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Le rubano lo smartphone del figlio morto, si mobilitano i social

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AGI – “Sto vivendo un incubo terribile da quel maledetto 22 aprile 2023, un incubo dal quale non c’è più risveglio. La mia vita ormai procede in bianco e nero, senza più gioie, ma solo dolore”. Inizia così l’appello disperato lanciato su Facebook da Cristina Traverso, la madre di Manuel Abdel El Hamid, il 21enne morto lo scorso aprile in un incidente avvenuto a Pieve Ligure, mentre viaggiava sulla sua moto.

La donna ha utilizzato il social per denunciare il furto del cellulare di suo figlio, l’unica cosa che le era rimasta per sentirlo vicino, per sentire ancora la sua voce.

“Ogni sera – scrive – io e mio figlio era abitudine darci la buona notte con dei bacini e le ruffine, come le chiamavo io, e finivo questo rito meraviglioso con una carezza sulla testa. Continuo a farlo tutte le sere, solo con le sue fotografie e, per sentire la sua voce, aprivo i video del suo telefono. Purtroppo non posso più fare neanche questo perché lunedì mattina dal banco bar del “Gallery” mi hanno preso il mio cellulare e quello di mio figlio”.

La donna descrive dettagliatamente i modelli e le condizioni dei telefoni e aggiunge: “Chiedo con il cuore in mano alla persona che ha fatto questo gesto un atto di bontà, facendomi riavere i cellulari. Vivendo una tragedia così, ci si aggrappa a qualsiasi cosa che ricordi tuo figlio”.

L’appello nel giro di 48 ore ha ricevuto oltre 1200 condivisioni, ma dei telefoni ancora nessuna traccia. 

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Antolini, formazione continua strategica per una maggiore efficienza

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ROMA (ITALPRESS) – Anche nel settore della lavorazione delle pietre naturali la formazione continua può rivelarsi strategica per l’ottimizzazione dei processi produttivi e avere una maggiore efficienza aziendale. E’ quello che è avvenuto alla Antolini, brand mondiale del marmo con sede in provincia di Verona. “L’integrazione tra il Mes e il sistema di supporto di Erp aziendale, ha permesso la realizzazione di un sistema tecnologico per la gestione dei processi produttivi di fabbrica, la riduzione degli errori e il calcolo dei tempi di metodi di lavorazione”, afferma Francesco Antolini, presidente Antolini Luigi C. Spa.
“La scelta tecnologica è stata quella di adottare un sistema Mes non solo dal punto di vista tecnologico, ma come metodologia processuale – sottolinea Alice Spigo, coordinatrice Progetto Impresa 4.0 -. Gli obiettivi sono stati l’acquisizione di competenze specifiche per elaborare, centralizzare, produrre informazioni sui dati di produzione in tempo reale. L’Università degli Studi di Padova ha analizzato le potenzialità prestazionali delle applicazioni Mes e ha dato supporto per la progettazione delle attività formative e il raggiungimento degli obiettivi”.
Il progetto è stato condotto in collaborazione con Fondimpresa, associazione senza scopo di lucro nata dalla collaborazione tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. “Il cambiamento principale che abbiamo riscontrato è la possibilità di registrare l’avanzamento di produzione in tempo reale, come ad esempio la lavorazione in corso sul materiale, l’andamento dei consumi, eventuali problematiche del processo produttivo e questo ha inevitabilmente portato un miglioramento, grazie alla gestione e alla tracciabilità di ordine di produzione e del materiale stesso durante il ciclo produttivo”, aggiunge Spigo.
“L’integrazione tra l’Erp e il Mes ci ha aiutato molto all’interno del controllo del nostro inventario, in questo modo le pianificazioni di tutti i riordini sono più schedulate e dettagliate e i rischi legati alla supply chain sono sostanzialmente limitati”, afferma Elisa Manni, marketing manager.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Paura di volare, 8 italiani su 10 resterebbero a terra 

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AGI – Perdere il volo, smarrire il bagaglio, non trovare il passaporto o suonare quando si passa ai controlli di sicurezza sono le paure più comuni delle persone in aeroporto. Il rumore, lo spazio insufficiente per le gambe e le turbolenze sono le cose che preoccupano di più in aereo.

Ci sono persone che si divertono dal momento in cui mettono piede in aeroporto, si godono l’intera esperienza senza pensieri fino a quando non ritirano le valigie arrivati a destinazione, mentre altre si preoccupano continuamente che possa accadere qualcosa e si lamentano di ogni cosa riguardi il volo. Secondo una recente indagine condotta dal potente motore di ricerca di voli e hotel www.jetcost.it, sette italiani su dieci amano l’esperienza del volo e solo due su dieci sono aerofobici.

Sono state intervistate 3.000 persone di età superiore ai 18 anni, che hanno viaggiato almeno una volta negli ultimi due anni. Inizialmente è stato chiesto a tutti se l’esperienza di viaggio in aereo, dall’aeroporto di partenza a quello di destinazione, fosse di loro gradimento: sette su dieci hanno dichiarato di aver apprezzato l’esperienza complessiva (69%). In seguito è stato chiesto a tutti gli intervistati se avessero qualche timore nel viaggiare in aereo in generale, e il 78% ha risposto di sì.

Dividendo l’esperienza del volo in due parti, l’aeroporto e l’aereo, agli intervistati è stato chiesto quali fossero le loro maggiori paure quando si trovano in aeroporto, e queste sono state le prime dieci risposte più comuni:

  1. Perdere il volo
  2. Perdere il bagaglio
  3. Perdere il passaporto, la carta d’identità o la carta d’imbarco 
  4. Suonare ai controlli di sicurezza
  5.  Vedere il proprio volo cancellato
  6. Dover aprire la borsa ai controlli di sicurezza 
  7. Avere il bagaglio che pesa più del consentito
  8. Avere il volo in ritardo 
  9. Essere sorpresi con qualcosa che non appartiene al proprio bagaglio 
  10. Perdere una coincidenza

Per quanto riguarda il volo, agli intervistati è stato chiesto innanzitutto se soffrissero di aerofobia, o paura di volare, e il 21% ha risposto di sì. Poi è stato domandato a tutti cosa trovassero più irritante, fastidioso o spaventoso durante il volo, con la possibilità di dare tre risposte, e le più comuni sono state: 

  • Il rumore (54%) 
  • Il non avere abbastanza spazio per le gambe (39%) 
  • La turbolenza (33%) 
  • Il dover aspettare gli altri passeggeri (31%) 
  • I prezzi elevati di cibo e bevande (26%) 
  • Le misure di sicurezza (23%) 
  • Il posto a sedere angusto (21%) 
  • La sensazione di claustrofobia (16%)
  • La qualità del cibo (11%)

Tra i rumori che più infastidiscono i passeggeri ci sono:

  1. Bambini che piangono 
  2. Persone che parlano ad alta voce 
  3. Gruppi di giovani in gita che gridano o di addio al celibato che fanno gli spiritosi
  4. Chi russa nel sonno 
  5. Genitori che sgridano i figli 
  6. Chi è sotto l’effetto dell’alcol
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Enel, Bozzoli “Cybersicurezza al centro della nostra agenda”

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Enel, Bozzoli

Presentando il Cyber Harbour, Carlo Bozzoli, head of global digital solutions di Enel ha sottolineato come l’auspicio è creare “un centro di eccellenza, luogo di incontro e di scambio che unisca un partenariato pubblico-privato, accademia-impresa per sviluppare consapevolezza e professionalità sul mondo della cybersicurezza”.
xb2/ads/mrv

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Allarme Uil Scuola “Oltre 6 mila cattedre vacanti a Roma e 15 mila nel Lazio”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il prossimo anno scolastico si aprirà come quello che si è da poco concluso. Soltanto a Roma e provincia sono infatti 6206, tra posti comuni e di sostegno, le cattedre libere che aspettano una nomina. Il trend quindi si consolida: per molti docenti la stabilizzazione resta un miraggio”. Lo dice Saverio Pantuso, segretario della Uil Scuola Rua del Lazio.
“Ma se per i docenti l’immissione in ruolo resta un sogno nel cassetto – aggiunge il sindacalista della Uil – per molti studenti e studentesse la continuità didattica, presupposto per garantire il diritto allo studio di alunne e alunni, rischia degli stop ingiustificati”.
“Analizzando nello specifico i numeri delle cattedre vacanti – aggiunge Pantuso – notiamo che nella Capitale sono 285 quelle scoperte nella scuola dell’infanzia, 1152 in quella primaria, 1468 nella scuola media di primo grado e 1592 nella scuola secondaria. Un panorama desolante, completato dai numeri dei posti vacanti degli insegnanti di sostegno: 194 per l’infanzia, 749 per la primaria, 445 per la scula di primo grado e 384 per quella di secondo grado”.
Da anni la Uil Scuola Lazio, si legge in una nota, “segnala la necessità che le operazioni di conferimento delle supplenze seguano un iter diverso, a partire dalla verifica preliminare da parte degli Uffici scolastici di titoli e punteggi dei candidati interessati prima di rendere definitivi gli incarichi”. “Ma da tempo segnaliamo con forza – aggiunge Pantuso – che la stabilizzazione dei precari non è impossibile. Un nostro recente studio ha stimato che ogni precario della scuola italiana potrebbe essere stabilizzato con una somma irrisoria: per ognuno di loro la spesa dello Stato sarebbe infatti di 715 euro”.
“Si preferisce invece – conclude il Segretario della Uil scuola Rua – proseguire a far vivere i docenti nel precariato, calpestando diritti e negando un futuro a migliaia di persone. Adesso partirà l’ennesima lotteria dell’algoritmo, che già negli anni passati ha dispensato ingiustizie con assegnazioni e revoche, nomine e stralci: e così a Roma, così come nelle altre province del Lazio, in totale 15 mila posti vacanti saranno assegnati nei prossimi mesi”.
foto ufficio stampa Uil Scuola Rua del Lazio
(ITALPRESS).

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Hacker scatenati nel 2022. L’Italia tra i bersagli principali

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AGI – Un anno vissuto pericolosamente, con i settori energetico e sanitario i più a rischio di attacco informatico. Il 2022 ha visto a livello globale un deciso aumento di attività malevole ai danni di settori governativi e infrastrutture critiche. L’Italia è risultata tra i Paesi maggiormente interessati dalla diffusione generalizzata di malware e da attacchi cibernetici mirati, specie in danno del comparto sanitario e di quello energetico”.

È quanto emerge dall’ultima Relazione annuale al Parlamento dell’Agenzia nazionale per la cybersicurezza. In particolare, Csirt Italia, il Computer emergency response team, l’anno scorso “ha trattato 1.094 eventi cyber. Di questi 126 hanno avuto un impatto confermato dalla vittima”.

Dall’analisi e dalla successiva classificazione dei 1.094 eventi cyber – spiegano i curatori del report – è stato possibile individuare le tipologie più ricorrenti: diffusione di malware tramite email (517), brand abuse (204), phishing (203), ransomware (130), sfruttamento di vulnerabilità (126), information disclosure (103), sfruttamento vulnerabilità verso web server (87), scansioni (74), esposizione di dati (67), tentativi di intrusione tramite credenziali (64), Ddos (44), smishing (41).

A fronte dei 1.094 eventi cyber trattati dal CSIRT Italia, per una media di circa 90 al mese, il picco c’è stato a febbraio 2022 (118). Di questi, 126 hanno avuto un impatto confermato dalla vittima, per una media di 10,5 incidenti al mese.

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La procura ascolta nuovi testimoni per l’incidente di Casal Palocco

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AGI – Un nuovo giro di interrogatori per confrontare testimonianze diverse e cercare punti in comune per ricostruire la dinamica dell’incidente nel quale ha perso la vita un bimbo di 5 anni, mentre un gruppo di ragazzi a bordo di un suv Laborghini preso a noleggio stava realizzato un video da postare su Youtube, nel loro canale The borderline.

La polizia locale di Roma Capitale sta ascoltando diversi testimoni che, lo scorso mercoledì, erano presenti al momento dell’incidente tra il Suv Lamborghini e la Smart FourFour che ha portato alla morte del piccolo Manuel, a Casal Palocco, a Roma. Secondo quanto si apprende, al momento, non sembrerebbero esserci altre auto coinvolte, come invece riferito da alcuni organi di informazione.

La procura di Roma ha anche disposto esami di secondo livello per valutare il quantitativo e la data dell’assunzione di cannabinoidi da parte di Matteo Di Pietro, lo youtuber che era alla guida del suv preso a noleggio.

In queste ore si attende anche la decisione dei magistrati per la restituzione della salma del piccolo dopo che l’autopsia eseguita sabato scorso al Policlinico Tor Vergata ha confermato la morte per i traumi riportati nel sinistro. La famiglia vuole infatti celebrare i funerali del bimbo, mentre sul luogo dell’incidente in tanti depongono fiori, messaggi, qualche lumino e dei giocattoli.

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Apre il reparto di Oncoematologia all’ospedale “Cervello” di Palermo

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Apre il reparto di Oncoematologia all'ospedale

Inaugurato all’ospedale Cervello di Palermo il reparto di Oncoematologia, centro di riferimento regionale per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle leucemie e dei linfomi per il trapianto di midollo osseo. “Una magnifica occasione per riaffermare l’impegno da parte del governo nei confronti della Sanità pubblica”, sottolinea l’assessore regionale della Salute Giovanna Volo. xl3/vbo/gtr

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Premio Fair Play Menarini a Zanetti, Cabrini e Rosolino

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ROMA (ITALPRESS) – Un evento per celebrare i valori di etica, lealtà e rispetto nello sport e nella vita: torna l’appuntamento con il “Premio Internazionale Fair Play Menarini”, che, presso il Salone d’Onore del Coni, questa mattina ha svelato i nomi degli atleti che saranno premiati nella XXVII edizione che si terrà dal 3 al 5 luglio a Firenze e Fiesole. Una vera e propria istituzione che, dal 1997, promuove i valori dell’etica, della lealtà e del rispetto attraverso gli esempi delle leggende dello sport italiano e internazionale. Anche quest’anno la manifestazione riunirà campioni in grado di incarnare i principi più nobili dello sport. Per il calcio, ad esempio, ci saranno tre giganti come Javier Zanetti, storico capitano dell’Inter e vice presidente dei nerazzurri, premiato come “Personaggio mito”, Marcelo Bielsa, commissario tecnico dell’Uruguay e Antonio Cabrini. Ad essere rappresentato, però, sarà tutto il mondo dello sport; per il nuoto, infatti, saranno premiati Massimiliano Rosolino e la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti mentre per gli sport invernali spazio a Deborah Compagnoni e Lisa Vittozzi. “Accogliere leggende dello sport e modelli di lealtà agonistica nel nostro Comune è motivo di grande orgoglio”, ha sottolineato Anna Ravoni, sindaco di Fiesole. Una serata speciale che vedrà protagoniste proprio le leggende dello sport come Luis Alberto Scola, oro olimpico con la nazionale argentina di basket ad Atene 2004, Elisa Di Francisca, fuoriclasse del fioretto, o Larissa Iapichino a rappresentare l’atletica leggera. Presente, poi, anche una delegazione di Ambasciatori del Fair Play Menarini, già premiati nelle scorse edizioni, che porterà in Toscana il velocista Tommie Smith, simbolo della lotta alla discriminazione razziale, Edwin Moses, quattro volte record del mondo nei 400 metri a ostacoli, e Federica Pellegrini, oltre ad Arrigo Sacchi e Giancarlo Antognoni. “Quello del Fair Play sta diventando uno dei valori aggiunti del mondo sportivo, ho visto crescere questa avventura ed ora è diventata un gigante. Complimenti a chi è venuta l’idea di coinvolgere anche il mondo dei giovani”, le parole del presidente del Coni, Giovanni Malagò, durante la conferenza stampa di presentazione. Accanto ai grandi nomi dello sport, infatti, ci sarà proprio il premio alla categoria “Giovani” che per il 2023 è stato assegnato a Mariaclotilde Adosini, Emilia Rossatti e Giorgio Pietro Torrisi. “Lo sport è la terza agenzia formativa dopo la famiglia e la scuola: se vogliamo incidere sulle prossime generazioni è importante educare proprio loro alla condivisione, alla fratellanza, alla solidarietà e al rispetto dell’altro. Insegnare il fair play è insegnare educazione civica”, conclude Cosimo Guccione, assessore allo Sport e alle Politiche Giovanili del Comune di Firenze.
– Foto Italpress/Spf –
(ITALPRESS).

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