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Alpine arriva in Israele

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ROMA (ITALPRESS) – Alpine ha aperto il suo primo showroom in Israele, presso il Freesbe Center a Rishon LetZion nei pressi di Tel Aviv. ” Siamo orgogliosi di presentare finalmente Alpine, la mitica Marca sportiva francese, ai clienti israeliani. Sono certo che gli appassionati di auto sportive apprezzeranno questa linea di prodotti originale, ricca di storia e dal comportamento unico su strada come su pista” ha spiegato Roy Schory, Direttore Generale delle Marche Renault e Dacia presso Freesbe.
Alpine è senza dubbio l’incarnazione delle auto alla francese, fondata su tante vittorie nel mondo delle gare. E’ una marca con una forte eredità e un track record incredibile. E’ anche uno stabilimento di esperti altamente qualificati che producono l’A110 a Dieppe, in Francia. Alpine è il fiore all’occhiello del Gruppo Renault nel motorsport, che consente di tradurre il know-how e l’eccellenza della Formula 1, dell’Endurance e degli ex team di Renault Sport in modelli adatti non solo per la pista, ma anche per la strada.
“Siamo contenti di aprire, per la prima volta in Israele, il nostro 144° punto vendita Alpine nel mondo e di proporre al suo interno tutta la gamma A110. E’, oltretutto, un Paese promettente per sostenere l’ingresso di Alpine nel settore dei veicoli elettrici e i suoi obiettivi ambiziosi di crescita ed espansione internazionale” ha spiegato Emmanuel Al Nawakil. Direttore Vendite, Reti e Lanci di Alpine.
Dal 2021 e con il piano strategico Renaulution, Alpine si è affermata come una Marca dedicata alle auto sportive innovative, autentiche ed esclusive. La Marca entra nell’era dei veicoli elettrici con l’arrivo del suo dream garage composto da 3 auto: la city car sportiva A290, il Crossover GT di segmento C e la rivisitazione della mitica A110. Alpine ha, inoltre, ribadito i suoi obiettivi ambiziosi di espansione sui mercati internazionali in nuovi territori facendo leva su una gamma di prodotti ampliata.

foto: ufficio stampa Renault Group Italia

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Nuova Toyota Prius Plug-in Hybrid

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ROMA (ITALPRESS) – Per la sua quinta generazione, Toyota Prius sarà disponibile in Europa esclusivamente con powertrain Plug-in Hybrid Electric. La Nuova Prius compie il passo successivo in questo viaggio introducendo l’ultimo step evolutivo della tecnologia Plug-in Hybrid Electric (PHEV) in perfetta integrazione dell’approccio multi-tecnologico di Toyota verso la carbon neutrality. Un approccio che ha permesso di mettere su strada oltre 23 milioni di veicoli elettrificati a livello globale, con le versioni Hybrid e Plug-in Hybrid di Prius che da sole pesano oltre 5 milioni di unità. Performance da vera Full Electric (EV) e la convenienza della tecnologia Full Hybrid-Electric Toyota di ultima generazione si uniscono per offrire alla nuova Prius Plug-in Hybrid un doppio DNA. L’autonomia in EV – fino a 86 km nel ciclo combinato WLTP grazie alla batteria da 13,6 kWh – consente una guida completamente elettrica nella maggior parte dei tragitti quotidiani. Per i viaggi più lunghi, o quando la ricarica non è conveniente, il sistema Plug-in Hybrid Toyota di ultima generazione mette in campo maggiore potenza e livelli di emissioni di CO2 estremamente ridotti, pari a 11 g / km nel ciclo combinato WLTP – il valore più basso di sempre per una Prius.
La tecnologia Full Hybrid-Electric di quinta generazione di Toyota sarà senza dubbio in grado di stupire. Il sistema Hybrid offre un miglioramento complessivo dell’esperienza di guida, fornendo più potenza e maggiore efficienza. Il motore TNGA da 2,0 litri eroga 152 CV (112 kW) e lavora in tandem con un nuovo motore elettrico anteriore da 163 CV (120 kW) per una potenza totale di sistema pari a 223 CV (164 kW). Rispetto ai 122 CV (90 kW) della generazione precedente in configurazione ibrida plug-in, la maggiore potenza garantisce un’accelerazione brillante e reattiva. Il piacere di guida non si limita all’incremento di potenza e all’accelerazione sorprendente. Anche il bilanciamento e l’handling sono stati migliorati, grazie alla piattaforma GA-C di seconda generazione della Toyota New Global Architecture (TNGA), caratterizzata da minor peso e maggiore rigidità per una guida più precisa. Il baricentro più basso, ottenuto posizionando la batteria EV sotto il sedile posteriore e spostando il serbatoio del carburante più in basso e più in avanti rispetto alla generazione precedente, contribuisce a migliorare la dinamica di guida e l’agilità.
Nella ricerca della massima efficienza, il tetto a pannelli solari di serie sull’allestimento Lounge può generare fino a 8,7 chilometri di autonomia EV al giorno (in base alla luce solare annuale a Nagoya, in Giappone). I pannelli, sul nuovo modello, sono ora in grado di caricare direttamente la batteria di trazione, senza la necessità di una batteria solare aggiuntiva come sui modelli precedenti. Il tetto è più piccolo di prima, ma grazie alle nuove celle solari, l’efficienza complessiva è migliorata di oltre il 15%. Sebbene la Prius abbia sempre avuto un look fuori dagli schemi, l’ultima generazione risulta essere sorprendentemente armoniosa. L’iconica forma a cuneo, marchio di fabbrica della Prius fin dalla seconda generazione, si è evoluta, adottando linee eleganti e moderne. La silhouette è stata realizzata abbassando l’altezza complessiva di 50 mm, spostando l’apice del tetto all’indietro e adottando pneumatici di diametro maggiore, fino a 19 pollici.
La forma distintiva è esaltata da un passo più lungo di 50 mm rispetto alla generazione precedente. Allo stesso tempo, la lunghezza complessiva è diminuita di 46 mm. La vista posteriore è accentuata da un elemento di illuminazione lineare tridimensionale che enfatizza il design futuristico e focalizza l’attenzione sul logo Prius. L’abitacolo spazioso unisce piacere di guida ed emozionalità per un layout interno all’insegna della semplicità. Per guidatore e passeggeri, l’ambiente è spazioso e costruito con materiali eleganti e di pregio, accentuati da dettagli armoniosi che evidenziano dinamismo senso di utilità.
Il colpo d’occhio una volta alla guida include lo schermo LCD TFT da sette pollici direttamente nel campo visivo del guidatore, migliorando la sicurezza in quanto il conducente può mantenere gli occhi sulla strada. Il cruscotto di nuova concezione privilegia il comfort dell’abitacolo e un layout pulito per massima funzionalità e intrusione minima nel campo visivo. Il cruscotto è composto dallo schermo del sistema multimediale cloud-based Toyota e una compatta plancia per i comandi dell’aria condizionata.
La nuova Prius fa della sicurezza una priorità assoluta. Fornisce una gamma più ampia che mai di funzioni di rilevamento dei pericoli e di sicurezza attiva grazie a Toyota T-Mate, incorporando l’ultima generazione di Toyota Safety Sense (TSS) che ora può essere comodamente aggiornato over-the-air. Il sensore della telecamera frontale e il radar – entrambi migliorati – hanno ora una capacità di rilevamento anteriore, laterale e verticale più ampia, consentendo di rilevare prima gli oggetti più vicini, oltre a identificare un maggior numero di potenziali pericoli, tra cui motocicli e oggetti sul ciglio della strada. I sensori radar laterali anteriori ora sono di supporto alle funzioni Pre-Collision System, Lane Trace Assist e Front Cross Traffic Alert. Una volta a destinazione, la nuova Prius elimina lo stress da parcheggio, grazie al sistema semi-autonomo Advanced Park, che può parcheggiare la vettura in modalità “hands-free” o da remoto.

foto: ufficio stampa Toyota Motor Italia

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Naufragio a Lampedusa, un neonato tra i 40 dispersi

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AGI – Un naufragio di un’imbarcazione con a bordo decine di migranti si è verificato a Lampedusa. Secondo quanto riferisce l’Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim), i dispersi potrebbero essere 40. “Dinamiche e numero sono da confermare”, spiega il portavoce dell’Oim, Flavio Di Giacomo, che aggiunge: “È urgente rafforzare i soccorsi sulla rotta tunisina: i fragili barchini di ferro su cui sono costretti a viaggiare i migranti in fuga dal paese stanno causando quest’anno un inaccettabile numero di morti”.

Tra le 40 persone disperse,- afferma Chiara Cardoletti, portavoce dell’Unhcr – vi è almeno un neonato. “È inaccettabile – sottolinea – continuare a contare i morti alle porte d’Europa, un meccanismo di soccorso in mare coordinato e condiviso tra stati è ormai una questione anche di coscienza”. 

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Approvato bilancio Rap, utile da 380 mila euro

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PALERMO (ITALPRESS) – A Palermo, presso la sede della RAP, società partecipata del Comune che si occupa della gestione dei rifiuti, si è tenuta l’Assemblea dei soci per l’esame del Bilancio relativo all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021. In rappresentanza del Comune ha partecipato, per delega del Sindaco, il vicesindaco Carolina Varchi insieme al presidente della RAP Giuseppe Todaro, ai componenti del CDA, Edoardo Scarlata, Patrizia Porrello, al collegio Sindacale e delle funzioni dirigenziali competenti.
Alla luce dei pareri favorevoli espressi dagli Organi di controllo in carica (Collegio Sindacale e società di revisione) il Socio Unico ha approvato il bilancio di esercizio 2021 di RAP, con un utile di 380.580 euro, “confermando, ancora una volta (trend già costante dal 2019), l’equilibrio economico dei conti, nonchè il buon stato di salute dei conti dell’Azienda”, si legge in una nota.
“Il Progetto di bilancio, oggi presentato al Socio Unico, espone una situazione patrimoniale più solida con una sensibile riduzione dei debiti verso i fornitori (circa tre milioni); una altrettanto sensibile riduzione dei costi per servizi (circa sei milioni di euro). Il costo del personale rimane costante e si attesta attorno ai 77 milioni”, prosegue la nota.
“In un clima di grande serenità e in pieno regime di collaborazione, anche grazie al lavoro di coordinamento svolto dal mio ufficio controllo partecipate, – dichiara il Vicesindaco Carolina Varchi – oggi ho approvato un importante strumento che consentirà alla Rap di proseguire nel suo percorso di rilancio. Il bilancio 2021, fermo al palo da qualche mese, finalmente – continua la Varchi – viene sboccato tenendo conto degli esiti della transazione con la curatela, Ex Amia, stipulata nell’ottobre scorso che ha definito il passaggio dell’intero complesso immobiliare di Bellolampo alla RAP”.
Sempre questa mattina, in prosecuzione dell’incontro sindacale della settimana scorsa, l’Azienda RAP ha fornito una informativa alle organizzazioni sindacali sul piano industriale che va dal 2023 al 2026.
Nel dettaglio è stato rappresentato: la previsione delle dotazioni impiantistiche, dei mezzi e del personale, l’implementazione sugli obiettivi da raggiungere sulla raccolta differenziata con annessa l’ottimizzazione del polo impiantistico di Bellolampo. Si è trattato anche degli obiettivi da portare avanti sullo spazzamento cittadino e relativo all’area di igiene ambientale e del suolo e del piano del fabbisogno del personale necessario alla RAP per l’attuazione delle linee di indirizzo e sviluppo previste ed inserite nel piano industriale per il quadriennio sopracitato.
Il valore della produzione del piano industriale cresce dai 110 milioni del primo anno fino ai 120 milioni del 2026 e prevede investimenti per oltre 300 milioni di euro.
Le Organizzazione sindacali hanno espresso condivisione al documento programmatico riservandosi di fornire ulteriori riflessioni il prossimo lunedì.
“Dopo la condivisione del piano industriale con le Organizzazioni Sindacali, – spiega il presidente della RAP Giuseppe Todaro – gli atti saranno trasmessi, dopo l’asseverazione da parte degli organi di controllo interni all’Azienda, al Socio Unico e ai competenti uffici comunali, alla giunta e successivamente al Consiglio Comunale. Dopo le prescritte autorizzazioni potremo finalmente avviare, in concreto, il rilancio di RAP in termini di forza lavoro ed investimenti. Oggi la RAP – continua Todaro- è ad una svolta epocale. I prossimi quattro anni potranno cambiare il volto di RAP attraverso un poderoso ingresso di risorse umane, strumentali, impianti ed un importante investimento che tiene conto anche dei finanziamenti di derivazione pubblica messi a disposizione dall’Amministrazione Comunale Lagalla”.
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A Jeep Avenger il premio “Small Bev” di Autovista Group Residual Value

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TORINO (ITALPRESS) – La nuova Jeep Avenger, il primo SUV Jeep 100% elettrico, è stata scelta come vincitrice del premio Autovista Group Residual Value Award per i Small BEV. “Siamo particolarmente entusiasti della categoria Small BEV, poichè nell’ultimo decennio abbiamo assistito a un numero crescente di modelli completamente elettrici pesanti, grandi e costosi”, ha dichiarato Christof Engelskirchen, capo economista di Autovista Group. Questo giunge in un momento in cui l’adozione sul mercato di massa è la vera sfida che la tecnologia sta affrontando. La scelta di piccoli BEV resta limitata all’interno dei mercati delle auto usate, ma di recente sono stati lanciati diversi nuovi modelli di recente”. L’elenco ristretto della categoria Small BEV comprendeva 26 auto, tutte classificate tra le prime cinque in uno dei 17 Paesi analizzati dagli esperti di Autovista Group. In linea con l’approccio Small BEV, la categoria ha preso in esame tutti i tipi di carrozzeria del segmento A e B, con i SUV in concorrenza con le piccole utilitarie.
Secondo i giudici, Jeep Avenger, lanciata di recente e già vincitrice di numerosi premi – Car Of The Year 2023; Women’s World Car of the Year (WWCOTY) del 2023 nella categoria “Family SUV”; “Electric Car of the Year” e “Best Electric City Car” nell’ambito degli “Electric Awards” 2023 di TopGear.com; Best Small Car nell’ambito degli “Autocar Awards” 2023 – ha offerto le migliori prestazioni nella sua categoria. Nuova, robusta e non così piccola per il segmento, con una lunghezza di 4,08 metri, vanta anche un’autonomia combinata WLTP di 400 km, che la pone al vertice della categoria. “Soprattutto, è la meritevole campionessa di Residual Value nella categoria dei piccoli BEV”, ha dichiarato Engelskirchen. “Siamo onorati di ricevere questo importante riconoscimento da Autovista Group per la nuova Avenger, che sosterrà le vendite e gli obiettivi di crescita del marchio Jeep in Europa”, ha dichiarato Eric Laforge, Head of the Jeep Brand in Enlarged Europe. Ha attribuito l’elevato valore residuo dell’Avenger all’eccezionale qualità e al posizionamento unico del BEV nel segmento B.
“La nuova Avenger rappresenta l’ingresso del marchio Jeep nell’arena dei BEV e offre libertà a tutto tondo e molto spazio interno in un SUV di circa 4 metri. E’ molto compatta all’esterno ma incredibilmente spaziosa all’interno, e offre flessibilità e spazio per passeggeri e oggetti. L’Avenger è dinamica e allo stesso tempo facile da gestire”, ha aggiunto Laforge.
Jeep Avenger 100% elettrica può raggiungere un’autonomia di 400 km (WLTP), che può aumentare fino a 550 km se utilizzato nella “guida cittadina”. Grazie alle funzionalità di ricarica rapida, la batteria può passare da una carica del 20% all’80% in soli 24 minuti. Per chi è in movimento, tre minuti alla presa di corrente sono sufficienti a garantire un’autonomia di 30 km.
“Il mercato europeo ha esigenze e aspettative diverse, da nord a sud e da ovest a est”, ha sottolineato Laforge. Ma il marchio Jeep ritiene che Avenger possa soddisfare molte esigenze diverse, poichè il design e lo sviluppo del veicolo sono stati effettuati nella regione europea. Il modello è entrato in produzione nello stabilimento Stellantis di Tychy, in Polonia, all’inizio di quest’anno, quindi i clienti vedranno presto i vantaggi di questo approccio incentrato sulle specifiche necessità dell’automobilista europeo. “Riteniamo che Avenger sia la scelta giusta per chi cerca un’auto compatta, robusta e innovativa, che offra tecnologia all’avanguardia, spazio e comfort e al tempo stesso tanto divertimento”, ha concluso Laforge.

foto: ufficio stampa Stellantis

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In mare aperto Tracce del virus Sars-Cov2

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In mare aperto Tracce del virus Sars-Cov2

Il mare sta male, soffocato dall’impatto delle attività umane, in termini di inquinamento ‘diretto’ o di effetti come i cambiamenti climatici, e i segni del ‘passaggio’ dell’uomo sono ormai ubiquitari, dal Mediterraneo alle acque del Polo Nord. A fare la diagnosi, sono stati gli esperti riuniti nel convegno “Mare e salute”, che si è tenuto all’Istituto Superiore di Sanità. Dalla salute degli oceani, avvertono gli esperti, dipende strettamente anche quella del resto del pianeta e dell’uomo, una prospettiva di ‘planetary health’ su cui insistono anche gli ultimi trattati approvati dall’Onu sull’argomento, e la cooperazione scientifica e le partnership istituzionali rappresentano la strategia di elezione per produrre conoscenze ed elaborare strategie.
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Covid, la qualità dell’aria pesa sul rischio di infezione

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Covid, la qualità dell’aria pesa sul rischio di infezione

Esiste un legame tra incidenza di infezioni da SARS-CoV2, mortalità per COVID-19 ed esposizione di lungo periodo ad alcuni fra i principali inquinanti atmosferici nel nostro Paese, quali il biossido di azoto e il particolato atmosferico. Lo dimostrano i risultati di EpiCovAir, un progetto epidemiologico nazionale di ricerca su COVID-19 e inquinamento promosso dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Le indagini hanno riguardato 4 milioni di casi di SARS-CoV-2 e 125 mila decessi registrati dal Sistema Nazionale di Sorveglianza Integrata COVID-19 tra i 60 milioni di italiani residenti in 7800 comuni durante le prime tre ondate epidemiche, con un’incidenza di 67 casi infetti su 1000 abitanti e un tasso di letalità di 31 decessi ogni 1000 persone contagiate.
mrv

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BAT Italia inaugura il nuovo A Better Tomorrow Innovation Hub a Trieste

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TRIESTE (ITALPRESS) – E’ stato inaugurato oggi A Better Tomorrow Innovation Hub, il nuovo centro globale di produzione e innovazione di BAT Italia dedicato alle nuove categorie di prodotti a potenziale rischio ridotto, realizzato presso il sito di FREEste a Bagnoli della Rosandra, nei pressi di Trieste.
Alla cerimonia di apertura, ideata, pianificata e realizzata in modo da minimizzare l’impatto negativo sull’ambiente e da lasciare un’eredità positiva alla comunità, hanno partecipato Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Sandra Savino, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Economia e delle Finanze (con un messaggio), Sandy Klun, Sindaco di San Dorligo della Valle, Roberto Dipiazza, Sindaco di Trieste, Zeno D’Agostino, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Paolo Privileggio, Amministratore Delegato Interporto di Trieste, Antonio Cantiani, Direttore dell’Ufficio delle Dogane di Trieste e Federica Seganti, Presidente e Amministratore Delegato di Friulia. Ad accoglierli i vertici dell’azienda Fabio de Petris, Amministratore Delegato di BAT Italia, Alessandro Bertolini, Vicepresidente di BAT Italia, Andrea Di Paolo, Vicepresidente di BAT Trieste, Luigi Giucca, Group Head of Supply Network Operations di BAT e Francesca Saule, Digital Marketing Growth Hub Lead.
Il progetto industriale, del valore di 500 milioni di euro in cinque anni, conferma il forte impegno dell’azienda a sostegno del sistema Paese, con future ricadute occupazionali positive, stimate in 2.700 posti di lavoro fra diretti e indiretti. A oggi sono state assunte quasi 100 persone, su un totale previsto di 600: con un incremento previsto di circa 100 nuovi dipendenti all’anno per i prossimi cinque anni.
I reparti produttivi potranno ospitare complessivamente fino a 12 linee produttive: a oggi tre linee produttive sono dedicate al Modern Oral Velo e una alla Nicotine Replacement Therapy.
L’Innovation hub è dedicato alle nuove categorie di prodotti a potenziale rischio ridotto: oggi, Velo della categoria ‘Modern Oral’ è il primo prodotto realizzato nel nuovo hub di Trieste e il primo ‘made in Italy’. BAT è quindi la prima azienda del settore a distribuire in Italia l’intera gamma di queste nuove categorie, che comprende anche le sigarette elettroniche Vuse e i prodotti a tabacco scaldato come glo. Insieme a Vuse e glo, Velo si inserisce nella strategia di BAT per realizzare A Better Tomorrow, ovvero costruire un futuro migliore riducendo l’impatto delle proprie attività sulla salute dei consumatori, proteggendo l’ambiente e coltivando una stretta collaborazione con le comunità in cui opera. Nel polo triestino saranno sviluppati anche prodotti per la terapia sostitutiva della nicotina.
Il nuovo complesso industriale ospita anche la digital boutique di BAT, l’acceleratore della trasformazione digitale dell’azienda: un laboratorio di innovazione, il primo in Europa di BAT, in linea con le altre strutture all’avanguardia realizzate per supportare le attività digitali del Gruppo e mettere a disposizione di tutte le sedi BAT nel mondo progetti pilota innovativi in tre aree: ESG, dedicata al miglioramento delle performance in ambito sostenibilità; Marketing, per lo sviluppo di soluzioni al servizio della relazione con i consumatori, e Future of Work, area focalizzata sulla ricerca di modalità di lavoro più agili e smart per i dipendenti. Due sono le anime della boutique: il Growth Hub for Americas & Europe, un centro di eccellenza dedicato alla trasformazione digitale delle attività dell’azienda, e l’Innovation Lab, focalizzato su progetti dedicati all’open innovation attraverso collaborazioni e partnership esterne.
‘Il completamento del ‘A Better Tomorrow Innovation Hub’ segna una tappa fondamentale nella strategia globale di BAT per l’innovazione e la sostenibilità. Il nuovo polo produttivo è infatti dedicato ai prodotti a potenziale rischio ridotto, che fanno di BAT la prima azienda del settore a distribuire la gamma completa di queste nuove categorie in Italia. La realizzazione del nostro nuovo centro globale di produzione e innovazione rappresenta, inoltre, un contributo concreto alla crescita occupazionale ed economica del Paese. Basti pensare che al di là dei 2.700 nuovi posti di lavoro stimati e degli investimenti fino a 500 milioni di euro per il nuovo sito, alla cui costruzione hanno contribuito 88 aziende italiane con commesse per più di 35 milioni di euro, negli ultimi dieci anni BAT Italia ha investito oltre 300 milioni di euro per l’acquisto di tabacchi italiani di alta qualità, supportando circa 400 aziende della filiera agricola di BAT Italia, che conta oltre 6.000 addetti. Abbiamo inoltre creato proprio in Italia un sistema di Open Innovation che ci consente di collaborare continuativamente con innovative start up italiane che utilizzano tecnologie avanzate per dare risposte concrete alle sfide che affrontiamò, ha dichiarato Fabio de Petris, Amministratore Delegato di BAT Italia.
‘L’inaugurazione di oggi ci riempie di orgoglio, perchè rappresenta un traguardo importante per l’azienda, ma anche un’opportunità di crescita e sviluppo per il territorio e la comunità di Trieste. L’Innovation Hub è stato realizzato in un anno e nove mesi dall’annuncio, partendo da un prato e da un progetto su carta, in tempi estremamente brevi. Questo risultato è stato reso possibile dalla capacità di fare rete e sviluppare sinergie tra pubblico e privato: in primis con la Regione Friuli Venezia Giulia, la società di infrastrutture Interporto Trieste S.p.A. e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale – Porti di Trieste e Monfalcone. Il percorso che ci ha portato qui oggi è stato reso possibile anche grazie alla collaborazione di molte aziende del territorio. Un percorso che vogliamo implementare anche nel futuro per continuare a costruire un domani migliore per tutta la comunità’ ha commentato Andrea Di Paolo, Vicepresidente di BAT Trieste.
‘Con l’inaugurazione del Trieste Innovation Hub, un grande progetto di BAT su innovazione e sviluppo sostenibile in prodotti di nuova generazione, si realizza un imponente investimento di 500 milioni in 5 anni con la creazione di 2.700 posti di lavoro di cui circa 600 diretti in una grande area strategica italiana che avrà positive ricadute su tutto il territorio. L’Italia del fare e dell’innovazione torna ad essere al centro dell’interesse degli investimenti internazionalì, ha dichiarato Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy.
‘L’inaugurazione dell’Innovation Hub di BAT rappresenta un’ulteriore opportunità di arricchimento per un territorio, quello regionale, già riconosciuto dalla Commissione Europea quale ‘forte innovatorè e che, in anni recenti, ha saputo distinguersi quale promotore di azioni – anche di respiro internazionale – mirate a rispondere alle principali sfide del futuro con un approccio pragmatico e lungimirantè, ha detto Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia.
‘Questa inaugurazione rappresenta il successo di un modello di organizzazione del nostro territorio che vede nel sistema portuale uno snodo fondamentale. In pochi anni un sito che stava per essere dismesso, è diventato parte di un disegno di sviluppo, grazie all’Interporto di Trieste e ai suoi soci. Abbiamo investito molto anche per migliorare l’accessibilità di quest’area, che a breve sarà pienamente integrata con la ferrovia, dopo la conclusione dei lavori di RFI alla stazione di Aquilinia. Questo sito con il supporto della Regione FVG oggi è soprattutto il luogo simbolo delle possibilità che il nostro Paese può avere all’interno dell’evoluzione della logistica globale, dimostrando che anche in Italia, si possono dare risposte efficaci e affidabili a player importanti che desiderano investire. Per questo ringrazio BAT, gruppo multinazionale che ha creduto nel nostro modello di sviluppo, tanto che ha portato in un anno e mezzo lo stabilimento all’effettiva operatività, creando nuove opportunità di lavoro. Sono tempi di risposta e risultati di cui possiamo andare orgogliosi a vantaggio della comunità triestina e regionalè ha commentato Zeno D’Agostino, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale.
-foto ufficio stampa Bat Italia-
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