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È morto il regista Giuliano Montaldo

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AGI – È morto il regista Giuliano Montaldo, autore di molti film di impegno civile, tra i quali “Sacco e Vanzetti”, “L’Agnese va a morire”, “Gli intoccabili”. È deceduto nella sua abitazione romana. Aveva 93 anni.

Tra le sue opere, anche “Giordano Bruno” e “Il giocattolo”. Oltre a dirigere una ventina di film, fu anche sceneggiatore e lavorò per la tv a grandi produzioni Rai. Suo, tra l’altro, il “Marco Polo” in otto puntate. È comparso come attore in diverse pellicole, tra le quali “Achtung banditen” e “Cronache di poveri amanti”, entrambi di Carlo Lizzani, e “Il Caimano” di Nanni Moretti. 

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Concerto “La Croce del mare” a conclusione del pellegrinaggio della “Croce di Lampedusa”

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Il 15 settembre 2023, alle ore 20.30, presso la Chiesa Ss. Annunziata a Vico Equense, avrà luogo un evento straordinario, il “Concerto La Croce del Mare”, che segnerà la conclusione del pellegrinaggio della “Croce di Lampedusa”.

Il concerto sarà un’esperienza unica in cui la musica si intreccerà con un profondo messaggio di speranza e solidarietà. Il Maestro Angelo Borrelli, protagonista della serata, regalerà  al pubblico un viaggio emozionante attraverso le opere di compositori leggendari come Fryderyk Chopin, Franz Liszt ed Ennio Morricone.

La “Croce di Lampedusa”, un simbolo di compassione e accoglienza verso i migranti e i rifugiati, ha attraversato numerose località italiane durante il suo pellegrinaggio, portando un messaggio di pace e solidarietà. Il concerto “La Croce del Mare” si prefigge di celebrare l’importante missione della croce attraverso la bellezza della musica.

Gli organizzatori invitano tutti i residenti della città Vico Equense e dei paesi limitrofi a partecipare a questa serata unica, unendo le forze per promuovere un mondo più inclusivo e compassionevole.

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Gli autori rilanciano a Venezia la Dichiarazione dei Cineasti

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AGI – Gli autori e sceneggiatori italiani, francesi e non solo, rilanceranno oggi al Festival del Cinema di Venezia la “Declaration des Cineastes” a tutela dello status di autore e dei diritti morali sull’opera. Le associazioni italiane e francesi degli autori ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), 100autori, WGI (Writers Guild Italia), SRF (Societe’ des realisatrices et re’alisateurs de films) e ARP (Auteurs Realisateurs Producteurs) si sono unite per la prima volta per ribadire il ruolo dell’autore nel processo di creazione e realizzazione dell’opera e per solidarizzare con i loro colleghi americani che si battono per gli stessi principi.

Alle 14 al Lido di Venezia, all’Italian Pavilion dell’Hotel Excelsior, interverranno, in accordo con Giornate degli Autori Marine Francen (Francia), Radu Mihileanu (Francia), Nawja Najjar (Palestina), Giacomo Durzi e Giorgio Glaviano (Italia), moderati da Francesco Ranieri Martinotti (Italia).

Saranno proiettati i videomessaggi di Marco Bellocchio, Cedric Klapisch e Howard A. Rodman (WGA). A maggio scorso, i cineasti francesi hanno pubblicato la Declaration des Cine’astes che rivendica il diritto alla piena paternità delle opere; l’equa redistribuzione dei proventi e l’immediata regolamentazione dell’I.A.

L’incontro di Venezia mira a proseguire il dibattito iniziato al Festival di Cannes con i colleghi di tutto il mondo, che dopo essere ritornati nei loro Paesi hanno convinto le loro organizzazioni a sottoscrivere la De’claration, a lottare per l’affermazione dei principi in essa contenuti, sostenendo anche gli sceneggiatori, i registi e gli attori che scioperano negli Stati Uniti per le stesse rivendicazioni. 

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Il libro che racconta i retroscena della cattura di Matteo Messina Denaro

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AGI – “L’indagine che ha portato all’arresto di Matteo Messina Denaro è stata parecchio movimentata sino alla fine, nulla era scontato, abbiamo anche rischiato di fallire – racconta il procuratore Maurizio de Lucia – le prime ricerche nel registro dei tumori, per provare a interpretare il pizzino ritrovato a casa della sorella del latitante, non avevano infatti portato proprio a nulla. E sembrava non ci fossero altre strade”.

I retroscena dell’arresto del padrino delle stragi, avvenuto il 16 gennaio scorso dopo 30 anni di latitanza, diventano un libro edito da Feltrinelli. Si intitola: “La cattura – i misteri di Matteo Messina Denaro e la mafia che cambia”. A firmarlo, il procuratore capo di Palermo Maurizio de Lucia e l’inviato di Repubblica Salvo Palazzolo.

Un racconto intenso, che rievoca i tanti passaggi ancora inediti di un’indagine complessa condotta dai carabinieri del Ros, la svolta è avvenuta nel dicembre scorso, con il ritrovamento del pizzino a casa di Rosalia Messina Denaro. “Era nascosto nel piede di una sedia – ricorda il procuratore – lì dove i nostri investigatori volevano piazzare una microspia. Invece, hanno trovato il diario clinico del latitante. Ma c’è voluta la banca dati del ministero della Salute per scoprire dove si curava il capomafia che si spacciava per un anonimo geometra di Campobello”.

Così l’ultimo padrino delle stragi è finito in carcere: “Ma la lotta alla mafia non può fermarsi, istituzioni e società civile devono continuare a impegnarsi”, dice ancora de Lucia. “Ecco il perché di questo racconto. Per non dimenticare che Messina Denaro conserva tanti segreti, legati al passaggio di Cosa nostra dalla stagione delle bombe a quella degli affari, un dato che non possiamo sottovalutare, considerato il momento assai delicato che viviamo, per l’arrivo dei fondi del Pnrr, un’occasione unica di sviluppo che va difesa dai rischi di infiltrazione criminale”.

Ora, Matteo Messina Denaro è rinchiuso nel carcere dell’Aquila. Il boss condannato per le stragi del ’92 e del ’93, per il rapimento e l’uccisione del piccolo Di Matteo, per il delitto dell’agente della polizia penitenziaria Montalto, continua a essere un irriducibile. Negli interrogatori fatti con i magistrati di Palermo, ha accettato di rispondere, ma a modo suo. Sfidando chi aveva davanti. “La prima volta che ci siamo trovati faccia a faccia, poche ore dopo la cattura, ha detto: “Con voi parlo, ma non collaborerò mai” – racconta ancora il procuratore de Lucia -. Gli ho risposto: ‘Ma io le ho chiesto di collaborare? Sono venuto qui solo per sapere come è stato trattato e poi, siccome sappiamo che lei è malato, voglio assicurarle che lo Stato le offrirà tutto ciò che è necessario per far fronte alle sue condizioni di salute'”.

Il libro “La cattura” scritto da Maurizio de Lucia e Salvo Palazzolo intreccia l’attualità con la storia di Messina Denaro. E diventa una riflessione sulla mafia di oggi. “Io ho sempre avuto la mentalità di fare soldi”, ha detto il padrino dopo l’arresto, durante uno dei suoi interrogatori. Un’altra espressione di sfida, che conferma quanto emerge sull’ormai ex latitante e sull’organizzazione mafiosa da una lunga stagione di indagini.

“Messina Denaro ha continuato a ritenere strategica per la sua leadership l’infiltrazione nel mondo degli appalti – scrive nel libro il procuratore di Palermo -. Anche perché il contatto con gli imprenditori è il percorso che porta a dialogare con la politica. Storia antica, che conviene tenere ben presente per provare a scoprire i segreti di quello che era diventato il più imprenditore dei mafiosi”. 

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Luci in laguna. Su il sipario della mostra del Cinema di Venezia

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AGI – Tutto pronto per l’apertura ufficiale dell’edizione 2023 della mostra del Cinema di Venezia. Quest’anno cifra tonda: l’edizione è la numero 80. Unidici giorni dedicati ai 23 film in concorso, di cui 6 italiani e 7 americani e passerella di star sul red carpet. Alle 19, nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido, la cerimonia di apertura condotta dalla madrina Caterina Murino, alla presenza del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

L’evento sarà trasmesso a partire dalle 18.45 su Rai Movie e in streaming su Rai Play e Rai Cultura. E lo stesso direttore artistico, Alberto Barbera, promette che sarà un’edizione di “grande cinema” con alcuni dei titoli più attesi dell’autunno. Nel corso della serata, ci sarà la consegna del Leone d’oro alla carriera alla regista Liliana Cavani.

Malika Ayane, cantautrice e voce tra le più particolari del panorama italiano, si esibirà durante la cerimonia d’apertura, sulle note de ‘Il cielo in una stanza’ di Gino Paoli, regalando al pubblico un momento di vera magia, un omaggio a uno dei brani più iconici della musica italiana. Saranno presenti in Sala le Giurie internazionali al completo, a partire da quella di Venezia 80 presieduta dal regista Damien Chazelle.

A seguire la cerimonia di inaugurazione, sarà proiettato in Concorso in prima mondiale il film d’apertura Comandante, diretto da Edoardo De Angelis, con Pierfrancesco Favino. Il film, distribuito da 01 Distribution, è scritto da Sandro Veronesi e Edoardo De Angelis. Nel corso della rassegna, a cui quest’anno partecipano 23 diversi film, vengono assegnati alcuni premi: il principale – e tra i più prestigiosi del settore – è il Leone d’Oro al migliore film.

Tra i film in gara quest’anno, ce ne sono 6 realizzati da registi italiani, si tratta di:

  1. Comandante, firmato da Edoardo De Angelis;
  2. Io Capitano, firmato da Matteo Garrone;
  3. Finalmente l’Alba, firmato da Saverio Costanzo;
  4. Enea, firmato da Pietro Castellitto;
  5. Lugo, firmato da Giorgio Diritti
  6. Adagi, firmato da Stefano Sollima.

Ben sette delle altre pellicole in gara arrivano dall’America:

  1. Origin, di Ava DuVernay;
  2. The Killer di David Fincher;
  3. Priscilla di Sofia Coppola;
  4. Maestro di Bradley Cooper;
  5. Ferrari di Michael Mann;
  6. Povere Creature! di Yorgos Lanthimos;
  7. Memory, di Michael Franco.

Gli altri film in concorso

Bastarden, di Nikolaj Arcel; Dogman, di Luc Besson; La Bete, di Bertrand Bonello; Hors-Saison, di Ste’phane Brize’; Aku wa sonzai Shinai, di Ryusuke Hamaguchi; Zielona granica, di Agnieszka Holland; Die theorie von allem, di Timm Kroger; El Conde, di Pablo Larrai’n; Kobieta Z, di Malgorzata Szumowska e Michal Englert; Holly, di Fien Torah.

Il mondo del cinema, provato dalla pandemia, ha la frenesia di recuperare il tempo perduto e far tornare la voglia di stupire e meravigliare. Tra i film più attesi spiccano The Killer di David Fincher, adattamento di un fumetto con Michael Fassbender, Dogman di Luc Besson che già posiziona il protagonista Caleb Landry Jones in rampa di lancio per la Coppa Volpi, il fantascientifico Povere creature! di Yorgos Lanthimos già in odore di capolavoro.

Ma la kermesse non è solo pellicole e passerelle. La Mostra del Cinema è anche l’occasione per numerosi eventi collaterali, che si svolgeranno tra il Lido ma soprattutto a Venezia dove in questi giorni ci saranno attori, celebrità e vip da tutto il mondo. Ed ecco che si spazierà dalla sfilata di Armani alla riapertura dello storico Hotel des Bains al Lido, passando per il gala di beneficenza Amfar alla festa della rivista Variety. Lo spettacolo è assicurato. 

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Alla Mostra del Cinema di Venezia si è temuto di perdere tutti i film americani

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AGI – La Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia inizia domani e si annuncia come una delle più interessanti degli ultimi anni. E lo stesso direttore artistico, Alberto Barbera, promette che sarà un’edizione di “grande cinema” con alcuni dei titoli più attesi dell’autunno. “Offriremo una visione a 360 gradi del panorama attuale“, dichiara alla vigilia dell’apertura.

“Come sempre, offriremo un voluto equilibrio tra il grande cinema che tutti si aspettano da un festival prestigioso e un lavoro di esplorazione delle cinematografie emergenti”, assicura il giorno prima dell’inizio della Mostra.

E aggiunge: “Insomma, una visione a 360 gradi di ciò che sta accadendo nel cinema”. Barbera non nasconde che lo sciopero degli attori e degli sceneggiatori a Hollywood abbia creato molti problemi e preoccupazioni. Perchè questa vertenza sindacale non comporta solo un controllo delle produzioni negli Stati Uniti, ma, poichè riguarda la Mecca del cinema mondiale, ha ripercussioni anche sui festival di tutto il mondo che ospitano le anteprime.

E Venezia sarà il primo. Per questo motivo, all’inizio si temeva il peggio, con assenze rumorose, promozioni fallite, anteprime ritardate… ma alla fine Barbera ritiene che non sarà cosi’ grave e che l’evento avrà “abbastanza” celebrità.

“Non tutti verranno, ma diciamo che, in ogni caso, avremo un numero di star sufficiente a garantire che il red carpet non venga completamente sprecato”, sottolinea. Gli organizzatori della Mostra del Cinema avevano chiuso il programma il 12 luglio e lo sciopero è stato proclamato solo due giorni dopo. “Siamo arrivati a credere che rischiavamo di perdere tutti i film americani”, ammette Barbera. 

Alla fine però ne è saltato solo uno, anche se è un forfait doloroso: ‘Challengers’, l’ultimo di Luca Guadagnino con Zendaya, che avrebbe dovuto aprire il festival, ma è stato ritirato perchè il produttore ha preferito rimandare la prima a tempi più tranquilli per poter contare sul potere promozionale della giovane star. “Tutti gli altri titoli sono stati confermati.

L’unica differenza è che alcuni attori non verranno. Quelli legati agli studios o alle piattaforme che sono in sciopero non possono partecipare alla Mostra, quindi ci saranno meno attori sui tappeti rossi, ma tutti i registi saranno presenti”, spiega.

Le star più attese

Da domani al 9 settembre, quando sarà annunciato il nuovo vincitore del Leone d’Oro, Sofia Coppola sarà al Lido di Venezia con il suo biopic sulla moglie di Elvis, ‘Priscilla’, e l’intero cast ha già confermato la propria presenza, compreso Jacob Elordi.

Sono attesi anche Adam Driver e Penelope Cruz, entrambi protagonisti di ‘Ferrari’ di Michael Mann; il cileno Pablo Larrain, con la sua satira-horror ‘Il conte’; Jessica Chastain, protagonista dell’enigmatico ‘Memory’ del regista messicano Michel Franco.

Hanno invece rifiutato di partecipare Bradley Cooper, regista e protagonista di ‘Maestro’ ed Emma Stone, protagonista dell’ultimo film di Yorgos Lanthimos, ‘Poor Things’.

Barbera, critico cinematografico che dal 2011 è alla guida del più antico festival cinematografico internazionale del mondo, è naturalmente un esperto del settore e, interrogato sullo sciopero a Hollywood, comprende molte delle ragioni che hanno spinto gli artisti a scendere in campo.

Soprattutto la necessità di proteggere gli attori e le attrici più vulnerabili, quelli che normalmente non assaporano il glamour della Settima Arte, ma sottolinea anche la richiesta di “regolamentare l’Intelligenza Artificiale” e impedire che spazzi via interi settori dell’industria. “è uno strumento straordinario, non c’è dubbio, ma va regolamentato. Il rischio che sostituisca il lavoro di interi settori come gli sceneggiatori, gli autori o i tecnici degli effetti speciali è forte. La tecnologia non può essere condannata, ma deve essere regolamentata”, afferma. 

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Tutti gli Harry Potter in un solo volume

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AGI –  Oltre tremila pagine intervallate da grafiche e illustrazioni elaborate, racchiuse da una copertina rigida e riccamente decorata con foglie di bronzo. È la sorpresa che ha in serbo la casa editrice tedesca Carlsen per gli appassionati di tutte le età della fortunata saga fantasy “Harry Potter”, di Jk Rowling. Un’edizione straordinaria annunciata dalla casa editrice Carlsen sul suo sito web per “celebrare il 25mo anniversario dell’uscita del primo volume, tradotto in tedesco”.

I sette volumi sul mago Harry Potter saranno riuniti, per la primissima volta, in un unico, massiccio volume forse più facile da conservare come un vero e proprio oggetto da collezione, che da sfogliare come un libro qualunque.

Il ‘mattone’, di 3.400 pagine vanta una grafica di altissima qualità, segnalibri e illustrazioni inedite al suo interno. La tedesca Carlsen, ha tenuto marcare questa ricorrenza tenendo a battesimo un progetto unico al mondo, oneroso e non privo di rischi che, tuttavia, farà parlare a livello globale e non solo per il prezzo: quello di lancio, a ‘soli’ 99 euro, è infatti destinato a lievitare a 129 euro dopo il 30 di gennaio.

Sempre sul sito web, accanto alle foto che ritraggono il prezioso volume nella lingua di Goethe, la casa editrice da appuntamento a tutti i fan del mago di Hogwarts, il 26 di agosto, per “festeggiare questo magico compleanno”

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A Venezia molta Italia e poche grandi star del cinema

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AGI – Fervono i preparativi per l’edizione numero 80 della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia in programma dal 30 agosto al 9 settembre. Un festival che mai come quest’anno parlerà italiano – e anche su questo sono fioccate le polemiche e le accuse di ‘provincialismo’ – e che, a causa dello sciopero di autori e attori in corso a Hollywood vedrà ridotte al lumicino le star internazionali presenti (certo il forfait di Bradley Cooper, regista e protagonista di ‘Maestro’, Emma Stone e Mark Ruffalo protagonisti di ‘Poor Things’ e Michael Fassbender protagonista di ‘The Killer’).

Significativo su questo lo sfogo via Twitter del direttore artistico Alberto Barbera che il 20 agosto ha scritto: “Continuate a chiedermi quali attori saranno presenti alla Mostra del Cinema. Ancora non lo so. Non posso perciò rispondere”. Di certo, però, non mancheranno le star di casa nostra. A partire da quelle che accompagneranno i sei film in concorso quest’anno: ‘Comandante’ di Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino, film di apertura il 30 agosto; ‘Io Capitano’ di Matteo Garrone; ‘Finalmente l’alba’ di Saverio Costanzo con Alba Rohrwacher (presente anche in ‘Hors-Saison’ di Ste’phane Brize’) e Willem Dafoe; ‘Enea’, opera seconda e attesa di Pietro Castellitto, anche protagonista insieme a Benedetta Porcaroli; ‘Lubo’ di Giorgio Diritti con Valentina Belle’; ‘Adagio’ di Stefano Sollima ancora con Favino, Toni Servillo, Valerio Mastandrea, Adriano Giannini, e Francesco Di Leva.

In gara per il Leone d’oro, ci sono 23 film. Tra questi, sono attesi ‘Dogman’ di Luc Besson; ‘Maestro’, la seconda regia dell’attore Bradley Cooper che qui si dedica alla biografia del compositore Bernstein; ‘Priscilla’, il nuovo atteso film di Sofia Coppola sulla vera storia della moglie di Elvis Presley; ‘The Killer’, il nuovo thriller di David Fincher con Michael Fassbender; ‘Poor Things’ di Yorgos Lantimos con Emma Stone, un sorta di Frankenstein femminile spinta da insaziabile voracità sessuale; ‘El Conde’ di Pablo Larrain in cui racconta di un Pinochet vampiro e ‘Ferrari’ di Michael Mann con Adam Driver e Penelope Cruz.

Oltre alle sei in concorso, sono altre dieci le pellicole italiane presenti nelle altre sezioni della Mostra. In Biennale College Cinema troviamo ‘L’anno dell’uovo’ di Claudio Casale, prodotto da Diero, Rai Cinema, Biennale College Cinema. In Orizzonti Extra c’e’ ‘Felicita”, film d’esordio alla regia di Micaela Ramazzotti, prodotto da Lotus Production – Leone Film Group, Rai Cinema. Nel cast la stessa Micaela Ramazzotti con Max Tortora, Anna Galiena, Matteo Olivetti, Sergio Rubini. In Orizzonti troviamo ‘El Paraiso’ di Enrico Maria Artale con Edoardo Pesce, prodotto da Ascent Film, Young Films, Rai Cinema; ‘Invelle’ di Simone Massi, prodotto da Minimum Fax Media, Amka Films Productions; ‘Una sterminata domenica’ di Alain Parroni, prodotto da Fandango, Alcor, Art Me Pictures, Road Movies, Rai Cinema. Nel cast: Enrico Bassetti, Zackary Delmas, Federica Valentini, Lars Rudolph.

In concorso nelle Giornate degli autori ‘Los Oceanos son los verdaderos continentes’, film di apertura di Tommaso Santambrogio. Fuori concorso per la categoria Non Fiction ci sono ‘Amor’ di Virginia Eleuteri Serpieri (prodotto da Stefilm, Era Film e Rai Cinema) e ‘Enzo Jannacci Vengo anch’io’ di Giorgio Verdelli, “un omaggio al lunare cantautore”.

Per la categoria Fiction, fuori concorso sono presenti altre tre pellicole italiane: ‘The Penitent’ di e con Luca Barbareschi dal testo di David Mamet; ‘Welcome to Paradise’ di Leonardo Di Costanzo, cortometraggio realizzato alla scuola di cinema di Bobbio di Bellocchio.

Sarà poi proiettato ‘L’ordine del tempo’ di Liliana Cavani, racconto di 24 ore in una villa sul mare mentre incombe la catastrofe, ispirato al saggio di Carlo Rovelli con Claudia Gerini e Alessandro Gassmann.

Sarà l’occasione per festeggiare il Leone d’Oro alla carriera che la regista di Carpi riceverà quest’anno insieme all’attore di Hong Kong Tony Leung Chiu-wai. Accanto a queste pellicole, sempre fuori concorso, si segnalano due cineasti che negli ultimi anni sono stati oggetto di boicottaggio e attacchi da parte del movimento #MeeToo: Woody Allen e Roman Polanski. Il primo potrebbe essere presente al Lido per presentare ‘Coup de Chance’ (anche se Barbera ha avvertito che “non farà attività stampa”), il secondo invece sicuramente non ci sarà (rischierebbe di essere arrestato e prontamente rimandato negli Stati Uniti se decidesse di mettere piede sul suolo italiano) per presentare ‘The Palace’.

La gara inizierà tra pochi giorni, il 30 agosto, e come sempre sono alte le aspettative dei cinefili. Sia per le pellicole italiane che si annunciano di grande qualità, che per quelle straniere che vanno dal thriller ‘The Killer’ di David Fincher al misterioso ‘Aggro Dr1ft’ di Harmony Korine con Travis Scott, passando per ‘Maestro’ di Bradley Cooper o per l’espressionismo di ‘Povere Creature!’ di Yorgos Lanthimos. Ad assegnare il Leone d’Oro 2023 sarà la giuria presieduta da Damien Chazelle, regista che nel 2016 aveva aperto la Mostra con il fortunato ‘La La Land’.

Ad affiancarlo ci saranno Jane Campion, la prima regista donna ad aver ricevuto la Palma d’oro al Festival di Cannes per ‘Lezioni di piano’ (1993) e vincitrice nel 2021 del Leone d’Argento per la migliore regia con il suo ‘Il potere del cane’, il nostro Gabriele Mainetti (‘Lo chiamavano Geeg Robot’, ‘Freaks Out’), gli attori Saleh Bakri (palestinese) e Shu Qi (cinese), la regista francese Mia Hansen-Lve, il regista de ‘Gli spiriti dell’isola’ Martin McDonagh, il regista argentino Santiago Mitre e Laura Poitras, che lo scorso anno ha vinto il Leone d’Oro con ‘Tutta la bellezza e il dolore’.

Per quanto riguarda la giuria Orizzonti, invece, il presidente sarà il regista italiano Jonas Carpignano (‘A Chiara’). In attesa della cerimonia d’apertura del 30 agosto condotta dalla madrina Caterina Murino a cui seguirà la proiezione del film ‘Comandante’ di De Angelis, come sempre la Mostra del Cinema avrà una preapertura il giorno prima. Ed è tutta dedicata alla grande attrice Gina Lollobrigida, icona del cinema italiano scomparsa lo scorso gennaio, la serata di martedì 29 agosto dell’80.

Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia: in Sala Darsena (Palazzo del Cinema) al Lido di Venezia avrà luogo, con inizio alle ore 21, un doppio programma con ‘Portrait of Gina’ (1958, 27′) di Orson Welles, in prima mondiale in collaborazione con Cinecittà, nella versione restaurata per l’occasione dal Filmmuseum Munchen. Seguirà ‘La provinciale’ (1953, 113′) di Mario Soldati, in prima mondiale nella versione restaurata per l’occasione dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, in collaborazione con Compass Film.

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