”. Gennaro De Crescenzo, consapevole di essere erede e testimone di un patrimonio così prezioso, si esibirà in Musica per Napoli, un viaggio dalle mille sfumature che racconta quello che non si vede, che sfugge e ci circonda. Gennaro canta l’amore e traccia un perfetto connubio tra tradizione e rinnovamento.

Il teatro interno ospiterà una rassegna teatrale curata dalla compagnia Il Demiurgo, che vedrà la messa in scena di Charlie Chaplin, in uno spettacolo ambizioso e originale che racconta la storia di uno dei cineasti più straordinari, influenti e completi della storia. Un genio interpretato dal poliedrico e versatile Mario Autore, autore, regista, e compositore. Nel 2020 la sua popolarità esplode con il ruolo di Eduardo ne I fratelli De Filippo, diretto da Sergio Rubini, che gli vale la nomination ai Nastri d’argento. M. Autore sarà in scena con Franco Nappi e Chiara Vitiello. Seguiranno le pièce de: la Locandiera di Goldoni, Il Fantasma di Canterville di Oscar Wilde e la Bisbetica Domata di W. Shakespeare. Dall’8 dicembre sarà la volta di Fabio Brescia con lo spettacolo Perle Rare. L’eclettico Brescia ultimamente lo abbiamo visto al cinema al fianco di Michele Placido ne “L’ombra di Caravaggio”, in televisione è il killer della fortunata serie Blackout su Rai1. Ha scritto cinque romanzi ed è in procinto di pubblicare il sesto.

Al 16 dicembre avremo il Captivo di Gianfranco Gallo, uno spettacolo di teatro canzone, un quadro espressionista, costituito da personaggi teatrali e cinematografici legati dalla loro peculiarità di essere costantemente border line, sulla linea di confine tra Bene e Male. Una sequenza sorprendente, originale, innovativa. La recitazione, l’interpretazione capovolgono le carte sul tavolo, si fa parlare Viviani come se fosse diretto da Kubrick e si riveste la violenza di genere di finto amore, fino ad una tirata della Commedia dell’arte. Voci che cambiano, intenzioni inaspettate, personaggi capovolti. Sul palco con Gianfranco Gallo, ci sarà il chitarrista solista jazz Antonio Maiello, ed il polistrumentista Michele Visconte.

Sempre a dicembre (21 e 22) andrà in scena “Femmene” per la Regia di Niko Mucci con Nunzia Schiano e Myriam Lattanzio. Nunzia Schiano racconta le “femmene” e Myriam Lattanzio le canta; entrambe parlano di quelle verità del sud del mondo, di quelle creature che si alzano la mattina per fungere a qualcuno: marito, figli, genitori anziani da accudire, fratelli e sorelle più piccoli. Quelle donne nascoste dietro l’angolo della miseria mentale che le relega e poi abbrutisce.

Ma soprattutto Christmas at the Castle, è pensato e dedicato ai bambini e agli “eterni bambini”, con lo spettacolo – tributo a Cristina D’Avena dell’artista Tiziana Cerza in arte TYLY e con elfi, gnomi e folletti i visitatori saranno condotti per sentieri di fiabe e attraverso camini magici all’affascinante Regno di Babbo Natale.

Lo spazio dedicato alle esposizioni di Arte Visiva aprirà con le mostre di: Ettore Marinelli, scultore della storica Pontificia Fonderia Marinelli, dell’artista Damiano Errico, del direttore della fotografia Ugo Lo Pinto, della pittrice monzese Maria Franca Bartesaghi e dello scultore torinese Francesco Marinaro. Ad un anno esatto, della scomparsa del couturierdi fama mondiale Renato Balestra, saranno esposti i disegni della mostra antologica Celeblueation.

La musica ed il canto una necessità espressiva, autoanalisi e catarsi. “Sognatrice” è come ama definirsi la cantautrice Jen V Blossom che sarà la “frontwoman” con la sua resident band al Castello, nelle vesti d’interprete, col suo “Jens Groove”, un progetto che viaggia in parallelo a quello principale inedito, dove la si vede “raccontare”, brano dopo brano, la storia della Musica nel XXI sec.

Il programma completo, verrà pubblicato sul sito ufficiale www.castelloroccadevandro.it.

Il Sindaco conclude il suo intervento comunicando che per i cittadini di Rocca d’Evandro (CE) l’ingresso alla rassegna al Castello sarà totalmente gratuito.

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Cultura

“Il commissario Mascherpa” protagonista del Lucca Comics

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AGI –  Anche quest’anno fra i protagonisti di Lucca Comics & Games ci sarà anche il commissario Mascherpa, con Fuoco di Natale, sesto volume della fortunata graphic novel edita da Polizia moderna, rivista ufficiale della Polizia di Stato, con la sceneggiatura di Luca Scornaienchi, direttore artistico del Museo del Fumetto di Cosenza, e i disegni di Daniele Bigliardo, uno dei maestri del fumetto italiano e della scuderia Bonelli.

A raccontare all’AGI com’è nato il progetto del commissario Mascherpa è la direttrice di Polizia Moderna, Annalisa Bucchieri. “Alla ricerca di nuove e più agili forme di comunicazione in grado di avvicinare i ragazzi al valore e al rispetto delle regole attraverso la cultura della legalità, la direzione di Poliziamoderna, mensile ufficiale della Polizia di Stato, incontrò all’edizione di “Mc Mafia 2015”, Luca Scornaienchi con un trascorso di graphic novel realistiche e di impegno antimafia” spiega “da quell’incontro nacque una stretta collaborazione che portò all’individuazione della cittadina di Diamante, sulla costa tirrenica della Calabria, quale possibile ambientazione paesaggistica e sociale di un plot narrativo che raccontasse, attraverso strisce a fumetti da pubblicare su Poliziamoderna, il lavoro investigativo che la Polizia di Stato svolge quotidianamente in un territorio difficile come quello calabrese. Il successo riscosso dalla prima storia, dal titolo La Rosa d’Argento, ha spinto Poliziamoderna e lo sceneggiatore Luca Scornaienchi a rilanciare il progetto editoriale del Commissario Mascherpa affidandosi, per la realizzazione grafica dei volumi all’editore Bonelli“.

Come da tradizione consolidata da cinque anni a questa parte e, grazie alla collaborazione della Questura di Lucca, il nuovo volume del poliziotto calabrese verrà presentato in occasione dell’inaugurazione della rassegna, domani 1 novembre, anche attraverso un gioco di ruolo ispirato alle indagini del commissario Mascherpa. Il lancio avverrà alle ore 12.00 alla presenza del questore di Lucca, Dario Sallustio, presso il corner di Poliziamoderna.

L'”area game” di Mascherpa e il corner di Polizia moderna rimarranno attivi per tutta la durata della fiera per far giocare i visitatori e promuovere oltre all’ultimo volume, anche gli altri libri della serie. Gli introiti delle vendite saranno devoluti al Piano Marco Valerio per il sostegno delle cure per le malattie pediatriche croniche e degenerative dei figli degli appartenenti alla Polizia di Stato. 

I visitatori che intendono prendere parte al gioco interattivo potranno recarsi allo stand dove sarà parcheggiata la Lamborghini della Stradale e, insieme a un commissario Mascherpa in carne e ossa che li accoglierà nel suo ufficio, indossare i panni degli investigatori avvalendosi della collaborazione dei veri esperti della Polizia di Stato.

Sulla scena del crimine, insieme alla Scientifica, si procederà ai rilievi repertando impronte, bossoli e tutte le tracce lasciate dall’assassino/a. Successivamente, sempre indirizzati dagli operatori della polizia scientifica, si passerà al riconoscimento facciale attraverso un’immagine recuperata da una telecamera di sicurezza e si vedrà come lavorano i tecnici della Balistica per risalire dai bossoli all’arma che ha sparato.

Nel corso dell’indagine la Postale spiegherà poi ai giocatori come funziona l’analisi delle celle telefoniche spesso determinante per stabilire l’ora e il luogo di un delitto e come recuperare i dati da un cellulare distrutto. Per inchiodare il colpevole un fondamentale aiuto investigativo verrà dato dall’elicottero del Reparto Volo, dai bellissimi cani poliziotto del Reparto cinofilo e dagli operatori della Stradale. Alla fine delle indagini il nostro commissario dopo aver fatto il punto della situazione, tra interrogatori, sospettati e indizi svianti, inviterà i partecipanti a risolvere il caso. Al giocatore che per primo scoprirà il colpevole andrà un premio.

L’“area game” di Mascherpa e il corner di Poliziamoderna rimarranno attivi per tutta la durata della fiera per far giocare i visitatori e promuovere oltre all’ultimo volume, anche gli altri libri della serie: La rosa d’argento, Mare nero, Banditi, Onorata Sanità e Il ritorno dello Scorpione. Gli introiti delle vendite saranno devoluti al Piano Marco Valerio per il sostegno delle cure per le malattie pediatriche croniche e degenerative dei figli degli appartenenti alla Polizia di Stato.

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Cultura

Trenta anni fa la morte di Fellini. Mattarella: “Icona indelebile”

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AGI – “Il nome di Federico Fellini evoca un’idea innovativa della cinematografia italiana, frutto del suo genio artistico che rappresenta un caposaldo del panorama culturale del Novecento. Il regista seppe coniugare realtà e immaginazione, quotidiano e inclinazioni oniriche, canoni sociali e crisi dei valori, realizzando trame uniche per singolarità di sceneggiatura, adattamento e ambientazione”. Cos il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un dichiarazione rilasciata nel 30mo anniversario della morte di Federico Fellini.

La sua fama, impressa nella storia del cinema, è testimoniata dai prestigiosi premi di cui i suoi film sono stati insigniti e dal conferimento dell’Oscar alla carriera nel 1993″, ricorda il capo dello Stato.

“Il contributo di Fellini all’arte e alla cultura, con le sue immagini, i disegni, gli scritti, è un patrimonio di originalità che è fonte di ispirazione, studio e insegnamento a livello mondiale – sottolinea -. Le sue pellicole e i suoi dialoghi, fruibili da un pubblico che attraversa più generazioni, hanno travalicato l’ambito della cinematografia stessa, sfociando nel lessico di settore e contagiando il lessico corrente dove sono stati coniati termini che rievocano titoli ed episodi della filmografia ‘felliniana’.

L’Italia gli è grata per le sue idee e la sua infinita creatività e rende omaggio alla indelebile icona artistica che Federico Fellini, accanto alla consorte, Giulietta Masina, coprotagonista nella vita e nel percorso artistico, continuerà a rappresentare nell’immagine del cinema italiano nel mondo”.

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Cultura

Il Boss torna in Italia

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AGI – Bruce Springsteen tornerà in Italia nel 2024 con due date allo stadio San Siro nell’ambito di un nuovo tour estivo in Europa. Accompagnato dalla E Street Band, il Boss si esibirà a Milano il primo e il 3 giugno, ha riferito Rolling Stone. I concerti saranno organizzati da Barley Arts (che porta tradizionalmente Springsteen in Italia) e Live Nation.

I biglietti sanno disponibili in anteprima esclusiva tramite prevendita My Live Nation dalle ore 11 di venerdì 3 novembre. La vendita generale inizierà dalle ore 12 di lunedì 6 novembre.

La nuova tournèe partirà il 5 maggio a Cardiff, in Galles, e proseguirà in Irlanda del Nord, Irlanda, Inghilterra, Francia, Repubblica Ceca, Italia, Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Germania,
Danimarca, Finlandia, Svezia e Norvegia, prima di concludere nel Regno Unito con una data al Wembley Stadium di Londra il 25 luglio. I biglietti saranno in vendita a partire da Odense, in Danimarca, il 2 novembre.

Il tour europeo del 2023 di Springsteen and The E Street Band ha venduto oltre 1,6 milioni di biglietti. 

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Cultura

Palazzo Reale di Milano ospita “Goya. La ribellione della ragione”

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AGI – Palazzo Reale di Milano dedica al genio spagnolo una grande mostra che racconta, attraverso dipinti, incisioni e matrici in rame, il mondo di Francisco Goya, la sua esperienza della Storia, la sua attitudine di artista, il suo pensiero e i suoi ideali, proponendo al visitatore le opere che meglio descrivono l’evoluzione artistica.

Attraverso una settantina di opere, “Goya. La ribellione della ragione” propone al visitatore i dipinti del Maestro esposti in confronto con alcune delle più importanti incisioni che resero il pittore spagnolo maestro assoluto di quest’arte. Per la prima volta si potranno ammirare le lastre di rame post restauro, nei loro originari dettagli ritornati alla luce e a confronto diretto con le stampe. 

Pittore della monarchia spagnola, artista colto e accademico, Francisco Josè de Goya y Lucientes (1746-1828) è stato uno dei grandi protagonisti dell’arte spagnola del XVIII e XIX secolo.

Iniziò il proprio percorso con opere legate ai temi tradizionali, cari alla committenza, ma nel tempo il suo approccio alla pittura fu progressivamente modificato da una lucida interpretazione etica e morale della società spagnola del tempo, che lo portò alla critica del potere politico e religioso attraverso la satira sociale, alla rappresentazione della crudeltà della guerra e al sentimento di pietas verso gli emarginati, i poveri, i malati mentali.

In sintonia con la complessità storica che si trova a vivere, sperimentò dunque una rivoluzione: un cambiamento che espresse sia attraverso le immagini, sia trasformando la pittura in un linguaggio nuovo, in grado di rompere con le regole e l’imitazione dei modelli.

La pittura di Goya trasmigra dalla luce al buio, dalla pittura luminosa dei primi tempi alla “pinturas nigras”, una pittura della vecchiaia dai toni cupi, neri: quelli del suo corpo afflitto da una sordità crescente e del suo animo disilluso dalla Rivoluzione francese, da una società becera, che ritrae così satiricamente nei suoi Caprichos, dai disastri e dalle brutture che la guerra d’indipendenza spagnola segna sui corpi e nelle menti dei più deboli e degli emarginati sociali, come dipinti nei suoi quadri del ciclo “I disastri della guerra” o “Il Manicomio” o “Scena di inquisizione”.

Una trasmigrazione e un contrasto cromatico che la mostra enfatizza; il colore, le forme, la pittura acquistano un nuovo senso per Goya, e sono scelti non più in funzione della rappresentazione, bensì in funzione dell’espressione.

Per Goya il colore diventa un elemento autonomo, non serve alla verosimiglianza del soggetto quanto piuttosto a dare la ‘sensazione del soggetto. Il suo nero non è necessariamente buio o male, non è negazione del colore, ma colore che esprime drammaticità.

Questo passaggio diventerà fondamentale per la pittura dei posteri, e anche per questo Goya viene spesso considerato un artista-soglia tra due mondi. Le incisioni, soprattutto, hanno permesso a Goya di agire con quella libertà che non gli era concessa dai committenti delle opere di pittura – nel 1786 diventa Pittore del re, nel 1789 Pittore di Camera del re e nel 1799, addirittura, Primo Pittore di Camera del re -, maggiormente incagliate nella retorica di corte o nel racconto di temi tradizionali.

È alle incisioni che Goya affida il suo pensiero più intimo e libero, e a cui nel percorso di mostra viene data un’importanza speciale. Sebbene non manchino temi di costume, tuttavia, la maggior parte delle sue incisioni costituisce una critica, una ‘ribellione della ragione’ di fronte alla mancanza della ragione stessa nella barbarie bellica.

Sono una testimonianza di angoscia, di rifiuto, ma allo stesso tempo un richiamo al ritorno dell’ordine della ragione. L’allestimento a cura di Fabio Novembre, così come la videoinstallazione dedicata all’opera grafica di Goya, a cura di NEO (Narrative Environment Operas), sottolineano l’effetto luce/buio che è tratto distintivo dell’evoluzione artistica del pittore spagnolo. 

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Cultura

Arriva Halloween, le città italiane si preparano ad una notte di paura 

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AGI – Dolcetto o scherzetto? Halloween è alle porte e molte città si preparano ad accogliere zucche, ragnatele, zombie con spettacoli e ambientazioni horror. Di seguito una rassegna dei principali appuntamenti, città per città. 

Firenze

Il comune organizza per la settimana di Halloween una serie di appuntamenti in biblioteca dedicati ai più piccoli. Occasioni per riscoprire insieme ad animatori letture spaventose. Qui il programma di Halloween in biblioteca

Monza

Da domani, 31 ottobre, al via alla Reggia di Monza la tre giorni dedicata agli eventi di Halloween. Tra le storiche stanze della Villa Reale torneranno i personaggi della ‘Famiglia Addams’. È un format a base di spettacoli, performance, giocolerie, acrobazie, laboratori, balli, concerti e party, ideato da Saul Beretta, direttore artistico e creativo di Musicamorfosi. Si comincia domani martedì 31 ottobre: a partire dalle ore 16, nella Sala degli Specchi si svolgeranno le prove aperte dell’Orchestra Canova.

Nella Sala del Trono, “La Danza degli scheletri“, con la proiezione di vecchi e spaventosi cartoni animati, musicati dal vivo da tre jazzisti Dalle 20 a mezzanotte nel Salone da Ballo andrà in scena il Gran Ballo degli Addams: una serata per tangueri con musica dal vivo e le esibizioni di straordinari danzatori. A partire dalle 21.30, una Techno Party. Mercoledì 1 novembre nel Salone delle Feste èprevista una maratona di tango (fino alle 18.30) tra le opere d’arte della Biennale Giovani. Il musicista Hernàn Fassa, che suonerà il clavicembalo. Alle 16.30 ci sarà un nuovo appuntamento con la “La Danza degli scheletri” nella Sala del Trono. E protagoniste ancora l’Orchestra Canova e lo spettacolo TecnoParty. Gli spettacoli proseguiranno anche per tutto il 2 di novembre.
Martedì 31 ottobre (dalle ore 16) e mercoledì 1 novembre (dalle ore 15) torneranno i brividi e le emozioni dei voli vincolati in mongolfiera, decorata a tema Halloween. Da ultimo, sabato 4 novembre, a partire dalle 10.30, la Reggia di Monza ospiterà una prova aperta del Requiem di Mozart. 

Napoli

A Napoli il museo delle Scienze fino al 1 novembre saranno organizzati laboratori educativi, con science show dove si approfondiranno i temi legati al mondo ‘bizzarro’ di Halloween. 

“Fantasmi al Castello” è invece l’iniziativa organizzata dal Comune che l’ambizione di riscoprire la cultura dei morti napoletana. Le Anime Pezzentelle, spiritelli benigni che, secondo la tradizione tornano ogni anno il 2 novembre a popolare i palazzi che hanno abitato. Al Maschio Angioino. simbolo della città, una guida recitante porterà i visitatori a riscoprire le antiche leggende e tradizioni napoletane legate al culto dei morti.

Roma

A Roma, dal 28 al 31 ottobre i bambini mascherati e sotto i 10 anni potranno entrare al Bioparco a prezzo scontato. 

Torino

Sono numerosi gli appuntamenti sotto la Mole per celebrare la notte dei morti. Il 31 ottobre ci sarà un’apertura straordinaria del Museo Nazionale del Cinema, dove sarà possibile visitare la mostra “Il mondo di Tim Burton” e partecipare al contest per aggiudicarti una locandina firmata dal regista. Ovviamente chi si presenta in maschera avrà diritto ad una riduzione sull’ingresso. 

Ai giardini Reali Giardini Reali, (Piazzetta Reale 1) alle ore 22.30 si svolgerà il rito di Samonios, la cerimonia celtica che celebrava la fine dell’anno e l’inizio di quello nuovo.

Al Parco della Pellerina il Luna Park autunnale sarà addobbato a tema Halloween con la possibilità di partecipare in costume ad una sfilata dedicata.

Bologna

Per i bambini non mancano le offerte di divertimento. La storia di Bologna tramanda tantissimi racconti di streghe e magie, riti e cricche, pozioni e torture che potranno essere scoperte con lo spettacolo “L’offerta del diavolo“. Una festa itinerante dove i ragazzi potranno scoprire come la città nasconda tra le pieghe delle sue vesti millenarie trame da film di paura. Come storie di uomini che hanno venduto l’anima al diavolo, per ottenere in cambio ricchezze, favori inimmaginabili o eterna giovinezza. Lungo il Canale di Reno, in pieno centro storico, nella notte dei morti non morti, alcuni personaggi tornano dal luogo del loro tormento per cercare quello che gli è stato negato da una sorte terribile. Devono trovare i responsabili della loro pena, vogliono vendetta. Vogliono seminare nel mondo dei vivi la loro disperazione.

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