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Inquinamento, Goletta dei Laghi promuove l’Iseo

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AGI – Fa tappa sull’Iseo la Goletta dei Laghi 2023, la campagna di Legambiente in difesa delle acque dei bacini lacustri italiani. Dei sei punti sottoposti a campionamento in questa stagione sulle sponde del lago Sebino, tutti sono risultati entro i limiti di legge, compresa la foce del fiume Oglio a Costa Volpino (BG), che lo scorso anno risultava inquinata.

“Per la prima volta dopo tanti anni tutti i punti della sponda bergamasca del lago d’Iseo sono risultati entro i limiti”, dichiara Massimo Rota, presidente del circolo Legambiente Alto Sebino di Castro. “Un netto e progressivo miglioramento che, speriamo, non sia solo un caso. In particolare, ci auguriamo che i lavori per depurare le acque dei comuni della Valle Camonica e rendere pulito il fiume Oglio sia finalmente giunta a una svolta.

Goletta dei Laghi per noi rappresenta anche un modo per rilanciare temi che ci stanno a cuore”. In particolare, la sfida è rendere la Sebina Occidentale una ciclovia sul tratto litoraneo tra Castro e Riva di Solto. “Per sostenere ulteriori lavori e iniziative – aggiunge – lanciamo oggi la campagna di crowdfunding ‘Adotta un parco‘. Per noi il lago e il territorio lacuale sono un tutt’uno da cui non possiamo prescindere”.

“Le analisi evidenziano un miglioramento generale delle criticità che ci avevano accompagnato per diversi anni”, dichiara Dario Balotta, presidente del circolo Basso Sebino di Sulzano.

“Il costante miglioramento delle acque deve essere uno sprono per le amministrazioni locali per continuare su questa strada. Ripristinare l’ecosistema lacustre significa anche eliminare gli elementi pericolosi per flora e fauna presenti nelle acque. Un esempio di ciò è l’enorme montagna di gomma proveniente dal distretto industriale locale che è stata riversata nel lago decenni fa e che giace sul fondale a una profondità di 50 metri. L’avvio dei lavori di bonifica è una nota positiva, ma rimane il dato devastante di un lago utilizzato come discarica, senza che nessuno si assuma la responsabilità di questo danno ambientale”.

Infine, secondo Balotta, il Sebino sta soffrendo a causa dell’eccesso di turismo “mordi e fuggi”, spesso attirato anche da iniziative promozionali come le passerelle a lago, ad esempio quella che attraversa il bosco dei Taxodi a Paratico. Il crescente traffico automobilistico rende ancora più critico il problema della viabilità e dei parcheggi. La risposta a questo problema “è il rilancio della ferrovia Brescia-Iseo-Edolo”.

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Scheletro ritrovato al Pigneto, forse sono i resti di Andrea Rabciuc 

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AGI – Il pm di Roma Giulia Guccione ha delegato ai carabinieri una serie di accertamenti sul cadavere ritrovato, lo scorso 1 luglio, all’interno del parco in via Ettore Fieramosca 114, al Pigneto, alla periferia di Roma. Il corpo, con una catenina, era stato trovato nel corso di lavori di manutenzione.

Secondo quanto si apprende, la procura di Ancona avrebbe nel frattempo contattato le autorità giudiziarie di Roma per avere aggiornamenti in merito al caso. Il dubbio è che il corpo possa essere quello di Andrea Rabciuc, la 28enne rumena scomparsa nelle campagne di Montecarotto il 12 marzo 2022, dopo una lite con il fidanzato, Simone Gresti. 

Gresti risulta essere a oggi l’unico indagato, a piede libero, per sequestro di persona. Da quanto si è appreso, in attesa dell’esame del dna, la collanina ritrovata sul cadavere potrebbe aiutare a dare un’identità al cadavere ritrovato nel terreno di proprietà di Ferrovie dello Stato.

Lo scheletro è stato portato al dipartimento di Medicina Legale dove saranno effettuati ulteriori accertamenti, tra cui esame dna. Questo sarà il passo decisivo per stabilire eventuali connessioni con altri fatti di cronaca.

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RSV, la prevenzione al centro. Necessario un cambio di paradigma

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MILANO (ITALPRESS) – La prevenzione del virus respiratorio sinciziale (RSV) è una priorità di sanità pubblica globale, come segnalato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), perchè il suo grave peso impatta su tutta la popolazione pediatrica. L’RSV rappresenta, infatti, la causa più comune di infezioni delle basse vie respiratorie, come bronchiolite e polmonite, ed è anche una delle principali cause di assistenza medica ambulatoriale e ospedaliera nei neonati. La gestione e la prevenzione dell’RSV è ad oggi un bisogno medico non soddisfatto poichè non sono disponibili terapie farmacologiche sicure ed efficaci contro l’infezione da RSV e le forme di prevenzione disponibili sono indicate e ristrette ai soli bambini nati gravemente prematuri e ai bambini nati con patologie che determinano compromissione o deficit cardio-respiratorio.
Ad essere maggiormente a rischio, però, sono tutti i neonati e bambini nel loro primo anno di vita e alla loro prima stagione di RSV: 9 bambini ospedalizzati o visitati in ambulatorio per RSV su 10, infatti, sono bambini nati sani e nati a termine, come dimostrato da numerosi studi italiani ed internazionali.
Data l’ultima stagione epidemica di RSV, che ha visto un rapido e notevole aumento dei casi rispetto al passato e una conseguente ed importante occupazione delle terapie intensive neonatali, è cresciuta nella comunità della sanità pubblica la consapevolezza rispetto alla necessità di un nuovo approccio alla prevenzione dell’RSV che contempli l’anticorpo monoclonale come strumento di profilassi per tutti i bambini.
L’evento “Un cambio di paradigma nella prevenzione del Virus Respiratorio Sinciziale nella prima infanzia” cui Sanofi ha fornito il supporto incondizionato, promosso dalla Società Italiana di Pediatria (SIP) – e dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN), ha permesso un attivo confronto tra gli attori chiave del sistema – istituzioni nazionali e regionali e società scientifiche – e, sulla scorta delle nuove evidenze clinico-epidemiologiche ed economico-sanitarie, ha sottolineato l’urgenza di attuare al più presto una strategia di prevenzione allargata, con attribuzione dei costi, anche per gli anticorpi monoclonali, al budget prevenzione. Un cambio di paradigma, quindi, che permetta di passare da una focalizzazione su una specifica popolazione target alla protezione di tutti i neonati e bambini. L’evento è stato, quindi l’occasione per una presa di posizione e un impegno effettivo da parte delle istituzioni per il raggiungimento di quest’obiettivo.
‘Sanofi è orgogliosa di poter mettere a disposizione anche in Italia una soluzione concreta ad un bisogno di sanità pubblica per cui non esisteva risposta – afferma Mario Merlo, General Manager Vaccines Sanofi Italia -. Sfidare i confini della scienza per migliorare la vita delle persone è il nostro scopo. L’obiettivo che ci spinge ad innovare costantemente per non accontentarci mai. Sono stati necessari decenni di ricerca e sviluppo per ottenere uno strumento di prevenzione nuovo in grado di fornire protezione contro la malattia da RSV a tutti i neonati e i bambini. Anche la comunità scientifica italiana ha riconosciuto come questo possa potenzialmente rivoluzionare l’approccio preventivo e l’impatto clinico e sanitario di questo insidioso virus stagionalè.
Il Board del “Calendario per la Vita”, composto dalle Società Scientifiche di Pediatria (SIP), di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), Neonatologia (SIN) e della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), ha riconosciuto la sicurezza ed efficacia di nirsevimab e il suo impiego come nuovo strumento di prevenzione a disposizione della sanità pubblica. Il Board ha auspicato che nirsevimab venga incluso nel Calendario del Piano Nazionale di Immunizzazione, proprio per il suo potenziale grande impatto in termini di possibilità preventiva universale che risponde ad un bisogno medico finora insoddisfatto.
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (European Centre for Disease Prevention and Control – ECDC) hanno raccomandato ai NITAG nazionali (National Immunization Technical Advisory Group) di allargare, sulla base delle evidenze scientifiche, il concetto di immunizzazione a nuove soluzioni preventive, come quelle rappresentate dagli anticorpi monoclonali, per malattie infettive che hanno un importante impatto in termini di Sanità Pubblica.
Da qui è scaturito un grande interesse della sanità pubblica nei confronti di questo potenziale cambio di paradigma in termini di governance di prevenzione. Altri Paesi europei, come la Francia e la Spagna, infatti, hanno implementato una strategia di immunizzazione che include gli anticorpi monoclonali nel calendario finanziata dal budget della prevenzione, affinchè tutti i bambini nella loro prima stagione RSV possano essere ugualmente protetti.
‘Da mesi collaboriamo con tutti gli attori del mondo scientifico e sanitario affinchè si possano creare le condizioni necessarie per sfruttare il potenziale offerto da questo nuovo strumento di prevenzione e se ne favorisca l’accesso sul territorio a beneficio della salute nella prevenzione in tutti i bambini nel primo anno di vità, aggiunge Merlo.
Peraltro, secondo uno studio di prossima pubblicazione dell’EeHta Ceis, estendere la strategia di profilassi consentirebbe di ridurre gli eventi sanitari correlati ad RSV, evitando i relativi costi (tanto diretti sanitari che indiretti). Secondo lo studio, infatti, una strategia di prevenzione estesa a tutti i neonati e bambini che vanno incontro alla loro prima stagione di RSV, assumendo una copertura pari al 60% dell’intera coorte di nascita, determinerebbe una riduzione ogni anno di circa il 46% di eventi sanitari selezionati, ovvero oltre 100.000 minori richieste di prestazione tra visite mediche ambulatoriali, accessi al pronto soccorso e ospedalizzazioni causati dall’infezione acuta da RSV.
Il tutto, accompagnato da un’importante riduzione della mortalità, pari a -39%. Alla riduzione di eventi sanitari corrisponderebbe anche un notevole vantaggio economico, quantificato in una riduzione di spesa totale pari ogni anno a oltre 30 milioni di euro (45%) rispetto alla situazione attuale.
In Italia, nell’ultima stagione 2022/2023, più del 50% delle sindromi simil-influenzali nei bambini di età La stagione dell’RSV va solitamente di pari passo con la stagione influenzale. E così anche in Italia, dove la circolazione dell’RSV inizia solitamente tra ottobre-novembre, registra il suo picco tra dicembre-febbraio, e si conclude tra marzo-aprile, per una durata complessiva solitamente di circa 5 mesi.
Come confermato da recenti studi italiani, considerando una coorte di 400.000 bambini nel primo anno di vita, ogni stagione l’RSV determina il seguente l’impatto in termini di assistenza sanitaria: 20%, cioè 80.000 bambini, richiede assistenza medica ambulatoriale; 6%, cioè 24.000 bambini, accede in pronto soccorso
4%, cioè 16.000, viene ricoverato in ospedale, di cui 3.200 in terapia intensiva.
Il tutto concentrato nei 5 mesi di stagionalità dell’RSV, determinando così frequenti rallentamenti nell’erogazione dei servizi ambulatoriali e ospedalieri di routine.
A livello globale, ogni anno i costi sanitari diretti nei bambini di età 0-5 anni sono di circa 4,82 miliardi di euro, di cui il 55% è rappresentato dai costi dovuti alle ospedalizzazioni mentre il 45% è dovuto ai costi delle cure territoriali.
In Italia, nell’attuale contesto di prevenzione ristretta ai soli bambini ad alto rischio, il sopracitato modello di prossima pubblicazione stima costi sanitari diretti di assistenza medica per cause legate all’RSV pari a circa 67 milioni di euro ogni anno, di cui quasi il 60% riconducibile ai ricoveri ospedalieri. A questi costi va aggiunto l’impegno economico sostenuto per l’attuale profilassi, limitata a meno di 10.000 neonati, e pari ad oltre 40 milioni di euro nelle ultime stagioni.
Nirsevimab è un anticorpo a lunga durata d’azione destinato a tutti i neonati per la protezione contro la malattia da RSV nella prima stagione con una singola dose, è stato sviluppato congiuntamente da Sanofi e AstraZeneca. Nirsevimab consiste in una singola somministrazione, siringa preriempita e dosaggio fisso, con protezione rapida. Nirsevimab è stato sviluppato per offrire ai neonati e ai bambini una protezione diretta contro l’RSV attraverso un anticorpo che aiuti a prevenire le infezioni del tratto respiratorio inferiore causate dall’RSV, che sono oggetto di assistenza medica. Gli anticorpi monoclonali non richiedono l’attivazione del sistema immunitario e contribuiscono a offrire una protezione tempestiva, rapida e diretta contro la malattia.

– fonte foto a uso gratuito da pexels.com –
(ITALPRESS).

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Il Pil corre di più nel Nord-est e Centro

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Il Pil corre di più nel Nord-est e Centro

Nel 2022 il Prodotto interno lordo è cresciuto a livello nazionale del 3,7%. Le stime preliminari Istat indicano che il consolidamento della ripresa post-pandemica ha interessato principalmente le regioni del Nord-est e del Centro rispetto a quelle del Nord-Ovest e del Mezzogiorno.

fsc/gsl

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Fvg, Riccardi “Investimenti per intelligenza artificiale in sanità”

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UDINE (ITALPRESS) – “Due progetti di notevole portata innovativa saranno sviluppati in Friuli Venezia Giulia grazie a un importante stanziamento della Regione: permetteranno di fare importanti passi avanti per lo studio e la cura delle malattie rare e per la valutazione delle immagini diagnostiche utilizzando lo strumento dell’intelligenza artificiale, a favore del cittadino, per dare le risposte di salute di cui necessita, in maniera adeguata, sostenibile e appropriata. Nel rispetto dell’Artificial Intelligence Act approvato dalla Commissione Europea, che costituisce il primo regolamento al mondo per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale”. Lo ha comunicato l’assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto a Udine alla presentazione dei progetti legati al futuro dell’Intelligenza Artificiale (IA) in sanità nella regione.
All’illustrazione hanno preso parte, tra gli altri, il responsabile scientifico dei progetto, Maurizio Scarpa, direttore del Centro di coordinamento regionale delle malattie rare; il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (AsuFc), Denis Caporale; il rettore dell’ateneo friulano, Roberto Pinton; il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro; il direttore della Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste, Andrea Romanino; la presidente di Area Science Park (Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste), Caterina Petrillo.
“L’IA permetterà di raggiungere importanti risultati scientifici nel mondo sanitario, modificando le opportunità di approccio diagnostico e terapeutico, le modalità decisionali del medico e anche il rapporto medico-paziente – ha sottolineato Riccardi -.
Avrà un ruolo chiave nella Telemedicina, gestendo in modo sostenibile il miglior trattamento possibile, soprattutto per portare le diagnosi sul territorio, arrivando fino a casa del paziente; sarà importante nella Medicina di precisione, analizzando dati genomici e identificando le varianti genetiche che possono contribuire all’insorgere di alcune malattie”.
“L’IA sarà strategica, poi, pure nel settore Biomedicale, strumento insostituibile per supportare il personale medico nel rilevamento e nella classificazione di malattie specifiche, e poi nei Modelli di previsione: strumenti, questi ultimi, che nell’ambito della ricerca farmacologica vengono usati per identificare le molecole ‘più promettentì da sperimentare in ambito clinico – ha aggiunto Riccardi -. I due progetti, avviati a inizio maggio, avranno una durata di 3 anni e vedranno operare insieme l’Asufc, UniUd, Area Science Park e Sissa.
Complessivamente, l’IA ha il potenziale di migliorare gli esiti delle cure del 30-40%, riducendone allo stesso tempo i costi fino al 50%”.
Il primo progetto riguarda il supporto alla diagnosi di Malattie rare (Mr): tramite l’IA, abbrevieranno il percorso per la loro diagnosi con l’applicazione di tecnologie digitali avanzate;
saranno sviluppati nuovi strumenti a supporto della diagnosi di Mr. Il secondo progetto è relativo alla valutazione automatica delle immagini diagnostiche tramite l’IA: sarà sfruttata la capacità degli algoritmi di elaborare, identificare e classificare eventuali anomalie o lesioni a supporto degli operatori in ambito diagnostico.
“Il finanziamento di questi progetti rappresenta una grande opportunità per AsuFc e per la nostra Regione – ha specificato Riccardi -. In collaborazione con UniUd sarà creata una struttura dotata di tecnologie ed equipaggiamento all’avanguardia per svolgere operazioni complesse di calcolo e sviluppare algoritmi di Ai per qualsiasi applicazione medica e non. Una grande opportunità per il mondo sanitario, accademico, sociale e imprenditoriale”, ha dettagliato Riccardi.
Sarà acquistato un supercomputer, top di gamma del supercalcolo, che sarà inserito in un Data Center di nuova generazione, per creare un centro specializzato per lo sviluppo e l’esecuzione di algoritmi di machine e deep learning che possa essere uno strumento, unico a livello regionale, in grado di permettere l’elaborazione in tempo reale di complessi algoritmi di apprendimento automatico di tipo supervisionato e non supervisionato.
Il Data Center sarà un sistema distribuito di calcolo con numerosi server dotati di più Gpu progettati per l’esecuzione di task complessi.
Il Data Center, che sarà creato presso UniUd, mira a sviluppare e raggiungere nuovi traguardi per l’intero Friuli Venezia Giulia: vuole diventare un obiettivo condiviso non solo dai partner progettuali ma anche un riferimento per realtà e progetti che abbiano rilievo territoriale e possano rappresentare una crescita economica e un’interconnessione tra operatori afferenti ad aree diverse, anche in linea con l’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile, da un punto di vista sociale, economico, ambientale.

– Foto Ufficio stampa Regione Friuli Venezia Giulia –

(ITALPRESS).

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Gualtieri “Roma troverà modo di onorare la memoria di Vincenzo D’Amico”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi in Campidoglio ci stringiamo ai parenti, agli amici e a tutta la tifoseria della S.S. Lazio per rendere omaggio a Vincenzo D’Amico. Oltre ad aver mostrato un talento calcistico indimenticabile con cui, giovanissimo, diventò protagonista dello storico scudetto del ’74, D’Amico è diventato nel tempo una vera e propria bandiera laziale, tifoso vero prima ancora che capitano di tante sfide sul campo. Persona di cuore, generoso, sempre sorridente e scherzoso, negli anni si è conquistato il rispetto e la stima di tutti, anche dei tifosi avversari. Roma lo ricorderà sempre con affetto e troverà il modo di onorarne la memoria”. Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in occasione dell’apertura della camera ardente di Vincenzo D’Amico.

– foto: xl3/Italpress

(ITALPRESS).

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Birra traino per l’agroalimentare di qualità

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Birra traino per l'agroalimentare di qualità

La birra è un volano per la filiera dell’agroalimentare Made in Italy e il suo consumo durante i pasti, accompagnato da produzioni locali e cibi di qualità, la rende un prodotto virtuoso anche sul fronte del consumo responsabile. Lo rivela una ricerca condotta da Nomisma per Osservatorio Birra e Agronetwork.

fsc/gsl

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A Rita Lofano il “Giglio per la Pace e Libertà di Stampa”

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AGI – “Dedico questo premio a tutte le donne, a quelle che vivono in aree dove non c’è libertà di stampa, ma anche a quelle che raggiungono posizioni di prestigio, ma continuano alle volte a essere discriminate”.

Lo ha detto Rita Lofano, direttore di AGI, tra i premiati, nella cerimonia nell’aula Giulio Cesare in Campidoglio, a Roma, per i riconoscimenti ‘Un Giglio per la Pace e la Libertà di Stampa’.

Il premio, istituito nel 2022, è promosso dall’Università eCampus con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio, in collaborazione con Roma Capitale. A presentare l’evento la giornalista Eleonora Daniele che, in apertura, ha ricordato Vincenzo D’Amico, l’ex calciatore e bandiera della Lazio, scomparso sabato a 68 anni.

Presente alla premiazione anche il magnifico rettore dell’Ateneo, Enzo Siviero, che ha detto: “Cerchiamo di premiare i talenti giornalistici, non solo bravi nella professione, ma soprattutto coloro che, tramite i comportamenti, possono essere un esempio per i ragazzi. I giovani devono riconquistare la speranza e bisogna aiutarli”.

“Dobbiamo proteggere la libertà di stampa e proteggere i giornalisti, questo significa lottare per la libertà delle istituzioni”, ha aggiunto il rettore della eCampus. “Il premio di oggi è molto importante per la libertà di stampa e l’impegno delle istituzioni europee deve essere quello di essere accanto ai giornalisti, una sorta di scorta mediatica per i nostri colleghi”, ha invece affermato Guido D’Ubaldo, presidente dell’ordine dei Giornalisti del Lazio, che ha ricordato “l’impegno dei colleghi impegnati in prima linea sui fronti di guerra”.

Sono stati premiati i giornalisti che si sono distinti nel loro lavoro per la corretta e libera informazione e divulgazione, per la promozione della pace e dei diritti umani e per la lotta contro le diseguaglianze.

La Pace e la Libertà di Stampa sono gli elementi essenziali per garantire la vita democratica di un Paese civile. Nella prima edizione sono stati assegnati 29 premi. Tra i presenti anche Valeria Baglio, delegata del sindaco Roberto Gualtieri. “Abbiamo bisogno di una stampa libera e democratica”, ha affermato.

“L’opera dell’informazione è fondamentale per raccontare le vicende del mondo, mi rivolgo ai giornalisti: ‘mettete grande impegno per rendere nobile il mestiere del giornalisti’, ha concluso. Premiati, oltre al direttore di AGI Rita Lofano, Jacopo Volpi (direttore Rai Sport), Massimo Martinelli (direttore de Il Messaggero), Fabrizio Roncone (inviato speciale de Il Corriere della Sera), Stefano Ziantoni (direttore Rai Vaticano), Gianni Riotta (editorialista a La Repubblica), Lirio Abbate (caporedattore de La Repubblica), Lucia Goracci (inviata Rai TG3), Davide Desario (direttore di Leggo), Alessandra Carli (vicedirettrice Rai TG3), Cecilia Sala (inviata de Il Foglio), Andrea Pancani (vicedirettore TG la7), Virginia Lozito (conduttrice Rai TG1). Riconoscimenti speciali anche a Rino Tommasi (già direttore dei servizi sportivi di Canale 5 e Tele 2), Stefania Battistini (inviata Rai TG1), Consolata Golfo detta Lella (giornalista, fondatrice e attuale presidente della Fondazione Marisa Bellisario). 

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Conti pubblici, a giugno fabbisogno di 13,2 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Nel mese di giugno 2023 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 13,2 miliardi di euro. Lo rende noto il ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il mese di giugno 2022 si era chiuso con un fabbisogno pari circa a 7,1 miliardi di euro. Il saldo risente di un aumento della spesa previdenziale, legato alla rivalutazione delle pensioni, e di maggiori prelievi delle amministrazioni territoriali.
Gli incassi complessivi sono in linea con quelli dello scorso anno.
Sul sito del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato sono disponibili le informazioni sul saldo del settore statale del mese di maggio 2023.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Conti pubblici, a giugno fabbisogno di 13,2 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Nel mese di giugno 2023 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 13,2 miliardi di euro. Lo rende noto il ministero dell’Economia e delle Finanze.
Il mese di giugno 2022 si era chiuso con un fabbisogno pari circa a 7,1 miliardi di euro. Il saldo risente di un aumento della spesa previdenziale, legato alla rivalutazione delle pensioni, e di maggiori prelievi delle amministrazioni territoriali.
Gli incassi complessivi sono in linea con quelli dello scorso anno.
Sul sito del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato sono disponibili le informazioni sul saldo del settore statale del mese di maggio 2023.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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