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Assalto a una tabaccheria a Primavalle, proprietario ferito reagisce

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AGI – Colpi di pistola in una tentata rapina a Primavalle, quadrante nord-ovest di Roma. Un uomo è stato rapinato da due persone armate fuori da una tabaccheria in via Indro Montanelli: rubati i 30 mila euro che stava per depositare in banca. La vittima, colpita alla testa con il calcio della pistola, ha esploso in risposta due colpi di pistola ma nessuno sarebbe rimasto ferito. Indaga la polizia. 

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Torna il Palio di Siena, Selva favorita fra rivalità e possibili sorprese

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AGI – Non ci sono certezze neanche questa volta al palio di Siena che, tempo permettendo, si correrà domenica 2 luglio. Ma in ogni caso i senesi indicano nella Selva la contrada favorita d’obbligo, avendo la migliore accoppiata: Giovanni Atzeni detto Tittia, 9 vittorie, 38 anni, esordiente a Siena a soli 18 anni, e il cavallo Violenta da Clodia con cui il fantino ha vinto nell’agosto dello scorso anno nella contrada del Leocorno.

Selva vincente dunque? Possibile ma non è una certezza. Perché nella storica corsa senese le variabili che possono condizionarne il risultato non mancano. Molto dipenderà dall’ordine di entrata tra i canapi alla mossa ancora una volta guidata da Bartolo Ambrosione. Che ha dato un giudizio positivo sulla preparazione fisica dei dieci cavalli. La Selva, che non ha contrade rivali, potrebbe non avere troppi problemi se fosse chiamata tra i canapi tra le prime cinque contrade.

Altrimenti potrebbe avere dei problemi nel partire. Bisogna poi tenere presenti le rivalità tra le contrade. In questa edizione del palio non mancano. Tra Tartuca e Chiocciola, tra Onda e Torre. La Chiocciola non vince dall’agosto del 1999, la Tartuca dallo straordinario dell’ottobre 2018. Per cui è prevedibile una tattica di forte contrasto dell’avversaria che ha scelto per Anda e Bola, secondo gli esperti ii cavallo molto potente, il fantino Jonathan Bartoletti detto Scompiglio, considerato il contraltare di Tittia.

La Chiocciola potrebbe essere tra le protagoniste di questa corsa, avversaria permettendo. Diverso il discorso per Onda e Torre. Tra le due c’è una rivalità anomala. L’Onda si sente nemica della Torre che non la considera essendo più rivale dell’Oca.

Tra i canapi le due contrade potrebbero ignorarsi e fare la propria cosa per tentare la vittoria avendo soggetti in grado di essere protagonisti della corsa. Non è da escludere la sorpresa, tenendo conto della buona qualità fisica dei cavalli e della voglia di vincere dei fantini di seconda fascia.

Tra le contrade che da maggior tempo non vincono l’Aquila e il Nicchio. La prima non fa festa dal 3 luglio del 1992, un ‘altra epoca, quando si affermò con Andrea De Gortes detto Aceto, fantino che ha vinto per 14 volte, considerato un mito. Il Nicchio si affermò il 16 agosto del 1996.

Ambedue non hanno soggetti ritenuti da palio, ma una mossa azzeccata potrebbe essere decisiva per la conquista del palio dipinto da Roberto Di Jullo. Inoltre occorre presenti anche gli accordi tra contrade, i cosiddetti partiti segreti nei quali si prendono in esame i vari scenari riguardanti la proprio la mossa.

Accordi nei quali sono previsti anche scambi finanziari. Gli abbinamenti contrada,cavallo-fantino: Aquila Aquila Veranu, Stefano Piras detto Scangeo, Giraffa Abbasantesa, Federico Guglielmi detto Tamurè, Selva Violenta Da Clodia, Giovanni Atzeni detto Titta, Onda Viso d’angelo, Carlo Sanna detto Brigante, Nicchio Astoriux, Elias Mannucci detto Turbine, Tartuca Una per tutti, Sebastiano Murtas detto Grandine, Istrice Reo confesso, Federico Arri detto Ares, Drago Ungaros, Andrea Coghe detto Tempesta Torre Zio Frac Giuseppe Zedde detto Gingillo, Chiocciola Anda e bola, Jonatan Bartoletti detto Scompiglio. 

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Schifani e Mattarella commemorano tre luminari della medicina in Sicilia

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha partecipato stamane all’ospedale Cervello di Palermo alla commemorazione dei medici Luigi Pagliaro, Francesco Caronia e Francesco Pitrolo. Alla cerimonia era presente, in forma privata, il Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
I tre professionisti hanno fatto la storia della medicina in Sicilia e non solo, rappresentando un valido punto di riferimento per intere generazioni di sanitari.
«Un forte riconoscimento – sottolinea il presidente Schifani – a tre luminari. E’ giusto che si faccia quadrato attorno a figure storiche della sanità siciliana che hanno lasciato un grande ricordo, ma che hanno anche costituito una grande scuola sulla cui scia abbiamo formato altri professionisti e specialisti. Io ho sempre elogiato la qualità umana e professionale dei nostri medici. Dobbiamo lavorare – aggiunge Schifani – per migliorare la sanità pubblica di carattere ospedaliero e aumentare il numero dei medici. Il ministro Bernini con cui ci siamo confrontati più volte, condivide l’esigenza di ampliare il reclutamento dei medici, anche specializzandi e laureandi, perchè in passato evidentemente la pianificazione di questi numeri chiusi è stata sbagliata. Il ministro è estremamente convinto di procedere su questo. Quindi sono molto fiducioso».
Al termine della cerimonia a Pagliaro, epatologo di fama internazionale, scomparso nel settembre del 2020, è stata intitolata la biblioteca; a Caronia, pioniere dell’ematologia palermitana, morto nel maggio del 2021, il reparto di Oncoematologia, appena ristrutturato; a Pitrolo, cardiologo, amico e medico personale del presidente della Repubblica, scomparso nel febbraio di quest’anno, il reparto Unità di terapia intensiva cardiologica.
Alla commemorazione hanno partecipato anche l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, Luisa Lantieri, in rappresentanza del presidente dell’Ars, il commissario straordinario dell’Azienda Ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, Walter Messina, le autorità cittadine e i familiari dei tre medici.
foto ufficio stampa Regione siciliana
(ITALPRESS).

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Mes, la maggioranza presenta la sospensiva di quattro mesi

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ROMA (ITALPRESS) – “I gruppi di centrodestra hanno presentato la questione sospensiva per un periodo di quattro mesi”. E’ quanto annuncia il deputato di Fdi, Andrea Di Giuseppe, nel corso della discussione generale sul ddl di ratifica del Mes, unico iscritto a parlare per la maggioranza. “Alla luce delle modifiche apportate al Trattato istitutivo del Mes, a seguito dei recenti cambiamenti nel contesto internazionale in cui il Mes verrebbe chiamato ad operare, considerato che si è ancora in una fase di attesa di quelle che potranno essere le nuove regole del Patto di stabilità europeo, del completamento dell’Unione bancaria, dei meccanismi di salvaguardia finanziaria, questioni fondamentali per il futuro
della crescita di tutti i Paesi membri dell’Unione europea e non scindibili dal MES, si ritiene opportuno procedere quindi con maggiori approfondimenti sul funzionamento del MES, vista la delicatezza degli argomenti trattati”, spiega. Tra i banchi vuoti dell’Aula, la discussione generale a Montecitorio, che non ha visto gli interventi di nessun rappresentante di Lega, Forza Italia e Noi Moderati, è iniziata con la relazione illustrativa del testo della relatrice Naike Gruppioni (Azione-Iv). “Affermare, come si è
fatto, che la ratifica o meno delle modifiche al Meccanismo europeo di stabilità non sia importante e che da questo non derivi la credibilità del nostro Paese in Europa, ma si debba, invece, parlare solo di unione bancaria e di Patto di stabilità e crescita, non è soltanto miope – spiega Gruppioni -, ma
costituisce una falsa propaganda, che mira a confondere le acque, per garantire al sistema populista in affanno qualche altra boccata di ossigeno. L’Italia è l’unico Stato membro dell’Unione a non aver ancora ratificato il Meccanismo e, lo ribadiamo ancora una volta, la ratifica non permette la sua entrata in vigore”. “Va detto e ripetuto che anche quando lo strumento sarà operativo nessuno obbligherà l’Italia o qualunque Paese membro ad utilizzarlo – asggiunge Gruppioni -. Non ratificarlo significa solo ritardare la possibile applicazione del Trattato e privare l’Europa di uno strumento che consentirà, ove
ne ricorressero le condizioni e qualora uno Stato lo richiedesse, un sistema di mutuo soccorso in caso di gravi crisi finanziarie e bancarie”. Nel suo intervento in Aula Benedetto Della Vedova (Misto- Europa), esorta la maggioranza a fare “uno sforzo, evitate che la retorica e la propaganda di tutti questi anni trascinino l’Italia in una figuraccia. Non scommettete sulla trattativa pacchetto e sul ricatto, perché semplicemente non funzionerà. Lasciate i ricatti ai piccoli Paesi sovranisti, populisti, pure amici vostri, sull’immigrazione. Fate l’adulto nella stanza, esattamente come fanno Francia e Germania”. “Evitate questo atteggiamento, che danneggia solo l’Italia, mentre la ratifica del Mes non danneggia alcuno – sottolinea Della Vedova -. Avvantaggia l’Italia, perché fa finire questa manfrina, e ogni giorno che passa è peggio. Ho letto sui giornali che volete legare la ratifica del MES alle elezioni europee, alla definizione della nuova Commissione. Spero che siano fantasie giornalistiche, perché questa è pura follia, è pura follia. Quando vi prenderete la responsabilità…”, conclude. “La strada ve l’abbiamo indicata, abbiamo fatto noi il lavoro al posto vostro. Abbiamo depositato due proposte di legge di autorizzazione alla ratifica. Il lavoro sarebbe molto semplice: basterebbe venire qui e, all’esito della discussione, votare e ratificare questa riforma, togliendo – quello sì – lo stigma dell’unico Paese che ancora non ha proceduto a rispettare gli impegni assunti a livello europeo ed internazionale. Questo, sì, è uno stigma, altro che ratificare il Mes. Invece di fare questo, state continuando a buttare la palla in tribuna, con argomenti incomprensibili, anche surreali e con un atteggiamento dilatorio strumentale che per noi è assolutamente sbagliato, ma,
soprattutto, pericoloso per il nostro Paese”, afferma Piero De Luca, deputato Pd. “Vorremmo essere chiari: con questo atteggiamento state mettendo in imbarazzo l’Italia di fronte all’Europa: questa è la verità e noi abbiamo il dovere di rappresentarlo oggi in quest’Aula. State mettendo in imbarazzo l’Italia, state mettendo a rischio la sua credibilità, ma state anche impedendo nel merito l’entrata in vigore di uno strumento che rafforza la tenuta economico-finanziaria dell’intera zona euro e migliora, come ricordavo prima, le tutele per i risparmiatori italiani ed europei, in caso di crisi bancaria. Questa è la realtà. Allora, vi chiediamo di assumervi le vostre responsabilità”, conclude il deputato dem. Filippo Scerra del M5S, ha ricordato come il suo gruppo abbia “sempre detto che con noi al Governo il Mes non sarebbe mai stato attivato e noi abbiamo mantenuto le promesse. Con il Governo Conte non è stato attivato. Questa è la realtà, che tengo a ribadire, ancora una volta, per evitare ogni confusione. E’ stata presentata una richiesta di sospensiva di 4 mesi, cioè, per posticipare tutto. Quale è la speranza del Governo? La speranza è che possano trovare qualche miglioramento, a loro modo di vedere, come è stato detto sulle migrazioni. Sulle migrazioni, due giorni fa, la Presidente del Consiglio ci è venuta a raccontare un film che non esiste, è venuta a festeggiare, dicendo che l’accordo era un accordo bellissimo. Magari, fra 4 mesi – conclude -, ci verrà a raccontare che hanno trovato qualcosa di bellissimo per cui è ragionevole ratificare il Mes. Perché sappiamo tutti che, alla fine, questo Governo, molto probabilmente, ratificherà il Mes e questo è un posticipare perché non hanno il coraggio di prendersi le proprie responsabilità. Quindi, alla fine, cosa succederà, ed è molto probabile da quello che stiamo vedendo? Giorgia Meloni e questo Governo sono coloro che hanno istituito il Mes nel 2011 e 2012 e saranno coloro che saranno autori della riforma del Mes, perché diranno ok”.
(ITALPRESS).

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Tra i giganti del web è sfida…al Colosseo

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AGI – Musk e Zuckerberg i nuovi gladiatori? I due magnati del tech al Colosseo a darsele di santa ragione? Una boutade, certamente. Un gossip destinato ad aprire dibattiti sotto l’ombrellone. E se nel (Meta)verso ogni ‘cinquettio’ può diventare possibile, perché non può essere anche realtà? 

A lanciare la notizia un sito molto gettonato tra i patiti dei vip e spesso molto informato, Tmz. ‘Mark Zukemberg, Elon Musk – Italian government offer…- Fight like true gladiator…- At the Colosseum!!!’ il titolo, con foto del fondatore di Meta in competo da judoka e il miliardario visionario della Tesla in maglietta verde militare. “A billionarie brawl between Mark Zuckemberg and Elon Musk?” (rissa miliardaria tra i due?”, in italiano), si domanda Tmz.

Elon Musk, Mark Zuckerberg Contacted by Italy to Fight at Colosseum https://t.co/QLauTW22pu

— TMZ (@TMZ)
June 30, 2023

Musk rilancia, ovviamente su Twitter: “Some change fight happens in Colosseum” (‘Ci sono possibilità che la battaglia avvenga in Colosseo’). E lo scambio di battute va avanti a colpi di Instagram e tweet, con Zuckemberg che si dice “pronto a battermi in un match in gabbia se ci sta anche lui”, e Musk che ribatte via ‘uccellino’ “dimmi solo dove”. 

Some chance fight happens in Colosseum

— Elon Musk (@elonmusk)
June 30, 2023

Ma a dire la sua arriva anche il MiC, il proprietario del Colosseo. Fonti del dicastero retto da Gennaro Sangiuliano un po’ scherzando un po’ no cercano di mettere un freno alla notizia che sta diventando virale sul web. 

“Non c’è stato alcun contatto formale da parte del Ministero né tantomeno alcun atto scritto. Anche se la notizia appare gustosa, è infondata. Il Colosseo viene concesso, non da oggi, per eventi a pagamento di alto profilo quasi sempre a scopo benefico. Ogni richiesta viene valutata attentamente dalla direzione del Parco archeologico che ne verifica la compatibilità ai fini della tutela del sito e non compete all’organo politico”.

“Quanto accaduto questa mattina è l’ennesima dimostrazione che il patrimonio culturale italiano è al centro dell’interesse mondiale. Se Zuckerberg e Musk volessero esibirsi nel Colosseo dovrebbero dare vita a una sfida che si concluda con un abbraccio. E magari sarebbe meglio una sorta di certamen, un duello a colpi di versi in latino. E dovrebbero assicurare un congruo contributo economico da devolvere alla tutela dei beni storico-artistici italiani e magari una quota all’Emilia Romagna”, fanno sapere da via del Collegio romano. 

Il retroscena di tutto questo? L‘intenzione di Meta di aprire una pattaforma social concorrente a quella di Musk. Ma anche il fatto che entrambi, separatamente, si sono allenati nelle arti marziali con un ricercatore del Mit di Boston, Lex Fridman, che è anche un autore di podcast molto seguiti. La Rete, ovviamente ha apprezzato e fatto diventare virale la contesa a colpi di post, approdata poi su Tmz e piombata infine in Italia. Tutto in una note (italiana).

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Primavalle sotto shock chiede giustizia e verità

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AGI – Accanto al luogo in cui è stato ritrovato il cadavere di Michelle Causo, in via Stefano Borgia, quartiere Primavalle di Roma, c’è un campetto e un piccolo parco. “Adesso dovrebbero intitolarlo a lei”, si sfoga una residente parlando con l’AGI.

“Un posto per i ragazzi, in suo nome”. Il quartiere è scosso, chiede giustizia. E di comprendere come sia stato possibile un delitto cosi’ orrendo. L’omicidio di una ragazza adolescente, che dopo essere stata uccisa, è stata abbandonata nei pressi dei cassonetti della spazzatura, in un sacco che si trovava all’interno di un carrello della spesa.

“Un orrore“, dice un passante in via Dusmet, la strada del palazzo dove il 17enne arrestato dalla polizia avrebbe ucciso brutalmente Michelle.

Erano le 15:30 di mercoledì 28 giugno quando un’inquilina dello stabile che risiede al primo piano, tornando da lavoro, ha incrociato il presunto assassino. “Scendendo le scalette c’era questo giovane, non italiano sicuramente, con questo grande sacco nero aperto alla fine da cui uscivano dei vestiti, mutande, calzini, di tutto e di più. Mi ha fatto passare gentilmente, era sicuramente molto agitato“, ha detto all’AGI.

Le scale, appunto. Quelle dei due piani – quaranta scalini in tutto – che l’arrestato avrebbe sceso con il cadavere della vittima all’interno del sacco visto dalla supertestimone. Da lì sono stati percorsi i trecentocinquanta metri per arrivare in via Borgia, dove il carrello è stato abbandona. “Io quel carrello l’ho visto – ha detto una residente che lavora di fronte al luogo del ritrovamento – c’era un telo che avvolgeva qualcosa, con un sacco nero sopra. Tutti i giorni pulisco il marciapiede, il cancello ieri mattina non c’era, avevo pulito. Ho detto: ‘mi hanno buttato un’altra cosa qui. Porto su il cane, vengo e lo tolgo’. E invece è arrivata la polizia”.

Il 17enne accusato del delitto si trova in stato di arresto. È stato interrogato in Questura, negli uffici di via San Vitale. Lunedì si svolgerà l’interrogatorio di garanzia davanti al Gip del tribunale minorile. Secondo quanto si apprende, Michelle sarebbe stata uccisa con più fendenti, scagliati con un coltello da cucina.

“Me l’hanno massacrata – ha detto ieri la mamma – voglio giustizia”. Proseguono, nel frattempo, le indagini sul movente del delitto. In via Borgia gli amici di Michelle lasciano fiori e peluche: “Continua a brillare da lassù”, le scrivono, mentre brividi e lacrime si danno il cambio sui loro volti. 

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Suzuki partner del Marina Militare Nastro Rosa Tour 2023

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ROMA (ITALPRESS) – Il Marina Militare Nastro Rosa Tour 2023, alla terza edizione, è prossimo al via. Fino al 2 agosto si svolgerà il Giro dell’Italia a vela in otto tappe organizzato dalla Marina Militare – in collaborazione con SSi Sports & Events, e con il supporto di Enit e della Federazione Italiana Vela – un’iniziativa che promuove l’Arma e, insieme all’Agenzia Nazionale del Turismo, il progetto “Valore Paese Italia”. Tutto ruoterà attorno alle regate, una serie di eventi velici multi-disciplina, che si svolgeranno in otto località lungo le coste italiane: Genova, La Maddalena, Napoli, Vibo Marina, Taranto, Vieste, San Benedetto del Tronto, PortoRosa (Slovenia) e Venezia/Arsenale. La promozione dei valori della marineria e della vela, oltre all’incentivazione del turismo nautico, sono stati accolti da Suzuki, che ha sposato l’iniziativa fornendo all’organizzazione tre gommoni Focchi motorizzati con fuoribordo Suzuki. Si tratta dei fuoribordo Suzuki DF40A installati sui gommoni Focchi 510 e Focchi 580, modelli che il brand ravennate realizza specificamente per le attività di coaching nella vela. Battelli dunque ad hoc per le regate del Marina Militare Nastro Rosa Tour 2023. Il motore Suzuki DF40A in tutte le sue versioni, è un modello che mette a disposizione affidabilità e facilità d’uso elevate, brillantezza nelle prestazioni, consumi ridotti e quindi minor impatto ambientale. Doti evidenziate in tante occasioni, in primis nei lunghi raid del Club del Gommone di Milano di cui è stato protagonista negli anni. Il DF40A, il fuoribordo “senza patente” di Suzuki, è dotato di un motore 4Tempi di 943 cc, tre cilindri in linea che permettono di avere meno parti meccaniche in movimento, minori attriti e, di conseguenza, minori costi di manutenzione.
Suzuki sarà presente anche nel villaggio itinerante che seguirà il giro nelle sue tappe, con l’esposizione di un Suzuki DF2.5 e un Suzuki DF6A, modelli rivolti a chi utilizza i fuoribordo per motorizzare natanti a vela. Anche l’anima motociclistica sarà rappresentata grazie all’esposizione della Sport Tourer GSX-S1000GT, la moto sportiva con indole da vera viaggiatrice, dotata di un motore 4 cilindri in grado di erogare 152 cv e una coppia poderosa. “Questo evento rientra in quelle attività che fanno breccia nell’interesse di tutti e soprattutto dei ragazzi, per far germogliare e crescere la passione dell’andar per mare – sottolinea Paolo Ilariuzzi, direttore divisione Moto e Marine di Suzuki Italia, commentando la partecipazione al Nastro Rosa Tour 2023, che porta il nome della Marina Militare – La spettacolarità delle barche foiling in regata sarà d’aiuto alla causa di questa manifestazione che, per grado di interesse, è già fra le prime tre competizioni veliche conosciute in Italia. Siamo certi che questa terza edizione possa accrescere l’interesse del pubblico”.
– foto ufficio stampa Suzuki Italia –
(ITALPRESS).

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Rfi, 360 milioni per riqualificare oltre 50 stazioni

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ROMA (ITALPRESS) – Oltre 360 milioni di euro per la riqualificazione e il rilancio di oltre 50 stazioni con quattro nuove gare di Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo infrastrutture del Gruppo FS Italiane.
Gli interventi, che vedono protagoniste le stazioni come nodi intermodali e poli di attrazione per lo sviluppo del territorio, consentiranno non solo di migliorare l’accessibilità pedonale e ciclabile, la sostenibilità e l’efficienza energetica, ma anche di riqualificare le pensiline di banchina, installare ascensori e abbattere le barriere architettoniche.
In particolare, è stata pubblicata una gara dal valore di circa 295 milioni di euro, finanziata anche con fondi PNRR, per opere di manutenzione straordinaria in oltre 30 stazioni. A questa si aggiunge una seconda gara in corso per la realizzazione della nuova fermata di Tolentino Campus lungo la linea ferroviaria Civitanova Marche – Albacina, dal valore di oltre tre milioni di euro.
Sempre nel mese di giugno sono state, inoltre, aggiudicate due gare dal valore complessivo di oltre 65 milioni di euro, anch’esse finanziate parzialmente da fondi PNRR, per opere di manutenzione straordinaria, riqualificazione, efficientamento energetico del fabbricato viaggiatori e delle aree esterne in stazioni ferroviarie distribuite su tutto il territorio nazionale. Nello specifico, una prima gara da circa 18 milioni costituita da due lotti distinti che sono stati aggiudicati rispettivamente a Francesco Comune Costruzioni e al raggruppamento costituito da SE.GI e Maceg; una seconda gara da circa 47 milioni è stata aggiudicata al raggruppamento composta da Quadrio Gaetano Costruzioni e D’adiutorio Costruzioni.
Le gare rientrano nel piano da 5,3 miliardi di euro che RFI ha previsto nei prossimi 10 anni per riqualificare 460 stazioni e sviluppare 54 tra hub, stazioni su linee metropolitane e nuove stazioni.
Si conferma così l’impegno della società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS di trasformare radicalmente le stazioni, affinchè diventino poli attrattivi per le città non soltanto come hub di mobilità integrata, ma anche luoghi sicuri, riqualificati, ricchi di funzioni e servizi per i cittadini. Una riqualificazione che punta all’accessibilità, alla connettività, all’efficienza energetica e all’intermodalità.
-foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).

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‘Ndrangheta, 68 misure cautelari nel cosentino

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COSENZA (ITALPRESS) – Sequestro per un valore di circa 5 milioni e ordinanza cautelare per 68 persone. E’ il risultato dell’operazione di questa mattina a Cassano allo Ionio e in altri centri della provincia di Cosenza.
In particolare, i Carabinieri del Reparto Operativo Nucleo Investigativo – Comando Provinciale di Cosenza, il personale delle Squadre Mobili di Cosenza e Catanzaro e del Servizio Centrale Operativo di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica – Dda di Catanzaro, hanno dato esecuzione all’ordinanza cautelare nei confronti di 68 indagati. Sono accusati, a vario titolo, di associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravato dalle finalità mafiose, oltre che di altri delitti, anche aggravati dalle modalità e finalità mafiose.
Contestualmente i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Cosenza hanno dato esecuzione al sequestro preventivo disposto del Gip di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, di beni immobili, aziende, quote sociali, beni mobili registrati, rapporti finanziari, per un valore stimato di circa 5 milioni di euro.
-foto carabinieri –
(ITALPRESS).

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