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Picco di caldo in Italia centrale, ma a Milano è allerta temporali

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AGI – Il picco di caldo è arrivato sull’Italia. L’espansione dell’anticiclone africano sta raggiungendo l’apice sul Mediterraneo centrale con valori massimi superiori ai 35 gradi soprattutto nelle zone interne del Centro-Sud e punte oltre i 40 gradi attese sulla Sardegna.

L’arrivo di aria più fresca entro il prossimo week end porrà fine a questa prima ondata di caldo dell’estate. Atteso un calo delle temperature su valori comunque prossimi alle medie del periodo, possibili anche temporali sparsi specie su Nord-Est e settori Adriatici della Penisola.

Allerta temporali a Milano

Il Centro funzionale monitoraggio rischi della Regione Lombardia ha emanato un’allerta gialla (rischio ordinario) per possibili temporali a partire dal pomeriggio di giovedì 22 giugno, e fino alla prima mattina di venerdì 23. 

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Sparò al cuoco perché gli arrosticini non erano ben cotti, condannato a 12 anni

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AGI – Dodici anni di reclusione: è la condanna inflitta, dal gup del Tribunale di Pescara, Francesco Marino, tramite rito abbreviato, a Federico Pecorale, il 30enne che il 10 aprile 2022 sparò diversi colpi di pistola contro Yelfry Rosado Guzman, cuoco 23enne, all’interno di un ristobar nel centro cittadino di Pescara, ferendolo gravemente.

La pm, Fabiana Rapino, aveva chiesto dieci anni di reclusione. Il gip ha inoltre disposto per l’imputato la misura di sicurezza in Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza) per la durata di cinque anni.

Pecorale è stato poi interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e condannato al risarcimento del danno, da liquidarsi in separato giudizio, assegnando alla vittima, costretta, sulla sedia a rotelle a causa dell’aggressione, una provvisionale di 200 mila euro.

#Pescara Arrestato nella notte l’uomo ritenuto responsabile di aver sparato, al culmine di una lite, contro il cuoco di un ristorante. La vittima è in gravi condizioni. Giuseppe Lisi #Gr1 pic.twitter.com/XP2KJ842W0

— Rai Radio1 (@Radio1Rai)
April 11, 2022

Il legale del cuoco, l’avvocato Piero Bisceglie, aveva chiesto invece una provvisionale di 350 mila euro. Pecorale era stato anche sottoposto a perizia, secondo la quale al momento fatti la sua capacità di intendere e di volere era parzialmente scemata.

Quel giorno, Pecorale, dopo avere sparato al cuoco perché gli arrosticini non erano cotti bene, si allontanò a piedi per raggiungere l’hotel in cui soggiornava in piazza Santa Caterina, prese i bagagli, andò prima a casa dei nonni a Gissi (Chieti) e poi salì su un taxi per tornare all’estero. Braccato dalla polizia, fu infine fermato sull’autostrada A14, precisamente nell’area di servizio Metauro, a Pesaro. 

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A maggio consumi elettrici in calo

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ROMA (ITALPRESS) – A maggio, secondo i dati di Terna, la domanda di elettricità nel nostro Paese è stata pari complessivamente a 24,3 miliardi di kWh, un valore in diminuzione del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2022. In diminuzione anche i consumi industriali, che fanno registrare una riduzione dell’8,1% rispetto a maggio dello scorso anno. Nei primi cinque mesi del 2023, la richiesta di energia elettrica in Italia è in calo del 4,5% rispetto allo stesso periodo del 2022 (-4,1% il dato rettificato). Maggio ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (22) e una temperatura media mensile inferiore di 1,8°C rispetto a maggio del 2022. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto della temperatura, risultata in calo del 5,6%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di maggio 2023 è risultata ovunque negativa: -7,3% al Nord, -6,2% al Centro e -4,3% al Sud e Isole. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto temperatura, risulta in flessione dell’1,7% rispetto ad aprile 2023. L’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali di circa 1.000 imprese cosiddette energivore, ha registrato una diminuzione congiunturale rispetto ad aprile del 2,5%.
La domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’82,1% con la produzione nazionale e per la quota restante (17,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 20,1 miliardi di kWh, in diminuzione del 6,7% rispetto a maggio 2022. Le fonti rinnovabili hanno prodotto complessivamente 10,4 miliardi di kWh, coprendo il 42,8% della domanda elettrica (contro il 35,6% del maggio 2022). La produzione da rinnovabili a maggio è stata così suddivisa: 40,3% idrico, 28,1% fotovoltaico, 14,6% eolico, 12,6% biomasse, 4,4% geotermico. Secondo le rilevazioni Terna, considerando tutte le fonti rinnovabili, nei primi cinque mesi dell’anno l’incremento di capacità in Italia è pari a 2.001 MW. Il valore è superiore di 1.110 MW ( 125%) rispetto allo stesso periodo del 2022. Complessivamente, rispetto a maggio dell’anno scorso, sono stati installati ulteriori 4.200 MW. In crescita la produzione da fonte idrica ( 33,4%) ed eolica ( 33,8%); in flessione la produzione da fonte termica (-19,8%) e fotovoltaica (-5,4%); sostanzialmente stabile la produzione geotermoelettrica ( 0,2%). Per quanto riguarda il saldo import-export, la variazione è pari a -4,8% per un effetto combinato di una diminuzione dell’import (-3,3%) e di un aumento dell’export ( 28,5%).
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

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Nasce TAAG!, nuova agenzia di talent management

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MILANO (ITALPRESS) – Mondadori Media amplia la propria offerta e si rafforza nel settore delle talent agency con TAAG!, la nuova agenzia di talent management attiva nel mondo dell’intrattenimento.
TAAG! nasce con l’intento di fare ricerca e gestione di talenti trasversali, che siano la “fotografia” dei vari ambiti dello spettacolo di oggi e del futuro: conduttori Tv e radiofonici, cantanti e musicisti, influencer e content creator, autori, artisti della danza e personaggi televisivi.
La missione è quella di supportarli nella costruzione di percorsi di crescita e di valorizzazione dei loro talenti, attraverso una narrazione che non può prescindere anche dal mondo digital per lo sviluppo di progetti di comunicazione integrata.
“TAAG! rappresenta una novità nel panorama delle agenzie di talent management, grazie a un posizionamento innovativo che si rivolge ad artisti attivi in molteplici aree dello spettacolo, dalla Tv ai social, dalla radio alla musica. Un percorso all’insegna della multimedialità, in cui Mondadori Media potrà fare la differenza potendo contare su un know-how unico e distintivo nel mondo dei media e in particolare nell’intrattenimento”, ha dichiarato Carlo Mandelli, Amministratore delegato di Mondadori Media, area magazine.
Del roster di TAAG! faranno parte talenti emergenti, ma anche professionisti con un percorso già consolidato: in entrambi i casi si tratta di personaggi caratterizzati da forti potenzialità e competenze trasversali. Per la musica TAAG! ha stretto un accordo di collaborazione con Warner Music, il gruppo internazionale leader nel settore musicale, con l’obiettivo di accompagnare la crescita di cantanti, artisti, dj e producers, valorizzandone il potenziale a 360° nel settore dell’intrattenimento.
Tra i personaggi di maggior rilievo dell’agenzia spicca Alfonso Signorini, direttore editoriale di Chi, conduttore televisivo, scrittore, autore e regista. Signorini, che fin dalla fase di ideazione ha collaborato con Mondadori Media allo sviluppo di TAAG!, sarà a tutti gli effetti uno dei talent di punta di questa nuova realtà.Sempre nell’ottica di una visione a 360° dei talent, TAAG! collaborerà, inoltre, con le maggiori agenzie di digital pr per offrire le migliori opportunità di sviluppo commerciali legate al mondo digitale e non solo, creando sinergie per la realizzazione di progetti e format ad hoc per clienti e aziende.
Per la gestione di TAAG! Mondadori Media si avvarrà della collaborazione di Ricky Palazzolo in qualità di Talent Director. Professionista di grande esperienza nel settore dell’intrattenimento, con competenze trasversali in ambito musica, Tv, digital e media relations, Palazzolo avrà l’obiettivo di ingaggiare, gestire e valorizzare i talent, mettendo i loro interessi in relazione con quelli dei brand e degli editori.
-foto ufficio stampa Mondadori-
(ITALPRESS).

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Frode fiscale, sequestrati 47 milioni a Esselunga. “Sfruttamento sistematico dei lavoratori”

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AGI – La Guardia di Finanza, su delega della procura di Milano, sta eseguendo un decreto di sequestro preventivo d’urgenza nei confronti di Esselunga per l’importo complessivo di 47.765.684,45 euro. Il provvedimento è stato disposto nell’ambito di un’inchiesta del pm Paolo Storari, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano con la collaborazione del Settore Contrasto Illeciti dell’Agenzia delle Entrate, nell’ambito del fenomeno della somministrazione illecita di manodopera. 

Gli accertamenti degli inquirenti milanesi avrebbero scoperto una complessa frode fiscale caratterizzata dall’utilizzo, da parte di Esselunga, di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti e dalla stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera, in violazione della normativa di settore, che ha portato all’emissione e al conseguente utilizzo di fatture inesistenti per un ammontare complessivo di oltre 221 milioni di euro, più Iva superiore a 47 milioni di euro.

In particolare, ricostruendo la “filiera della manodopera”, è stato rilevato che i rapporti di lavoro con Esselunga sono stati in alcuni casi “schermati” da società “filtro” che a loro volta si sono avvalse di diverse società cooperative (società “serbatoio”), mentre in altri sono stati intrattenuti direttamente con quest’ultime che hanno sistematicamente omesso il versamento dell’Iva e, nella maggior parte dei casi, degli oneri di natura previdenziale e assistenziale.

Sono indagati l’attuale direttore finanziario Albino Rocca e il suo predecessore Stefano Ciolli, andato in pensione a settembre 2022, con l’ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti e la stessa Esselunga, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano condotta dal nucleo di polizia economica-finanziario della GdF per una presunta frode fiscale di oltre 47 milioni di euro relativa agli anni dal 2016 al 2022.

Gli investigatori delle Fiamme Gialle stanno eseguendo il decreto di sequestro preventivo emesso d’urgenza dal pm Paolo Storari sull’Iva ritenuta evasa. “La condotta” di Esselunga, “di carattere fraudolento, dura da numerosi anni e ha comportato non solo il sistematico sfruttamento dei lavoratori ma anche ingentissimi danni all’erario”. È la valutazione del pm di Milano Paolo Storari

“Gli accertamenti sono ancora allo stato iniziale in quanto dovranno essere verificate ulteriori serbatoi di personale, con le intuibili conseguenze in termini di danno erariale, che si presenta ingente”, osserva ancora il pm nel provvedimento che dovrà essere convalidato o rigettato entro dieci giorni da un gip.

 

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Le zanzare, l’altra ‘faccia’ dell’estate

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AGI – È arrivata l’estate e con lei anche un nugolo di zanzare. Sempre più numerose per via del sempre maggior caldo e all’umidità. L’insetto in sé, oltre a esser fastidioso può rivelarsi anche pericoloso, scrive il Paìs, in quanto può portare con sé numerose malattie e trasmetterle all’uomo.

Raimundo Outerelo, professore emerito di Zoologia all’Università Complutense di Madrid, dichiara che nel mondo esistono “circa 3.500 specie diverse di zanzare, di cui 62 registrate in Spagna”. Le più comuni sono la diffusa zanzara Culex pipiens, che porta con sé la febbre del Nilo, la zanzara tigre (Aedes albopictus), che può trasmettere malaria, febbre gialla, dengue e virus Zika. E sebbene quest’insetto sia originario dell’Asia, negli ultimi anni ha invaso l’Europa e il Mediterraneo. Dunque, massima attenzione e precauzione.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità, già nel 2020, ha avvertito che questo insetto “provoca più di 700.000 morti all’anno nel mondo” anche se negli ultimi due anni “sono stati diagnosticati 10 casi di febbre del Nilo e un ​​paziente è deceduto, stando all’Istituto sanitario Carlos III. Il fastidio principale, però, è dato dai suoi morsi.

Tuttavia, “solo le femmine mordono perché hanno bisogno di sangue per riprodursi, non per nutrirsi”, e ci sono diversi fattori di attrazione verso le proprie vittime: per primo, esse rilevano l’anidride carbonica espirata dalla preda, che indica loro dove si trova, rilevano anche la temperatura corporea per localizzarla, ma è soprattutto il sudore che fa sceglie all’insetto un obiettivo o un’altra da cui succhiare il sangue. Quando sudiamo emettiamo una serie di sostanze chimiche, come l’acido lattico o l’ottanolo, che attirano soprattutto questi insetti. E siccome le sostanze variano da persona a persona, ci sono soggetti più vulnerabili e altri meno, alcuni dei quali si rivelano più attraenti per la zanzara.

Quindi sono i batteri presenti sulla nostra pelle ad attirare maggiormente, come pure il sesso o il grado di salute della preda da colpire oppure se si tratta di donne incinte oppure no: le prime sono vittime designate. Ma per alcune specie anche il colore dell’abbigliamento dell’obiettivo è fattore d’attrazione: la zanzara tigre, ad esempio, ama i colori scuri. Ma la casistica è varia, informa il Paìs, perché “non esistono due zanzare uguali e tra loro hanno enormi differenze di comportamento, usanze, reazioni e appetiti”.

Come evitarle? Gli esperti concordano sul fatto che l’arma migliore per chi è perseguitato da questi insetti “è un buon repellente”. Ed è meglio acquistarli in negozi specializzati o in farmacia e seguire i consigli sull’etichetta “alla lettera” applicando la lozione su tutta la pelle per coprire, camuffare, occultare il proprio odore personale, motivo principale che rende la vittima più o meno desiderabile. Ma quando una zanzara ci punge in casa, il più delle volte “è nata lì o in quella del vicino”, dice l’entomologo Jordi Figuerola, che spiega che “l’importante è evitare di avere posti in casa dove essa possa riprodursi”.

Come detto le specie sono tante, migliaia di migliaia: oltre alla zanzara tigre c’è anche la zanzara della febbre gialla (Aedes japonicus), la zanzara coreana (Aedes koreicus), la zanzara comune e la zanzara giapponese. All’inizio di giugno in Spagna è stata lanciata una campagna congiunta con il Ministero della Salute che punta a educare le persone all’uso di un’applicazione per la loro individuazione: Mosquito Alert, nata quasi 10 anni fa con lo scopo di rilevare le specie invasive dovute agli effetti del cambiamento climatico, con la collaborazione anche delle amministrazioni di altri paesi come l’Italia, i Paesi Bassi, l’Austria e gli Stati Uniti.

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In Italia un posto di lavoro su tre è a rischio per l’Intelligenza artificiale

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AGI – I lavoratori italiani sono i più minacciati dal’Intelligenza artificiale in Europa. L’innovazione tecnologica sta cambiando il modo di lavorare creando potenziali mismatch, ovvero squilibri nell’offerta di profili professionali rispetto alle nuove esigenze del mercato.

L’Italia è tra i Paesi con il più alto tasso di ‘skill mismatch’ in Europa: lo skill-gap (la scarsa adeguatezza dei profili professionali) che ne deriva si traduce nell’incapacità di acquisire, entro i tempi della transizione tecnologica, le stesse abilità complesse che svolgerebbe un robot al nostro posto.

È il risultato di un’analisi del Fondo per la Repubblica Digitale che, con l’obiettivo di accrescere le competenze digitali dei lavoratori con mansioni a forte rischio sostituibilità a causa dell’automazione e dell’innovazione tecnologica, ha pubblicato il bando “In progresso”.

“Il Fondo mette a disposizione 10 milioni di euro per sostenere progetti che mirano a garantire le condizioni di permanenza nel mondo del lavoro e migliori opportunità professionali per quei lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro per l’introduzione di sistemi di automazione e per l’innovazione tecnologica, come l’I.A”, spiega nella nota Giorgio Righetti, Direttore generale del Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale.

A rischio un lavoratore su tre

Un recente studio dell’Università di Trento conferma che nei prossimi 15 anni la quota di lavoratori e lavoratrici ad alto rischio di sostituzione tecnologica si attesterà tra il 33% (7,12 milioni di persone) e il 18% (3,87 milioni), se si considerano rispettivamente le professioni automatizzabili o le singole mansioni.

Nel nostro Paese le professioni ad alto rischio di automazione interessano diversi settori: trasporti e logistica, supporto d’ufficio e amministrativo, produzione, servizi e settore della vendita. Anche il rapporto Today Istat su Cittadini e competenze digitali pubblicato oggi, conferma che meno della metà degli italiani tra i 16 e i 74 anni nel 2021 aveva competenze digitali di base, un dato che si attesta al quart’ultimo posto in Ue.

Più indietro rispetto all’Italia (45,7%) solo la Romania con il 27,8%, la Bulgaria (31,2%), e la Polonia (42,9%). La Finlandia (79,2%) e l’Olanda (78,9%) già nel 2021 presentavano valori quasi in linea con il target dell’Europa fissato per il 2030: l’80%.

Quanta strada dobbiamo recuperare

Per raggiungere l’obiettivo il nostro Paese dovrà far registrare nei prossimi anni un incremento medio annuo di 3,8 punti percentuali. Inoltre, sempre più aziende e istituzioni si aspettano che la maggior parte dei loro lavoratori possieda competenze digitali che permettono loro così da stare al passo con gli sviluppi del progresso in ambito tech, restare competitive sul mercato e favorire migliori condizioni economiche e sociali per le comunità.

Tutto ciò rende necessaria un’azione di adeguamento del know-how attraverso azioni di upskilling dei lavoratori, con percorsi di formazione sulle competenze digitali e trasversali per svolgere le mansioni a più alto valore aggiunto in via complementare agli strumenti forniti dall’innovazione tecnologica.

Questa trasformazione, per essere vissuta come un’opportunità, necessita di azioni di riqualificazione del personale. Un altro esempio potrebbe riguardare la trasformazione di mansioni d’ufficio, come l’amministrazione, il marketing, le vendite, anch’esse in profonda trasformazione per l’innovazione tecnologica.

“L’intelligenza artificiale, l’innovazione tecnologica e l’automazione sono una grande opportunità di cambiamento e crescita per le imprese. Come tutte le fasi intermedie e di passaggio – commenta Giovanni Fosti, Presidente del Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale – anche quella che stiamo vivendo comporta per manager e dipendenti, la necessità di migliorare le proprie capacità di utilizzare questi strumenti. È necessario mettere al centro le persone, investire nella loro formazione, nell’aggiornamento delle competenze e dare opportunità di riqualificazione ai lavoratori a seguito del progresso tecnologico. Puntare su questo obiettivo di crescita significa, per noi, lavorare anche sull’emergenza disuguaglianza, che crea ingiustizia e la amplifica, deprimendo le occasioni di sviluppo. In questo nostro tempo, l’accesso alle opportunità passa soprattutto dalla formazione e, in particolare, quella in ambito digitale”. 

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Gentiloni “Il Pnrr è una grande sfida che può funzionare”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Pnrr non è un onere burocratico imposto dall’Unione europea, ma è la possibilità di continuare a investire nonostante bilanci prudenti, di fare riforme per la produttività, ed essere presenti in questa corsa globale. Il Pnrr ha già prodotto dei risultati importanti. Quando la Commissione propose questo strumento lo fece ponendo molto attenzione agli squilibri dei Paesi: oggi vediamo una tenuta della crescita europea, non un aumento delle differenze. Gli investimenti pubblici in rapporto al Pil, in Europa adesso sono a livelli molto alti, anche grazie al Pnrr. Quindi in fondo è una grande sfida che abbiamo in tasca, per questo motivo dobbiamo guardare a questo programma con fiducia e speranza, perchè può funzionare, e se funziona sarà un grande successo per l’Italia e per la prospettiva europea”. Lo ha detto Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’Economia, parlando all’assemblea Assonime presso l’Aula dei Gruppi parlamentari a Montecitorio.
“La congiuntura in Europa è migliore di quanto ci aspettavamo l’estate scorsa, ma meno incoraggiante rispetto a 4 mesi fa. Abbiamo avuto a due trimestri di stagnazione. Questo porta a una crescita che continuerà nel 2023 ma sarà più contenuta. L’inflazione cala, ma non abbastanza – ha aggiunto – e, nell’insieme il quadro è caratterizzato da una grande incertezza, alimentato anche dal conflitto ucraino. Le politiche europee di bilancio non possono che assecondare l’obiettivo di ridurre l’inflazione, ma con ricette che non siano un ritorno all’austerity”.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

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Zerocalcare infiamma i social: “A Roma la panna sul gelato è gratis, a Milano no”

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AGI  – La serie Netflix, già cult, “Questo mondo non mi renderà cattivo” di Zerocalcare, che segue la precedente “Strappare lungo i bordi”, sta facendo parlare e discutere l’opinione pubblica, ponendo un interrogativo epocale, scrive il Gambero Rosso, rivista golosa attenta ai gusti enogastronomici delle persone, quelle “animate” non escluse: “Panna compresa nel prezzo oppure no”?

Scrive la rivista gourmet che “un’intera scena della prima puntata è stata girata in una gelateria e durante il dialogo fra Zerocalcare e Secco vengono inquadrate varie lavagnette indicanti i gusti dei gelati”. A richiamare l’attenzione, però, “tra un gelato alla trippa e la crema ‘de nonna Pia’, è la frase: ‘La panna è gratis perché non stamo a Milano’”. I social si sono scatenati.

Si tratta infatti di una vera e propria frecciatina subliminale, ma in assoluta bella vista, tra una manciata di fotogrammi, non passata inosservata al pubblico social e che ha suscitato reazioni emotive contrastanti: “Dopo 23 anni che vive a Milano, il mio compagno romano ancora sbrocca per sta cosa che a #milano la panna si paga, mentre a Roma è gratis!!!”, una tra le tante annotazioni.  

Il dibattito s’è subito infuocato e la polemica ora verte su “quale città la panna viene fatta pagare e se sia giusto o meno aggiungere questa voce sullo scontrino”. Annota il Gambero che il gelato tuttavia torna protagonista di un equivoco virtual-verbale, in quanto già nella serie precedente, “Strappare lungo i bordi”, l’intercalare del personaggio Secco “s’annamo a pija un gelato”, riproposto anche in questa seconda serie, venne frainteso come “una frase in codice” per indicare una “non ben identificata sostanza stupefacente”. Ed è stato lo stesso Zerocalcare, in un’intervista con Alessandro Cattelan, a dover smentire lo “stupefacente” riferimento.

Ma qui la panna è panna, non “zucchero”. A Milano si paga e a Roma no. E il vero dilemma resta irrisolto: perché a Roma non ha sovrapprezzo e a Milano sì? Anche il giornale gourmet non risolve l’enigma. Sarà lo stesso Zerocalcare a scioglierlo, forse, nel corso di una prossima intervista?

 

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Vigilantes venivano pagati 5 euro l’ora, la Guardia di Finanza commissaria la società

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AGI – Sfruttamento del lavoro è l’accusa per cui è stata sottoposta a “controllo giudiziario” la Servizi fiduciari Coop, che fa parte del gruppo Securitalia, leader nel mercato della sicurezza e della vigilanza privata. L’operazione è stata condotta dalla guardia di finanza di Como, che ha dato esecuzione a un provvedimento emesso dal Tribunale di Milano.

Le indagini hanno consentito di accertare come una società cooperativa, al fine di proporsi sul mercato con prezzi oltremodo competitivi, avrebbe effettuato azioni di sfruttamento del lavoro approfittando dello stato di necessità dei suoi attuali oltre 9.000 lavoratori corrispondendo una remunerazione oraria di 5,37 euro lordi, pari a una retribuzione mensile di circa 930 euro lordi (650 netti). In questo contesto, la quasi totalità dei dipendenti si è resa disponibile ad accettare prestazioni straordinarie di lavoro in quantità abnorme per il raggiungimento di uno stipendio che possa garantire il livello minimo di sopravvivenza.

 Oltre alla sproporzione retributiva, sono stati inoltre rilevati, nei confronti dei lavoratori, atti di violenza (specialmente verbale), minacce e intimidazioni, per lo più correlate alla perdita del posto di lavoro o all’assegnazione a postazioni molto lontane dal luogo di residenza, nonché a postazioni lavorative connotate da condizioni di precarietà, quali carenze igienico-sanitarie, insalubrità o pericolosità intrinseche.

e indagini hanno inoltre consentito di rilevare la sostanziale inesistenza della partecipazione dei soci lavoratori alla direzione della cooperativa e la sua eterodirezione da parte dei vertici della principale società committente. Le condizioni di sfruttamento dei lavoratori hanno svolto una funzione di volano per gli introiti di quest’ultima, il cui fatturato è raddoppiato dal 2016 a oggi e l’ha collocata tra le aziende leader in Italia nel settore. Il Tribunale di Milano, stante la gravità e il perdurare delle situazioni accertate, nonché le imponenti dimensioni aziendali in termini di fatturato e lavoratori impiegati, ha ritenuto necessaria la nomina di un amministratore giudiziario che affiancherà l’imprenditore indagato per il delitto di caporalato nella gestione dell’azienda e controllerà il rispetto delle norme e delle condizioni lavorative. 

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