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È morta Lisl Steiner, la fotografa che immortalò Pelé e Louis Armstrong

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AGI – La famosa fotoreporter americana di origine austriaca Lisl Steiner, che ha immortalato John F. Kennedy, Pele’, Louis Armstrong e molti altri grandi personaggi del XX secolo con la sua macchina fotografica, è morta all’eta’ di 95 anni a causa a di complicazioni da un’infezione. Si trovava in un ospedale nella zona di Pound Ridge, la cittadina di New York dove aveva vissuto per anni in una casa che le aveva regalato un amico.

Nata in Austria il 19 novembre 1927, Lisl Steiner e la sua famiglia emigrarono in Argentina nel 1938, in fuga dai nazisti. Nel paese sudamericano ha ricevuto lezioni d’arte ed è stata coinvolta nel movimento d’avanguardia Madi, mentre si interessava al cinema. Dal 1945 al 1953 ha lavorato alla produzione di oltre 50 documentari in Argentina, ma la sua grande passione fino alla fine dei suoi giorni è stata la fotografia.

La sua prima foto pubblicata è apparsa sulle riviste Time e Life quando aveva 30 anni ed era un’istantanea del presidente argentino Pedro Eugenio Aramburu che pescava in Patagonia. Dopo aver lavorato per vari media argentini e brasiliani, nel 1960 si trasferisce a New York dove lavora come fotografa freelance per Time, Life, Newsweek e varie riviste, giornali e agenzie internazionali.

Steiner divenne nota per fotografie come quella che scatto’ agli stivali del rivoluzionario cubano Fidel Castro nel 1957, prima che salisse al potere, o quelle del funerale del presidente degli Stati Uniti assassinato John F. Kennedy. Negli anni ’50, ’60 e ’70 ha ritratto altri personaggi di spicco come Pablo Casals, Carmen Amaya, Gyula Kosice, Pablo Neruda, Louis Armstrong, Pele’, Pablo Picasso, Jorge Luis Borges, Jacqueline Kennedy Onassis, Henri Cartier-Bresson e Andy Warhol.

Nel 2022 è stata protagonista del festival internazionale di fotografia della citta’ spagnola di Alicante (PhotoAlicante), dove ha esposto per la prima volta una selezione delle sue fotografie da “Ninos de las Ame’ricas”, progetto che ha attraversato la sua carriera come fotografo e documentarista dal 1959 agli anni ’70.  

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Trovato il corpo di una italiana scomparsa nel 2014 a Torremolinos, è stata uccisa dall’ex

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AGI – Coperto di calce, accanto a un coltello insanguinato e con un mazzo di fiori sul busto: così la polizia ha trovato il corpo di Sibora Gagani, la giovane italo-albanese scomparsa nel 2014 a Torremolinos, in Spagna. A ucciderla e nasconderla in un’intercapedine sarebbe stato l’ex compagno Marco R., 45 anni, attualmente in carcere per un altro reato a sfondo sessuale.

Un innovativo sistema a raggi X è stato fondamentale per localizzare il corpo della giovane donna, rimasta nascosta per nove anni dietro un doppio muro di mattoni costruito dal sospettato in un angolo della camera da letto dell’appartamento che condividevano a García de la Via Serna di Torremolinos.

Marco R., arrestato il 17 maggio per l’omicidio di un’altra donna con la quale aveva appena rotto, ha raccontato spontaneamente agli agenti che Sibora Gagani “era nella soffitta”, anche se in seguito non ha voluto confermare la confessione in presenza di un avvocato o di un giudice.

Microcamere e raggi x per cercare il corpo

Da quel momento gli agenti della Polizia di Stato hanno concentrato le indagini sull’appartamento del quartiere El Calvario, dove inizialmente è stata effettuata una prima perquisizione per cercare di localizzare il cadavere, anche utilizzando densimetri e microtelecamere tra le pareti. .

A questo si sono aggiunti due nuovi accertamenti visivi della Polizia Scientifica per verificare se l’indagato avesse usato una sostanza abrasiva per eliminare le prove.

Solo mercoledì, con l’ausilio di un’innovativa tecnica radiografica, gli agenti hanno ritrovato i resti di Sibora Gagani, che al momento della scomparsa aveva 22 anni.

Gli agenti hanno rilevato un’alterazione nella costruzione di una delle pareti di un locale. Questo spazio è stato confrontato con la casa attigua, con la stessa distribuzione, e si è osservato che nel luogo corrispondente era stato costruito un ripostiglio, che non esisteva nella casa perquisita.

Collaborazione dei vicini

David, l’attuale inquilino dell’appartamento, ha spiegato ai media che questo doppio tramezzo, situato in un angolo della stanza, era perfettamente realizzato, quindi era impossibile sapere che non fosse un muro della costruzione originale.

Con la piena collaborazione del proprietario e degli attuali inquilini della casa, secondo la Questura, il muro è stato demolito e dietro di esso è stato collocato un grande cassone in truciolato.

L’interno della scatola, che era coperto, era pieno di calce ed emanava un forte odore di questa sostanza.

Gli agenti hanno individuato una busta di plastica avvolta nella calce che conteneva un coltello con tracce di sangue rappreso. Hanno estratto con cura la calce e hanno trovato sepolti sotto di essa diversi oggetti che potrebbero essere appartenuti alla donna scomparsa e un mazzo di fiori sul torso di un cadavere, che si trovava all’interno di una borsa da campeggio.

All’apertura del sacco, gli agenti hanno trovato un corpo avvolto in sacchetti di plastica, che, una volta rimossi, hanno rivelato un cadavere integro, in condizioni di “saponificazione”, sebbene si potesse intuire che si trattasse di una donna.

FINE A NOVE ANNI DI INCERTEZZA

David, che vive nell’appartamento da sette anni, ha spiegato che lui e la sua compagna hanno vissuto le ultime ore “con tensione e molta emozione”.

“L’importante è che tutto sia andato secondo i piani della Polizia e che la famiglia possa conoscere la verità su ciò che è successo alla figlia dopo nove anni di incertezza”, ha detto.

La famiglia di Sibora Gagani era convinta che Marco R. l’avesse uccisa quando ha saputo del delitto dell’altro suo ex compagno.

“Sapevamo al cento per cento che l’aveva uccisa in quel momento”, ha assicurato la sorella di Sibora, Kseva Gagani, che ha raccontato che stanno aspettando gli esiti del test del Dna.

 

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Duplice omicidio nel Napoletano, uccisi un uomo e una donna

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AGI – Nel Napoletano i carabinieri indagano su quello che al momento è ritenuto un duplice omicidio.

Il fatto è accaduto a Sant’Antimo, in piazza Sant’Antonio e via Caruso. Le vittime sono un uomo e una donna. 

I carabinieri, intervenuti in piazzetta Sant’Antonio dopo la segnalazione di spari, hanno trovato il cadavere del Luigi Cammisa, 29 anni, colpito da diversi colpi d’arma da fuoco.

Altri militari erano andati in un appartamento di via Caruso 17, sempre dopo una segnalazione, dopo giaceva il corpo di Maria Brigida Pesacane, 24 anni. Anche la donna era stata colpita da alcuni colpi d’arma da fuoco.

Le due vittime sono cognati. Non si esclude alcuna pista, anche se per ora gli inquirenti lo classificano come duplice omicidio.

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Piogge sparse ma anche più caldo. Le previsioni fino a venerdì

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AGI – Si va verso una nuova fase di instabilità in questa parte dell’estate. Secondo il Centro Meteo Italiano, la situazione sinottica nei prossimi giorni vedrà ancora un campo di alta pressione stazionaria alle latitudini più settentrionali, fin verso la Scandinavia.

Un piccolo promontorio anticiclonico tenterà una rimonta sul Mediterraneo centro-occidentale ma correnti fresche in quota saranno sempre presenti portando acquazzoni e temporali sparsi soprattutto sulle regioni del Centro-Nord. Diversi modelli mostrano infatti l’arrivo di una saccatura depressionaria da ovest e una goccia fredda dall’Europa orientale. Tutto questo non farà che rinnovare condizioni meteo instabili con piogge e temporali sparsi in un contesto termico comunque abbastanza fresco.

Previsioni 8 giugno

  • AL NORD – Al mattino addensamenti nuvolosi su Piemonte, Liguria e Friuli, sereno altrove. Al pomeriggio attesa instabilità sui settori Alpini e Appenninici con locali sconfinamenti sulle pianure, asciutto altrove. In serata ancora qualche pioggia sulle Alpi e sul Veneto asciutto altrove con schiarite nella notte.
  • AL CENTRO – Al mattino velature in transito sulle regioni Tirreniche, sereno altrove. Al pomeriggio instabilità in aumento, con temporali nelle zone interne, specie quelle del versante adriatico. In serata si rinnovano condizioni di tempo asciutto con cieli in prevalenza sereni.
  • AL SUD E SULLE ISOLE – Al mattino addensamenti compatti sulla Sardegna, nuvolosità alta in transito sulle altre regioni. Al pomeriggio instabilita’ in aumento lungo l’Appennino, poco nuvoloso altrove. In serata tempo nuovamente asciutto con cieli poco o irregolarmente coperti. Temperature minime in generale aumento, salvo una diminuzione sulle regioni di nord-ovest, Puglia, Basilicata e Calabria. Massime stazionarie o in aumento su tutta la penisola.

Previsioni meteo 9 giugno

  • AL NORD – Al mattino addensamenti nuvolosi sulla Pianura Padana con possibili piogge associate, sereno o poco nuvoloso altrove. Al pomeriggio temporali in sviluppo sulle Alpi con sconfinamenti verso le pianure al Nord-Ovest, variabilità asciutta altrove. In serata e in nottata ancora piogge sparse e in movimento verso la Pianura Padana.
  • AL CENTRO – Al mattino tempo stabile con cieli per lo più soleggiati. Al pomeriggio instabilità in aumento, con acquazzoni e temporali in Appennino e con locali sconfinamenti, asciutto altrove con nuvolosità e schiarite. In serata tempo asciutto ovunque ma con nuvolosità in generale aumento. Locali piogge nella notte sui settori tirrenici.
  • AL SUD E SULLE ISOLE – Al mattino tempo stabile con prevalenza di cieli sereni e locali addensamenti sulla Sardegna. Al pomeriggio piogge in arrivo sulla Sardegna e sulla Sicilia orientale, isolati acquazzoni in Appennino tra Molise e Campania e sereno o poco nuvoloso altrove. In serata nuvolosità in generale aumento con piogge tra Calabria e Sicilia. Temperature minime stazionarie o in lieve calo al Centro-Sud e sulle Isole Maggiori, stabili o in lieve rialzo al Nord; massime stabili o in lieve calo al Nord e sulla Sardegna e in aumento sul resto d’Italia.  
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La cinquina (quasi) tutta al femminile del Premio Strega 2023

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AGI – Quattro donne nella cinquina del Premio Strega 2023: alla finale del 6 luglio a Villa Giulia a Roma approdano Rossella Postorino con ‘Mi limitavo ad amare te’ (Fetrinelli), Ada D’Adamo con ‘Come d’aria’ (Elliott) e Maria Grazia Calandrone con ‘Dove non mi hai portata’ (Einaudi) rispettivamente con 217, 199 e 183 voti. Quarto con 175 voti Andrea Canobbio con ‘La traversata notturna’ (La Nave di Teseo), quinta Romana Petri con ‘Rubare la notte’ (Mondadori) che ha ottenuto 167 voti.

Le scrittrici quest’anno l’hanno fatta da padrone con ben otto candidature su 12 e il sesto posto di Igiaba Sciego e il settimo di Silvia Ballestra annunciato nel Teatro romano di Benevento ha confermato un’edizione ‘en rose’.

Negli ultimi vent’anni gli unici due Strega vinti da scrittrici sono stati quello del 2003 a Melania Mazzucco per ‘Vita’ e di Helena Janeczek per ‘La ragazza con la Leica’ nel 2018.

La Elliott, una piccola casa editrice nata nel 2007 alla sua prima finale Strega, potrebbe addirittura trionfare con ‘Come d’aria’ di Ada D’Adamo, dedicato alla figlia nata con una terribile disabilità dalla ballerina abruzzese trasformata in scrittrice deceduta il primo aprile scorso all’eta’ di 55 anni. La D’Adamo ha già vinto lo Strega Giovani.

Annuncio dei finalisti al #PremioStrega2023 in diretta su Rai Play https://t.co/ztE2f7HNZx

— PremioStrega (@PremioStrega)
June 7, 2023

Romana Petri era già stata finalista allo Strega nel 1998 con ‘Alle case venire’ (Marsilio): in ‘Rubare la notte’ punta sull’immaginario del Piccolo Principe di Saint-Exupery. Possibile outsider la poetessa milanese Calandrone con un romanzo sulla propria madre dopo ‘Splendi come vita’ del 2021.

A scegliere i 5 titoli tra una rosa di 12 finalisti il voto dei collettivi, dei lettori dell’estero e degli Amici della domenica, 600 in totale gli aventi diritto di cui 596 lo hanno esercitato. Mario Desiati, vincitore un anno fa con ‘Spatriati’, era presidente di seggio.

La proclamazione del premio Strega 2023 si terrà il 6 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Roma, tradizionale appuntamento che anche questo anno sara’ trasmesso in diretta televisiva da Rai2, con la conduzione di Geppi Cucciari. 

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Quando il clan faceva la spesa per i segregati del Covid

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AGI – Una indagine dei carabinieri per la prima volta documenta come la camorra durante il Covid per esercitare il suo controllo sul territorio abbia anche fatto la spesa per le famiglie ‘amiche’ in difficoltà. È uno dei risvolti dell’inchiesta che ha portato i militari dell’Arma ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli a carico di 20 indagati, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere di stampo mafioso nel clan Gallo-Angelino, nonché di estorsioni consumate e tentate, di detenzione e porto di armi da guerra e comuni da sparo, delitti aggravati dal metodo mafioso.

Il gruppo, attivo a Caivano e territori limitrofi, dal novembre 2019 al maggio 2020 ha formulato sistematiche richieste estorsive ai danni di imprenditori edili e commercianti della zona. La cosca poteva contare anche di una grande disponibilità di armi, molte delle quali abilmente occultate sottoterra o in intercapedini di edifici; durante le perquisizioni contestuali alla notifica dei provvedimenti, infatti, sequestrati impianti di video sorveglianza nascosti nel muro e kalashnikov seppelliti.

Una egemonia anche su altri clan realizzata persino attraverso attività apparentemente lecite, al soccorso di soggetti economicamente già fragili e maggiormente indeboliti dal periodo di pandemia, una forma di sostegno interessato verso i giovani che avevano perso il lavoro in realtà già depresse, organizzando un banco di distribuzione di alimenti alle famiglie bisognose di Caivano.

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Violenze contro anziani a Napoli, tra le vittime anche una donna di 100 anni

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AGI – Tra le vittime di maltrattamenti anche una donna di 100 anni. Una indagine dei carabinieri fa luce su abusi in una struttura residenziale privata per anziani in corso Vittorio Emanuele, nel quartiere bene di Chiaia a Napoli, dove militari dell’Arma hanno eseguito misure cautelari emessa dal gip partenopeo nei confronti di 7 indagati, 2 ora nel carcere di Napoli-Poggioreale, una in quello di Pozzuoli, mentre a 4 sono stati concessi domiciliari.

Sono operatori socio sanitari che devono rispondere, in concorso fra loro, di maltrattamenti, continuati e pluriaggravati, in danno di persone affidate alla loro cura e vigilanza. L’inchiesta mostra reiterate e quotidiane condotte di umiliazione, minaccia, grave violenza fisica e psicologica nonche’ molteplici episodi di deliberata indifferenza rispetto agli elementari bisogni di assistenza ai pazienti, di eta’ compresa tra gli 80 e i 100 anni.

Tutto documentato da intercettazioni ambientali audio e video. Tre degli indagati avrebbero anche indebitamente percepito il reddito di cittadinanza (1 in forma diretta, 2 in maniera indiretta).  

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Summit di Governo in masseria da Bruno Vespa

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AGI – Torna il Forum nella Masseria Li Reni, in Manduria, la rassegna di Bruno Vespa giunta alla terza edizione. Una quattro giorni per parlare di politica, economia, agricoltura, ambiente. E anche di investimenti e di riforme da attuare con il Pnrr, tema caldo tra segnali contrastanti.

Ad aprire, giovedì 8 giugno alle 19, è la presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni seguita da ben 8 ministri in altrettanti panel e nei giorni successivi tanti dibattiti: “Le nuove sfide del settore agricolo alla luce degli obiettivi del Pnrr” a cui partecipa il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e a cui fa seguito alle 16.30 l’incontro dal tema “Prossimità. Innovazione. Uguaglianza. Le parole chiave della Missione Salute del Pnrr” (con Orazio Schillaci, Ministro della Salute) e alle 18 “La strategia italiana in un contesto geopolitico in cambiamento” (con Guido Crosetto, Ministro della Difesa). Ambiente, sostenibilità, geopolitica.

Il programma

Il programma è serrato: prosegue continua, con il Ministro delle Infrastrutture con Matteo Salvini e il presidente ANCI Antonio Decaro (“L’impegno per la modernizzazione delle infrastrutture del Paese e per una mobilità sostenibile”, sabato 10 h.11), la transizione ecologica con il Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin (“Rivoluzione verde e transizione ecologica: strategie da mettere in campo per invertire la rotta”, sabato 10 h. 15), con il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto (Pnrr: occasione per il rilancio del Sud e per la ripresa del processo di convergenza con le aree più sviluppate”, domenica 11 h.9.30), gli investimenti nella cultura con il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano (“Cultura 4.0: investire nel comparto per il rilancio del Paese”, domenica 11 h.11) per poi concludere con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il dibattito sul futuro del Made in Italy (“Sistema Italia.

Coniugare investimenti, competenze e una nuova cultura aziendale per rendere attrattivo il nostro Paese nel mondo”, domenica 11 h.12).

Il menu stellato

Racconta il Gambero Rosso, che segue l’attività del conduttore di “Porta a Porta” nella sua qualità di produttore di vino, che il 9 e il 10 giugno sono previste due cene di gala a quattro mani (€ 150), protagonisti gli chef Paolo Gramaglia (ristorante President, Pompei) e Domenico Stile (Enoteca La Torre, Roma) di cui la rivista pubblica i menu: “Polpo salentino con bottoni di ricotta di fuscella, pomodorino, basilico, carota e polvere di caffè (Chef Paolo Gramaglia); Baccalau in cottura poché, salsa marinara, spuma di bruschetta e alga wakame (Chef Paolo Gramaglia); Risotto alla rapa rossa, erborinato delle Murge e arachidi. (Chef Domenico Stile); Branzino di patate delle Murge, gomasio e misticanza.

(Chef Domenico Stile); Babà al rum Zacapa, vaniglia, visciole e menta. (Chef Domenico Stile)” mentre il 10 cena a base di “insalatina di mare mediterranea con frutti di mare, verdurine e olive nere di Manduria, mischiato di pasta mista in trafila di bronzo cotto in sette essenze di crostacei con anemoni marine, cozze e vongole, pesce di cattura su salsa di patata agrumata e scorzanera, germogli di barbabietola e polvere di sumac, sfera di limone su acqua di arance vesuviane, frutti di bosco, meringa al cavolo viola e specchio di vetro di zucchero”

 

 

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I 5 libri finalisti al Premio Strega

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AGI – Sono stati individuati, in una serata dedicata a Benevento, i cinque finalisti del prossimo Premio Strega. L’elenco è in ordine di classifica. Ieri il libro di Ada d’Adamo, scomparsa il primo aprile, ha vinto il Premio Strega Giovani.

  • Rosella Postorino con “Mi limitavo ad amare te” edito da Feltrinelli;
  • Ada d’Adamo con “Come d’aria” edito da Elliot;
  • Maria Grazia Calandrone con “Dove non mi hai portata” pubblicato da Einaudi;
  • Andrea Canobbio con “La traversata notturna” pubblicato da La nave di Teseo
  • Romana Petri con “Rubare la notte” edito da Mondadori.

Ecco i 5 finalisti del @PremioStrega:@rosellapost, Mi limitavo ad amare te,
Ada D’Adamo, Come d’aria,
Maria Grazia Calandrone, Dove non mi hai portata,
Andrea Canobbio, La traversata notturna, @petri_romana, Rubare la notte.#PremioStrega2023 pic.twitter.com/XEB2EyHF45

— raicultura (@RaiCultura)
June 7, 2023

 

A scegliere i 5 titoli tra una rosa di 12 finalisti il voto dei collettivi, dei lettori dell’estero e degli Amici della domenica, 600 in totale gli aventi diritto di cui 596 lo hanno esercitato. Mario Desiati, vincitore un anno fa con Spatriati, era presidente di seggio.

La proclamazione del premio Strega 2023 sarà il prossimo 6 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia Roma, tradizionale appuntamento che anche questo anno sarà trasmesso in diretta televisiva da Rai2, con la conduzione di Geppi Cucciari.

Rosella Postorino con ‘Mi limitavo ad amare te’ (Feltrinelli), con 217 voti, guida il gruppo; seguita, con 199 voti, da ‘Come d’aria’ di Ada D’Adamo, la scrittrice scomparsa lo scorso primo aprile dopo una lunga devastante malattia, romanzo pubblicato da Elliot. Terzo posto, per ora, per Maria Grazia Calandrone con ‘Dove non mi hai portata’ (Einaudi), con 183 voti. Dietro lei, con 175 voti, Andrea Canobbio con ‘La traversata notturna’ (La nave di Teseo). Al quinto posto, secondo le votazioni di questa sera, con 167 voti Romana Petri con ‘Rubare la notte’ (Mondadori).

La cinquina incontrerà il pubblico in 6 tappe in Italia (Napoli, Benevento, Firenze, Modena, Salo’, Parma e Rimini) e all’estero, quella all’Istituto Italiano di Cultura di Berlino, il 20 giugno. La serata di Benevento è stata organizzata dalla Città di Benevento con Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e Liquore Strega.

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Varato il disegno di legge contro la violenza sulle donne

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AGI – Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge che prevede misure di contrasto alla violenza contro le donne.

“Le misure approvate in Consiglio dei ministri contro il femminicidio sono una prima risposta e testimoniano quanto sia importante e sentita dal governo e dal centrodestra questa tragica piaga”, dice Augusta Montaruli, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera e vicepresidente della Commissione vigilanza Rai, “la prevenzione è fondamentale: per questo predisponiamo l’arresto in flagranza differita, entro le 48 ore, per stalking, violazione del divieto di avvicinamento e maltrattamenti contro i famigliari. D’ora in poi, filmati e immagini costituiranno prove per far scattare il fermo”.

“La risposta della giustizia sarà più rapida ed incisiva, anche grazie alla norma che vede in 30 giorni il limite massimo sia per le istanze di misure cautelari dei pubblici ministeri sia per la loro applicazione da parte del gip”, prosegue Montaruli, “sono previste anche misure più severe per chi ha già in passato commesso simili reati. Lo Stato è al fianco di tutte le donne maltrattate e perseguitate”.

Roccella: “Intervenuti con forza ma la questione è culturale”

 “Con questa legge interveniamo su alcuni punti critici con una notevole forza, sia per quanto riguarda i tempi che sulle misure di prevenzione”, ha affermato il ministro per la Famiglia e le Pari opportunità, Eugenia Maria Roccella, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi.

“Ma questo non basta se non viene accompagnato da un cambiamento culturale – ha aggiunto – è essenzialmente una questione culturale. Pensiamo all’ultimo caso, quello di Giulia, che nessuna legge avrebbe potuto salvare”. 

“Sono d’accordo con il presidente del Senato La Russa per una manifestazione di soli uomini ma occorre una presa di coscienza per le nuove generazioni e, per questo, abbiamo pensato con il ministro Valditara, in prossimità della giornata contro la violenza in autunno, di fare una campagna nelle scuole diffondendo le nuove norme e portando nelle scuole le donne che hanno subito le violenze”, conclude il ministro per la Famiglia e le Pari Opportunità.  

La Russa: “L’esempio è essenziale”

“Il rispetto deve partire dalla famiglia. Il ‘ceffone’ era metaforico. Ma se poi una sculacciata dovesse servire, non sarebbe la fine del mondo. Si educa con l’esempio che vale più di mille parole, l’esempio e’ essenziale”. Lo dice al Tg1, tornando su alcune sue frasi dei giorni scorsi, sempre a proposito del contrasto alla violenza sulle donne, il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

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