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Yamaha NEO’s, fino a 68 km di autonomia puramente elettica

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ROMA (ITALPRESS) – Muoversi in città su due ruote a impatto zero. Un obiettivo facile da raggiungere se si guida NEO’s, il nuovo scooter elettrico commercializzato da Yamaha con un’autonomia che arriva fino a 68 chilometri. Il marchio dei tre diapason ha un’esperienza ultra trentennale, avendo presentato nel 1991 Frog, il suo primo scooter elettrico. Il nuovo NEO’s, l’equivalente ai modelli da 50 cc., è pronto a rivoluzionare la mobilità urbana nelle città europee. La scocca è caratterizzata da forme morbide e arrotondate che esaltano la sensazione di leggerezza e la facilità di guida di questo scooter a “zero emissioni” ultra-silenzioso. Circondati da anelli bianchi che conferiscono un look fresco, sobrio e contemporaneo, i nuovi fari a led si ispirano al muso iconico dell’originale NEO’s.
Oltre al design accattivante, il NEO’s ha alcuni accorgimenti pratici che ne mettono in risalto il ruolo di mezzo di trasporto smart per l’uso quotidiano in città. Le modanature in gomma gli conferiscono un aspetto elegante, ma contribuiscono anche a proteggerlo da piccoli urti e graffi.
Tre i colori disponibili: Milky White, Midnight Black e il nuovissimo Aqua. A spingere il nuovo NEO’s è la Yamaha Integrated Power Unit di ultima generazione, sviluppata sulla base delle ampie conoscenze acquisite dall’azienda durante lo sviluppo dei primi scooter elettrici. Al centro della ruota posteriore c’è un motore elettrico brushless che eroga elevati livelli di coppia per un funzionamento fluido, un’accelerazione bruciante ed estremamente silenzioso. una Yipu che non perde potenza e che elimina virtualmente il rumore della meccanica, per una corsa estremamente silenziosa che rende la guida rilassante e piacevole. I costi di esercizio di NEO’s sono ridotti al minimo, grazie al fatto che la Power Unit funziona anche come mozzo della ruota posteriore e include il sistema di frenata posteriore con l’unità montata direttamente sul cerchio. Il forcellone contiene l’unità di controllo del motore (MCU) che regola l’erogazione di potenza, mentre il cerchio della ruota posteriore può essere facilmente rimosso quando si deve sostituire lo pneumatico smontando i cinque bulloni.
La batteria di soli 8 kg, posizionata sotto la sella, è agli ioni di litio da 50,4 V/19,2 Ah e fornisce un’elevata potenza alla ruota posteriore. L’autonomia è di circa 37 km con la batteria completamente carica. Di serie il connettore e l’alloggiamento per una seconda batteria opzionale che può estendere l’autonomia a circa 68 km. La batteria può essere ricaricata sia quando è installata sul veicolo, sia dopo averla rimossa per collegarla a una presa di corrente. NEO’s è dotato di un caricabatterie portatile progettato per collegarsi a una presa domestica. Per una ricarica completa sono necessarie circa 8 ore. Due le modalità di guida a seconda delle condizioni e delle preferenze individuali, che possono essere modificate con rapidità utilizzando l’interruttore sul blocchetto comandi di destra. La modalità STD offre la massima potenza in uscita di 2,06 kW
La modalità ECO mira a ridurre il consumo della batteria ed è adatta a percorsi imprevisti più lunghi, per raggiungere la massima distanza possibile. In modalità ECO, la potenza massima è ridotta a 1,58 kW e la velocità massima è limitata a 35 km/h. Questo rende il veicolo particolarmente versatile e adatto a qualsiasi esigenza di mobilità cittadina.
La nuova strumentazione Lcd visualizza i livelli di carica delle batterie principale e secondaria, nonchè gli indicatori della modalità di guida STD o ECO e le icone per la connessione con l’app per smartphone, le chiamate e le notifiche. Durante la ricarica, l’apposito indicatore permette di controllare il livello di ricarica sulla batteria stessa o sulla strumentazione. Altre caratteristiche includono l’icona della “tartaruga” quando l’erogazione di potenza è limitata, la spia di controllo della Smart Key e l’indicatore “Run”, che indica che il mezzo è pronto per la guida. Lo scooter 100% elettrico NEO’s è disponibile presso la rete dei concessionari Yamaha al prezzo di 3.199 euro. Prezzo che grazie all’ecobonus si abbatte fino al 40% in meno. Yamaha offre poi agli acquirenti del nuovo NEO’s la seconda batteria con soli 100 euro.

foto: ufficio stampa Yamaha

(ITALPRESS).

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Un cane è morto strozzato dalla catena durante la toelettatura

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AGI – Un cane corso femmina di 10 anni è morto ad Ardea, vicino a Roma, durante le operazioni di toelettatura in un negozio, perché strozzato dalla catena che aveva al collo. Forse a causa della presenza di altro cane, l’animale si è agitato così tanto da attorcigliarsi involontariamente alla catena.

La dipendente del negozio, nel tentativo di liberare il cane, è stata morsa a un braccio e ha riportato ferite. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Tenenza di Ardea che hanno sollecitato l’intervento di personale del servizio veterinario dell’Asl Rm/h di Albano Laziale. 
 

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Omicidio suicidio a Roma. Uccide la convivente e si spara

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AGI – Il cadavere di una donna è stato trovato all’interno di un’abitazione in via Adolfo Consolini 51, a Roma. Sul posto i carabinieri che hanno avviato le indagini. Subito sono partite le ricerche del convivente, allontanatosi a bordo di autovettura. Purtroppo, poco dopo è stato trovato morto nella sua auto nel parcheggio superiore del centro commerciale I Granai. L’uomo si sarebbe ucciso con un colpo di pistola. Sul posto anche il medico legale.

L’allarme in un messaggio sui social

 “Addio amici tutti. La mia vita terrena e quella di Simona finiscono qui. Insieme da sempre e per sempre. Un pensiero di affetto e gratitudine a tutti voi. Per noi amanti dell’Opera e del melodramma questa rappresenta la scelta più coerente che potessimo fare. Chiedo scusa a chi ho fatto del male”. Questo il messaggio sui social che, questa mattina, ha allertato parenti e amici dei due conviventi.

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Che cos’è la legge sull’oblio oncologico e perché può cambiare la vita a un milione di italiani

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AGI – Richiedere mutui, prestiti, assicurazioni, ma anche partecipare a concorsi o persino accedere all’iter per un’adozione, per almeno 900 mila italiani è molto più difficile, se non impossibile. Sono i malati di cancro che si possono considerare guariti, e che quindi corrono gli stessi rischi di salute di tutti gli altri, ma che nel compilare i moduli si trovano di fronte alla fatidica domanda: “Ha avuto un tumore?”.

Alla risposta affermativa spesso le porte si chiudono, o quelle assicurative rimangono aperte ma a prezzi impossibili. Per questo è fondamentale una legge che garantisca il diritto all’oblio oncologico, liberando gli ex malati da quello che purtroppo è ancora uno stigma, e riconoscendo contemporaneamente, per la prima volta in giurisprudenza, la figura del guarito dal tumore.

Le proposte di legge

Una legge chiesta a gran voce da anni dalle associazioni di pazienti, la Favo (Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato In Oncologia) in testa, e che mai come in questi giorni si avvicina a diventare realtà.

Il premier Giorgia Meloni e il ministro della Salute Orazio Schillaci hanno sottolineato entrambi l’importanza di questo intervento normativo: “Il governo guarda con grande attenzione alle proposte di legge parlamentari sull’oblio oncologico”, ha detto Meloni. “Per questo ho chiesto al ministro della Salute Schillaci di seguire l’iter e assicurare il contributo necessario dell’esecutivo”. Si tratta di una norma “capace di dare risposte a un problema estremamente concreto e che incide molto sulla vita di tantissimi italiani”. 

A breve, verosimilmente subito dopo l’estate ma non è escluso anche prima, si troverà la quadra: al momento, spiega all’AGI l’avvocato Elisabetta Iannelli, segretario generale della FAVO, ci sono 9 proposte di legge sul tema, una promossa dal Cnel, le altre dai partiti di tutto l’arco costituzionale: “Ma si sta lavorando in queste ore a un testo unificato alla Camera, dal momento che i contenuti sostanzialmente sono sovrapponibili”, dice Iannelli. Sarebbe una norma “che va a incidere sulla vita di tanti italiani”.

La legge prevederà due scaglioni temporali entro i quali si avrà il diritto all’oblio oncologico: dieci anni dopo il termine delle cure per chi ha avuto il cancro dopo i 21 anni, cinque anni per chi lo ha avuto da più giovane.

Mai più domande dirimenti

Passato questo periodo, “nessuno potrà più chiedere a queste persone di scrivere su un modulo che hanno avuto il cancro. E questo varrà per le assicurazioni sulla vita, spesso collegate ai mutui, che in questi casi non vengono erogate o vengono erogate con il premio incrementato, ma anche la tutela dei lavoratori, per esempio sul piano delle selezioni concorsuali. E l’idoneità all’adozione degli aspiranti genitori”.

Le proposte di legge che confluiranno nel testo unificato prevedono anche una Consulta con i ministeri competenti e le associazioni dei pazienti per vigilare sulla corretta applicazione. “Inoltre – aggiunge Iannelli – un successivo decreto ministeriale potrà fissare tempistiche più precise oltre ai due scaglioni 5-10 anni: chi è guarito da un tumore alla tiroide o al testicolo ad esempio è assurdo che debba aspettare dieci anni prima di ottenere l’oblio. Così come chi è guarito da un nodulo al seno”. 

L’ultimo episodio di #Sipuòfare di Laura Bettini parla del diritto all’oblio oncologico. Ascoltalo a questo link: https://t.co/WjgeN5or56@favo_it @europadonnait @Radio24_news pic.twitter.com/s6iq18kWgX

— Fondazione Aiom (@AiomFondazione)
June 13, 2023

Come si fa già in diversi Paesi europei, tutti più avanti dell’Italia: una legge sull’oblio oncologico è già in vigore in Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda, Portogallo e Romania, “e lo sarebbe anche in Spagna se non si fosse dimesso il premier”, rileva il segretario FAVO.

Ora tocca al nostro Paese: “Indubbiamente c’è un’accelerazione – commenta – ma dobbiamo tenere alta la guardia. Parliamo di una svolta culturale, un messaggio molto forte, in cui si norma la figura del guarito dal tumoree si fissano dei diritti molto precisi. Il consenso mi pare bipartisan, credo che i tempi siano maturi ma le cose si devono fare presto e bene: la legge deve essere anche applicabile”.

A condurre quella che è, senza dubbio, una battaglia di civiltà, oltre alla galassia che comprende  malati, ex pazienti, famigliari e caregiver ci sono anche gli oncologi: la fondazione AIOM (Associazione italiana oncologia medica) è in prima linea, anche attraverso la sua campagna  la campagna di comunicazione “Io non sono il mio tumore” con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni, nella speranza di raggiungere al più presto gli altri Paesi virtuosi

. D’altra parte, spiega la fondazione, “nel nostro Paese sono 3,6 milioni le persone che hanno avuto una diagnosi di cancro. Di questi, il 27% può essere considerato guarito. Molti di loro subiscono, hanno subito o subiranno ingiustamente discriminazioni legate alla malattia”. Nelle prossime settimane questo appello potrebbe finalmente trovare risposta.

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Si ‘incollarono’ al Laocoonte, il Vaticano condanna a 9 mesi gli attivisti di Ultima Generazione

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AGI –  Nove mesi di reclusione (pena sospesa) e il pagamento di una multa di 1.620 euro per il reato di danneggiamento aggravato: è la condanna inflitta in primo grado a due attivisti di Ultima Generazione che la scorsa estate si sono incollati alla base in marmo della statua di Laocoonte nei Musei Vaticani nell’ambito di uno dei tanti atti dimostrativi organizzati per sensibilizzare le autorità sui temi del cambiamento climatico.

I due dovranno pagare anche 120 euro a testa per aver resistito all’ordine degli agenti della Gendarmeria vaticana di seguirli negli uffici. A una terza attivista, che ha documentato l’iniziativa con un video girato con il telefonino, è stata inflitta solo l’ammenda di 120 euro per aver trasgredito “a un ordine legalmente dato dall’autorità competente”. Gli imputati dovranno comunque versare a titolo di risarcimento danni la somma di 28.148 euro al Governatorato della Città del Vaticano.

Gli attivisti: “Faremo appello”

Ultima Generazione presenterà ricorso alla Corte di Appello contro la sentenza. “Il Vaticano, una delle ultime monarchie assolute del mondo, dimostra tutta la propria ipocrisia con questa pena – scrive il movimento ambientalista in una nota – è spropositata e assurda una condanna a nove mesi di carcere per due persone che hanno semplicemente voluto accendere i riflettori su quello che il Papa scrive e predica, più di 3.000 euro di multa in totale, una richiesta di 28.000 euro di danni per poche gocce di colla su un blocco di marmo messo sotto i piedi del Laocoonte nel 1815”.

“Vorremmo sentire ora la voce del mondo cattolico – aggiungono -, quello che non si è nemmeno presentato al presidio a sostegno di Ultima Generazione per capire se oltre alle parole c’è qualche intenzione concreta. Nella prima udienza, convocata per il 9 marzo scorso, le tre persone coinvolte hanno deciso di non presentarsi mentre, nell’udienza del 24 maggio scorso, sono stati ascoltati Ester e Guido sui fatti di agosto, gli avvocati difensori e i testimoni oculari: un responsabile dei restauratori vaticani, un gendarme e una guardia museale”. 

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Tentano di evadere dal carcere minorile, ma la corda era troppo corta

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AGI – Una fuga da manuale, vista tante volte nei film e nelle serie tv: un muro di cinta, una corda e il sogno di lasciarsi il carcere alle spalle. Ma tutto va a monte e il risveglio è pure doloroso. Colpa di una corda e di calcoli sbagliati. La fune per lasciare il carcere minorile di Nisida, l’isolotto di fronte Napoli, era troppo corta.

I tre fuggiaschi, due maggiorenni e un minorenne, lanciandosi dal muro di cinta si sono procurati anche qualche frattura alle gambe e in altre parti del corpo. La fuga sarebbe fallita comunque, secondo i sindacati di polizia penitenziaria, perché i tre Papillon in erba, forse emuli anche dei loro coetanei protagonisti di “Mare fuori“, erano stati già individuati e raggiunti.

Ma per recuperarli nella scarpata in cui erano finiti, doloranti e feriti, sono intervenuti i vigili del fuoco. Una volta presi, sono stati subito accompagnati in ospedale per le cure necessarie.

L’episodio ha avuto anche una coda polemica, con i responsabili sindacati di polizia penitenziaria Ciro Auricchio dell’Uspp, Eugenio Ferrandino della Uil-Pa e Pasquale Baiano di Sinappe che denunciano come siano “ancora troppi oggi i detenuti maggiorenni, in particolare ultraventunenni, nel circuito penitenziario minorile. Più volte abbiamo denunciato che gli ultra 21enni devono scontare la pena nel carcere per adulti, perché gli stessi nella maggior parte dei casi minano il percorso di riabilitazione degli altri detenuti minorenni”. 

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RADIO CUSANO CAMPUS, RECORD “A TUTTO PEZZI” RAGGIUNGE LE 150 PUNTATE

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A TUTTO “PEZZI”: FESTEGGIA 150 PUNTATE
IL PROGRAMMA RADIOFONICO ISPIRATO A DE GREGORI

Attualità, musica, cultura e spettacolo, ogni ospite una “tessera” di un grande puzzle, sempre a cuore aperto.
Intrattenimento, attualità, arte, musica e spettacolo: in onda tutti i giorni su Radio Cusano

E’ arrivata a quota 150 puntate la trasmissione radiofonica “Pezzi” ideata e condotta da Maria Romana Barraco su Radio Cusano Campus, emittente radiofonica del network nazionale Cusano Media Group, in onda sia in FM che in streaming. 150 puntate, 150 tessere di questo grande “puzzle” che dalla scorsa stagione porta in voce tante storie, protagonisti, personaggi, attualità ma anche musica, spettacolo, arte, teatro, sport e cultura in un vero e proprio mosaico di intrattenimento, leggerezza ma anche approfondimento. Con intelligenza e sensibilità. Alla conduzione di questo programma, la giornalista Maria Romana Barraco, conduttrice e autrice radiofonica nella squadra di Cusano Media Group già da qualche anno.

UN PROGRAMMA ISPIRATO A FRANCESCO DE GREGORI – “Per questo programma mi sono ispirata a Francesco De Gregori e in particolare a una sua canzone del 2005, “Vai in Africa, Celestino!” contenuta nel disco “Pezzi”, che non a caso ho scelto come sigla della trasmissione. Il brano è un apparente semplice elenco di cose, oggetti, esperienze… di pezzi, appunto (“Pezzi di stella, pezzi di costellazione, pezzi d’amore eterno, pezzi di stagione…”), ma sono in realtà i tanti ingredienti delle tante facce di questo mondo moderno, veloce e contraddittorio. Un mondo che tende ad andare in frantumi, in pezzi, tanto da portare lo stesso Papa Celestino V, il protagonista del brano, a rinunciare al suo ministero. La copertina di quell’album raffigura proprio un puzzle e sono proprio queste tessere, questi tanti pezzi che mi hanno ispirato un format che fosse proprio questo: un mosaico di storie, scambio, incontro e confronto, a cuore aperto” racconta Maria Romana Barraco, ideatrice e conduttrice del programma.

TANTI OSPITI, TANTI “PEZZI” DI PUZZLE – Tanti gli ospiti che sono intervenuti e che hanno partecipato nel corso di queste 150 puntate di “Pezzi”, portando ognuno un “pezzettino” di sè: da Francesco Pannofino a Caterina Guzzanti, da Fabrizio Bosso al Maestro Vince Tempera, e poi ancora Francesco Baccini, Radici nel Cemento, Antonio Giuliani, Roberto Ciufoli, Tiziana Foschi, Carlotta Proietti, Petra Magoni, il Maestro Pizzaiolo Diego Vitagliano e tanti altri.

La trasmissione, giunta alla puntata numero 150, va in onda tutti i giorni alle ore 12 su Radio Cusano Campus (89,9 FM e in diretta streaming) ed è un contenitore di intrattenimento, tra talk, musica, attualità, arte e spettacolo. Particolare attenzione anche e soprattutto al teatro e alla musica emergente e indipendente di qualità, che la conduttrice ama promuovere e sostenere con particolare passione e impegno.

RADIO CUSANO CAMPUS – Nata nel 2014, Radio Cusano Campus è un progetto promosso e sviluppato dall’Università Niccolò Cusano e in poco tempo ha saputo conquistarsi un ruolo centrale nella radiofonia nazionale grazie a format dedicati alla politica e alla geopolitica, all’attualità, all’economia ma anche alla storia, alla psicologia, alla salute, alla giurisprudenza, alla scuola e alla ricerca scientifica.

Caratteristiche specifiche rendono Radio Cusano Campus l’emittente in grado di rappresentare a tutti gli effetti la radio del futuro: moderna e attenta, non vive di schemi rigidi né di playlist statiche, ma di un metodico lavoro redazionale che prende vita in un palinsesto tanto ricco di contenuti quanto variegato. Nel 2016 ha ricevuto il premio Cuffie D’Oro Grow Up Radio (l’unico in Italia dedicato alla radiofonia italiana) e con il riconoscimento Grow Up Radio è stata premiata la capacità di diffondere contenuti di interesse sociale e culturale coniugando leggerezza e qualità.

MARIA ROMANA BARRACO – Giornalista ed esperta in comunicazione e strategie digitali, ha esperienza in radio, tv e media digitali da oltre 10 anni. Si occupa di attualità, costume e società e nel corso del tempo ha condotto e scritto diversi format dedicati ad esempio alla musica emergente e indipendente, al mondo dello spettacolo, dell’attualità ma anche temi di società e politica locale. Sempre su Radio Cusano e per Cusano Media Group, ha condotto già le trasmissioni “Rossi di Sera” (di e con Luca Rossi), “L’ora della siesta”, “Music Lab” e ora “Pezzi”.

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 ‘Atelier Sperone’, ottavo murale per la sfida dei diritti nella periferia di Palermo

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AGI – Lo Sperone come esposizione permanente della rigenerazione possibile e dovuta. Tutto pronto per il murale dell’artista Millo nella periferia di Palermo interessata da un nuovo intervento di arte urbana che si aggiunge ai sette già presenti per mano di altri artisti.

Grande entusiasmo tra i membri dell’Alleanza Creativa Sperone167, che promuove l’iniziativa, che nel 2022 ha realizzato già due murales nel quartiere Sperone: quello delle artiste argentine Medianeras e “Gridalo al mondo” del salentino Chekos, oltre a “L’amore non è amato”, realizzato da Igor Scalisi Palminteri nel quartiere 167 di Lecce.

L’intervento del pugliese Millo, che ha dipinto in tutto il mondo, fa parte di un processo di rivitalizzazione dal basso attraverso il potere rigenerativo delle arti attivato da Sperone167 a cui hanno aderito associazioni, imprenditori, istituti scolastici e liberi cittadini con lo scopo di accendere i riflettori sulle fragilità dei quartieri simbolo delle periferie di tutto il mondo contribuendo ad una narrazione diversa rispetto a quello che ci presentano le cronache.

L’artista, che per la prima volta interviene a Palermo aderendo al manifesto di Sperone167, per il suo lavoro dichiara di voler ascoltare le voci del quartiere sentendone gli umori e le mancanze, ma anche i processi di trasformazione e di autodeterminazione in corso per operare in una chiave artistica vivace e positiva com’è nella sua cifra stilistica.

Lo Sperone è un quartiere dalle mille potenzialità, dalle ampie vedute e dagli spazi che si prestano a strutture sociosanitarie e ricreative necessarie al territorio, alcune esistenti e inutilizzate, altre in totale stato di abbandono. Un luogo che soffre, crede e spera nel rispetto dei propri diritti in quanto cittadini.

Un quartiere attraversato da una fitta luce che si staglia tra le palazzine fine anni ’70 che sembrano delle quinte teatrali. In occasione dell’intervento di Millo, Sperone167 sta anche provando a recuperare uno spazio pubblico negato all’interno del quartiere.

I fondi per realizzare l’esperienza di Millo sono stati raccolti attraverso una festa di finanziamento che nel mese di marzo ha animato il locale “I Candelai” di Palermo. Determinante il contributo raccolto durante i Walking Tour, molti dei quali realizzati per studenti in viaggio d’istruzione. Mercoledì 14, dalle ore 18, inaugurata l’opera di Millo, con un talk con l’artista. A seguire Chiara Costa, La Bottega delle Percussioni, Mavaria, Mistical Sound, Shot Unconventional Music, Southside Record.

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L’allarme siccità in Svezia visto dal satellite

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AGI – A dispetto di una primavera piovosa, gran parte del territorio europeo è in una condizione di “allarme” per la siccità. Lo rileva l’Osservatorio europeo sulla siccità del Servizio di gestione delle emergenze Copernicus, che stima nel 26,9% la quota di territorio più a rischio.

E tra le zone individuate ci sono anche i paesi dell’Europa settentrionale, noti per i loro climi generalmente freschi e umidi. La Svezia registra gli effetti più gravi. L’immagine, acquisita da uno dei satelliti Sentinel-2 di Copernicus, mostra l’impatto della siccità in Svezia sulle colture intorno a Kristianstad.

Le precipitazioni insufficienti e la scarsità d’acqua potrebbero influire negativamente sull’agricoltura della regione. Il raccolto di quest’anno, per esempio, dovrebbe affrontare sfide considerevoli. Le implicazioni si estendono all’allevamento del bestiame, poiché la ridotta crescita dei pascoli può comportare risorse di mangimi limitate.

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Temporali al pomeriggio, ma il fine settimana sarà con il sole

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AGI – L’instabilità torna protagonista nella settimana centrale di giugno, grazie all’approdo di una saccatura depressionaria sul bacino Mediterraneo. Il suo moto favorirà la formazione di temporali pomeridiani nelle prossime 48 ore con fenomeni anche intensi. Regioni del Centro-Nord che saranno protagoniste in questa prima fase, mentre tra mercoledì e giovedì i fenomeni andranno a spostarsi verso sud.

Gli ultimi aggiornamenti del Centro Meteo Italiano vedono una situazione meteo in miglioramento da venerdì per il progressivo avvicinarsi di un promontorio d’alta pressione di matrice sub-tropicale. L’instabilità dovrebbe far spazio a un aumento delle temperature, con la prima vera ondata di caldo per il mese di giugno.

Previsioni meteo per oggi

Al Nord – Al mattino molte nuvole con tempo instabile al Nord-Ovest dove non mancheranno temporali anche intensi, più asciutto altrove. Al pomeriggio ancora fenomeni specie su Alpi e settori di Nord-Ovest, più asciutto al Nord-Est. In serata ancora precipitazioni sulle regioni occidentali, variabilità asciutta altrove.

Al Centro – Al mattino tempo instabile sulle regioni tirreniche con possibilità di piogge sparse, più asciutto altrove. Al pomeriggio instabilità in aumento specie sulle zone interne dove non mancheranno acquazzoni o temporali anche di forte intensità. In serata ancora precipitazioni soprattutto su Toscana, Umbria e Lazio, variabilità asciutta altrove.

Al Sud e sulle Isole – Al mattino nuvolosità irregolare con piogge sparse sulle regioni Peninsulari, variabilità asciutta altrove. Al pomeriggio ancora fenomeni su Molise, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, più asciutto altrove. In serata tempo stabile su tutte le regioni con nuvolosità e schiarite. Temperature minime stazionarie o in lieve calo; massime in diminuzione al centro-nord, stabili o in lieve aumento al sud.

Previsioni meteo per domani

Al Nord – Al mattino piogge sparse tra Piemonte, Liguria ed Emilia Romagna, variabilità asciutta altrove. Al pomeriggio instabilità termoconvettiva con acquazzoni e temporali su Alpi e Appennini, più asciutto lungo la Pianura Padana. In serata ancora piogge e acquazzoni sui settori alpini e in movimento verso la Pianura Padana.

Al Centro – Al mattino molta nuvolosità in transito con piogge sparse, più asciutto tra Abruzzo e basso Lazio. Al pomeriggio instabilità in aumento con acquazzoni diffusi e temporali sparsi su tutte le regioni. In serata ancora precipitazioni sparse specie su Lazio, Marche e Abruzzo, con possibili temporali nella notte sulle coste adriatiche.

Al Sud e sulle Isole – Al mattino tempo instabile con piogge sparse sulle Isole Maggiori, asciutto altrove con cieli parzialmente nuvolosi. Al pomeriggio maltempo in estensione anche alle regioni peninsulari con temporali in Appennino. In serata e in nottata instabilità in aumento sulle regioni peninsulari con acquazzoni e temporali diffusi, migliora sulle Isole. Temperature minime stazionarie o in lieve calo; massime in diminuzione al centro-nord, stabili o in lieve aumento al sud. 

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