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I distretti del cibo volano per lo sviluppo territoriale

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I distretti del cibo volano per lo sviluppo territoriale

Vocazione agricola e agroalimentare, produzioni certificate, riqualificazione ambientale e sociale delle aree, commercializzazione, ristorazione e bio: sono 190 i Distretti del cibo distribuiti su tutto il territorio nazionale iscritti nell’apposito Registro. Un dato questo che sottolinea la loro crescente rilevanza quale volano per lo sviluppo e la salvaguardia dei sistemi agricoli territoriali e del paesaggio rurale, della sostenibilità ambientale delle produzioni e della riduzione dello spreco alimentare, avvalorata anche dal loro aumento del 33% rispetto al 2022. Di questo si è discusso a Matera nel doppio appuntamento targato CREA Politiche e Bioeconomia, organizzato in occasione della tre giorni “Il Patto per promuovere l’Italia del buon cibo con la bellezza del paesaggio rurale e l’unicità del patrimonio culturale”.
mrv

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Tg Economia – 19/6/2023

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Tg Economia - 19/6/2023

In questa edizione:
– Fisco, nei primi 4 mesi del 2023 entrate in crescita del 4%
– I distretti del cibo volano per lo sviluppo territoriale
– A2A, in Calabria investimenti per 11 milioni
– Le piccole imprese pagano molte più tasse dei giganti del web
mgg/mrv

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In calo i crimini d’odio, ma non per l’identità di genere

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AGI – Le segnalazioni di crimini d’odio nel corso del 2022 in Italia sono in diminuzione a eccezione di quelli legati all’identità di genere e discorsi d’odio per persone portatrici di disabilità. È quanto emerge dal report sul contrasto ai crimini d’odio dell’Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori, Oscad, presentato a Roma alla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.

L’Osservatorio è l’organismo interforze istituito nel 2010 dall’allora Capo della Polizia Antonio Manganelli per tutelare la sicurezza delle persone appartenenti a “categorie vulnerabili”. In particolare le segnalazioni relative a crimini o discorsi d’odio per identità di genere in Italia sono passate da 7 del 2021 a 13 del 2022.

Le segnalazioni relative a crimini o discorsi d’odio per disabilità sono passate dalle 25 del 2021 alle 35 del 2022. Dal report dell’Oscad si evidenzia un calo delle segnalazioni dei crimini e discorsi d’odio, erano 390 nel 2021, mentre se ne sono registrate 313 nel 2022.

Anche le segnalazioni per discorsi d’odio relativi a razza, etnia o nazionalità sono in diminuzione: da 165 del 2021 a 108 del 2022. Le segnalazioni per discorsi d’odio per credo religioso sono passate dai 138 del 2021 ai 93 del 2022.; le segnalazioni per discorsi d’odio per orientamento sessuale sono passate dalle 79 del 2021 al le 67 del 2022.

In 20 Stati ci sono organismi di polizia specializzati

Per quanto riguarda lo scenario internazionale l’Oscad, partendo da un’analisi del “sistema Italia” ha analizzato, in base alle informazioni fornite dalle forze di polizia di 73 Paesi del mondo, il sistema di prevenzione e contrasto a tali reati dei diversi Paesi, comparando i seguenti aspetti: previsione di una normativa che criminalizzi gli atti discriminatori e tuteli le vittime più vulnerabili; presenza di un organismo di Polizia dedicato al monitoraggio, prevenzione e repressione degli “hate crimes”; istituzione di “Equality Body” o organismi statali impegnati nel rispetto dei diritti umani da parte dello Stato; eventuale esistenza di “best practices” in materia di crimini d’odio.

Dall’analisi è emerso che è emerso quanto segue: 20 Stati dispongono di organismi di polizia specializzati nel contrasto dei crimini d’odio mentre sono in atto, in numerose realtà nazionali, processi di riorganizzazione per creare unità dedicate a combattere tale fenomeno; 63 Stati hanno istituito “Equality Bodies” o altri organismi che si occupano della promozione della parità di trattamento di tutte le persone, fornendo assistenza e supporto alle vittime di discriminazione e violazioni dei diritti umani; 37 Paesi dispongono di “best practices” per la lotta ai crimini d’odio e alcuni rappresentano un punto di riferimento a livello internazionale nel contrasto al fenomeno e a tutte le forme di discriminazione; 65 Paesi dispongono di previsioni normative volte a prevenire e trattare forme di discriminazione diverse e in altre realtà nazionali sono in atto analoghi percorsi legislativi. 

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Agguato sul lungomare di Osta, ferito un uomo

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AGI – Colpi di pistola sul lungomare Duca degli Abruzzi, a Ostia. Un uomo cileno di 36 anni è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco ed è stato ricoverato all’ospedale Grassi. Il 36enne è in attesa di essere operato. Sul posto la polizia che indaga sui fatti. Indagini in corso.

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Con la chirurgia robotica ripresa più rapida e meno complicanze

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Con la chirurgia robotica ripresa più rapida e meno complicanze

“La chirurgia robotica è una chirurgia mini invasiva, questo significa una ripresa più rapida dopo l’intervento, meno complicanze, una grande precisione: è come operare col microscopio”. Lo dice Paolo Bianchi, Direttore del dipartimento di chirurgia dell’Unità Complessa di chirurgia del San Paolo di Milano, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’Italpress.
fsc/gsl/mrv

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Annullato sequestro all’Amap, Vicesindaco Palermo “Accogliamo con sollievo notizia”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il Tribunale del riesame ha disposto l’annullamento del sequestro di circa 20 milioni di euro all’Amap, società partecipata del Comune di Palermo che si occupa della gestione del servizio idrico e fognario. La somma era stata sequestrata nell’ambito di un’inchiesta della Procura europea per indebita percezione di erogazioni pubbliche, in particolare di un prestito concesso dalla Banca europea degli investimenti. I giudici hanno accolto le tesi dei difensori dell’azienda e dei suoi vertici.
“Accogliamo con sollievo la notizia ricevuta: il provvedimento del Tribunale del riesame che ha disposto l’annullamento del sequestro nei confronti di Amap”, commenta Carolina Varchi, vicesindaco del comune di Palermo, con delega alle partecipate.
“Fin dall’inizio – spiega – ci siamo prodigati, essendo il Comune di Palermo proprietario della quasi totalità delle azioni, per garantire la continuità aziendale e il mantenimento dei livelli occupazionali. Certamente non ignoriamo che l’esistenza di due procedimenti penali che riguardano la partecipata del servizio idrico, impone di dedicare particolari attenzioni alla società ma siamo certi che con questo provvedimento di annullamento del sequestro, si potrà far fronte con serenità alla stagione estiva che naturalmente destava preoccupazione nei tanti Sindaci aderenti al servizio idrico integrato”.
“Amap continuerà dunque a lavorare potendo guardare con maggiore serenità al proprio futuro mentre, confidando nel lavoro dell’Autorità giudiziaria alla quale si è offerta fin dall’inizio massima collaborazione, si attende che la giustizia faccia il suo corso”, sottolinea Carolina Varchi.
credit photo agenziafotogramma.it
(ITALPRESS).

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Furto nella villa dell’attaccante della Juventus Kean

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AGI – La villa dell’attaccante della Juventus Moise Kean presa di mira dai ladri. Il fatto è avvenuto con tutta probabilità lo scorso 16 giugno, quando i malviventi hanno approfittato dell’assenza del calciatore, che si trova all’estero, e dopo avere forzato una finestra al primo piano della residenza, a Torino, si sono introdotti nell’edificio.

Quando ha fatto rientro a casa, Kean si è accorto che l’infisso era stato forzato. Da quanto si apprende, i ladri non avrebbero rubato nulla di significativo. Sull’episodio indagano i Carabinieri.

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L’area sacra di Largo Torre Argentina apre al pubblico 

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AGI – L’area sacra di Largo Torre Argentina viene finalmente aperta al pubblico e non più osservabile solo dall’alto. Oggi pomeriggio il Sovrintendente Claudio Parisi Presicce, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’amministratore delegato di Bulgari, Jean-Christophe Babin e l’assessore alla Cultura, Miguel Gotor hanno tagliato il nastro dell’area archeologica che sarà visitabile da domani pagando un biglietto di 5 euro per i non residenti e 4 euro per i cittadini romani. Il percorso è pienamente accessibile grazie ad un ascensore e a un lavoro di ripianamento dei dislivelli che rende la visita agevole anche alle persone con ridotta mobilità, passeggini e sedie a rotelle.

“Si tratta di un’area di epoca repubblicana, una delle poche che si presenta integra a Roma. – ha detto il Sovrintendente – Di questa restituzione dobbiamo essere grati a Bulgari e al suo amministratore delegato. Non era mai stata aperta al pubblico, e ora si cammina sul suolo di Roma con una passarella attraverso i quattro templi risalenti tra il IV e il I secolo avanti Cristo”. I lavori sono stati realizzati ponendo attenzione ai criteri che hanno consentito di rendere il sito facilmente accessibile a tutti. Da via di San Nicola dè Cesarini il visitatore ha la possibilità di scendere e visitare l’area archeologica grazie a un percorso su passerella completamente privo di barriere architettoniche.

Una piattaforma elevatrice consente l’accesso alle persone con mobilità ridotta, mentre all’interno sono stati eliminati tutti i dislivelli e salti di quota, rendendo agevole la visita anche in sedia a rotelle o con passeggini. L’area archeologica è tornata alla luce tra il 1926 e il 1929, quando grazie a una modifica del piano regolatore della città, sono iniziati i lavori di demolizione del quartiere compreso tra Via del Teatro Argentina, Via Floridia, Via San Nicolo’ dè Cesarini e Cso Vittorio Emanuele II per la costruzione di nuovi edifici, che hanno riportato alla luce una vasta piazza lastricata su cui sorgono quattro templi. Nella piazza anche i Portici di Pompeo, luogo dove avvenne l’assassinio di Giulio Cesare.

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Maltempo, Priolo “mettere in sicurezza comunità e infrastrutture”

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Fiumi, reticoli, canali, strade. Devastati dall’acqua dell’alluvione o dalle frane, e che vanno necessariamente riparati prima dell’autunno, anticipando il ritorno delle precipitazioni. Una mole di interventi di somma urgenza – 5.885 – i cui costi sono stimati per oltre 1,8 miliardi di euro. Di questi, più di 516 milioni sono già stati spesi per i lavori già attuati (972) o in corso d’opera (1.912): ad esempio, riaprire strade interrotte da frane, ripristinare argini e golene di fiumi, riprofilare alvei di torrenti, risezionare canali, rendere nuovamente funzionali tutti gli spazi e gli edifici pubblici. Elenco di interventi la cui versione definitiva verrà messa a punto, come richiesto venerdì scorso, dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. Lo rende noto la Regione Emilia-Romagna.
“Non possiamo correre il rischio di arrivare all’autunno senza aver completato gli interventi di somma urgenza – ha sottolineato stamani, nel corso di una conferenza stampa, Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile -. Serve agire celermente, nei prossimi mesi, per arrivare preparati all’autunno: confidiamo nel fatto che il Governo stanzi al più presto le risorse necessarie per interventi che, entro l’autunno, mettano in sicurezza territorio e popolazione, anche grazie al lavoro e al confronto avviato al tavolo con gli Enti locali al quale abbiamo presentato, come richiesto, la prima stima dei danni. Senza le risorse il rischio è che si blocchi tutto. Noi – ha proseguito Priolo – siamo pronti con le opere urgenti, condivise con i territori: le porteremo all’attenzione del Dipartimento nazionale di Protezione civile, col quale stiamo operando fin dal primo istante, come peraltro dovuto in uno stato di emergenza nazionale”.
“Stiamo uscendo dalla fase di crisi più acuta – ha continuato -, ma resta tutta la necessità di mettere in sicurezza le comunità e le infrastrutture viarie, idriche e i versanti, almeno le situazioni più critiche: ce la possiamo fare attraverso un grande impegno condiviso, l’Emilia-Romagna e il sistema regionale sono pronti a fare la loro parte fino in fondo”.
Alla conferenza stampa hanno partecipato, in presenza o in videocollegamento, i rappresentanti delle istituzioni dei territori colpiti: Marco Panieri, sindaco di Imola, per la Città metropolitana di Bologna, e i presidenti di Provincia Giorgio Zanni (Reggio Emilia), Enzo Lattuca (Forlì-Cesena), Michele De Pascale (Ravenna), Jamil Sadegholvaad (Rimini), Gianni Michele Padovani (Ferrara). Per la Provincia di Modena, la consigliera provinciale Maria Costi, sindaca di Formigine.
Quasi la metà dei danni riguarda fiumi, strade e infrastrutture pubbliche: oltre 4,3 miliardi di euro. Di questi, oltre 1,8 miliardi servono per le spese già sostenute, per coprire le attività in corso e per interventi urgenti da attuare entro l’autunno: sono 5.885, di cui 972 finiti (per più di 15 milioni di euro), 1.912 in svolgimento (per oltre 501 milioni di euro), 2.910 ancora da attivare (per 1 milione 346mila euro), più altri 29 milioni circa per 91 interventi in fase di valutazione.
Per quanto riguarda i fiumi, la parte maggiore – per oltre 193 milioni 600mila euro – è di competenza dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. Si aggiungono altri 15 milioni 339mila euro, per interventi in capo ad Aipo (l’Agenzia Interregionale per il fiume Po).
Ben 715 milioni di euro sono necessari per oltre 4mila interventi urgenti segnalati dai Comuni.
Per affrontare i danni causati dal maltempo alla viabilità comunale, in particolare, sono individuati come prioritari 2.743 interventi per oltre 536 milioni 300mila euro. Di questi, 1.552 opere – per oltre 175 milioni 700mila euro – sono urgentissime, necessarie cioè a risolvere situazioni di isolamento o criticità importanti nell’accesso a centri abitati. Allo stesso fine, si aggiungono 368 interventi su viabilità provinciale e rete ferroviaria regionale, oltre che a cura delle Aziende del Trasporto pubblico locale, per più di 328 milioni 300mila euro.
Complessivamente, gli interventi per le strade provinciali superano quota 312 milioni 200mila euro, quelli sulle strade statali (Anas) raggiungono quasi i 126 milioni. Altri 6 milioni 414mila euro servono per i lavori sulla rete autostradale; per le ferrovie si calcolano interventi per 92 milioni 561mila euro.
Quasi 208 milioni di euro di lavori riguardano i canali, in capo ai Consorzi di bonifica. Poco meno di 70 milioni di euro servono per la gestione dei rifiuti. Ancora, 28 milioni 386mila euro sono necessari al ripristino del servizio idrico integrato, 80 milioni 540mila euro per il ripristino dell’infrastruttura della rete elettrica. Altri 45 milioni circa servono per altre tipologie di interventi (patrimonio della Regione, scuola provinciali, beni culturali, diocesi, e così via).

– Foto Ufficio stampa Regione Emilia-Romagna –

(ITALPRESS).

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Gestione degli hotel, il digitale è ormai imprescindibile

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi pensare agli alberghi e al mondo digitale è un unicum: la maggior parte delle prenotazioni arriva da lì, la presenza nel mondo digitale è imprescindibile” e lo sviluppo di questo mondo “è continuo. Ormai anche le modalità con cui verifichiamo quello che accade nelle strutture è digitalizzato” e “il numero di prenotazioni, la spesa dell’ospite, i processi interni vengono monitorati tramite processi informativi. Bisogna stare al passo con i tempi”. Lo ha detto all’agenzia Italpress Giuseppe Marchese, CEO di Ragosta Hotels Collection. Ad esempio, la “chat box consente direttamente all’utente di interagire con la struttura, 365 giorni e h24”, spiega. “Ma anche i processi più semplici, quelli che una volta si facevano a mano, oggi hanno un’intelligenza artificiale alle spalle che consente soprattutto di risparmiare tempo e di garantire all’ospite un servizio di qualità”, continua Marchese.
Sui prezzi, bisogna che “il rapporto sia corretto tra i servizi che vengono offerti e il target di utenti a cui ci si rivolge: le nostre sono strutture a 5 stelle, ubicate in location particolari come Roma, Taormina, la Costiera Amalfitana. Dobbiamo tanto a un territorio che ci garantisce di avere un privilegio in termini di benessere, dobbiamo tenere alta la bandiera dell’ospitalità italiana”, per questo “offriamo un servizio di livello” e “cerchiamo di tarare rispetto a ciò che siamo in grado di fare, ovvero la vendita di un’esperienza”, sottolinea.
“Tra le tante cose negative che ci ha lasciato il covid, ce ne sono anche alcune positive: abbiamo scalettato in maniera diversa le nostre esigenze, quindi oggi si è tolto l’effimero a favore dell’esperienza di viaggio” che è in cima “alle preferenze delle persone: quindi, agevolarle affinchè possano godere di un viaggio senza dover impegnarsi economicamente nell’immediato può essere una soluzione che aiuta il turismo”.
Invece, sulle iniziative del governo in merito agli affitti brevi nei centri storici, “ci sono due fattori: innanzitutto queste strutture stanno cannibalizzando il mercato” e “si pongono alla stregua di un servizio a 5 stelle, con una legiferazione a corredo che non è proprio identica alla nostra”, sottolinea.
In secondo luogo, “c’è un problema di occupazione di territorio” che ‘espellè “gli abitanti: oggi i centri storici si stanno spopolando. Più che una regolamentazione ‘contrò, bisogna regolamentare il sistema”, conclude Marchese.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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