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Ressa nel Ravennate per vaccino anti-tetano

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AGI – Momenti di tensione questa mattina in alcune zone alluvionate della Romagna dove si è creata ressa nei centri vaccinali dove è offerta la copertura antitetanica.

A Conselice, comune ancora in buona parte sott’acqua, centinaia di persone si sono assembrate per potersi vaccinare: si sono sentite urla e molti anziani erano sofferenti per l’attesa sotto il sole. Attorno alle 10.30 la fila è stata pero’ smaltita grazie all’intervento dei volontari e sanitari di Ausl Romagna.

L’azienda sanitaria ha infatti invitato la cittadinanza a eseguire la profilassi in particolare a chi non ha mai ricevuto il siero o a chi l’ha fatto piu’ di dieci anni fa. Ora si teme che non ci siano scorte sufficienti per immunizzare chi ne ha bisogno. 

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I frigoriferi di Orogel salvano documenti di archivio danneggiati dall’alluvione [video] 

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AGI – Cresce a ritmo sempre più accelerato la macchina dei soccorsi ai beni culturali dell’Emilia-Romagna colpiti dalle inondazioni dei giorni scorsi. Dopo la costituzione e avvio dell’unità di crisi e coordinamento regionale, vera e propria cabina di regia per l’organizzazione delle attività di tutela sul territorio, a oggi personale specializzato del Ministero e i volontari appartenenti ad associazioni accreditate dalla Protezione Civile, stanno operando per la messa in sicurezza del patrimonio culturale nei comuni di Lugo, Sant’Agata sul Santerno, Forlì e Faenza.

In particolare, gli interventi hanno interessato l’archivio della diocesi di Forlì, l’archivio del comune di Castel Bolognese e la biblioteca Trisi di Lugo. “Quando una terra, una comunità di persone e la loro memoria culturale viene messa a così dura prova – dichiara Corrado Azzollini, segretario regionale del Ministero della Cultura – il Paese risponde con grande rapidità e così vediamo unità di soccorso arrivare da Reggio Emilia, dal Friuli Venezia Giulia da Comacchio dal Piemonte entrare nel meccanismo ben ordinato dell’Unità di Crisi dando un contributo fondamentale”.

Solidarietà e aiuto grazie alla collaborazione con aziende private come, ad esempio Orogel, che ha generosamente messo a disposizione a Cesena, propri spazi dotati di frigoriferi a bassissime temperature indispensabili per evitare che materiali documentari risalenti in alcuni casi al XVI e XVII secolo, provenienti dagli archivi vengano attaccati e distrutti dai funghi che facilmente potrebbero attaccare la carta, il cuoio e la pergamena.

“I nostri magazzini automatici a -25 C sono utilizzati normalmente per lo stoccaggio dei nostri prodotti surgelati. Abbiamo però appreso, con sorpresa, che possono essere utili anche per conservare e ripristinare altri materiali, come i libri – spiega Piraccini, Presidente di Orogel. Abbiamo subito accolto la richiesta sopraggiunta dal Ministero della Cultura e dalle soprintendenze competenti e ci siamo attivati per riservare, all’interno del nostro magazzino automatico di Cesena, degli spazi dedicati alla conservazione di alcuni volumi, per salvare il nostro patrimonio culturale”. 

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Il Tar sospende l’uccisione degli orsi Jj4 e Mj5 

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AGI – Il Tar di Trento ha deciso di sospendere l’eventuale uccisione degli Orsi ‘Jj4’ e ‘Mj5’ fino ad almeno il 27 giugno. Lo rende noto la Lega Anti Vivisezione. 

Sono trascorsi 50 giorni da quando Andrea Papi è stato ferito a morte dall’orsa ‘Jj4’ nei boschi sopra l’abitato di Caldes in Val di Sole, in provincia di Trento. Il primo decesso causato da un orso in Italia da oltre un secolo ha destato incredulità ma anche rabbia tra la comunità di montagna a conoscenza della presenza degli orsi in quella zona del Trentino.

Il dibattito si è acceso anche sulla presenza degli orsi in Italia e sulla loro pericolosità.

 

“La vita degli orsi per ora è salva”, scrive la Lav, che ha presentato ricorso contro le ordinanze di abbattimento con altre associazioni come Enpa e Oipa. Il 14 dicembre ci sarà l’udienza di merito del Tar, e Lav ritiene che fino a questa data Jj4 e Mj5 non possano essere uccisi.

Il 27 giugno prossimo è l’ultimo giorno nel quale le parti, quindi Provincia Autonoma di Trento che chiedono l’uccisione, le associazioni animaliste che chiedono libertà o traslocazione in santuari ed eventualmente Ispra e Ministero dell’Ambiente, potranno fornire ulteriore documentazione. Successivamente la situazione resterà in stallo anche perché il 22 ottobre in Trentino sono previste le elezioni provinciali.

Secondo Lav Italia, le possibilità di trasferire i plantigradi “sono concrete e reali”. La stessa associazione animalista presieduta da Gianluca Felicetti depositerà un progetto per portare in salvo gli animali in un rifugio santuario sicuro, sostenendone interamente le spese. “Entro il 27 giugno noi associazioni animaliste presenteremo un piano dettagliato in merito ai trasferimenti, ovvero tutti i dettagli, come trasferire gli orsi, i costi, quando, dove – riferiscono all’AGI dalla Lav -. Stiamo già preparando la documentazione richiesta”. I due santuari-rifugio che si sono proposti a < sono il ‘Libearty Bear Sanctuary’ a Zarnesti in Romania e l”Al Màwa for Nature and Wildlife’ in Giordania. 

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Quirinale: concerti, parata e ricevimento, tutte le iniziative per il 2 giugno 

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AGI –   Tante le iniziative per la Festa della Repubblica italiana, il 2 giugno prossimo. Il  Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione del 77 anniversario della Repubblica, ha invitato il 1 giugno i Capi Missione accreditati in Italia al Concerto eseguito al Quirinale dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI diretta da Speranza Scappucci. In programma musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Gioacchino Rossini, Giuseppe Martucci e Giuseppe Verdi.

Il Concerto sarà trasmesso in diretta su Rai Uno e Rai Radio 3, a partire dalle 17.50 e sarà aperto dal saluto del Presidente Mattarella. Al termine seguirà il tradizionale ricevimento serale nei Giardini del Quirinale.

Venerdì 2 giugno, alle ore 9.15, il Presidente Mattarella, alla presenza delle più alte cariche Istituzionali, renderà omaggio all’Altare della Patria con la deposizione di una corona d’alloro con nastro tricolore. Successivamente riceverà, in Via di San Gregorio, la presentazione dei Reparti schierati per la rivista e assisterà dalla tribuna presidenziale di via dei Fori Imperiali alla tradizionale Parata Militare.

Nel pomeriggio del 2 giugno l’apertura al pubblico dei Giardini del Quirinale, dalle ore 16.30 alle 18.30, sarà riservata a categorie di persone con fragilità. L’individuazione degli ospiti è stata curata dalle associazioni a carattere nazionale rappresentative delle categorie.

In concomitanza dell’apertura dei Giardini, per la prima volta si esibiranno al Quirinale il Coro Giovanile Italiano della Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali (Feniarco), la Banda Musicale Giovanile del Piemonte dell’Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome (ANBIMA) e, come lo scorso anno, la Banda Interforze.

Giovedì 1 giugno, alle ore 15.00, nella Piazza del Quirinale si svolgerà il cambio della guardia in forma solenne da parte del Reggimento Corazzieri a cavallo con la Fanfara del 4 Reggimento Carabinieri a cavallo. 

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Disperso nel Mediterraneo barcone con 500 persone, a bordo 56 bambini 

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AGI – Non si ha ancora alcuna notizia di un’imbarcazione con 500 persone in viaggio nel Mediterraneo. Alarm Phone afferma questa mattina di “star ricevendo continuamente chiamate dai parenti” dei migranti, che “non sono tra quelli soccorsi nelle ultime ore dalle autorità italiane.

Tra i migranti, in viaggio da quasi tre giorni, vi sono almeno 45 donne, anche in stato di gravidanza, e 56 bambini, dei quali uno nato durante la navigazione.

Alla ricerca dell’imbarcazione si era diretta la nave di Emergency, Life Support, ma da ieri pomeriggio, 24 maggio, se ne sono perse le tracce. La ong Sea Watch, spiegava Emergency, ha effettuato “una ricerca per due giorni consecutivi con il suo aereo Sea Bird senza trovare indizi della presenza dell’imbarcazione.

Nè la Life Support, nè Ocean Viking, che hanno pattugliato l’area, hanno trovato segni di naufragio”. Per questo e visto il meteo in peggioramento “saremo costretti a spostarci in un’altra zona se non troveremo l’imbarcazione nelle prossime ore”.

“Attualmente – diceva ieri Albert Mayordomo, capomissione della nave di Emergency – ci troviamo nel Mediterraneo Orientale, davanti la Cirenaica. Proseguiamo fino a questa sera le operazioni di ricerca in quest’area, con attività di vedetta sul ponte di comando, poi a causa del peggioramento delle condizioni meteo ci sposteremo in acque internazionali, verso la zona ricerca e soccorso libica”. 

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Dai treni agli ospedali, scioperi in tutta Italia

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AGI – Disagi in vista per la giornata di oggi. Il sindacato Usb ha proclamato uno sciopero generale di 24 ore in tutti i settori, pubblici e privati. A Firenze è previsto anche un presidio, a partire dalle 10, davanti alla Ragioneria territoriale dello Stato in via Verdi. La protesta è stata proclamata per chiedere la stabilizzazione dei precari, un aumento di 300 euro in busta paga a tutti i lavoratori, 32 ore di lavoro a parità di salario, l’età pensionabile a 62 anni e 1.000 euro al mese per le pensioni minime. Lo sciopero interesserà scuola, ospedali, trasporti, uffici pubblici.

Regolari Frecce e Intercity

L’astensione dal lavoro non riguarderà l’Emilia Romagna, colpita dalla drammatica alluvione dei giorni scorsi, nonché il corpo nazionale dei vigili del fuoco, impegnato proprio nei soccorsi.

Circoleranno regolarmente le Frecce e gli Intercity, fa sapere Trenitalia, che “si impegna ad assicurare la quasi totalità dei collegamenti, con possibili leggere modifiche al programma dei treni regionali”.

I settori coinvolti

Come riporta il portale dedicati agli scioperi del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, lo sciopero interesserà

  • il settore ferroviario
  • il settore del trasporto pubblico locale
  • il settore marittimo
  • i taxi
  • il personale scolastico
  • il personale di ospedali e servizi sanitari.

Per quanto riguarda asili e scuole della capitale, il sito del comune di Roma specifica per esempio che nella giornata del 26 maggio “si potrebbero verificare condizioni per le quali non può essere garantita la regolarità ordinaria del funzionamento dei servizi e dell’erogazione delle prestazioni”.

L’Usb: “Italia dentro un’economia di guerra”

“Lo sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale per l’intera giornata del 26 maggio rappresenta un passaggio importante per la ripresa delle rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici in Italia dentro un’economia di guerra, sia quella in Ucraina sia quella scatenata dal governo Meloni contro le fasce più povere e deboli”, si legge nella nota dell’Unione Sindacale di Base, “come Usb, invece di parlare di potere e di posti da spartire, vogliamo rimettere al centro della discussione il salario rubato da 30 anni, l’orario di lavoro estenuante, le pensioni misere e i servizi pubblici allo sfacelo.

“Per questo motivo e con queste motivazioni, Usb ha scelto di praticare questo sciopero generale sui territori, dentro le piazze e nei posti di lavoro; una scelta che punta a rilanciare il conflitto sociale dal basso e in mezzo alle categorie che vivono sulla loro pelle la rabbia di avere difficoltà persino a fare la spesa”, aggiunge la nota, “uno sciopero in cui torna protagonista quella classe lavoratrice che porta avanti questo Paese: dai porti ai braccianti, passando per le varie anime del pubblico impiego, della categoria operaia, dei trasporti, di quei settori che forniscono sostegno e servizi ai cittadini più fragili”.

Le revoche in Emilia Romagna

A seguito della drammatica alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, la Usb ha revocato parzialmente lo sciopero generale dell’intera giornata del 26 maggio con le seguenti modalità:

  • su tutto il territorio nazionale: esonero e revoca dello sciopero per il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco
  • su tutto il territorio regionale: esonero e revoca dello sciopero per le aziende ed enti pubblici e privati che garantiscono servizi pubblici essenziali: tra questi il pubblico impiego, servizi sanitari e socio assistenziali, scuola, trasporti pubblici, vigili del fuoco, energia gas acqua, telecomunicazioni;
  • per i territori delle provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, e del circondario imolese (Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Fontanelice, Castel Guelfo, Castel San Pietro Terme, Dozza, Imola, Medicina, Mordano): esonero e revoca dello sciopero per tutte le aziende ed enti pubblici e privati
  • per le restanti provincie di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna: lo sciopero generale è confermato solamente per le aziende del settore privato (industria, terziario, commercio, logistica…) che non devono garantire servizi essenziali alla popolazione.

“Lo sciopero generale rimane confermato per tutte le altre regioni italiane: le motivazioni che ci hanno portato alla proclamazione dello sciopero generale nazionale non vengono meno e si aggiungono all’urgenza di garantire tutela di salario e reddito alle popolazioni colpite e un radicale cambiamenti di rotta nella gestione del territorio e dell’ambiente”, chiarisce l’Usb.

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Si fermano i treni, nessuno stop per le Frecce 

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AGI – Circoleranno regolarmente le Frecce e gli Intercity di Trenitalia in occasione dello sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane proclamato da una sigla sindacale autonoma, in adesione a uno sciopero generale, dalle ore 9.00 alle ore 17.00 di venerdì 26 maggio. È escluso dallo sciopero il personale della regione Emilia Romagna.

Trenitalia si impegna ad assicurare la quasi totalità dei collegamenti, con possibili leggere modifiche al programma dei treni regionali.

Informazioni su collegamenti e servizi anche attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, le self service e le agenzie di viaggio convenzionate. 
 

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Due ex calciatori della Roma vittime di rapine

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AGI – Entrambi ex calciatori della Roma, entrambi vittime di rapina, ma la disavventura sì è conclusa diversamente. Alessio Cerci e Justin Kluivert sono i protagonisti. Il primo è stato avvicinato in zona San Paolo, nella Capitale, da due uomini che lo hanno minacciato con una pistola. Cerci si è però accorto che l’arma era in realtà finta e, dopo aver insultato i due, è salito in auto e se ne è andato.

Storia diversa per il calciatore del Valencia, in passato della Roma. Tre ladri incappucciati hanno fatto irruzione nella sua casa di Justin Kluivert, approfittando dell’assenza del calciatore che era impegnato con la squadra a Maiorca in campionato.

Nell’abitazione però era presente la compagna di Kluivert, appena rientrata dopo aver portato a passeggio il cane, che secondo quanto riportato da “Valencia Plaza”, è stata minacciata e colpita.

Una rapina veloce, durata pochissimi minuti, e che avrebbe fruttato un bottino da 160 mila euro fra orologi, gioielli e altri oggetti di valore. I ladri, che avrebbero appositamente aspettato il rientro della ragazza per fare irruzione, sarebbero passati dal giardino e stando a quanto riferito dalla compagna di Kluivert avevano un accento inglese.

Per la ragazza fortunatamente ferite lievi ma anche tanta paura. Kluivert non è il primo calciatore che vive a Valencia a subire una rapina con queste modalita’: lo scorso anno era toccato a Mustafi ad aprile e a Castillejo ad agosto.

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Stato di emergenza anche nelle Marche e in Toscana

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AGI – È terminata la riunione del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. Il Cdm, secondo quanto si apprende, ha esteso lo stato di emergenza ai comuni di Marche e Toscana colpiti dall’alluvione.

“In questo fenomeno noi abbiamo conosciuto anche l’interessamento di Toscana e Marche perché questi eventi atmosferici non rispettano i confini geografici della regione”, ha spiegato il vice ministro alle Infrastrutture e trasporti, Galeazzo Bignami, parlando coi giornalisti a Bologna.

“Cercheremo – ha spiegato – di mettere in fila tutti gli interventi: la cosa che in questo momento maggiormente ci preoccupa è che i movimenti franosi si stanno sviluppando anche in territori che non erano inseriti nella prima indicazione che la regione Emilia-Romagna ci ha inviato. Questo – ha aggiunto – è un problema perché se noi chiudiamo il perimetro dell’intervento e poi si sviluppano ulteriori smottamenti, escludendo così dei territori che rischiano di rimanere indietro, sarebbe una cosa inammissibile”. 

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È stata sgomberata la “favela” di Castelvetrano

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AGI – È stata sgomberata dalle forze dell’ordine, coordinate dalla questura e dalla prefettura, la ‘favela’ di Castelvetrano al confine con Campobello di Mazara, dove vivevano in condizioni disumane decine di persone, tra cui molti migranti giunti nell’area per lavorare nelle campagne. “La legalità è finalmente entrata nell’ex cementificio ‘Calcestruzzi Selinunte’ ponendo fine a tutte quelle situazioni di degrado, insicurezza e illegalità generalizzata. Adesso è indispensabile compiere un ulteriore passo in avanti per evitare che altri campi abusivi prendano il posto di quello appena sgomberato”, affermano Cgil, la Cisl, la Uil, la Flai Cgil, la Fai Cisl e la Uila Uil di Trapani.

“Grazie al continuo lavoro della prefettura e attraverso i tavoli di concertazione creati in questi anni – dicono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Trapani Liria Canzoneri, Leonardo La Piana e Tommaso Macaddino e della Flai, della Fai e della Uila Giovanni Di Dia, Franco Nuccio e Roberto Giacalone – è stato possibile arrivare a questo risultato. Il metodo del confronto e della concertazione si è rivelato vincente e ha dato un importante segnale di affermazione della legalità ai lavoratori, che vivevano in condizioni disumane e che subivano l’illegalità, e alle comunità campobellese e castelvetranese”.

In questi anni, sono stati, infatti, numerosi gli incontri che si sono susseguiti in Prefettura e in cui Cgil, Cisl e Uil, insieme alle categorie del comparto agricolo, hanno chiesto di porre fine all’illegalita’ a difesa dei diritti dei lavoratori e del rispetto delle norme, dei cittadini e di una porzione di territorio pesantemente degradata. “Occorre sicuramente proseguire su questa strada – aggiungono – al fine di creare strutture regolari che consentano di attuare politiche abitative che diano dignità ai lavoratori stranieri, e norme ad hoc per l’emersione dei lavoratori irregolari”.

Cgil, Cisl, Uil, Flai, Fai e Uila auspicano, infine, che “i fondi del Pon Sicurezza, indirizzati dalla Prefettura ai comuni di Campobello di Mazara e di Castelvetrano, siano utilizzati per realizzare un campo e una struttura in grado di accogliere i lavoratori stagionali, siano presto utilizzati, evitando, cosi’, nuove soluzioni abitative abusive”.

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