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A Taormina “ThinkingGreen”, tra gli ospiti Libeskind e Salvini

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TAORMINA (MESSINA) (ITALPRESS) – Sviluppo sostenibile e salvaguardia dell’ambiente. Da questi concetti riparte “ThinkingGreen”, il ciclo di convegni che accompagna e supporta il Nations Award, prestigioso Premio Cinematografico delle Nazioni nato negli anni ’70 di cui è organizzatore Michel Curatolo. Dal 7 al 9 luglio a Taormina si terrà l’edizione 2023 della rassegna, una svolta importante nella storia di “ThinkingGreen” che punta a caratterizzarsi come un vero e proprio “salotto dell’economia sostenibile” con al centro i temi e i personaggi più rappresentativi del processo di transizione ecologica e sostenibile che l’economia italiana e mondiale ha avviato e deve portare avanti in vista della sfida Zero Net.
Di rilievo gli ospiti che interverranno nelle sale dell’NH Hotel, con l’obiettivo comune di lanciare un appello per la tutela del pianeta.
Nel programma, in via di definizione, spicca la presenza dell’architetto di fama internazionale Daniel Libeskind, progettista pluripremiato che terrà una lectio magistralis. Considerato tra i più importanti esponenti dello stile decostruttivista, Libeskind si è aggiudicato nel 2002 il concorso per la ricostruzione del World Trade Center di New York. Suo il progetto del Centro Direzionale Ponte sullo Stretto di Villa San Giovanni.
E proprio il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria sarà un tema ampiamente analizzato nel corso della rassegna. Nelle sei tavole rotonde previste, si discuterà infatti anche del Ponte e delle opere connesse in una prospettiva di rigenerazione urbana sostenibile nell’area metropolitana dello Stretto. A concludere il dibattito sarà Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
ThinkingGreen 2023 gode dell’alto patrocinio del Senato della Repubblica, del patrocinio e del supporto della Regione Siciliana, dell’Università di Messina. Preziosa inoltre la collaborazione dell’Ordine professionale degli Architetti di Messina e dall’Ordine professionale dei Medici di Messina.

– foto ufficio stampa thinkingGreen –
(ITALPRESS).

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Esplode un’auto in Tangenziale a Napoli, due feriti gravi

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AGI – Un’esplosione nel vano motore e l’auto prende fuoco senza dare il tempo ai due occupanti di mettersi in salvo. Un uomo e una donna sono rimasti gravemente ustionati nell’incendio dell’auto sulla quale viaggiavano lungo la Tangenziale di Napoli, tra le uscite di Corso Malta e Capodimonte, in direzione Pozzuoli.

L’area è quella della zona ospedaliera e l’esplosione si è verificata intorno alle 14, tra il traffico. Sul posto sono arrivate due squadre dei vigili del fuoco e due ambulanze del 118. Le fiamme che hanno avvolto la Volswagen Polo sono state spente in poco tempo e le due persone a bordo del veicolo soccorse e caricate sulle ambulanze per essere trasportate in codice rosso nel vicino ospedale “Cardarelli”, dove è attivo un centro per i grandi ustionati.

Le loro condizioni sarebbero gravi. Sul posto anche la polizia stradale che ha avviato le indagini per ricostruire la dinamica dell’accaduto e per ripristinare il traffico che ha registrato fino a 5 chilometri di coda tra le uscite di Fuorigrotta e Corso Malta per curiosi.

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“Meta Insieme”, a Bari progetto Intesa Sanpaolo per i giovani detenuti

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BARI (ITALPRESS) – Si può fare “Meta Insieme”. Intesa Sanpaolo e Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking hanno presentato oggi all’Istituto penale minorile “Fornelli” di Bari un progetto promosso per supportare i giovani detenuti degli Ipm del Paese, finalizzato a favorire il recupero di una dimensione di legalità e il loro reinserimento nella società grazie all’offerta di percorsi formativi e alla creazione di opportunità di lavoro. Un piano di interventi che mira a coinvolgere, in azioni di sistema, anche le istituzioni pubbliche, il tessuto produttivo e le comunità locali.
La prima sperimentazione del progetto è stata sviluppata nel capoluogo pugliese, dove oggi si conclude una settimana di camp estivo condotto dall’ex campione di rugby Diego Dominguez, che ha coinvolto i ragazzi del carcere con interventi di promozione, su un piano pratico-applicativo, dei valori del rispetto delle regole, della legalità e degli altri, oltre che di affermazione dell’importanza della determinazione nel perseguimento di un obiettivo.
All’incontro di presentazione sono intervenuti il direttore dell’istituto Nicola Petruzzelli, la responsabile social development and university relations di Intesa Sanpaolo Elisa Zambito Marsala, il direttore regionale di Puglia e Basilicata dell’istituto bancario Alberto Pedroli, il responsabile area sud di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking Ciro Lupo e lo stesso Dominguez. Al termine della mattinata hanno portato la loro testimonianza due atleti paralimpici: la capitana nazionale italiana di pallavolo sorde Ilaria Galbusera e il plurimedagliato campione paralimpico di sci nautico Daniele Cassioli, per una riflessione sul rapporto tra fragilità e sport e su come il messaggio universale di quest’ultimo possa essere strumento di reale inclusione.
“Meta insieme” fa parte di un ampio filone di intervento che la banca guidata da Carlo Messina ha avviato nelle carceri italiane a partire dal 2018 con progetti come “Golden Links: i legami sono oro”, che offre occasioni di inclusione e lavoro a persone in stato di detenzione e persone fragili e “(ri)Abilita, agricoltura sociale per i giovani dell’area penale”, con opportunità di formazione in agricoltura sociale, a partire dall’Istituto penale per i minorenni di Bari.
“Noi – spiega Zambito Marsala – siamo impegnati nel sociale da parecchi anni. Già con il precedente piano industriale abbiamo dichiarato di voler essere una delle prime impact bank al mondo. L’intervento sociale rappresenta per noi una priorità e l’abbiamo nuovamente inserito tra gli obiettivi del nostro piano industriale 2022-2025. La possibilità di riscatto che possiamo supportare, partendo dagli Ipm, rappresenta per noi un impegno importante. Cominciamo con un percorso sui valori, utilizzando lo sport e potendo contare su un campione come Diego Dominguez, che ci accompagna con la sua esperienza in questo progetto. Poi seguiranno percorsi di education e di inserimento lavorativo per supportare i ragazzi nella riacquisizione della loro dignità sociale e civile”.
“Partendo dallo sport – afferma Pedroli – bisogna avvicinarsi a realtà delicate come questa, conoscerle e conoscere le persone, trovarne come la comandante Mavellia e il direttore Petruzzelli, che hanno grande sensibilità e grande disponibilità e poi vedere se passo passo è possibile costruire qualcosa che possa durare nel tempo: non è una settimana di sport, ma il primo passo di un momento di avvicinamento. L’idea che mi piacerebbe veder nascere è che tutti gli ospiti che abbiamo invitato oggi, che costituiscono parte del tessuto economico pugliese, possano adottare il carcere. Il numero dei detenuti che sono qua non è così elevato e l’economia pugliese, anche se può mettere in campo la potenza di quelle lombarda, piemontese e veneta, ha la possibilità di assorbire queste persone in uscita dal carcere. Se manca uno sbocco professionale (debitamente formato e protetto), queste persone hanno un altissimo rischio di ricaduta”.
“Lo sport – aggiunge il direttore Petruzzelli – è un elemento fondamentale del trattamento educativo, che anche da regolamento ha diritto di cittadinanza assoluto all’interno delle carceri. Esso infatti veicola i valori della solidarietà, della sana competizione, del rispetto delle regole e della disciplina, quindi riesce a portare i ragazzi sulla giusta strada. Questo progetto coinvolge tutti i ragazzi attualmente presenti nell’istituto, che sono 27 su una capienza totale di 35”.

– foto xa2/Italpress

(ITALPRESS).

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Tg Economia – 23/6/2023

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Tg Economia - 23/6/2023

In questa edizione:
– Michelin Italia investe 65 milioni e inaugura Hub 4.0
– Reputazione e identità digitale, due nuovi must have per le aziende
– Antolini, così la formazione continua ottimizza i processi produttivi
– Pil meglio delle attese ma l’industria non decolla
abr/gtr

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Uccisa dal fratello a coltellate, il marito testimonia al processo

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AGI – Vide dalla finestra di casa la moglie aggredita dal fratello, che l’accoltellò più volte, e non uscì in strada, ma si barricò in casa per proteggere il figlio e chiamò subito i soccorsi. Gianluca Calzona, marito di Alice Scagni, uccisa con 20 coltellate il 1 maggio 2022 dal fratello Alberto, sotto casa, mentre portava a spasso il cane, ricostruisce nel processo le fasi concitate e drammatiche di quell’aggressione mortale.

“Dopo che ho visto dalla finestra Alice che stava urlando, ho chiamato i soccorsi e sono rimasto al telefono con loro e non appena è arrivato mio padre a cui ho affidato il bambino (di un anno, ndr) sono sceso. Ho preso un coltello del pane perché temevo che Alberto volesse entrare in casa per far del male a nostro figlio”. 

Calzona in aula ha ricostruito tutto: dal primo incontro con Alice all’ultimo giorno della loro vita insieme. Ha descritto i rapporti – non intensi e frequenti – con Alberto e il peggioramento del suo stato psico fisico nell’ultimo anno, aggravato dall’abuso di alcol e droga.

Attualmente l’uomo è unica parte civile al processo. La sua testimonianza è durata circa 2 ore, mentre i genitori di Alberto Scagni hanno portato una giustificazione medica e non si sono presentati. “Alice – ha raccontato i marito – faceva un po’ da collante tra tutta la famiglia: ogni volta che c’era una lite o un problema, tutti si rivolgevano a lei, perché era brava a mediare e a cercare di mettere d’accordo tutti”.

Alice “non voleva mai scontentare i genitori soprattutto la madre con la quale si sentiva sempre in difetto e che la faceva sentire in colpa se si mostrava preoccupata per le condizioni del fratello”. I genitori, ha aggiunto “lo giustificavano in tutto” e che, con la motivazione dell’epilessia spiegavano tutto.

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In Sardegna liberato “Carletto”, giovane esemplare di Caretta caretta

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PORTO TORRES (ITALPRESS) – Lo scorso 16 febbraio, nel Golfo dell’Asinara, è stato recuperato un giovane esemplare di Caretta caretta.
“Oggi, dopo un periodo di osservazione a cura del Centro recupero tartarughe marine del Parco nazionale dell’Asinara, abbiamo potuto liberare ‘Carlettò a Punta Lunga, restituendolo al suo habitat naturale”, ha detto l’assessore regionale sardo della Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, che durante una visita nel Parco nazionale dell’Asinara, ha partecipato alla liberazione della tartaruga.
L’esemplare, di appena due chili, era stato recuperato e curato dai veterinari del Centro perchè aveva difficoltà nell’immersione ed era stato trasferito all’Osservatorio del mare nel Parco per effettuare tutti gli accertamenti clinici.
“L’attività di protezione e salvaguardia delle tartarughe Caretta caretta è curata dalla ‘Rete regionale per la conservazione della fauna marinà, con il coordinamento dell’Assessorato regionale e la collaborazione del Corpo forestale e delle Capitanerie di porto – ha aggiunto l’assessore Porcu -. Le spiagge della Sardegna, sovente, sono scelte da questa specie anche per nidificare, a riprova dell’ottimo stato di salute dei nostri litorali, dove trovano le condizioni climatiche giuste. Nelle prossime settimane, approfittando delle condizioni climatiche e del traffico nautico ancora contenuto, altri esemplari di tartarughe saranno rimessi all’interno del loro ambiente naturale. La Regione è impegnata da tempo sul tema della biodiversità marina, che rappresenta un fattore di ricchezza ambientale”.
Subito dopo, l’assessore Porcu ha inaugurato, a Cala Reale, lo spazio espositivo riservato allo scheletro di una balenottera che si era spiaggiata a Sorso nel 2017. L’allestimento dello spazio, aperto al pubblico, è stato curato, nella chiesetta di Cala Reale, dal Parco e dall’associazione Crama.
Infine, ha partecipato alla tavola rotonda “Dialogo transfrontaliero a supporto della Carta di partenariato Pelagos”. Alla Carta, sottoscritta da Francia, Italia e Principato di Monaco, hanno aderito oltre 136 Comuni, che svolgono attività di formazione, sensibilizzazione, comunicazione e primo intervento in caso di spiaggiamento di cetacei sul proprio territorio.
“Con l’Accordo Pelagos – ha spiegato l’assessore dell’Ambiente – è stato creato un santuario per la protezione dei mammiferi marini nel Mediterraneo. Vogliamo migliorare la conservazione dell’ambiente marino, valutando e gestendo l’impatto dell’uomo sulle specie e sull’habitat. La ‘Carta Pelagos’ è lo strumento col quale i comuni costieri del Santuario realizzano le attività in favore dei mammiferi marini e del loro habitat”, ha concluso l’assessore Porcu.

– Foto Ufficio stampa Regione Sardegna –

(ITALPRESS).

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MaraBadminton sul tetto d’Europa, Beninati “Un esempio”

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ROMA (ITALPRESS) – Il badminton azzurro scrive una pagina di storia. Lo fa con i colori del Matex MaraBadminton, che si laurea campione d’Europa aggiudicandosi una finale emozionante per 3-1 contro gli spagnoli del Recreativo IES La Orden, ciliegina sulla torta al termine di una competizione praticamente perfetta. Nove i nomi scolpiti nella storia del movimento azzurro, visto che per la prima volta un team italiano è riuscito nell’impresa di conquistare l’European Club Championship, la Champions del badminton: gli atleti Matteo Massetti, Malena Norrman, Lucia Rodriguez, Ania Setien, Andreas Sondergaard, Gianna Stiglich e Chirstopher Vittoriani, l’allenatore Rosario Maddaloni e il team manager Francesco Feliziani. Il sogno si è trasformato in realtà nell’attimo in cui Maddaloni ha sollevato la coppa prendendola dalle mani del neo presidente di Badminton Europe Sven Serre. Per realizzare questa grandiosa impresa è stato necessario l’apporto di tutto il sodalizio sardo a partire dall’imbattibile coppia di doppio misto formata da Andreas Sondergaard e Malena Norrman, che ha sconfitto in due set (21-13; 21-11) Pablo Abian e Haidee Ojeda. A portare sul 2-0 il Matex MaraBadminton è stata Ania Setien che nel singolare femminile – facendo ricorso al terzo parziale (21-18; 13-21; 21-16) – ha avuto la meglio su Daniella Gonda. L’inossidabile Pablo Abian ha provato a riaccendere la luce per gli spagnoli riuscendo nella non facile impresa di togliere il punto di singolare maschile a Christopher Vittoriani (18-21; 21-6; 21-17) ma il doppio femminile formato da Malena Norrman e Lucia Rodriguez ha chiuso i conti superando in due set (21-10; 21-18) Haidee Ojeda e Laura Santos. “E’ stata una finale ricca di emozioni – le parole di Maddaloni – Si conclude una stagione faticosa, ricca di difficoltà, ma con il giusto premio a un club che sin dall’inizio ha avuto grandissime ambizioni e che in tre anni ha costruito un sogno incredibile. Quando ho scelto di abbracciare questo progetto trasferendomi in Sardegna da Milano sapevo di poter puntare a questi traguardi, sono orgoglioso di aver portato in giro per l’Europa l’orgoglio sardo”. Per Carlo Beninati, presidente della FIBa, “il nostro movimento potrà trarre, ne sono sicuro, grande stimolo per cercare di emulare in futuro la squadra sarda – le sue parole all’Agenzia Italpress – La dirigenza del Matex MaraBadminton, infatti, deve essere di esempio perchè, in pochi anni, ha saputo programmare e ottenere poi obiettivi prestigiosi come due secondi posti nel campionato italiano a squadre oltre al raggiungimento della conquista della coppa europea per club”.
– foto ufficio stampa FIBa –
(ITALPRESS).

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I giudici annullano la trascrizione del figlio di due papà

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AGI – Nuovo step nel caso delicato delle trascrizioni dei figli delle coppie omogenitoriali. Il tribunale di Milano ha detto ‘no’ alla trascrizione dell’atto di nascita relativo a un bambino nato all’estero attraverso la maternità surrogata. Valide invece le trascrizioni che riguardano tre coppie di donne che si erano affidate alla procreazione medicalmente assistita.

È di qualche giorno fa la decisione del Tribunale di Padova che ha dichiarato illeggittimi gli atti di nascita di bimbi nati da due mamme

Tornando a Milano, il Tribunale era stato chiamato a decidere su 4 impugnazioni proposte dalla Procura della Repubblica. In un procedimento è stato chiesto l’annullamento della trascrizione dell’atto di nascita relativo a un minore nato all’estero da due uomini con la maternità surrogata. Negli altri tre procedimenti è stato invece chiesto l’annullamento della trascrizione del riconoscimento del figlio effettuato davanti all’ufficiale dalle due mamme, con la fecondazione. In tutti i procedimenti è intervenuto anche il ministero dell’interno rappresentato dall’avvocatura distrettuale dello Stato di Milano, che ha aderito al ricorso del pm. Nel primo caso, il Tribunale di Milano ha annullato la trascrizione dell’atto di nascita del bambino perché  “avvenuta in violazione della normativa vigente, che vietando il ricorso alla maternità surrogata, vieta altresì la trascrizione dell’atto di nascita – si legge in una nota del Tribunale – nella parte in cui riporta quale genitore anche quello d’intenzione”, “affermando che il diritto del minore al pieno riconoscimento del ruolo svolto dal genitore d’intenzione” nel “progetto volto alla sua crescita, educazione e istruzione potrà essere riconosciuto con il procedimento dell’adozione in casi particolari”.

I giudici dunque hanno accolto il ricorso della Procura del capoluogo lombardo che chiedeva di invalidare l’atto in cui è riportata l’indicazione sia del genitore biologico sia del genitore intenzionale. “Modificando il proprio precedente orientamento, il collegio giudicante – spiega una nota del Tribunale milanese – ha ritenuto di aderire e fare propri i principi dettati dalla recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione n. 38162 del 30.12.2022 e quindi ha annullato la trascrizione dell’atto di nascita nella parte in cui indica anche il genitore intenzionale, ritenendo che la tutela del minore nato da maternità surrogata possa oggi essere riconosciuta nella sua pienezza attraverso lo strumento dell’adozione in casi particolari nell’attuale configurazione derivata a seguito dell’intervento della Corte Costituzionale di cui alla sentenza 79/2022”.

Diverso l’esito per gli altri 3 ricorsi della Procura, che riguardano delle coppie di mamme, che avevano optato per la procreazione medicalmente assistita. Il Tribunale di Milano li ha ritenuti inammissibili. Non per una questione di merito, ma per una questione procedurale che allo stato lascia la situazione in sospeso. “ll collegio, fatta una puntuale disamina della natura dell’atto di riconoscimento e dei suoi effetti, ha ritenuto – continua la nota del Tribunale – che l’annullamento della trascrizione del riconoscimento non possa essere realizzato attraverso il procedimento di rettificazione”, come chiesto dalla pm Rossana Guareschi, specializzata negli affari civili del pool “Tutela della famiglia, dei minori e di altri soggetti deboli”, “ma che sia invece necessaria l’instaurazione di una vera e propria azione volta alla rimozione dello stato di figlio”. Per i giudici civili, “il riconoscimento effettuato non potrà essere contestato e quindi rimosso attraverso una rettificazione, ma sarà necessario ricorrere () a un procedimento svolto secondo le forme con la pienezza di garanzie del procedimento contenzioso di cognizione e con la specifica garanzia della nomina di un curatore speciale del minore onde tutelare il relativo interesse nell’ambito della procedura”.

Una decisione questa accolta con favore da uno dei legali delle coppie, l’avvocato Michele Giarratano. In quanto “Il Tribunale di Milano conferma quello che come giuristi esperti in queste tematiche sostenevamo già da tempo: la genitorialità di un minore, in base ai principi del nostro ordinamento, non si puo’ cancellare con un colpo di spugna come pretende il governo e come pretendono di fare alcune procure, ma serve un’azione di stato che ha modalità e termini molto stringenti”. “Sono sicuro – ha aggiunto – che anche il Tribunale di Padova confermerà questa strada e saranno respinti tutti e 33 i ricorsi illegittimamente presentati dalla Procura della città veneta”.

 

La decisione del tribunale è di quelle destinate a far discutere e a dividere. Al momento il sindaco della città, Giuseppe Sala, da sempre aperto al dialogo sull’argomento, ha manifestato la sua volontà di parlarne al più presto con il prefetto. “Abbiamo le famiglie che ci chiedono risposte. Milano in se non può fare nulla ma può essere propositiva” ha commentato. Aggiungendo che “le famiglie omogenitoriali e i loro avvocati continuano a reiterare la proposta e la necessità di un riconoscimento. Ora la materia è in divenire, la ministra Roccella ha fatto delle aperture sul fatto che coloro che hanno già avuto la registrazione possano avere una sanatoria. Questo non accontenta le famiglie”.

Per il deputato milanese di Fratelli d’Italia ed ex vicesindaco di Milano Riccardo De Corato invece il sindaco Sala “dovrebbe farsene una ragione e smetterla di agire contro la legge dello Stato. Ormai, è diventato il portavoce delle coppie Lgbt e continua a perorare una causa che non è difendibile perché contra legem. Su questo delicato tema, che continua a creare polemiche inutili in quanto la legge è chiarissima, l’unica apertura possibile è l’ipotesi avanzata dal ministro Roccella. E non di più”. 

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A Favignana vietato girare in costume nel centro storico 

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Il costume a mare va bene, ma una volta usciti dalla spiaggia vanno messi abiti ‘civili, anche se si gira per una piccola isola come Favignana: il sindaco, Francesco Forgione, ha emesso un’ordinanza “al fine di garantire – si legge – il pubblico decoro durante la stagione estiva”.

“Da oggi – afferma Forgione – sarà vietato circolare nei centri storici in costume da bagno o a torso nudo. Il divieto è esteso anche al Palazzo Florio, all’ex Stabilimento e agli uffici comunali. I trasgressori saranno puniti con una sanzione amministrativa da un minimo di 25 a un massimo di 150 euro”.

L’ordinanza, che vale anche per le altre isole Egadi Marettimo e Levanzo, resterà in vigore fino al prossimo 30 settembre. 

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In Italia arriva Ford Bronco

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In Italia arriva Ford Bronco

Sono iniziate a giugno le consegne del leggendario Ford Bronco, che compie il suo debutto italiano, giungendo per la prima volta in Europa con la nuova generazione. È venduto nelle varianti Outer Banks e Badlands, entrambe alimentate da un motore Ford EcoBoost V6 da 2,7 litri che eroga 335 CV e 563 Nm di coppia.

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