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Banchine del Tevere chiuse per allerta meteo

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AGI – A causa del maltempo e sulla base dell’informativa emessa nella serata di ieri dal Centro Funzionale Regionale, che riporta un probabile innalzamento dei livelli idrici del fiume Tevere a seguito delle piogge che hanno interessato e che interessano i bacini del fiume e dei suoi principali affluenti, la Protezione Civile di Roma Capitale, per motivi di sicurezza, ha disposto la chiusura degli accessi alle banchine lungo il tratto urbano.

A tutela delle persone – si legge in una nota del Campidoglio – i responsabili delle eventuali manifestazioni temporanee e compagnie di navigazione dovranno sospendere ogni attività ricettiva e di imbarco dell’utenza. 

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Scontro tra Smart e Suv a Roma, muore bambino di cinque anni

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AGI – Un bimbo di 5 anni è morto, a causa delle ferite riportate in un incidente stradale avvenuto in via Aristonico di Alessandria, a Casal Palocco, a Roma. A scontrarsi, per cause ancora in fase di accertamento, sarebbero state una Smart ForFour e un Suv Lamborghini condotto da un 20enne e con a bordo altri quattro giovani.

All’ospedale Sant’Eugenio è ricoverata in gravi condizioni la sorellina del bambino, di tre anni. In ospedale anche la madre, 35enne. Entrambe sono state trasportate in codice rosso dal 118.

A bordo della smart c’era anche un altro bambino. Sul posto i carabinieri e gli agenti della polizia locale di Roma Capitale. Il conducente del Suv sarà sottoposto, come di rito, ai test di alcol e droga. 

Le forze dell’ordine hanno sequestrato i cellulari dei giovani. Secondo quanto si apprende, i giovani potrebbero essere stati distratti dai telefonini o dalle videocamere usati per girare un video – già acquisito dagli investigatori – forse per una challenge su YouTube.

 

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Sospesa la recita di preghiere in classe, la maestra dal giudice

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AGI – Fu sospesa per 20 giorni n la decurtazione dello stipendio per aver fatto recitare preghiere in classe. Marisa Francescangeli, la maestra della scuola primaria di San Vero Milis è comparsa davanti al giudice del Lavoro di Oristano, Consuelo Mighela per la prima udienza della causa da lei intentata.

I suoi legali, gli avvocati Elisabetta Mameli e Domenico Naso, che assistono la docente per conto della Federazione Uil Scuola regionale e nazionale, contestano questioni procedurali e di merito. Il giudice ha sentito l’insegnante. Marisa Francescangeli ha ammesso di aver fatto recitare agli studenti due preghiere nelle giornate precedenti il Natale.

I suoi legali hanno chiesto l’audizione di testimoni. Il giudice si è riservata la decisione. Secondo gli avvocati della maestra mancano le prove dei fatti. I legali sostengono che il provvedimento di sospensione sia stato disposto solo sulla base delle dichiarazioni di tre mamme che hanno riportato la loro versione al dirigente scolastico, Alessandro Cortese.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ad aprile era intervenuto per specificare che – secondo la relazione in suo possesso – la sospensione fosse scaturita da “reiterate preghiere e canti religiosi nelle ore disciplinari”. “Anziché insegnare storia, geografia e matematica, la docente avrebbe fatto cantare inni religiosi o pregare”, aveva spiegato il Ministro. La maestra Francescangeli in risposta a questa accusa, intervenuta in tv aveva parlato di “esagerazione”, negando qualsiasi altro addebito.

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Cade dal terzo piano e muore una bimba di 5 anni

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AGI – Un volo di diversi metri e un gioco che finisce nel peggiore dei modi. Alessia R., 5 anni, è precipitata dal balcone al terzo piano della palazzina in cui viveva con la sua famiglia, al civico 32 di via Spiniello ad Acerra. La piccola, secondo una prima ricostruzione, stava giocando e in un attimo di distrazione della madre, si sarebbe sporta troppo dal balcone, avrebbe perso l’equilibrio e sarebbe finita a terra, senza scampo. L’incidente è avvenuto in un quartiere residenziale del popoloso comune dell’hinterland napoletano. 

La procura della Repubblica di Nola ha aperto un’inchiesta e i carabinieri hanno già ascoltato diverse persone per ricostruire l’accaduto. La piccola Alessia era rientrata da poco da scuola ed era sola in casa con sua madre, che è titolare di un bar ad Acerra. Il padre non era con loro al momento della caduta. È un militare di carriera nell’Aeronautica. Una famiglia molto conosciuta ad Acerra e niente, al momento, lascia pensare a qualcosa di diverso dall’incidente domestico. 

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Da quasi moglie a vedova, il giorno più triste di Marta

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AGI – Alcuni l’hanno definita una sposa per finta, ma moglie lo è stata per davvero. Del resto Silvio Berlusconi l’ha sempre chiamata, in quegli incisi che vengono spontanei quando un rapporto è così consolidato, “mia moglie”. Ma nelle cronache Marta Fascina ha sempre avuto il titolo di compagna, come se la ratifica dinanzi a un ufficiale civile o religioso per la ‘cum panis’ fosse indispensabile per passare dal desco a condividere la vita.

Se quel quasi-matrimonio fu, per i critici e i maligni, una recita a soggetto, l’epilogo è stato da tragedia greca, con la giovane non-moglie che si è sacrificata fino all’ultimo istante. E non quando i riflettori erano accesi nella Cattedrale, o gli obiettivi di fotografi e operatori hanno cercato anche il minimo segnale di un sospiro liberatorio. Ma quando i vetri erano oscurati, le porte inaccessibili, i telefoni muti. Lo stesso Cavaliere gliel’ha sempre riconosciuto con parole di gratitudine e ammirazione.

Marina Berlusconi stringe la mano di Marta FascinaUn trucco leggerissimo, i capelli raccolti, niente occhialoni scuri, e l’abito “blu Fininvest” con una camicia accollata. Inappropriato per il sole che picchiava in piazza Duomo a Milano, perfetto dress code per un funerale di Stato. 

E quella distanza siderale di età e di provenienza, che ha sempre sorretto l’ironia di prammatica nel caso di un fidanzato molto agée e sconfinatamente ricco e potente per una donna troppo giovane per avere un curriculum, si è colmata in un attimo non per lo sguardo triste e le lacrime del saluto finale con la carezza al feretro, ma per quella mano stretta forte in chiesa e fuori da Marina, la figlia-consigliera, l’ombra del padre e forse l’erede designata. 

Che ne sarà di Marta Fascina se lo chiedono in tanti. Che forse, ora, si accorgeranno di aver sottovalutato la non-vedova con la passione per la politica.

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Il maltempo non abbandona l’Italia. Allerta arancione in diverse regioni

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AGI – La morsa del maltempo non abbandona l’Italia. Per la giornata del 15 giugno, la Protezione civile ha previsto ancora un’allerta arancione su Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria, e allerta gialla su gran parte del Paese. Secondo il Centro meteo italiano una saccatura depressionaria in movimento tra Mediterraneo e Balcani porterà nuove piogge e temporali, anche intensi, su alcune regioni della nostra Penisola.

Dopo la bomba d’acqua di martedì, la Capitale è stata colpita ancora una volta da piogge molto violente causando allagamenti con disagi alla popolazione e traffico in tilt: sono stati circa 200 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco di Roma. Le abbondanti piogge hanno provocato allagamenti di strade e disagi a strutture abitative. Diverse le segnalazioni per alberi e rami pericolanti che hanno riguardato per lo più il quadrante Nord e quello Sud-Est della città.

In Toscana è confermato il codice giallo per rischio idrogeologico e idraulico, e per temporali fino alla mezzanotte di oggi. In provincia di Arezzo, oggi un forte temporale ha colpito un tratto dell’Autosole all’altezza dell’uscita Valdichiana: la corsia sud è stata invasa dall’acqua e due mezzi sono andati in avaria. Per fortuna non ci sono stati feriti, anche se la strada è rimasta chiusa al traffico per circa un’ora e mezzo.

E poi, non sono mancati forti precipitazioni sulla Sardegna oltre che sul Piemonte. Tutto a causa dell’egemonia di un’ansa depressionaria – sottolinea il Centro meteo italiano – che causerà ancora nelle prossime 24 ore maltempo e instabilità diffusa, prevista in aumento da Nord a Sud.

Per avere un assaggio d’estate bisognerà aspettare il weekend quando arriverà l’anticiclone africano: da venerdì su tutta l’Italia dovrebbe splendere il sole con un’ondata di caldo che, la prossima settimana, vedrà le temperature salire anche sopra i 30 gradi.

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Per ridurre lo smog si andrà più lenti in autostrada

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AGI. – A partire da oggi, per la prima volta in Italia, si potrà ridurre la velocità su autostrade e strade extraurbane principali per motivazioni ambientali, ovvero per ridurre lo smog. È uno degli effetti del decreto legge numero 69, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri, decreto denominato “salva-infrazioni” perché pensato per aiutare la chiusura delle procedure di infrazione e dei casi di pre-infrazione pendenti sull’Italia.

Una di queste procedure (la numero 2014/2147) riguarda il superamento dei valori limite di pm10 ed, in assenza di un intervento normativo del governo, avrebbe esposto il nostro Paese al rischio di un nuovo deferimento davanti alla Corte di Giustizia europea e al pagamento di sanzioni pecuniarie.

La decisione spetta a Regioni e Province autonome

Ecco perché, per evitarlo, si prevede che “nei casi in cui risulti necessario limitare le emissioni derivanti dal traffico veicolare in relazione ai livelli delle sostanze inquinanti nell’aria, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nell’ambito delle rispettive competenze, sentiti il prefetto o i prefetti competenti per territorio limitatamente agli aspetti di sicurezza della circolazione stradale, gli enti proprietari o gestori dell’infrastruttura stradale, possono disporre riduzioni della velocità di circolazione dei veicoli, anche a carattere permanente, sulle strade extraurbane di cui all’articolo 2, comma 2, lettere A e B” del nuovo codice della strada (autostrade e strade extraurbane principali, ndr) “limitatamente ai tratti stradali che attraversano centri abitati ovvero che sono ubicati in prossimità degli stessi”.

“Pensiamo ai periodi autunnali e invernali – osserva Luigi Altamura, comandante del Corpo di polizia municipale di Verona sul sito web dell’Asaps, l’Associazione sostenitori amici polizia stradale – quando lo smog sale alle stelle; il pallino lo avranno le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, che avranno l’onere di far diminuire la velocità, per aiutare la riduzione dello smog nelle città soprattutto nelle grandi città della pianura padana, attanagliate da valori fuori norma di sostanze nocive”.

I comuni possono ridurre la permanenza delle auto

Per far rispettare i nuovi ridotti limiti si potranno utilizzare i “dispositivi o mezzi tecnici di controllo del traffico” previsti dalla legge e le sanzioni saranno quelle dell’articolo 142 del codice. “Altra novità – ricorda Altamura – riguarda l’articolo 7 del codice della strada, che prevede che i Comuni possano stabilire, all’interno di una determinata zona a traffico limitato, diversi tempi massimi di permanenza, tra l’ingresso e l’uscita, anche differenziati per categoria di veicoli o di utenti. Anche questa innovazione giuridica porterà le amministrazioni comunali a ulteriori provvedimenti di limitazione alla circolazione nelle aree più centrali delle grandi città”. 

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Tg Sport – 14/6/2023

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Tg Sport - 14/6/2023

In questa edizione:
– Nations League, l’Italia di Mancini contro la Spagna
– La Curva Sud rossonera omaggia Silvio Berlusconi
– L’Italia del volley femminile stende la Bulgaria in Nations League
– Jacobs salta gli Europei a squadre, obiettivo mondiale a Budapest
– 24 ore di Le Mans, grande vittoria per la Ferrari
– Abodi: “Un dovere dare dignità e diritti a chi lavora”
ari/gtr

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“Un merletto per Venezia”, premiate le vincitrici della nona edizione

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VENEZIA (ITALPRESS) – Con la premiazione delle vincitrici del concorso nazionale “Un merletto per Venezia”, giunto alla nona edizione, continua ufficialmente il progetto “Il filo del cuore”. L’iniziativa, voluta dalla Fondazione Musei Civici di Venezia in collaborazione con la Fondazione Andriana Marcello e il consorzio Venezia Nativa, mira a valorizzare il merletto ad ago di Burano e quello a fuselli di Pellestrina.
All’evento, che si è svolto nel Museo del Merletto di Burano, erano presenti in rappresentanza dell’Amministrazione la presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano, il consigliere delegato ai Rapporti con le isole, Alessandro Scarpa Marta, e la Dirigente area attività museali Chiara Squarcina.
La presidente Damiano si è complimentata per i merletti esposti: “Oggi ricordiamo chi ha dato lustro non solo a Burano e Pellestrina, ma anche a Venezia, celebrando un’attività che il Comune supporta e nel quale come Amministrazione crediamo moltissimo. L’obiettivo più concreto è garantire continuità a questa tradizione plurisecolare della quale siamo orgogliosi, che va tutelata, valorizzata e soprattutto trasmessa alle nuove generazioni così che non vada persa. Il nostro desiderio continua a essere il riconoscimento del merletto come patrimonio mondiale dell’umanità, cosa che rappresenterebbe una grande vittoria per la città e un modo per valorizzare questa antica arte inestimabile”.
“Vi ringrazio per la vostra presenza e per l’impegno che portate avanti – ha dichiarato il consigliere Scarpa Marta -. Senza il vostro lavoro questa magnifica tradizione andrebbe perduta. Come Amministrazione siamo molto attenti alla difesa dell’arte del merletto, ma anche al tema delle isole. Lo facciamo dal punto di vista politico ma anche perchè ci abitiamo, le viviamo e le portiamo nel cuore. Sono figlio di una merlettaia di Pellestrina perciò sono entrato in contatto con questa arte sin da bambino. Dobbiamo fare squadra per salvaguardare e diffondere questo patrimonio nel mondo”.
Il concorso “Un merletto per Venezia” ha visto la partecipazione di 11 opere, divise in quattro differenti sezioni.
Nella categoria del merletto ad ago stile antico, il premio è stato assegnato a Gelsomina Acanfora per l’opera “Le stelle da sempre guida dei marinai”. Il riconoscimento per l’ago moderno è andato all’associazione merlettaie del Museo del Merletto di Burano con “La luce che c’è dentro di noi nasce dalle stelle”. Per i fuselli in stile antico ha vinto Agnese Molinelli con l’opera “Stelle e melodramma”. Per quelli in stile moderno invece è stato premiato Raffaele Oliva per l’opera “Skyline”. Riconoscimenti sono stati consegnati anche alle allieve della Scuola “Sacolà e… ciaocola ad ago” – Centro studi storici di Mestre, all’Associazione “Il Merletto di Chioggia”, a Simone Franz, a Sabrina Scantamburlo, a Ludovica Zane, a Francesca Ferroli e a Dušanka Travica.

– Foto Ufficio stampa Comune di Venezia –

(ITALPRESS).

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