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Tg Economia – 29/6/2023

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Tg Economia - 29/6/2023

In questa edizione:
– Primi passi verso l’euro digitale
– Da McDonald’s nuovo progetto per le donne che vogliono fare impresa
– A2A, nel 2022 investiti 15 mln in Sicilia per la transizione ecologica
– Mef, proroga dei versamenti per professionisti e imprese
sat/gtr

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Manpower, 35 lavoratori su 100 a tempo indeterminato

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Manpower, 35 lavoratori su 100 a tempo indeterminato

I contratti a tempo indeterminato si fanno sempre più strada nelle agenzie per il lavoro. Manpower Group ha raggiunto una quota del 35 per cento per questa tipologia contrattuale, come ha spiegato l’amministratrice delegata Anna Gionfriddo, intervistata da Cesare Damiano per il Focus Lavoro & Welfare dell’agenzia Italpress.

sat/gsl

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Una navetta per il cardinal Zuppi

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AGI – L’attenzione di tutti era concentrata sul colloquio con il Patriarca Kirill. Forse più interessante si rivelerà essere quello con Maria Lova-Belova, la cosiddetta commissaria russa per i diritti dei bambini, compagna di Vladimir Putin in un ordine di arresto della Corte penale internazionale con l’accusa di deportazione di bambini dall’Ucraina.

In diplomazia uno gli interlocutori non se li sceglie, nemmeno se uno è un principe della Chiesa. Quindi Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei inviato in missione a Mosca dopo aver visitato Kiev, con lei ha dovuto conferire, visto che senza questo passaggio le prospettive di riportare i piccoli a casa sono pressoché nulle. L’incontro ha avuto luogo oggi, in tarda mattinata.

Non se ne conosce l’esito, ma non vuol dire: gli effetti si capiranno nel dipanarsi del tempo. Se la situazione si sbloccherà lo vedremo in seguito. Lo stop, piuttosto, è tutto sul canale puramente negoziale. Zuppi ha messo in chiaro fin da subito che la sua doppia missione – prima Kiev, oggi la Russia – era di ascolto e buona volontà, nessuna mediazione in senso classico.

Ugualmente le parole con cui il Cremlino commenta gli incontri di ieri del porporato lascia intendere che un negoziato di pace resta nel campo dell’inimmaginabile. Nell’incontro tra il responsabile del Cremlino per gli Affari esteri Yuri Ushakov con Zuppi non si è arrivati a “accordi concreti”. Lo scandisce il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov: le parti si sono “scambiate opinioni e informazioni su questioni umanitarie nel contesto degli affari ucraini, ma non sono state raggiunte decisioni o accordi concreti”.

Resta quindi aperta come unica strada la prosecuzione della trattativa per le questioni umanitarie. I precedenti, a riguardo, non sono negativi. In fondo lo scopo dichiarato era esattamente questo: creare le condizioni per creare una prima disponibilità, su qualsiasi tema, nella speranza di imbastire ulteriori momenti di dialogo. La differenza tra la tappa ucraina della missione e quella moscovita è tutta qui: a Kiev Zuppi si è sentito chiedere da Volodymir Zelensky se il Vaticano avesse un piano concreto per il rientro dei bambini.

Oggi il primo passo concreto è stato fatto. Logico attendersi, a questo punto, una terza tappa: il ritorno a Kiev con le controproposte. E poi, magari, di nuovo a Mosca, senza che nessuno senta l’urgenza di andare in Daghestan. Vedremo, ma uno sbocco di questo tipo rientrerebbe nel normale sviluppo della situazione. Forse certe citazioni, poi, non giungono a caso.

I riferimenti a Kissinger

Prima di partire per Kiev, il cardinal Zuppi ha avuto modo di ricordare la posizione espressa sulla guerra in Ucraina da Henry Kissinger. Ai più è sembrato qualcosa di per lo meno di inusuale: Kissinger di solito è ritenuto il maestro della Realpolitik; è famoso per tutto meno che per le doti di ascolto e di comprensione. E invece Zuppi lo ha citato.

Lo ha citato, forse, in virtù di un precedente. Era il 1973, Guerra dello Yom Kippur. Anche lì, si badi, Mosca minacciò l’uso della bomba atomica (nella fattispecie: se Israele avesse continuato l’avanzata verso il Cairo). Kissinger, ebreo tedesco scampato all’Olocausto perché riparato per tempo in America, fece grossomodo quel che il cardinal Zuppi ha fatto in queste ore.

Vale a dire: si presentò alle capitali coinvolte (non c’erano solo Tel Aviv e Il Cairo) quando apparentemente nemmeno un pertugio di possibilità era aperto, e iniziò ad ascoltare. Arrivava, ascoltava, partiva; atterrava, ascoltava, ripartiva. Così per settimane. La chiamarono la Shuttle Diplomacy, la diplomazia della navetta. Pendolari per una giusta causa. Ora, pare che l’allora Consigliere per la Sicurezza Nazionale americano non disdegnasse tecniche più care alla trattativa di un suk che non all’alta diplomazia.

Vale a dire: fu accusato di andare dall’uno imbellettando la posizione dell’altro a vantaggio della superiore causa della pace. Di ogni posizione, insomma, riferiva quel che a lui faceva piu’ gioco. A chi gli rimproverava la metodologia, lui rispondeva senza mezzi termini: “Ho già visto un Olocausto, non voglio vederne un secondo“.

A conclusione della rievocazione: al chilometro 101 della strada tra il Cairo e Gerusalemme, in una tenda, si trovo’ la pace. Segui’ cinque anni dopo il disgelo, e poi ancora l’abbandono del Sinai da parte di Israele – a buon intenditor poche parole – e rapporti, se non normali, almeno accettabili. Pace fredda, sì, però almeno era convivenza pacifica. È per questo che viene in mente Kissinger, a pensare al viaggio a Kiev del cardinal Zuppi: iniziare a parlare chissà dove poi porta. Le vie del cielo sono infinite. Se percorse con uno Shuttle, poi, diventano anche più brevi.

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Primi passi verso l’euro digitale

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Primi passi verso l’euro digitale

Primi passi verso l’euro digitale. La Commissione Europea ha presentato la proposta legislativa che istituisce il quadro giuridico per il nuovo strumento di pagamento a integrazione delle banconote e delle monete. La proposta va ora adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio, ma a decidere se e quando emettere l’euro digitale sarà la Banca centrale europea.
/gtr

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Malta, abortion bill approved unanimously by Parliament

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – The bill amending Maltàs criminal provisions on abortion which went through the longest and most controversial debates concluded its parliamentary process, with MPs unanimously approving the bill in its third and final reading without the need for a vote.
However, the discussion concerning abortion in Malta is not over yet, declared the Maltese Prime Minister Robert Abela who described the vote as “a historic day for our country.” He added, “people are discussing it anyway, and no politician, Opposition party, or Church can stop that in a democratic society.”
The bill was only made possible following substantial amendments to address the concerns of those who feared that the bill would effectively legalize abortion by stealth and by association.
The bill will now become law as soon as it is signed by the President of Malta: a formality that had been far from a foregone conclusion at the start of the debate. President George Vella had repeatedly asserted that he rather resign than give his assent to a bill liberalizing Maltàs abortion law, and recently sources close to Vella, said that it was Vellàs no that forced the government to change its direction.
The bill allows doctors to carry out an abortion if a woman’s life is at immediate risk or her health is in “grave jeopardy which may lead to her death”. Terminations can only take place once all other treatments have been exhausted and the decision must be taken by three specialists except in emergency cases. Interventions can only take place in licensed clinics and if the fetus can live outside the womb, the doctors must help the mother give birth. Even once the bill is enacted into law, Malta will still have among the strictest abortion laws in the world and abortion will remain illegal under all other circumstances including rape, incest, and severe fetal abnormalities.
(ITALPRESS).
-photo credit agenziafotogramma.it-

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Malta, legge sull’aborto approvata all’unanimità dal Parlamento

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LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il disegno di legge che modifica le disposizioni penali di Malta sull’aborto, ha concluso il suo iter parlamentare con l’appprovazione all’unanimità.
Tuttavia, la discussione sull’aborto a Malta non è ancora conclusa, ha dichiarato il primo ministro maltese Robert Abela che ha descritto il voto come “un giorno storico per il nostro Paese. La gente ne sta discutendo comunque e nessun politico, partito di opposizione o Chiesa può fermarlo in una società democratica”. Il disegno di legge è stato reso possibile solo a seguito di modifiche sostanziali per rispondere alle preoccupazioni di coloro che temevano che avrebbe effettivamente legalizzato l’aborto clandestino. Il disegno di legge ora diventerà legge quando sarà firmato dal presidente di Malta. Una formalità che all’inizio del dibattito era tutt’altro che scontata. Il presidente George Vella aveva ripetutamente affermato che preferiva dimettersi piuttosto che dare il suo assenso a un disegno di legge che liberalizzava la legge sull’aborto e fonti vicine a Vella hanno affermato che è stato il no di Vella a costringere il governo a cambiare direzione.
Il disegno di legge consente ai medici di eseguire un aborto se la vita di una donna è a rischio immediato o la sua salute è in “grave pericolo tale da portare alla sua morte”. La cessazione può avvenire solo una volta esaurite tutte le altre cure e la decisione deve essere presa da tre specialisti salvo casi urgenti. Gli interventi possono avvenire solo in cliniche autorizzate e se il feto può vivere fuori dall’utero, i medici devono aiutare la madre a partorire. Malta avrà comunque una delle leggi sull’aborto più severe al mondo, che rimarrà illegale in tutte le altre circostanze inclusi stupro, incesto e gravi anomalie fetali.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

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Gianni Petrucci entra nel cda della Salernitana

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SALERNO (ITALPRESS) – La Salernitana ha reso noto che “Gianni Petrucci entra a far parte del consiglio di amministrazione del club”. “Petrucci, figura di altissimo livello professionale e dalla lunga carriera come dirigente sportivo, rappresenta un grande valore aggiunto alla struttura societaria granata.
Nella sua carriera Gianni Petrucci è stato commissario straordinario della Federazione Italiana Giuoco Calcio, presidente del CONI ed è l’attuale presidente della Federazione Italiana Pallacanestro”, ha aggiunto il club campano.
“Per me è un grandissimo piacere ed onore accogliere all’interno del cda una figura dalla grandissima caratura umana e professionale come Gianni Petrucci. Una personalità storica del mondo sportivo italiano, che accresce ulteriormente il profilo sempre più elevato e ambizioso che dovrà avere la Salernitana nei prossimi anni”, ha detto il presidente della società granata, Danilo Iervolino.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Festa della vela a Genova, Oscar FIV per Tita e Banti

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GENOVA (ITALPRESS) – Ruggero Tita e Caterina Banti vincono il premio di Velista dell’Anno FIV 2023. FlyingNikka è la Barca dell’Anno 2023 – Trofeo Confindustria Nautica. Patrizio Bertelli premiato come Armatore – Timoniere dell’Anno 2023 – Trofeo BPER Banca. Queste le note salienti, a Palazzo Ducale, a Genova, del tradizionale appuntamento per l’assegnazione degli “Oscar della Vela” nella XXIX edizione del Velista dell’Anno FIV, manifestazione organizzata da Confindustria Nautica e dalla Federazione Italiana Vela. Ad aprire la cerimonia Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica, Francesco Ettorre, presidente della Federazione Italiana Vela, Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, sindaco di Genova.
“Sono orgoglioso del fatto che Confindustria Nautica ha rilanciato il Velista dell’anno FIV è entrata a far parte ufficialmente nell’organizzazione del Velista dell’Anno FIV con la Federazione Italiana Vela, confermando nello stesso tempo la sponsorship del premio Barca dell’Anno – Trofeo Confindustria Nautica”, ha detto Saverio Cecchi.
“Ringrazio Confindustria Nautica – ha dichiarato a ruota Francesco Ettorre – perchè è solo grazie all’unione di intenti di tutte le istituzioni che si ottengono grandi risultati. E’ un onore vedere tanti ragazzi che portano in alto i colori dell’Italia e che sono anche splendidi da vedere. Sono il nostro orgoglio Federale”.
Giovanni Toti, nel suo intervento, ha sottolineato come “La vela, assieme alla nautica e a tutta l’economia del mare, ha la sua casa in Liguria: terra di grandi marinai, di genti che hanno l’acqua come elemento di riferimento costante e nel mare la propria fonte di sostentamento. Per questo Genova è la sede ideale, in questi giorni in cui la nostra regione è ancor di più al centro di questo mondo, per premiare le migliori barche, vere opere d’arte, e i più importanti esponenti di questo sport fatto di tenacia, coraggio e competenza”.
Marco Bucci ha concluso i saluti istituzionali ponendo l’accento sull’ospitalità: “Benvenuti a tutti. Siamo onorati di poter ospitare una così prestigiosa manifestazione proprio nell’anno in cui la nostra città è salita sull’Everest della Vela. Queste sono giornate straordinarie che confermano la nostra posizione di Capitale assoluta della Nautica, frutto di un grande lavoro in sinergia tra Istituzioni e Associazioni di categoria. Un evento che celebra i migliori velisti a livello internazionale, che portano alta nel mondo profonda vocazione velica genovese. Sono fiero di essere qui stasera, come velista e uomo di mare”.
Subito dopo Cecchi ed Ettore hanno accolto sul palco gli ospiti internazionali presenti in platea: Quanhai Li, presidente World Sailing, il vicepresidente della Federazione Vela di Singapore, Tan Sain Kon Jevan, Josep Pla, presidente Eurosaf, e Richard Brisius, presidente di Ocean Race.
Gli ospiti nei loro interventi hanno sottolineato il ruolo della Federazione Italiana Vela in Europa e nel mondo, esaltando in particolare la presenza in sala di tanti giovani atleti già campioni, a dispetto dell’età, e testimoni del futuro della vela italiana e mondiale.
Al termine dei saluti istituzionali, i primi a salire sul palco sono stati i finalisti del premio Barca dell’Anno – Trofeo Confindustria Nautica, ovvero l’armatore Roberto Lacorte per FlyingNikka, Sebastien Nolasco general manager di Italia Yachts e Maria Budano, armatrice del Mylius 60 Fra Diavolo. La serata è proseguita secondo il programma con il premio Armatore – Timoniere dell’anno – Trofeo BPER Banca. Max Sirena, in rappresentanza di Patrizio Bertelli, e Filippo Pacinotti, finalisti del premio, sono saliti sul palco assieme a Gilberto Borghi, responsabile eventi e sponsorizzazioni di BPER Banca, main sponsor dell’evento.
La cerimonia è proseguita con la premiazione da parte della Federazione Italiana Vela dedicata agli atleti e ai tecnici delle classi Olimpiche e Giovanili, che hanno conseguito risultati di rilievo internazionale nel corso del 2022. Gli atleti sono saliti sul palco in rapida successione accompagnati dal presidente della FIV, da Michele Marchesini, direttore tecnico della squadra Olimpica Federale, e da Alessandra Sensini, direttore tecnico del settore Giovanile. La foto di gruppo con 67 giovani atleti sul palco ha concluso uno dei momenti più significativi dell’evento.
In chiusura il momento più atteso della serata, quello dedicato al premio Il Velista dell’Anno FIV 2023. Sul palco sono saliti: Ambrogio Beccaria, Mattia Cesana, Marta Maggetti, Diego Negri e Sergio Lambertenghi, Ruggero Tita e Caterina Banti. A “trionfare” proprio i plurititolati Tita e Banti.
– foto Ufficio Stampa FIV –
(ITALPRESS).

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