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Pitigliano diventa un borgo smart, al via progetto Open Fiber-Enea-Ingv

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PITIGLIANO (GROSSETO) (ITALPRESS) – Pitigliano come un vero e proprio “laboratorio a cielo aperto”. E’ questa la missione del progetto presentato questa mattina al Teatro Salvini, alla presenza del sindaco del Comune in provincia di Grosseto, Giovanni Gentili, di Paola Martinez, responsabile Affari Istituzionali Territoriali di Open Fiber, di Gian Piero Celata, presidente Cluster Nazionale Energia, di Stefano Pizzuti, responsabile Divisione Smart Energy dell’ENEA, di Filippo Vagnoli, responsabile innovazione Anci Toscana, in una tavola rotonda moderata dal giornalista di QN-La Nazione, Tommaso Strambi. Il progetto che prende il via oggi si inquadra nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo promosse da ENEA e Open Fiber in collaborazione con il Comune di Pitigliano con l’obiettivo di favorire l’innovazione dei modelli gestionali urbani con particolare riferimento ai piccoli Comuni. L’obiettivo condiviso è quello di promuovere lo sviluppo del Borgo Digitale implementando servizi di utilità per Comune e cittadini, tenendo conto del contesto del territorio e delle sue peculiarità. Premessa fondamentale è l’infrastruttura in fibra ottica FTTH (Fiber To The Home), realizzata da Open Fiber in qualità di Concessionario di Infratel Italia, che permetterà di sviluppare servizi digitali e tecnologie che potranno poi essere replicate su altri comuni italiani con caratteristiche simili.
Si va dalla sperimentazione della realtà aumentata per valorizzare il patrimonio culturale fino all’applicazione del progetto PELL (Public Energy Living Lab) di ENEA a scuole, ospedali e impianti d’illuminazione pubblica, passando per edge computing ed efficientamento energetico. Di particolare rilevanza, vista la peculiarità tufacea del terreno, sarà il monitoraggio del territorio da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che prevede l’utilizzo della fibra ottica posata da Open Fiber come sensore distribuito per raccogliere informazioni tramite strumenti di precisione utilizzati da ENEA.
La giornata ha visto inoltre gli interventi di alcune aziende coinvolte nel progetto tra cui Eagleprojects, Università dell’Insubria, Centro di Ricerca Interdipartimentale Smarter, City Green Light, Nextworks, MAC, Nemea Sistemi, Sidora, Rebernig Supervisioni/Trailslight, Enjob / Kerberos, Ressolar/Atlante/Ceress.
“Grazie a ENEA e Open Fiber – commenta il sindaco di Pitigliano Giovanni Gentili – per questa importante opportunità di sviluppo. Con questo progetto Pitigliano si trasforma in un laboratorio sperimentale di servizi digitali innovativi, un luogo di ricerca avanzata e di apprendimento. Un’esperienza importante che può diventare un modello anche per altri borghi italiani”.
“Siamo felici di partecipare a questo progetto, che è un esempio pratico di come la fibra ottica sia abilitatore indispensabile di servizi innovativi non solo nelle grandi città ma soprattutto nei piccoli borghi, nell’ottica di realizzare una trasformazione digitale e sostenibile – commenta Stefano Mazzitelli, Direttore Mercato Business di Open Fiber -. Quello che da oggi inauguriamo a Pitigliano, assieme agli altri partner, è un modello di standard di innovazione che puntiamo a replicare su larga scala negli altri comuni italiani con caratteristiche simili. Un modello grazie al quale le piccole realtà saranno in grado di prendere le migliori decisioni in ambiti come il controllo del territorio, il turismo o l’efficientamento energetico basandosi su raccolta e analisi di dati in tempo reale”.
“ENEA promuove da anni l’innovazione di modelli gestionali in contesti urbani e territoriali grazie alla possibilità di gestire grandi quantità di dati e a nuove soluzioni digitali per servizi sempre più efficaci ed efficienti – sottolinea Nicoletta Gozo della Divisione Smart Energy di ENEA -. In questo contesto Pitigliano rappresenta l’occasione per promuovere e mettere a punto una strategia nazionale d’innovazione dei borghi e dei piccoli comuni attraverso la definizione e la proposta di standard minimi d’innovazione e set di servizi ad oggi imprescindibili, oltre all’applicazione di soluzioni abilitanti e alla realizzazione di attività di supporto e formazione”.
“Per le attività di monitoraggio e ricerca sismologica attuate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è molto importante poter disporre di questa tecnologia – ha affermato Andrè Herrero, Coordinatore del Centro di Pericolosità Sismica dell’INGV (INGV-CPS) -. Integreremo il fiber sensing ai sistemi già in uso, ovvero utilizzeremo la rete in fibra ottica come sensore distribuito sul territorio, utile sia per il monitoraggio dei terremoti che delle frane”.
“Come Anci siamo felici di poter collaborare con Open Fiber in questi progetti importanti perchè noi sindaci siamo il contatto più diretto col territorio e possiamo fare un gran lavoro per portare la fibra nei comuni più piccoli”, ha dichiarato Filippo Vagnoli, responsabile innovazione Anci Toscana.

– foto ufficio stampa Open Fiber –
(ITALPRESS).

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Pitigliano diventa un borgo smart, al via progetto Open Fiber-Enea-Ingv

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PITIGLIANO (GROSSETO) (ITALPRESS) – Pitigliano come un vero e proprio “laboratorio a cielo aperto”. E’ questa la missione del progetto presentato questa mattina al Teatro Salvini, alla presenza del sindaco del Comune in provincia di Grosseto, Giovanni Gentili, di Paola Martinez, responsabile Affari Istituzionali Territoriali di Open Fiber, di Gian Piero Celata, presidente Cluster Nazionale Energia, di Stefano Pizzuti, responsabile Divisione Smart Energy dell’ENEA, di Filippo Vagnoli, responsabile innovazione Anci Toscana, in una tavola rotonda moderata dal giornalista di QN-La Nazione, Tommaso Strambi. Il progetto che prende il via oggi si inquadra nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo promosse da ENEA e Open Fiber in collaborazione con il Comune di Pitigliano con l’obiettivo di favorire l’innovazione dei modelli gestionali urbani con particolare riferimento ai piccoli Comuni. L’obiettivo condiviso è quello di promuovere lo sviluppo del Borgo Digitale implementando servizi di utilità per Comune e cittadini, tenendo conto del contesto del territorio e delle sue peculiarità. Premessa fondamentale è l’infrastruttura in fibra ottica FTTH (Fiber To The Home), realizzata da Open Fiber in qualità di Concessionario di Infratel Italia, che permetterà di sviluppare servizi digitali e tecnologie che potranno poi essere replicate su altri comuni italiani con caratteristiche simili.
Si va dalla sperimentazione della realtà aumentata per valorizzare il patrimonio culturale fino all’applicazione del progetto PELL (Public Energy Living Lab) di ENEA a scuole, ospedali e impianti d’illuminazione pubblica, passando per edge computing ed efficientamento energetico. Di particolare rilevanza, vista la peculiarità tufacea del terreno, sarà il monitoraggio del territorio da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che prevede l’utilizzo della fibra ottica posata da Open Fiber come sensore distribuito per raccogliere informazioni tramite strumenti di precisione utilizzati da ENEA.
La giornata ha visto inoltre gli interventi di alcune aziende coinvolte nel progetto tra cui Eagleprojects, Università dell’Insubria, Centro di Ricerca Interdipartimentale Smarter, City Green Light, Nextworks, MAC, Nemea Sistemi, Sidora, Rebernig Supervisioni/Trailslight, Enjob / Kerberos, Ressolar/Atlante/Ceress.
“Grazie a ENEA e Open Fiber – commenta il sindaco di Pitigliano Giovanni Gentili – per questa importante opportunità di sviluppo. Con questo progetto Pitigliano si trasforma in un laboratorio sperimentale di servizi digitali innovativi, un luogo di ricerca avanzata e di apprendimento. Un’esperienza importante che può diventare un modello anche per altri borghi italiani”.
“Siamo felici di partecipare a questo progetto, che è un esempio pratico di come la fibra ottica sia abilitatore indispensabile di servizi innovativi non solo nelle grandi città ma soprattutto nei piccoli borghi, nell’ottica di realizzare una trasformazione digitale e sostenibile – commenta Stefano Mazzitelli, Direttore Mercato Business di Open Fiber -. Quello che da oggi inauguriamo a Pitigliano, assieme agli altri partner, è un modello di standard di innovazione che puntiamo a replicare su larga scala negli altri comuni italiani con caratteristiche simili. Un modello grazie al quale le piccole realtà saranno in grado di prendere le migliori decisioni in ambiti come il controllo del territorio, il turismo o l’efficientamento energetico basandosi su raccolta e analisi di dati in tempo reale”.
“ENEA promuove da anni l’innovazione di modelli gestionali in contesti urbani e territoriali grazie alla possibilità di gestire grandi quantità di dati e a nuove soluzioni digitali per servizi sempre più efficaci ed efficienti – sottolinea Nicoletta Gozo della Divisione Smart Energy di ENEA -. In questo contesto Pitigliano rappresenta l’occasione per promuovere e mettere a punto una strategia nazionale d’innovazione dei borghi e dei piccoli comuni attraverso la definizione e la proposta di standard minimi d’innovazione e set di servizi ad oggi imprescindibili, oltre all’applicazione di soluzioni abilitanti e alla realizzazione di attività di supporto e formazione”.
“Per le attività di monitoraggio e ricerca sismologica attuate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è molto importante poter disporre di questa tecnologia – ha affermato Andrè Herrero, Coordinatore del Centro di Pericolosità Sismica dell’INGV (INGV-CPS) -. Integreremo il fiber sensing ai sistemi già in uso, ovvero utilizzeremo la rete in fibra ottica come sensore distribuito sul territorio, utile sia per il monitoraggio dei terremoti che delle frane”.
“Come Anci siamo felici di poter collaborare con Open Fiber in questi progetti importanti perchè noi sindaci siamo il contatto più diretto col territorio e possiamo fare un gran lavoro per portare la fibra nei comuni più piccoli”, ha dichiarato Filippo Vagnoli, responsabile innovazione Anci Toscana.

– foto ufficio stampa Open Fiber –
(ITALPRESS).

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Torna libero l’aggressore di Lucia Annibali 

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AGI – Rubin Talaban, 41 anni, condannato in via definitiva a 12 anni di carcere per aver spruzzato dell’acido sul volto dell’avvocatessa Lucia Annibali, è tornato in libertà ed espulso in Albania. Ha potuto godere dei benefici di legge: sarebbe dovuto uscire dal carcere il 9 ottobre 2024, potendo usufruire anche di 855 giorni concessi di liberazione anticipata per buona condotta, e di conseguenza, mancando meno di 2 anni all’espiazione della pena ha ottenuto la scarcerazione e la contemporanea espulsione dall’Italia, dove non potrà tornare per i prossimi 10 anni.

Restano in carcere il complice di Talaban, Altistin Precetaj, condannato anche lui a 12 anni di carcere, e il mandante dell’agguato, Luca Varani, avvocato ed ex fidanzato della vittima, condannato a 20 anni. 

Da quanto si è appreso, Talaban è stato liberato e contemporaneamente espulso in Albania nell’aprile scorso, 10 anni dopo l’agguato della notte 16 aprile 2013: insieme al suo complice Precetaj attesero il rientro a casa di Lucia Annibali e, sul pianerottolo, le gettarono addosso dell’acido solforico a una concentrazione al 66%, sfregiandole il viso.

Talaban fu arrestato qualche giorno dopo a San Salvo Marina (Chieti), da dove stava programmando di fuggire verso l’Albania, mentre il suo complice è stato preso in un casolare sulle colline di Pesaro.

Secondo l’accusa, Talaban avrebbe ricevuto 30 mila euro dall’ex fidanzato dell’avvocatessa urbinate, il legale pesarese Luca Varani, condannato perchè mandante dell’aggressione. 

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Cifa, servizi per il lavoro pubblico-privato in una rete internazionale

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ROMA (ITALPRESS) – Una rete internazionale di servizi per il lavoro pubblico e privato. A lanciarla, durante il Festival del Lavoro di Bologna, è stata Cifa Italia, la Confederazione autonoma che rappresenta e difende gli interessi delle imprese italiane. “Oggi c’è bisogno di collaborare nel trovare la manodopera che le persone e le aziende cercano e non riescono a individuare”, spiega all’Italpress Andrea Cafà, presidente di Cifa Italia e Fonarcom.
“Abbiamo iniziato un’interlocuazione da tempo con il Marocco e pensiamo che sviluppando una rete che vada direttamente nei posti dove queste persone vivono, riusciamo a fare formazione e quindi a dare competenze linguistiche e in materia di sicurezza. Così le nostre aziende possono avere le competenze che cercano – prosegue -. Il consulente del lavoro ha un ruolo chiave in quest’attività. Essendo il nostro un tessuto produttivo carico di micro, piccole e medie imprese, il consulente del lavoro è colui che respira veramente i fabbisogni formativi dell’azienda”.

– foto screenshot da video Italpress –

(ITALPRESS).

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Cifa, servizi per il lavoro pubblico-privato in una rete internazionale

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ROMA (ITALPRESS) – Una rete internazionale di servizi per il lavoro pubblico e privato. A lanciarla, durante il Festival del Lavoro di Bologna, è stata Cifa Italia, la Confederazione autonoma che rappresenta e difende gli interessi delle imprese italiane. “Oggi c’è bisogno di collaborare nel trovare la manodopera che le persone e le aziende cercano e non riescono a individuare”, spiega all’Italpress Andrea Cafà, presidente di Cifa Italia e Fonarcom.
“Abbiamo iniziato un’interlocuazione da tempo con il Marocco e pensiamo che sviluppando una rete che vada direttamente nei posti dove queste persone vivono, riusciamo a fare formazione e quindi a dare competenze linguistiche e in materia di sicurezza. Così le nostre aziende possono avere le competenze che cercano – prosegue -. Il consulente del lavoro ha un ruolo chiave in quest’attività. Essendo il nostro un tessuto produttivo carico di micro, piccole e medie imprese, il consulente del lavoro è colui che respira veramente i fabbisogni formativi dell’azienda”.

– foto screenshot da video Italpress –

(ITALPRESS).

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Il governo candida Roma come sede dell’Autorità europea antiriciclaggio

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ROMA (ITALPRESS) – Roma Capitale è stata individuata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, d’intesa con il ministero dell’Economia e delle Finanze, il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il ministero degli Affari Europei, quale candidata italiana a sede dell’Autorità europea antiriciclaggio (Amla). La decisione è stata comunicata con una lettera alle città candidate dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. La scelta del Governo è stata compiuta tenendo conto dei criteri di selezione della sede Amla resi noti al momento dall’Unione Europea e alla luce dell’istruttoria tecnica svolta dai progetti inviati dalle città candidate. Il sottosegretario Mantovano, sottolineando l’alto livello di tutti i progetti delle città candidate, ha rivolto a tutte loro a nome del Governo un ringraziamento per l’impegno profuso per una candidatura italiana “autorevole e forte”.
“Ringrazio il Governo – ha affermato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri – per aver creduto nel nostro progetto per ospitare a Roma la sede dell’Autorità Europea Antiriciclaggio, una candidatura d’importanza fondamentale non solo per la Capitale ma per tutto il Sistema-Paese. La legislazione e i sistemi antiriciclaggio italiani sono tra i più avanzati al mondo e costituiscono una vera e propria eccellenza nazionale. Questo quadro di regole ha in Roma il suo luogo naturale per la fitta e importante rete di istituzioni che sono radicate nella nostra città, come il Ministero dell’Economia e delle Finanze, la Banca d’Italia, l’Unità di informazione finanziaria per l’Italia, il Comando Generale della Guardia di Finanza, la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e la Direzione investigativa antimafia”.
“Vogliamo ospitare la sede di Amla in un quartiere di enorme prestigio e grande importanza strategica come l’Eur – ha aggiunto -, e la Capitale potrà far valere la sua vastissima rete di collegamenti aerei da e verso le città europee e una forte e diffusa offerta di servizi culturali, educativi, sanitari e sportivi che potranno migliorare l’esperienza e la qualità della vita dei futuri dipendenti dell’Autorità. La nostra è quindi una candidatura forte che dà una concreta prospettiva di successo all’Italia su quella che è una grande sfida nazionale.
Vogliamo vincerla e continueremo a collaborare strettamente con il Governo per raggiungere questo obiettivo ambizioso e importante”, ha concluso.

– foto angeziaFotogramma.it –
(ITALPRESS).

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Salario minimo, Conte “Meloni non dimentichi i veri svantaggiati”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ una giornata molto importante. Da anni il Movimento 5 Stelle si batte per il salario minimo legale da 9 euro l’ora e oggi abbiamo depositato una proposta condivisa da tutte le forze di opposizione, ad eccezione di Italia Viva.
Giorgia Meloni, che pure guadagna 30 volte tanto, nel discorso alle Camere per la fiducia si era definita “underdog”, ossia “svantaggiata””. Lo scrive su Facebook il presidente del M5S Giuseppe Conte.
“La Presidente del Consiglio smetta di dire no al salario minimo e non si dimentichi di coloro che “svantaggiati” lo sono davvero, di chi rimane indietro con buste paga da fame che non permettono neppure di soddisfare i bisogni più elementari – aggiunge -.
Si tratta di una misura necessaria per il Paese, per dare respiro a oltre 4 milioni di lavoratori, in particolare giovani e donne”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Il bikini compie 73 anni, ma il mito non invecchia affatto

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AGI – A ben guardare sono cambiate soltanto le comprimarie. Con i miti Brigitte Bardot, Marilyn Monroe Lucia Bosè e della Bond girl Ursula Andress (il suo bikini cult con cintura del lontano ’62 in ‘007 licenza di uccidere’, tre anni fa è stato messo all’asta a 500 mila dollari) sostituiti dalle varie star contemporanee che in questi giorni si esibiscono in costume sui rotocalchi, in quello che ormai è un classicone estivo. Da Kim Kardashian ad Anna Falchi, da Elisabetta Gregoraci e Chiara Ferragni alla molto incinta Diletta Leotta fotografata su ‘Chi’ a Forte dei Marmi in due pezzi sbrilluccicante con l’inevitabile titolo “Sirena premaman”. Già, perché nonostante gli sforzi interpretativi delle utilizzatrici e le rivisitazioni degli stilisti, tra laccetti, coppe, perline, reggiseni a fascia e slip in versione tanga o coulotte, il vero protagonista resta sempre lui, il bikini, per niente invecchiato nonostante domani celebri la sua Giornata mondiale compiendo 77 anni. 

Lo inventarono, nel 1946, due stilisti francesi Louis Reard e Jacob Heim, chiamandolo, proprio per la sua carica esplosiva, come l’atollo del Pacifico in cui quell’anno gli Stati Uniti fecero esplodere degli ordigni nucleari. Con ragione, visto che quelle due strisce di stoffa che avrebbero messo all’angolo il costume intero con liberazione femminile connessa crearono uno scandalo tale da costringere Louis a chiamare una spogliarellista del Casinò de Paris a indossarlo durante la presentazione, perché le modelle si rifiutavano di farlo.

Ad essere pignoli, i due stilisti francesi si inventarono ben poco perché, come testimoniano i mosaici del III secolo dopo Cristo con giovani sportive in due pezzi rinvenuti a Piazza Armerina, in Sicilia, nella ‘Stanza delle dieci ragazze’, il bikini esisteva da parecchio, solo che veniva usato essenzialmente per lo sport mentre il bagno si faceva addirittura senza veli. Che un corpo seminudo sia più erotico della nudità totale non è una novità.

Ma l’aspetto seduttivo, a quei tempi, diventò secondario; nel ’46 e negli anni seguenti la vera portata rivoluzionaria del bikini arrivava dalla sua capacità di mettere il turbo all’emancipazione femminile, dal rendere le donne libere di mostrare il proprio corpo, perfetto o imperfetto che fosse.

In tema di liberazione gli stop and go non sono certo mancati, con il bikini addirittura vietato in alcune spiagge spagnole, portoghesi e perfino italiane alla fine degli anni Quaranta, con lo sdoganamento francese a cura della Bardot, attraverso il film del 1957 ‘E Dio creò la donna”, preceduto, nel ‘47 da quello a cura della Bosè che per prima lo indossò a miss Italia, al posto del più rigoroso costume intero.

Altra data decisiva, più recente, il 2021, quando gli organizzatori di Miss Italia che fino ad allora avevano fatto sfilare le concorrenti in bikini con numeretto annesso, si sono resi finalmente conto che non era più il caso di andare avanti con quella scelta, liberatoria sì negli anni Cinquanta ma che decadi dopo aveva assunto un sapore mercificatorio.

Il due pezzi protagonista dei social

Che ancora oggi il bikini sia un indumento e un tema più che forte lo dimostrano i circa un miliardo e 700 milioni di risultati su Google, gli appostamenti dei paparazzi per scattare le prime foto in bikini della premier Giorgia Meloni e della leader dell’opposizione Elly Schlein e anche gli sforzi creativi e interpretativi di chi lo indossa: da Elisabetta Gregoraci che ne ha appena indossato uno con la cintura citando coraggiosamente la Andress, a Chiara Ferragni e Dua Lipa e Kendal Jenner che impavide lo hanno sfoggiato, a scopo Instagram, sulla neve, sottozero, addirittura coordinato con i doposci.

Sono proprio i social, con i loro filtri, ritocchi e app snellenti che propongono modelli irraggiungibili, ad aver rovinato un po’ la festa del bikini, togliendogli la carica liberatoria e trasformando quella che era una semplice e condivisa ansia da prova costume in una nevrosi inquadrata dagli psicologi come “Bikini blues” un mix di angoscia e apprensione che si manifesta quando è il momento di scoprirsi e andare in spiaggia, alimentata da uno sguardo ipercritico verso se stessi e, soprattutto, dal timore di essere giudicati.

Secondo una ricerca di MioDottore il 65 per cento del campione intervistato non si sente a suo agio con la zona addominale, il 45 per cento ha il complesso delle gambe, e un terzo detesta le foto in costume. Che fare? Si può optare per un atto di coraggio come quello sbandierato da Aurora Ramazzotti che per le sue prime foto in bikini dopo il parto ha scelto di rinunciare ai filtri, decisa a mandare ai suoi follower un messaggio di autenticità e di accettazione del proprio corpo. Per le meno coraggiose ci sono sempre i siti con le istruzioni per foto perfette in bikini da esibire su Instagram: alzare un braccio, mettersi in punta di piedi, mai esibire le ginocchia in parallelo, fino alla posizione della sirena, stese di fianco sulla sabbia con una gamba distesa e l’altra piegata. Ma ne vale davvero la pena?

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Intossicazioni per tonno sofisticato, 18 misure cautelari a Bari

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Intossicazioni per tonno sofisticato, 18 misure cautelari a Bari

Le indagini sono scattate a seguito di un’intossicazione alimentare patita da decine di persone, dopo il consumo di tonno a pinna gialla. Secondo gli investigatori, prima della vendita, il pesce veniva decongelato e adulterato con sostanze non consentite, nitriti e nitrati, al fine di esaltarne l’aspetto e il colore, ma rendendolo di fatto nocivo per la salute dei consumatori.

col3/gsl

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Torricelli “Lega Pro passaggio importante per i giovani”

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Torricelli

“La Juventus deve avere la lucidità di capire su quali giocare puntare, i senatori devono far crescere i giovani come Fagioli e Miretti che devono diventare sempre più protagonisti”, dice l’ex difensore a margine della conferenza stampa “Terzo Tempo”, il progetto di Bosch Tec e Lega Pro dedicato ai club di Serie C e ai loro calciatori.
xh1/ari/gtr

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