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Pugnalato e lasciato agonizzante in strada a Frosinone

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AGI – Un giovane residente a Frosinone è stato trovato agonizzante nei pressi della villa comunale la scorsa notte. L’uomo, ferito da diversi colpi di arma da taglio, è stato soccorso e trasferito d’urgenza in gravi condizioni all’ospedale ‘Fabrizio Spaziani’ di Frosinone. Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che il ferito non abbia precedenti penali e sulla vicenda stanno indagando gli agenti della squadra mobile della questura di Frosinone. 

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Palermo, a Palazzo Reale l’installazione di Cicconi tra arte e scienza

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PALERMO (ITALPRESS) – L’arte e la scienza come fonti di reciproca ispirazione in un dialogo atemporale simboleggiato dall’ottagono, ricorrente nella cultura federiciana e già presente in quella arabo-normanna. “150-93 VIII” è l’installazione site-specific di Edoardo Dionea Cicconi, posizionata al centro del Cortile Maqueda di Palazzo Reale a Palermo: segue la geometria radiale della pavimentazione. Un prisma ottagonale che manifesta due identità tra giorno e notte: al crepuscolo la metamorfosi. Nelle ore diurne, l’opera assorbe il sole creando un gioco di specchi. Col buio gli specchi si dissolvono nella trasparenza. Illuminandosi di notte, le grandi lastre ricreano l’effetto dell’aurora boreale.
Edoardo Dionea Cicconi è il protagonista di “Pionieri della Cultura #2”, i laboratori della Fondazione Federico II con studiosi e artisti, impegnati nella salvaguardia della cultura dal rischio estinzione. L’evento è in programma a Palazzo Reale domani, 4 luglio 2023: per l’occasione sarà svelata l’installazione che sarà fruibile fino al 20 agosto.
L’artista romano recupera il legame tra arte e scienza perchè ancora oggi non sembra ancora sanata la schisi tra cultura scientifica e cultura umanistica, denunciata già nel 1959 da Charles Percy Snow. Cicconi, che ha esposto, tra gli altri, anche in Messico, negli Stati-Uniti, in Georgia, in Inghilterra, in Austria e in Lituania, mette in relazione la materia e la luce, proseguendo la sua ricerca tra arte, scienza e le tematiche legate allo “spazio” e al “tempo”.
Studia il rapporto tra materia e forma, una delle grandi ossessioni dell’arte del XX secolo. Nelle sue opere la materia è medium artistico, ma è anche un espediente creativo per indagare sull’essenza della materia in dialogo con le teorie della fisica. Ma c’è di più: le opere di Cicconi prendono in considerazione il rapporto di trasformazione della materia con la realtà circostante. “150-93 VIII” ne è un esempio: il nome stesso è un codice che richiama la distanza tra la Terra e il Sole. 150 milioni di chilometri e 93 milioni di miglia.
Se questa distanza cambiasse di poco, farebbe saltare l’equilibrio probabilmente distruggendo la vita di tutto il pianeta Terra.
L’impatto che ha il Sole sulla terra è gigantesco: origina le tempeste solari e alcune parti di plasma, che arrivano attraverso i campi magnetici sulla terra, creano uno sbalzo atomico e generano dei colori nel cielo, la “luce polare”. La luce solare e i movimenti della Terra determinano le stagioni, il giorno e la notte e una miriade di reazioni a catena che hanno un impatto quotidiano sulle nostre vite.  Le lastre che compongono la scultura sono opache e specchianti durante il giorno, quasi simboleggiano degli scudi. Riflettono con i loro specchi tutto lo spazio circostante, dialogando con esso. Di notte, avviene la trasformazione così le lastre iniziano a dissolversi, fino a diventare trasparenti.
Prima delimitavano lo spazio come scudi, ora acquistano un significato di apertura e diventano dimora dell’accoglienza. La scultura ingloba in sè un multiplo ottagonale, lo spazio viene costruito seguendo una sequenza geometrica precisa. Questo viene sviluppato successivamente attraverso la sezione aurea.
“La Fondazione Federico II – afferma Gaetano Galvagno, presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II – esplora un linguaggio artistico contemporaneo in grado di riavvicinare arte e scienza e suscitare interesse nei giovani. L’opera di Edoardo Dionea Cicconi mette in dialogo il Palazzo, i visitatori e la realtà circostante con continue connessioni tra passato, presente e futuro”.
“Il rapporto tra materia e forma – dice il direttore generale della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso – è una delle grandi ossessioni dell’arte del XX secolo. Forma, spazio, materia, percezione costituiscono il fulcro di una profonda riflessione sull’esperienza artistica. Nell’opera di Edoardo Dionea Cicconi la materia è medium artistico, ma è anche un espediente creativo per indagare sull’essenza della materia in dialogo con le teorie della fisica. Quest’opera ha inoltre il merito di stimolare il senso di meraviglia che dobbiamo mantenere nei confronti della natura”.

– foto ufficio stampa Fondazione Federico II –
(ITALPRESS).

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Al Fair Play Menarini un premio per la tennista Schiavone

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ROMA (ITALPRESS) – Continuano le sorprese della XXVII edizione del Premio Internazionale Fair Play Menarini. In attesa del Talk Show “I campioni si raccontano” di questa sera, alla rosa dei premiati del 2023 si aggiunge la leggenda del tennis Francesca Schiavone, che si aggiudica il riconoscimento nella categoria “Sport e Vita”. La milanese, trionfatrice nel Roland Garros del 2010, prima donna del tennis italiano a conquistare un Grande Slam e a raggiungere la quarta posizione nella classifica Wta, salirà sul palco del Teatro Romano di Fiesole per la premiazione di mercoledì 5 luglio. Vincitrice tra singolo e doppio di 15 titoli WTA e del Roland Garros Legends 2022, ora si dedica alla Schiavone Team Lab, progetto rivolto a giovani talenti. Il pubblico del Premio Internazionale Fair Play Menarini sarà ispirato anche dalla storia personale della “Leonessa”, che ha affrontato la partita più dura della sua vita dopo la diagnosi del linfoma di Hodgkin.
“Siamo felici di accogliere un’altra campionessa al roster dei premiati – dichiarano Antonello Biscini, Valeria Speroni Cardi ed Ennio Troiano, membri del Board della Fondazione Fair Play Menarini -. Questa edizione ci sta riservando delle grandissime emozioni e non vediamo l’ora di poterle condividere con il nostro pubblico durante la serata finale”.
L’edizione 2023 inizierà stasera, lunedì 3 luglio, con il talk show “I campioni si raccontano” a Firenze in Piazza della Signoria, continuerà domani, martedì 4 luglio, con la cena di gala a Piazzale Michelangelo e si concluderà con la cerimonia di premiazione al Teatro Romano di Fiesole mercoledì 5 luglio.
– foto Ufficio Stampa Premio Fair Play Menarini –
(ITALPRESS).

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Bullismo problema di salute pubblica, ne è vittima un giovane su due

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ROMA (ITALPRESS) – Da una parte un bullo, o un gruppo di bulli, dall’altra parte una vittima, solitamente un ragazzo o una ragazza ritenuti diversi per etnia, religione, caratteristiche psicofisiche e orientamento sessuale. In mezzo una serie di comportamenti intimidatori, violenza fisica o verbale, che minano il senso di sicurezza e di autostima di chi li subisce, creando un grave disagio nel presente e gravi conseguenze per il futuro. Il bullismo, e la versione declinata nel mondo digitale, il cyberbullismo, oggi sono considerati dei problemi di salute pubblica, perchè determinano disturbi di ansia e umore, autolesionismo, deficit dell’attenzione e maggior rischio di sviluppare dipendenze da alcol e droghe. Secondo una rilevazione del 2022 promossa dal Ministero della Salute, infine, gli atti di bullismo subiti a scuola sono più frequenti tra gli 11 e i 13 anni e tra le ragazze: successivamente, l’incidenza tende a ridursi e si passa dal 19% circa al 9% circa. Sono questi alcuni dei temi trattati da Luca Bernardo, direttore del dipartimento di pediatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano e già coordinatore del centro nazionale sul cyberbullismo, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
“Un adolescente o un ragazzo su due sono stati vittime di bullismo o cyberbullismo, sono due facce della stessa medaglia e l’aggressività post-Covid la fa da padrona – ha esordito – La chiusura a casa per diverso tempo e l’utilizzo del web ha portato molti ragazzi, circa il 60%, a temere gli attacchi di cyberbullismo. Se io prendo in giro qualcuno perchè la sua squadra ha perso, o per i suoi capelli, questo può essere uno scherzo vicendevole. Se invece è unilaterale e reiterato, ripetuto tutti i giorni e su diversi aspetti, allora è bullismo – ha precisato Bernardo – Nei primi tempi il ragazzo di solito per vergogna, nonostante abbia subito un’umiliazione, nasconde il fatto e non racconta nulla per difendersi. Ma così peggiora il suo registro scolastico, non vuole trovarsi a scuola o in luoghi dello sport perchè teme che lì i bulli possano colpirlo ancora”.
Diventa dunque delicato per i genitori, prima ancora di affrontarli, venire a conoscenza di episodi di bullismo subiti dai propri figli: “I genitori devono comprendere i segnali. Non è detto che il ragazzo o bambino racconti di aver subito bullismo – ha spiegato il professore – Allora bisogna capirlo attraverso i cambiamenti di vita che ha, non voler improvvisamente andare a scuola o a una festa. Si capisce che qualcosa non va, se ne parla con loro e poi col dirigente scolastico della scuola, iniziando con dei passaggi in cui in classe si parla di quanto successo. E poi c’è il terzo soggetto, lo specialista, che sia un pediatra o adoloscentelogo o psicologo a seconda del danno subito – ha aggiunto – Il mio consiglio ai genitori è di non essere mai amici del proprio figlio, è la cosa più sbagliata. Dovete dargli amore familiare, ma comprendere che serve un aiuto, quello del terzo soggetto, lo specialista”.
E non è facile, ovviamente, per il giovane che ha subito bullismo venirne del tutto fuori: “E’ importantissimo che non decada l’autostima del ragazzo. Bisogna che in casa se ne parli, ahimè più del 47% di ragazzi o preadolescenti hanno subito bullismo e cyberbullismo, con tutto quello che ne consegue a livello di disagio, autolesionismo e altre cose – ha ricordato Bernardo – Bisogna parlarne, il problema deve venire fuori, il ragazzo deve dire cosa è successo. I ragazzi che vedono episodi di bullismo, inoltre, dovrebbero intervenire come cintura di sicurezza, a difesa e non contro. Occorre recuperare autostima nel giovane, non diventando aggressivi, ma facendo un percorso con gli specialisti, la famiglia e gli insegnanti, parlando di questi temi e fortificando il ragazzo a livello psicologico”.
Non sempre, infine, lo Stato ha predisposto gli strumenti migliori per fronteggiare questa piaga: “Lo sportello psicologico fatto da uno psicologo a scuola non sempre può essere specializzato in questi temi, serve uno specialista di area – ha rivendicato – Il problema vero dello sportello è: quanti ragazzi sono così tranquilli da bussare a una porta in cui non c’è quella riservatezza di luogo rispetto agli episodi di bullismo? E’ un’ancora, sì, ma vanno coinvolti all’esterno famiglie ed esperti – ha concluso – E dobbiamo ricordare che in Italia, pur parlandone costantemente, non c’è ancora un programma nazionale fatto da specialisti contro il bullismo”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Tempo instabile fino a giovedì. Nel weekend nuova ondata di calore

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AGI – La prima settimana di luglio inizia con una vasta circolazione depressionaria centrata sulla Scandinavia che porta correnti umide occidentali sull’Europa e in parte anche sul Mediterraneo. I prossimi giorni vedranno condizioni meteo instabili soprattutto sulle regioni del Nord Italia dove non mancheranno piogge e temporali sia sulle Alpi che sulla Pianura Padana.

Locali temporali anche nelle zone interne del Centro mentre al Sud il tempo sarà più asciutto. Secondo gli ultimi aggiornamenti del Centro Meteo Italiano si evidenzia una fase più stabile entro il prossimo weekend a causa dell’espansione dell’anticiclone africano che potrebbe portare un’ondata di caldo con temperature in rialzo di diversi gradi al di sopra delle medie del periodo.

Previsioni meteo per oggi

 AL NORD

Tempo instabile al mattino con piogge e acquazzoni sparsi, più asciutto al Nord-Ovest ed Emilia Romagna. Al pomeriggio acquazzoni e temporali pomeridiani su Alpi e Appennini con sconfinamenti verso le pianure. Tra la sera e la notte insiste il maltempo con acquazzoni e temporali, più asciutto al Nord-Ovest.

AL CENTRO

Al mattino tempo stabile su tutte le regioni con cieli sereni o poco nuvolosi. Al pomeriggio acquazzoni e temporali in formazione in Appennino e in sconfinamento sulle regioni adriatiche. In serata residui fenomeni tra Marche e Umbria, asciutto altrove con ampi spazi di sereni sui settori tirrenici.

AL SUD E SULLE ISOLE 

Condizioni di tempo asciutto al mattino al Sud con cieli sereni e nubi basse sui settori tirrenici. Locali piogge o temporali sui settori interni nel pomeriggio, piu’ asciutto altrove. In serata tornano condizioni di tempo stabile ovunque con nuvolosità e schiarite. Temperature minime in generale aumento, massime in calo al Nord e in lieve aumento al Centro-Sud e sulle Isole Maggiori.

Previsioni meteo per domani

 AL NORD

Al mattino molte nubi sulle regioni settentrionali con piogge sparse al Nord-Est. Al pomeriggio acquazzoni e temporali in rapido sviluppo su Alpi e Appennini con sconfinamenti sulla Pianura Padana. Tra la sera e la notte ancora fenomeni specie sulla Pianura Padana.

AL CENTRO

Tempo stabile al mattino ma con molti addensamenti, maggiori spazi di sereno sui settori tirrenici. Al pomeriggio acquazzoni e temporali in sviluppo in Appennino e in sconfinamento sulle regioni adriatiche, soleggiato altrove. In serata di nuovo tempo asciutto ovunque con cieli sereni o poco nuvolosi.

AL SUD E SULLE ISOLE

Condizioni di tempo asciutto al mattino al Sud con cieli sereni o poco nuvolosi. Locali piogge o temporali sui settori interni nel pomeriggio, più asciutto altrove con ampi spazi di sereno specie sulle Isole. In serata tornano condizioni di tempo stabile ovunque con cieli sereni o poco nuvolosi. Temperature minime stabili o in diminuzione al Centro-Nord e sulla Sardegna e in lieve rialzo al Sud e sulla Sicilia, massime in calo al Nord e sul medio versante adriatico e stabili o in lieve rialzo sul resto d’Italia.

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Sciarelli anche in vacanza ritrova gli scomparsi

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AGI – Si occupa da 19 anni di persone scomparse e ieri pomeriggio, forse sfruttando una sorta di ‘sesto senso’ affinato negli anni, ha ritrovato in prima persona un 15enne sparito circa tre ore prima dalla spiaggia libera di Maccarese. Federica Sciarelli, giornalista di Rai Tre e conduttrice della trasmissione ‘Chi l’ha visto’, si trovava sulla spiaggia di Palidoro quando ha notato l’adolescente che camminava disorientato sul bagnasciuga.

Le ricerche erano già in corso, anche con l’ausilio di un elicottero dei vigili del fuoco e una motovedetta della capitaneria di porto. Sciarelli, dopo aver fermato il ragazzo, ha avvisato i carabinieri ed è rimasta con lui mentre arrivavano i genitori.

La notizia è stata condivisa nel profilo Twitter della redazione di ‘Chi l’ha visto?’ che da anni si occupa proprio di persone scomparse. “Sta bene il ragazzo scomparso sul litorale di Roma.

Sta bene il ragazzo scomparso sul litorale di Roma. Mentre erano in corso le ricerche, è stato notato intorno alle 16 sulla spiaggia di #Palidoro davanti all’ospedale “Bambino Gesù” da #FedericaSciarelli, che è rimasta con lui mentre arrivavano i genitori. #chilhavisto https://t.co/TMUheilFy1

— Chi l’ha visto? (@chilhavistorai3)
July 2, 2023

Mentre erano in corso le ricerche, è stato notato intorno alle 16 sulla spiaggia di Palidoro davanti all’ospedale Bambino Gesù da Federica Sciarelli, che è rimasta con lui mentre arrivavano i genitori”, ha annunciato sui social la trasmissione televisiva. L’account Twitter del programma riporta il Tweet di una persona che si trovava sul posto mentre Sciarelli è riuscita a riconoscere e fermare il 15enne, scomparso. 

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Trovato il corpo del ragazzo che era scomparso nel lago di Bracciano

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AGI – Dopo giorni di ricerche è stato trovato il corpo del 19enne scomparso nelle acque del Lago di Bracciano. Il giovane, originario delle Mauritius, si era gettato in acqua alcuni giorni fa e non era più riemerso.

Per giorni i vigili del fuoco avevano cercato nel lago senza riuscire a trovare il corpo che è riemerso lunedì mattina a circa 300 metri dalla riva. Il cadavere è stato recuperato dal Nucleo Sommozzatori e messo a disposizione delle autorità competenti per le opportune analisi di riconoscimento.

A giugno 2021, in queste stesse acque, davanti a Trevignano, era scomparso un altro ragazzo, un olandese di 22 anni. Si era tuffato in acqua. Il suo corpo non è mai stato trovato.

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Ventiseienne violenta una donna di 78 anni a Dalmine

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AGI – Un ragazzo di 26 anni è stato arrestato, su ordine del gip di Bergamo, con l’accusa di violenza sessuale e lesioni aggravate commesse lo scorso gennaio a Dalmine ai danni di una donna di 78 anni. Stando alle indagini dei Carabinieri della compagnia di Treviglio, coordinate dalla procura, il giovane, T.A.C.C. originario del Sudamerica, avrebbe aggredito all’alba l’anziana signora mentre questa passeggiava in città. Dall’analisi dei filmati dei sistemi di video sorveglianza dell’area con gli accertamenti di laboratorio effettuati dal Ris di Parma sulle tracce biologiche repertate sugli indumenti della vittima, gli investigatori dell’Arma hanno identificato il presunto autore. Lo scorso sabato lo hanno rintracciato in centro a Dalmine e portato in carcere sulla base dell’ordinanza di custodia cautelare. 

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Un anno fa la tragedia della Marmolada. Non fu colpa dell’uomo

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AGI –  Sono giorni toccanti, di memoria e di ricordo, quelli che si stanno celebrando ai piedi della Marmolada, la ‘Regina delle Dolomiti’: alle 13,43 di quella torrida domenica 3 luglio di un anno fa – il 3 luglio ricorre il primo anniversario – una valanga provocata dal collasso della calotta sommitale del ghiacciaio di Punta Rocca travolse diciannove persone.

Undici morirono – sette vicentini, una trentina, un trevigiano, e due cechi – e otto rimasero ferite: ancora oggi ricordano quei terribili momenti oltre a riportare lesioni permanenti. Quella massa di materiale tra neve, blocchi di ghiaccio, massi e fango, scivolata a una velocità di 50-80 metri al secondo ha lasciato una ferita importante per il mondo della montagna e del turismo.

Quella zona della Marmolada, il massiccio ‘conteso’ tra Trentino e Veneto, è da sempre stata ad alta vocazione non solo alpinistica ma anche turistica. Un tempo non così tanto lontano – i primi anni 2000 – sul versante trentino della Marmolada si poteva ancora praticare lo sci primaverile.

Quella della Marmolada è stata una tragedia, una delle più pesanti della montagna. Dopo la strage di un anno fa la montagna venne subito chiusa, decretata la ‘zona rossa’ (vie d’accesso inibiti) da parte dell’amministrazione trentina mentre quella veneta dopo qualche giorno di chiusura per facilitare i soccorsi e il rispetto delle vittime, riaprì i tre tronconi della funivia in partenza da Malga Ciapela.

Gli escursionisti potevano salire fino ai 3.342 metri di Punta Rocca ma era vietato mettere piede sul ghiacciaio. La macchina dei soccorsi è stata sin da subito imponente, prima con gli elicotteri e poi, una volta verificata la sicurezza perché il rischio di nuovi crolli era reale, anche via terra. I pezzi dei cadaveri – così hanno riferito in più occasione i soccorritori – e i loro oggetti sono stati ritrovati anche diverse centinaia di metri verso valle.

Nessuna responsabilità umana

Il giorno seguente la strage a portare la sua vicinanza anche lo Stato italiano: ad Alba di Canazei arrivò l’allora premier Mario Draghi. Era stata aperta un’inchiesta per capire quanto accaduto e per escludere cause di terzi, archiviata recentemente dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Trento, Enrico Borrelli: “crollo imprevedibile” ha scritto sulla sentenza.

Le stesse parole le avevano scritte anche i periti nominati dalla Procura del capoluogo trentino. Nessuna responsabilità dell’uomo, non è stato l’uomo ad aver provocato lo slittamento del seracco della calotta sommitale del ghiacciaio della Marmolada poco sotto Punta Rocca. Le cause sono riconducibili a eventi della natura.

Domenica 3 luglio 2022 era una giornata molto calda, a fondovalle c’erano 38 gradi e sulla ‘Regina delle Dolomiti’ la colonnina di mercurio da alcuni giorni non scendeva sotto lo zero. In occasione del primo anniversario della tragedia sono stati organizzati dibattiti ed incontri. Reinhold Messner, il ‘Re degli Ottomila’ essendo stato il primo alpinista della terra a essere salito su tutte le 14 montagne oltre gli 8.000 metri senza l’uso di ossigeno, ha detto, “la montagna è là e ci offre la possibilità di emozionarci” aggiungendo, “contiene per sua natura dei pericoli perché si tratta di ambienti che non possono essere esenti da rischi” precisando che “siamo chiamati a frequentare le vette con questa consapevolezza e usando la massima prudenza”.

Nella giornata del ricordo alle 11 sarà celebrata una messa a Passo Fedaia sul piazzale a monte del rifugio Cima Undici. Al termine della celebrazione religiosa, in uno spazio di meditazione situato poche decine di metri più in alto sarà deposta una targa commemorativa. Sarà un momento intimo al quale parteciperà anche una rappresentanza dei soccorritori e delle istituzioni. 

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