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Editoria, al via partnership Italpress-Iraq International News Agency

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ROMA (ITALPRESS) – Una nuova partnership internazionale per l’Italpress. L’agenzia fondata e diretta da Gaspare Borsellino ha siglato un accordo con l’agenzia irachena Iraq International News Agency e compie così un ulteriore passo per la copertura dei principali fatti riguardanti il bacino del Mediterraneo e il Medio Oriente. Dello stesso gruppo dell’Italpress fa parte anche Malta News Agency, l’unica agenzia di stampa con sede a Malta, che fornisce agli abbonati notizie su La Valletta e l’estremo sud d’Europa.
Iraq International News Agency copre le notizie dall’Iraq e dall’Europa. Ha anche un ufficio a Londra che fornisce news e servizi editoriali a clienti in tutto il mondo.
“Il cuore dell’Italpress batte nel Mezzogiorno ma il suo Dna è da sempre euromediterraneo. Oggi grazie alle redazioni di Palermo, Roma e Milano, e a una vasta rete di collaborazioni e di collaboratori stiamo facendo crescere la nostra dimensione internazionale. La partnership con Iraq International News Agency è una ulteriore tappa in questa direzione”, afferma Gaspare Borsellino.
Recentemente, grazie a un accordo con il quotidiano americano La Voce di New York, l’Italpress ha potenziato anche l’informazione riguardante la Grande Mela e il Nord America.
(ITALPRESS).

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Corsa contro il tempo per salvare Ottavia, intrappolata in fondo a una grotta

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AGI – La barrella con Ottavia Piana, la speleologa di 31 anni bloccata da domenica pomeriggio a 150 metri in fondo ad una grotta nel Bergamasco, è in trasporto lungo il meandro che precede i salti roccia prima dell’uscita dalla grotta Bueno Fonteno. E’ quanto informa il Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico. A causa del maltempo e della pioggia, in nottata – spiegano i soccorritori – c’è stato un piccolo stop alle operazioni per l’incremento della portata d’acqua sui salti verticali.

Segretaria nell’azienda di famiglia, ad Adro, appassionata di speleologia, mentre si arrampicava, la roccia a cui aveva fissato un appiglio ha ceduto.

Così, agganciata alla corda con cui stava procedendo, Ottavia Piana è caduta per un metro e mezzo, sbattendo una gamba contro la parete. Due compagni sono subito risaliti in superficie per chiamare i soccorsi, mentre gli altri due, come da prassi, sono rimasti sottoterra con la ferita.

#Lombardia: la barella con l’infortunata è in trasporto lungo il meandro che precede i salti di roccia prima dell’uscita dalla grotta Bueno Fonteno. A causa delle precipitazioni, questa notte piccolo stop alle operazioni per l’incremento della portata d’acqua sui salti verticali. pic.twitter.com/vV2xTHvbic

— Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (@cnsas_official)
July 4, 2023

Ottimisti i medici sulle condizioni di salute della donna, che accusa un forte dolore alla gamba per quella che sarebbe solo una importante contusione.

Al campo sportivo di Fonteno è stata allestita la base dei soccorritori: una sessantina gli uomini impegnati nel recupero, oltre che della IX delegazione del Soccorso alpino e speleologico lombardo, da Veneto, Piemonte, Trentino Alto Adige ed Emilia Romagna.

Ottavia Piana si era calata nell’abisso con altri quattro membri del Cai di Lovere per esplorare una nuova via, in risalita, della Bueno Fonteno, grotta abbarbicata tra la folta vegetazione del lago d’Iseo, nell’omonimo paese.

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Un elicottero è precipitato sul Monte Rosa. Illesi i cinque a bordo

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AGI – Un elicottero è precipitato in Alta Valsesia, nel tragitto tra i rifugi di alta quota sul Monte Rosa (Capanna Gnifetti e Regina Margherita) nel territorio del Comune di Alagna Valsesia. Illese le cinque persone a bordo: 4 passeggeri più il pilota.

Capanna Margherita, a 4554 metri, è il rifugio più alto d’Europa ed è una delle esperienze più ambite per gli appassionati di alta montagna. Dalla Punta Gnifetti lo sguardo spazia dalla vertiginosa parete sud del Monte Rosa su Alagna e la Val Sesia, perdendosi nella pianura Padana fino alle Alpi Marittime. È ben visibile anche dal fondo valle e si impone allo sguardo di chiunque guardi verso le vette. Ospita un importante laboratorio adibito alla ricerca scientifica ed è dedicato alla regina Margherita di Savoia che vi pernottò nel 1893, anno dell’inaugurazione.

Capanna Gnifetti, alla testata del bacino glaciale del Lys, si trova a 3.647 metri sul ghiacciaio del Garstlet ed è lo storico punto d’appoggio per le salite più impegnative, per la salita alla stessa Capanna Margherita e le traversate in quota. Si raggiunge con un percorso sul ghiacciaio di circa 1 ora e mezza dall’arrivo dell’impianto di Passo Salati- Indren a 3.275 metri, con un dislivello complessivo di salita di 372 m. Il passo dei Salati si raggiunge con gli impianti Monterosaski da Alagna o da Gressoney La Trinité.

 

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Inquinamento, Goletta dei Laghi promuove l’Iseo

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AGI – Fa tappa sull’Iseo la Goletta dei Laghi 2023, la campagna di Legambiente in difesa delle acque dei bacini lacustri italiani. Dei sei punti sottoposti a campionamento in questa stagione sulle sponde del lago Sebino, tutti sono risultati entro i limiti di legge, compresa la foce del fiume Oglio a Costa Volpino (BG), che lo scorso anno risultava inquinata.

“Per la prima volta dopo tanti anni tutti i punti della sponda bergamasca del lago d’Iseo sono risultati entro i limiti”, dichiara Massimo Rota, presidente del circolo Legambiente Alto Sebino di Castro. “Un netto e progressivo miglioramento che, speriamo, non sia solo un caso. In particolare, ci auguriamo che i lavori per depurare le acque dei comuni della Valle Camonica e rendere pulito il fiume Oglio sia finalmente giunta a una svolta.

Goletta dei Laghi per noi rappresenta anche un modo per rilanciare temi che ci stanno a cuore”. In particolare, la sfida è rendere la Sebina Occidentale una ciclovia sul tratto litoraneo tra Castro e Riva di Solto. “Per sostenere ulteriori lavori e iniziative – aggiunge – lanciamo oggi la campagna di crowdfunding ‘Adotta un parco‘. Per noi il lago e il territorio lacuale sono un tutt’uno da cui non possiamo prescindere”.

“Le analisi evidenziano un miglioramento generale delle criticità che ci avevano accompagnato per diversi anni”, dichiara Dario Balotta, presidente del circolo Basso Sebino di Sulzano.

“Il costante miglioramento delle acque deve essere uno sprono per le amministrazioni locali per continuare su questa strada. Ripristinare l’ecosistema lacustre significa anche eliminare gli elementi pericolosi per flora e fauna presenti nelle acque. Un esempio di ciò è l’enorme montagna di gomma proveniente dal distretto industriale locale che è stata riversata nel lago decenni fa e che giace sul fondale a una profondità di 50 metri. L’avvio dei lavori di bonifica è una nota positiva, ma rimane il dato devastante di un lago utilizzato come discarica, senza che nessuno si assuma la responsabilità di questo danno ambientale”.

Infine, secondo Balotta, il Sebino sta soffrendo a causa dell’eccesso di turismo “mordi e fuggi”, spesso attirato anche da iniziative promozionali come le passerelle a lago, ad esempio quella che attraversa il bosco dei Taxodi a Paratico. Il crescente traffico automobilistico rende ancora più critico il problema della viabilità e dei parcheggi. La risposta a questo problema “è il rilancio della ferrovia Brescia-Iseo-Edolo”.

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Scheletro ritrovato al Pigneto, forse sono i resti di Andrea Rabciuc 

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AGI – Il pm di Roma Giulia Guccione ha delegato ai carabinieri una serie di accertamenti sul cadavere ritrovato, lo scorso 1 luglio, all’interno del parco in via Ettore Fieramosca 114, al Pigneto, alla periferia di Roma. Il corpo, con una catenina, era stato trovato nel corso di lavori di manutenzione.

Secondo quanto si apprende, la procura di Ancona avrebbe nel frattempo contattato le autorità giudiziarie di Roma per avere aggiornamenti in merito al caso. Il dubbio è che il corpo possa essere quello di Andrea Rabciuc, la 28enne rumena scomparsa nelle campagne di Montecarotto il 12 marzo 2022, dopo una lite con il fidanzato, Simone Gresti. 

Gresti risulta essere a oggi l’unico indagato, a piede libero, per sequestro di persona. Da quanto si è appreso, in attesa dell’esame del dna, la collanina ritrovata sul cadavere potrebbe aiutare a dare un’identità al cadavere ritrovato nel terreno di proprietà di Ferrovie dello Stato.

Lo scheletro è stato portato al dipartimento di Medicina Legale dove saranno effettuati ulteriori accertamenti, tra cui esame dna. Questo sarà il passo decisivo per stabilire eventuali connessioni con altri fatti di cronaca.

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RSV, la prevenzione al centro. Necessario un cambio di paradigma

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MILANO (ITALPRESS) – La prevenzione del virus respiratorio sinciziale (RSV) è una priorità di sanità pubblica globale, come segnalato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), perchè il suo grave peso impatta su tutta la popolazione pediatrica. L’RSV rappresenta, infatti, la causa più comune di infezioni delle basse vie respiratorie, come bronchiolite e polmonite, ed è anche una delle principali cause di assistenza medica ambulatoriale e ospedaliera nei neonati. La gestione e la prevenzione dell’RSV è ad oggi un bisogno medico non soddisfatto poichè non sono disponibili terapie farmacologiche sicure ed efficaci contro l’infezione da RSV e le forme di prevenzione disponibili sono indicate e ristrette ai soli bambini nati gravemente prematuri e ai bambini nati con patologie che determinano compromissione o deficit cardio-respiratorio.
Ad essere maggiormente a rischio, però, sono tutti i neonati e bambini nel loro primo anno di vita e alla loro prima stagione di RSV: 9 bambini ospedalizzati o visitati in ambulatorio per RSV su 10, infatti, sono bambini nati sani e nati a termine, come dimostrato da numerosi studi italiani ed internazionali.
Data l’ultima stagione epidemica di RSV, che ha visto un rapido e notevole aumento dei casi rispetto al passato e una conseguente ed importante occupazione delle terapie intensive neonatali, è cresciuta nella comunità della sanità pubblica la consapevolezza rispetto alla necessità di un nuovo approccio alla prevenzione dell’RSV che contempli l’anticorpo monoclonale come strumento di profilassi per tutti i bambini.
L’evento “Un cambio di paradigma nella prevenzione del Virus Respiratorio Sinciziale nella prima infanzia” cui Sanofi ha fornito il supporto incondizionato, promosso dalla Società Italiana di Pediatria (SIP) – e dalla Società Italiana di Neonatologia (SIN), ha permesso un attivo confronto tra gli attori chiave del sistema – istituzioni nazionali e regionali e società scientifiche – e, sulla scorta delle nuove evidenze clinico-epidemiologiche ed economico-sanitarie, ha sottolineato l’urgenza di attuare al più presto una strategia di prevenzione allargata, con attribuzione dei costi, anche per gli anticorpi monoclonali, al budget prevenzione. Un cambio di paradigma, quindi, che permetta di passare da una focalizzazione su una specifica popolazione target alla protezione di tutti i neonati e bambini. L’evento è stato, quindi l’occasione per una presa di posizione e un impegno effettivo da parte delle istituzioni per il raggiungimento di quest’obiettivo.
‘Sanofi è orgogliosa di poter mettere a disposizione anche in Italia una soluzione concreta ad un bisogno di sanità pubblica per cui non esisteva risposta – afferma Mario Merlo, General Manager Vaccines Sanofi Italia -. Sfidare i confini della scienza per migliorare la vita delle persone è il nostro scopo. L’obiettivo che ci spinge ad innovare costantemente per non accontentarci mai. Sono stati necessari decenni di ricerca e sviluppo per ottenere uno strumento di prevenzione nuovo in grado di fornire protezione contro la malattia da RSV a tutti i neonati e i bambini. Anche la comunità scientifica italiana ha riconosciuto come questo possa potenzialmente rivoluzionare l’approccio preventivo e l’impatto clinico e sanitario di questo insidioso virus stagionalè.
Il Board del “Calendario per la Vita”, composto dalle Società Scientifiche di Pediatria (SIP), di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI), Neonatologia (SIN) e della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), ha riconosciuto la sicurezza ed efficacia di nirsevimab e il suo impiego come nuovo strumento di prevenzione a disposizione della sanità pubblica. Il Board ha auspicato che nirsevimab venga incluso nel Calendario del Piano Nazionale di Immunizzazione, proprio per il suo potenziale grande impatto in termini di possibilità preventiva universale che risponde ad un bisogno medico finora insoddisfatto.
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (European Centre for Disease Prevention and Control – ECDC) hanno raccomandato ai NITAG nazionali (National Immunization Technical Advisory Group) di allargare, sulla base delle evidenze scientifiche, il concetto di immunizzazione a nuove soluzioni preventive, come quelle rappresentate dagli anticorpi monoclonali, per malattie infettive che hanno un importante impatto in termini di Sanità Pubblica.
Da qui è scaturito un grande interesse della sanità pubblica nei confronti di questo potenziale cambio di paradigma in termini di governance di prevenzione. Altri Paesi europei, come la Francia e la Spagna, infatti, hanno implementato una strategia di immunizzazione che include gli anticorpi monoclonali nel calendario finanziata dal budget della prevenzione, affinchè tutti i bambini nella loro prima stagione RSV possano essere ugualmente protetti.
‘Da mesi collaboriamo con tutti gli attori del mondo scientifico e sanitario affinchè si possano creare le condizioni necessarie per sfruttare il potenziale offerto da questo nuovo strumento di prevenzione e se ne favorisca l’accesso sul territorio a beneficio della salute nella prevenzione in tutti i bambini nel primo anno di vità, aggiunge Merlo.
Peraltro, secondo uno studio di prossima pubblicazione dell’EeHta Ceis, estendere la strategia di profilassi consentirebbe di ridurre gli eventi sanitari correlati ad RSV, evitando i relativi costi (tanto diretti sanitari che indiretti). Secondo lo studio, infatti, una strategia di prevenzione estesa a tutti i neonati e bambini che vanno incontro alla loro prima stagione di RSV, assumendo una copertura pari al 60% dell’intera coorte di nascita, determinerebbe una riduzione ogni anno di circa il 46% di eventi sanitari selezionati, ovvero oltre 100.000 minori richieste di prestazione tra visite mediche ambulatoriali, accessi al pronto soccorso e ospedalizzazioni causati dall’infezione acuta da RSV.
Il tutto, accompagnato da un’importante riduzione della mortalità, pari a -39%. Alla riduzione di eventi sanitari corrisponderebbe anche un notevole vantaggio economico, quantificato in una riduzione di spesa totale pari ogni anno a oltre 30 milioni di euro (45%) rispetto alla situazione attuale.
In Italia, nell’ultima stagione 2022/2023, più del 50% delle sindromi simil-influenzali nei bambini di età La stagione dell’RSV va solitamente di pari passo con la stagione influenzale. E così anche in Italia, dove la circolazione dell’RSV inizia solitamente tra ottobre-novembre, registra il suo picco tra dicembre-febbraio, e si conclude tra marzo-aprile, per una durata complessiva solitamente di circa 5 mesi.
Come confermato da recenti studi italiani, considerando una coorte di 400.000 bambini nel primo anno di vita, ogni stagione l’RSV determina il seguente l’impatto in termini di assistenza sanitaria: 20%, cioè 80.000 bambini, richiede assistenza medica ambulatoriale; 6%, cioè 24.000 bambini, accede in pronto soccorso
4%, cioè 16.000, viene ricoverato in ospedale, di cui 3.200 in terapia intensiva.
Il tutto concentrato nei 5 mesi di stagionalità dell’RSV, determinando così frequenti rallentamenti nell’erogazione dei servizi ambulatoriali e ospedalieri di routine.
A livello globale, ogni anno i costi sanitari diretti nei bambini di età 0-5 anni sono di circa 4,82 miliardi di euro, di cui il 55% è rappresentato dai costi dovuti alle ospedalizzazioni mentre il 45% è dovuto ai costi delle cure territoriali.
In Italia, nell’attuale contesto di prevenzione ristretta ai soli bambini ad alto rischio, il sopracitato modello di prossima pubblicazione stima costi sanitari diretti di assistenza medica per cause legate all’RSV pari a circa 67 milioni di euro ogni anno, di cui quasi il 60% riconducibile ai ricoveri ospedalieri. A questi costi va aggiunto l’impegno economico sostenuto per l’attuale profilassi, limitata a meno di 10.000 neonati, e pari ad oltre 40 milioni di euro nelle ultime stagioni.
Nirsevimab è un anticorpo a lunga durata d’azione destinato a tutti i neonati per la protezione contro la malattia da RSV nella prima stagione con una singola dose, è stato sviluppato congiuntamente da Sanofi e AstraZeneca. Nirsevimab consiste in una singola somministrazione, siringa preriempita e dosaggio fisso, con protezione rapida. Nirsevimab è stato sviluppato per offrire ai neonati e ai bambini una protezione diretta contro l’RSV attraverso un anticorpo che aiuti a prevenire le infezioni del tratto respiratorio inferiore causate dall’RSV, che sono oggetto di assistenza medica. Gli anticorpi monoclonali non richiedono l’attivazione del sistema immunitario e contribuiscono a offrire una protezione tempestiva, rapida e diretta contro la malattia.

– fonte foto a uso gratuito da pexels.com –
(ITALPRESS).

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Il Pil corre di più nel Nord-est e Centro

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Il Pil corre di più nel Nord-est e Centro

Nel 2022 il Prodotto interno lordo è cresciuto a livello nazionale del 3,7%. Le stime preliminari Istat indicano che il consolidamento della ripresa post-pandemica ha interessato principalmente le regioni del Nord-est e del Centro rispetto a quelle del Nord-Ovest e del Mezzogiorno.

fsc/gsl

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Fvg, Riccardi “Investimenti per intelligenza artificiale in sanità”

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UDINE (ITALPRESS) – “Due progetti di notevole portata innovativa saranno sviluppati in Friuli Venezia Giulia grazie a un importante stanziamento della Regione: permetteranno di fare importanti passi avanti per lo studio e la cura delle malattie rare e per la valutazione delle immagini diagnostiche utilizzando lo strumento dell’intelligenza artificiale, a favore del cittadino, per dare le risposte di salute di cui necessita, in maniera adeguata, sostenibile e appropriata. Nel rispetto dell’Artificial Intelligence Act approvato dalla Commissione Europea, che costituisce il primo regolamento al mondo per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale”. Lo ha comunicato l’assessore regionale alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, intervenuto a Udine alla presentazione dei progetti legati al futuro dell’Intelligenza Artificiale (IA) in sanità nella regione.
All’illustrazione hanno preso parte, tra gli altri, il responsabile scientifico dei progetto, Maurizio Scarpa, direttore del Centro di coordinamento regionale delle malattie rare; il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (AsuFc), Denis Caporale; il rettore dell’ateneo friulano, Roberto Pinton; il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro; il direttore della Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste, Andrea Romanino; la presidente di Area Science Park (Area di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste), Caterina Petrillo.
“L’IA permetterà di raggiungere importanti risultati scientifici nel mondo sanitario, modificando le opportunità di approccio diagnostico e terapeutico, le modalità decisionali del medico e anche il rapporto medico-paziente – ha sottolineato Riccardi -.
Avrà un ruolo chiave nella Telemedicina, gestendo in modo sostenibile il miglior trattamento possibile, soprattutto per portare le diagnosi sul territorio, arrivando fino a casa del paziente; sarà importante nella Medicina di precisione, analizzando dati genomici e identificando le varianti genetiche che possono contribuire all’insorgere di alcune malattie”.
“L’IA sarà strategica, poi, pure nel settore Biomedicale, strumento insostituibile per supportare il personale medico nel rilevamento e nella classificazione di malattie specifiche, e poi nei Modelli di previsione: strumenti, questi ultimi, che nell’ambito della ricerca farmacologica vengono usati per identificare le molecole ‘più promettentì da sperimentare in ambito clinico – ha aggiunto Riccardi -. I due progetti, avviati a inizio maggio, avranno una durata di 3 anni e vedranno operare insieme l’Asufc, UniUd, Area Science Park e Sissa.
Complessivamente, l’IA ha il potenziale di migliorare gli esiti delle cure del 30-40%, riducendone allo stesso tempo i costi fino al 50%”.
Il primo progetto riguarda il supporto alla diagnosi di Malattie rare (Mr): tramite l’IA, abbrevieranno il percorso per la loro diagnosi con l’applicazione di tecnologie digitali avanzate;
saranno sviluppati nuovi strumenti a supporto della diagnosi di Mr. Il secondo progetto è relativo alla valutazione automatica delle immagini diagnostiche tramite l’IA: sarà sfruttata la capacità degli algoritmi di elaborare, identificare e classificare eventuali anomalie o lesioni a supporto degli operatori in ambito diagnostico.
“Il finanziamento di questi progetti rappresenta una grande opportunità per AsuFc e per la nostra Regione – ha specificato Riccardi -. In collaborazione con UniUd sarà creata una struttura dotata di tecnologie ed equipaggiamento all’avanguardia per svolgere operazioni complesse di calcolo e sviluppare algoritmi di Ai per qualsiasi applicazione medica e non. Una grande opportunità per il mondo sanitario, accademico, sociale e imprenditoriale”, ha dettagliato Riccardi.
Sarà acquistato un supercomputer, top di gamma del supercalcolo, che sarà inserito in un Data Center di nuova generazione, per creare un centro specializzato per lo sviluppo e l’esecuzione di algoritmi di machine e deep learning che possa essere uno strumento, unico a livello regionale, in grado di permettere l’elaborazione in tempo reale di complessi algoritmi di apprendimento automatico di tipo supervisionato e non supervisionato.
Il Data Center sarà un sistema distribuito di calcolo con numerosi server dotati di più Gpu progettati per l’esecuzione di task complessi.
Il Data Center, che sarà creato presso UniUd, mira a sviluppare e raggiungere nuovi traguardi per l’intero Friuli Venezia Giulia: vuole diventare un obiettivo condiviso non solo dai partner progettuali ma anche un riferimento per realtà e progetti che abbiano rilievo territoriale e possano rappresentare una crescita economica e un’interconnessione tra operatori afferenti ad aree diverse, anche in linea con l’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile, da un punto di vista sociale, economico, ambientale.

– Foto Ufficio stampa Regione Friuli Venezia Giulia –

(ITALPRESS).

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Gualtieri “Roma troverà modo di onorare la memoria di Vincenzo D’Amico”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi in Campidoglio ci stringiamo ai parenti, agli amici e a tutta la tifoseria della S.S. Lazio per rendere omaggio a Vincenzo D’Amico. Oltre ad aver mostrato un talento calcistico indimenticabile con cui, giovanissimo, diventò protagonista dello storico scudetto del ’74, D’Amico è diventato nel tempo una vera e propria bandiera laziale, tifoso vero prima ancora che capitano di tante sfide sul campo. Persona di cuore, generoso, sempre sorridente e scherzoso, negli anni si è conquistato il rispetto e la stima di tutti, anche dei tifosi avversari. Roma lo ricorderà sempre con affetto e troverà il modo di onorarne la memoria”. Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri in occasione dell’apertura della camera ardente di Vincenzo D’Amico.

– foto: xl3/Italpress

(ITALPRESS).

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Birra traino per l’agroalimentare di qualità

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Birra traino per l'agroalimentare di qualità

La birra è un volano per la filiera dell’agroalimentare Made in Italy e il suo consumo durante i pasti, accompagnato da produzioni locali e cibi di qualità, la rende un prodotto virtuoso anche sul fronte del consumo responsabile. Lo rivela una ricerca condotta da Nomisma per Osservatorio Birra e Agronetwork.

fsc/gsl

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