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Quirinale: concerti, parata e ricevimento, tutte le iniziative per il 2 giugno 

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AGI –   Tante le iniziative per la Festa della Repubblica italiana, il 2 giugno prossimo. Il  Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione del 77 anniversario della Repubblica, ha invitato il 1 giugno i Capi Missione accreditati in Italia al Concerto eseguito al Quirinale dall’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI diretta da Speranza Scappucci. In programma musiche di Wolfgang Amadeus Mozart, Gioacchino Rossini, Giuseppe Martucci e Giuseppe Verdi.

Il Concerto sarà trasmesso in diretta su Rai Uno e Rai Radio 3, a partire dalle 17.50 e sarà aperto dal saluto del Presidente Mattarella. Al termine seguirà il tradizionale ricevimento serale nei Giardini del Quirinale.

Venerdì 2 giugno, alle ore 9.15, il Presidente Mattarella, alla presenza delle più alte cariche Istituzionali, renderà omaggio all’Altare della Patria con la deposizione di una corona d’alloro con nastro tricolore. Successivamente riceverà, in Via di San Gregorio, la presentazione dei Reparti schierati per la rivista e assisterà dalla tribuna presidenziale di via dei Fori Imperiali alla tradizionale Parata Militare.

Nel pomeriggio del 2 giugno l’apertura al pubblico dei Giardini del Quirinale, dalle ore 16.30 alle 18.30, sarà riservata a categorie di persone con fragilità. L’individuazione degli ospiti è stata curata dalle associazioni a carattere nazionale rappresentative delle categorie.

In concomitanza dell’apertura dei Giardini, per la prima volta si esibiranno al Quirinale il Coro Giovanile Italiano della Federazione Nazionale Italiana delle Associazioni Regionali Corali (Feniarco), la Banda Musicale Giovanile del Piemonte dell’Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome (ANBIMA) e, come lo scorso anno, la Banda Interforze.

Giovedì 1 giugno, alle ore 15.00, nella Piazza del Quirinale si svolgerà il cambio della guardia in forma solenne da parte del Reggimento Corazzieri a cavallo con la Fanfara del 4 Reggimento Carabinieri a cavallo. 

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Disperso nel Mediterraneo barcone con 500 persone, a bordo 56 bambini 

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AGI – Non si ha ancora alcuna notizia di un’imbarcazione con 500 persone in viaggio nel Mediterraneo. Alarm Phone afferma questa mattina di “star ricevendo continuamente chiamate dai parenti” dei migranti, che “non sono tra quelli soccorsi nelle ultime ore dalle autorità italiane.

Tra i migranti, in viaggio da quasi tre giorni, vi sono almeno 45 donne, anche in stato di gravidanza, e 56 bambini, dei quali uno nato durante la navigazione.

Alla ricerca dell’imbarcazione si era diretta la nave di Emergency, Life Support, ma da ieri pomeriggio, 24 maggio, se ne sono perse le tracce. La ong Sea Watch, spiegava Emergency, ha effettuato “una ricerca per due giorni consecutivi con il suo aereo Sea Bird senza trovare indizi della presenza dell’imbarcazione.

Nè la Life Support, nè Ocean Viking, che hanno pattugliato l’area, hanno trovato segni di naufragio”. Per questo e visto il meteo in peggioramento “saremo costretti a spostarci in un’altra zona se non troveremo l’imbarcazione nelle prossime ore”.

“Attualmente – diceva ieri Albert Mayordomo, capomissione della nave di Emergency – ci troviamo nel Mediterraneo Orientale, davanti la Cirenaica. Proseguiamo fino a questa sera le operazioni di ricerca in quest’area, con attività di vedetta sul ponte di comando, poi a causa del peggioramento delle condizioni meteo ci sposteremo in acque internazionali, verso la zona ricerca e soccorso libica”. 

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Dai treni agli ospedali, scioperi in tutta Italia

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AGI – Disagi in vista per la giornata di oggi. Il sindacato Usb ha proclamato uno sciopero generale di 24 ore in tutti i settori, pubblici e privati. A Firenze è previsto anche un presidio, a partire dalle 10, davanti alla Ragioneria territoriale dello Stato in via Verdi. La protesta è stata proclamata per chiedere la stabilizzazione dei precari, un aumento di 300 euro in busta paga a tutti i lavoratori, 32 ore di lavoro a parità di salario, l’età pensionabile a 62 anni e 1.000 euro al mese per le pensioni minime. Lo sciopero interesserà scuola, ospedali, trasporti, uffici pubblici.

Regolari Frecce e Intercity

L’astensione dal lavoro non riguarderà l’Emilia Romagna, colpita dalla drammatica alluvione dei giorni scorsi, nonché il corpo nazionale dei vigili del fuoco, impegnato proprio nei soccorsi.

Circoleranno regolarmente le Frecce e gli Intercity, fa sapere Trenitalia, che “si impegna ad assicurare la quasi totalità dei collegamenti, con possibili leggere modifiche al programma dei treni regionali”.

I settori coinvolti

Come riporta il portale dedicati agli scioperi del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, lo sciopero interesserà

  • il settore ferroviario
  • il settore del trasporto pubblico locale
  • il settore marittimo
  • i taxi
  • il personale scolastico
  • il personale di ospedali e servizi sanitari.

Per quanto riguarda asili e scuole della capitale, il sito del comune di Roma specifica per esempio che nella giornata del 26 maggio “si potrebbero verificare condizioni per le quali non può essere garantita la regolarità ordinaria del funzionamento dei servizi e dell’erogazione delle prestazioni”.

L’Usb: “Italia dentro un’economia di guerra”

“Lo sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale per l’intera giornata del 26 maggio rappresenta un passaggio importante per la ripresa delle rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici in Italia dentro un’economia di guerra, sia quella in Ucraina sia quella scatenata dal governo Meloni contro le fasce più povere e deboli”, si legge nella nota dell’Unione Sindacale di Base, “come Usb, invece di parlare di potere e di posti da spartire, vogliamo rimettere al centro della discussione il salario rubato da 30 anni, l’orario di lavoro estenuante, le pensioni misere e i servizi pubblici allo sfacelo.

“Per questo motivo e con queste motivazioni, Usb ha scelto di praticare questo sciopero generale sui territori, dentro le piazze e nei posti di lavoro; una scelta che punta a rilanciare il conflitto sociale dal basso e in mezzo alle categorie che vivono sulla loro pelle la rabbia di avere difficoltà persino a fare la spesa”, aggiunge la nota, “uno sciopero in cui torna protagonista quella classe lavoratrice che porta avanti questo Paese: dai porti ai braccianti, passando per le varie anime del pubblico impiego, della categoria operaia, dei trasporti, di quei settori che forniscono sostegno e servizi ai cittadini più fragili”.

Le revoche in Emilia Romagna

A seguito della drammatica alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna, la Usb ha revocato parzialmente lo sciopero generale dell’intera giornata del 26 maggio con le seguenti modalità:

  • su tutto il territorio nazionale: esonero e revoca dello sciopero per il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco
  • su tutto il territorio regionale: esonero e revoca dello sciopero per le aziende ed enti pubblici e privati che garantiscono servizi pubblici essenziali: tra questi il pubblico impiego, servizi sanitari e socio assistenziali, scuola, trasporti pubblici, vigili del fuoco, energia gas acqua, telecomunicazioni;
  • per i territori delle provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, e del circondario imolese (Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Fontanelice, Castel Guelfo, Castel San Pietro Terme, Dozza, Imola, Medicina, Mordano): esonero e revoca dello sciopero per tutte le aziende ed enti pubblici e privati
  • per le restanti provincie di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna: lo sciopero generale è confermato solamente per le aziende del settore privato (industria, terziario, commercio, logistica…) che non devono garantire servizi essenziali alla popolazione.

“Lo sciopero generale rimane confermato per tutte le altre regioni italiane: le motivazioni che ci hanno portato alla proclamazione dello sciopero generale nazionale non vengono meno e si aggiungono all’urgenza di garantire tutela di salario e reddito alle popolazioni colpite e un radicale cambiamenti di rotta nella gestione del territorio e dell’ambiente”, chiarisce l’Usb.

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Si fermano i treni, nessuno stop per le Frecce 

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AGI – Circoleranno regolarmente le Frecce e gli Intercity di Trenitalia in occasione dello sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane proclamato da una sigla sindacale autonoma, in adesione a uno sciopero generale, dalle ore 9.00 alle ore 17.00 di venerdì 26 maggio. È escluso dallo sciopero il personale della regione Emilia Romagna.

Trenitalia si impegna ad assicurare la quasi totalità dei collegamenti, con possibili leggere modifiche al programma dei treni regionali.

Informazioni su collegamenti e servizi anche attraverso l’app Trenitalia, la sezione Infomobilità del sito web trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo FS Italiane, il numero verde gratuito 800 89 20 21, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, le self service e le agenzie di viaggio convenzionate. 
 

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Due ex calciatori della Roma vittime di rapine

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AGI – Entrambi ex calciatori della Roma, entrambi vittime di rapina, ma la disavventura sì è conclusa diversamente. Alessio Cerci e Justin Kluivert sono i protagonisti. Il primo è stato avvicinato in zona San Paolo, nella Capitale, da due uomini che lo hanno minacciato con una pistola. Cerci si è però accorto che l’arma era in realtà finta e, dopo aver insultato i due, è salito in auto e se ne è andato.

Storia diversa per il calciatore del Valencia, in passato della Roma. Tre ladri incappucciati hanno fatto irruzione nella sua casa di Justin Kluivert, approfittando dell’assenza del calciatore che era impegnato con la squadra a Maiorca in campionato.

Nell’abitazione però era presente la compagna di Kluivert, appena rientrata dopo aver portato a passeggio il cane, che secondo quanto riportato da “Valencia Plaza”, è stata minacciata e colpita.

Una rapina veloce, durata pochissimi minuti, e che avrebbe fruttato un bottino da 160 mila euro fra orologi, gioielli e altri oggetti di valore. I ladri, che avrebbero appositamente aspettato il rientro della ragazza per fare irruzione, sarebbero passati dal giardino e stando a quanto riferito dalla compagna di Kluivert avevano un accento inglese.

Per la ragazza fortunatamente ferite lievi ma anche tanta paura. Kluivert non è il primo calciatore che vive a Valencia a subire una rapina con queste modalita’: lo scorso anno era toccato a Mustafi ad aprile e a Castillejo ad agosto.

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Stato di emergenza anche nelle Marche e in Toscana

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AGI – È terminata la riunione del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi. Il Cdm, secondo quanto si apprende, ha esteso lo stato di emergenza ai comuni di Marche e Toscana colpiti dall’alluvione.

“In questo fenomeno noi abbiamo conosciuto anche l’interessamento di Toscana e Marche perché questi eventi atmosferici non rispettano i confini geografici della regione”, ha spiegato il vice ministro alle Infrastrutture e trasporti, Galeazzo Bignami, parlando coi giornalisti a Bologna.

“Cercheremo – ha spiegato – di mettere in fila tutti gli interventi: la cosa che in questo momento maggiormente ci preoccupa è che i movimenti franosi si stanno sviluppando anche in territori che non erano inseriti nella prima indicazione che la regione Emilia-Romagna ci ha inviato. Questo – ha aggiunto – è un problema perché se noi chiudiamo il perimetro dell’intervento e poi si sviluppano ulteriori smottamenti, escludendo così dei territori che rischiano di rimanere indietro, sarebbe una cosa inammissibile”. 

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È stata sgomberata la “favela” di Castelvetrano

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AGI – È stata sgomberata dalle forze dell’ordine, coordinate dalla questura e dalla prefettura, la ‘favela’ di Castelvetrano al confine con Campobello di Mazara, dove vivevano in condizioni disumane decine di persone, tra cui molti migranti giunti nell’area per lavorare nelle campagne. “La legalità è finalmente entrata nell’ex cementificio ‘Calcestruzzi Selinunte’ ponendo fine a tutte quelle situazioni di degrado, insicurezza e illegalità generalizzata. Adesso è indispensabile compiere un ulteriore passo in avanti per evitare che altri campi abusivi prendano il posto di quello appena sgomberato”, affermano Cgil, la Cisl, la Uil, la Flai Cgil, la Fai Cisl e la Uila Uil di Trapani.

“Grazie al continuo lavoro della prefettura e attraverso i tavoli di concertazione creati in questi anni – dicono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Trapani Liria Canzoneri, Leonardo La Piana e Tommaso Macaddino e della Flai, della Fai e della Uila Giovanni Di Dia, Franco Nuccio e Roberto Giacalone – è stato possibile arrivare a questo risultato. Il metodo del confronto e della concertazione si è rivelato vincente e ha dato un importante segnale di affermazione della legalità ai lavoratori, che vivevano in condizioni disumane e che subivano l’illegalità, e alle comunità campobellese e castelvetranese”.

In questi anni, sono stati, infatti, numerosi gli incontri che si sono susseguiti in Prefettura e in cui Cgil, Cisl e Uil, insieme alle categorie del comparto agricolo, hanno chiesto di porre fine all’illegalita’ a difesa dei diritti dei lavoratori e del rispetto delle norme, dei cittadini e di una porzione di territorio pesantemente degradata. “Occorre sicuramente proseguire su questa strada – aggiungono – al fine di creare strutture regolari che consentano di attuare politiche abitative che diano dignità ai lavoratori stranieri, e norme ad hoc per l’emersione dei lavoratori irregolari”.

Cgil, Cisl, Uil, Flai, Fai e Uila auspicano, infine, che “i fondi del Pon Sicurezza, indirizzati dalla Prefettura ai comuni di Campobello di Mazara e di Castelvetrano, siano utilizzati per realizzare un campo e una struttura in grado di accogliere i lavoratori stagionali, siano presto utilizzati, evitando, cosi’, nuove soluzioni abitative abusive”.

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Sesso in spiaggia a Trani, il sindaco ironizza e i social condannano

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AGI – Due turisti appartati sulla spiaggia di ciottoli a Trani che fanno sesso in pieno giorno e qualcuno, tra i bagnati, riprende la scena. Il video diventa subito virale e la vicenda assume una dimensione “politica”.

Il sindaco di Trani Amedeo Bottaro decide infatti di stemperare l’onda di indignazione postando uno screenshot del video sul suo profilo Facebook, accompagnandolo con una frase ironica.

“Avevamo pensato di realizzare nuovi tratti di costa fruibili. Avevamo pensato di realizzare nuovi luoghi di incontro e aggregazione. Forse, però, avete un po’ esagerato”, ha scritto sul social network, riferendosi al filmato girato sulla spiaggia libera di Capo Colonna, sulla litoranea Sud della città. Quel tratto di costa è stato riqualificato l’anno scorso per rendere la zona più accogliente, forse troppo: i due si sono sentiti proprio come a casa.

Forse i primi raggi di sole hanno fatto alzare improvvisamente la temperatura della coppia che, incurante degli altri bagnanti presenti, in pieno giorno, hanno continuato imperterriti nella loro attività. Anche dinanzi a chi, smartphone alla mano, li ha ripresi diffondendo il video sui social. E sono stati in pochi a cogliere l’intento del sindaco di spegnere “bollori” di ogni tipo.

Tra i commenti, chi denuncia il ripetersi di atti osceni anche in luoghi diversi e chi auspica pene severe per i trasgressori “trasgressivi”. Ma c’è anche chi coglie l’occasione per segnalare buche stradali e mancata raccolta dell’immondizia, fino a chi sottolinea come l’opposizione abbia pubblicato il video integrale e non una sola immagine, invitando Bottaro a “non lasciare alle opposizioni queste opportunità”

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Il ‘Fides’ dello storico e compositore Patricelli eseguito a Cracovia

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AGI – L’Orchestra Filarmonica di Cracovia ha eseguito in apertura del concerto per il 50° anniversario del sacerdozio dell’arcivescovo metropolitano Marek Jedraszewski. il Fides dello storico e compositore Marco Patricelli. Si tratta della trasposizione musicale della biografia del capitano di cavalleria Witold Pilecki (1901-1948), fondatore della resistenza polacca, volontario ad Auschwitz, combattente durante la rivolta di Varsavia del 1944 e il primo a redigere un dettagliato rapporto sulla Shoah e su quanto stava accadendo in particolare nel lager tedesco di Aushwitz.

Dello stesso Particelli d’altra parte è anche la prima biografia di Pilecki, opera divenuta un best seller intitolata “Il volontario” (Laterza, 2010) e subito tradotta anche in polacco. Quest’anno, il 25 maggio, ricorre il 75esimo anniversario dell’uccisione di Pilecki da parte delle autorità comuniste. Il capitano dopo le sue rivelazioni non fu infatti creduto e, al termine di un processo sommario, fu considerato ‘nemico del popolo’, giustiziato e sottoposto ad una damnatio memoriae che vietò anche semplicemente di nominare il suo nome in pubblico.

“L’esecuzione del mio brano a Cracovia è stato uno di quel momenti che si ricordano per tutta la vita – ha raccontato all’AGI Patricelli, caso probabilmente più unico che raro di uno storico-compositore – io sono uno storico, non un musicista di professione e non averi mai immaginato una accoglienza simile del mio lavoro. Veicolare un messaggio attraverso la musica è più semplice e allo stesso tempo più difficile rispetto ad una ricerca storica. Essere riuscito a rendere onore alla memoria di Pilecki è una delle cose di cui andrò più orgoglioso”.

Patricelli, presente all’esecuzione dell’opera, al termine del concerto è stato invitato sul palco e ringraziato personalmente dal direttore d’orchestra. 

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A Porto Torres il più grande trapianto di posidonia oceanica

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AGI – Nel golfo di Porto Torres si è concluso il più grande trapianto di posidonia oceanica finora realizzato nel Mediterraneo. Un intervento certosino, in ottemperanza alle prescrizioni del Decreto VIA del Ministero dell’Ambiente, propedeutiche alla realizzazione dell’Antemurale di Porto Torres. Nell’arco degli ultimi 10 mesi, oltre 140 mila talee, distribuite su una superficie di 7 mila metri quadri nell’area di cantiere dell’opera, sono state espiantate e reimpiantate in una zona più idonea della costa.

Un intervento unico nel suo genere, quello previsto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, nell’accordo di ricerca con il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari, la partecipazione delle aziende Sealives e I 7 mari, la supervisione della Capitaneria di Porto ed il monitoraggio di ISPRA e Arpa Sardegna. 

Il lavoro, articolato in diverse fasi, ha previsto il prelievo delle piante dall’imboccatura del porto, lo spostamento a terra per la selezione delle talee ed il trasporto nell’area di Abbacurrente per il trapianto, effettuato manualmente, su 250 geostuoie biodegradabili, per un’area di oltre 11.500 metri quadrati di fondale.

Proprio per garantirne la proliferazione, la nuova area di dimora della posidonia è stata interdetta alla pesca e all’ancoraggio con apposita ordinanza della Capitaneria di Porto. A prosecuzione degli interventi previsti dalle prescrizioni del Ministero dell’Ambiente, la società Sales, aggiudicataria dei lavori di realizzazione dell’Antemurale, provvederà, già nei prossimi giorni, e sempre per conto dell’AdSP, al posizionamento di 6 dissuasori antistrascico a protezione dell’area di piantumazione e 15 del parco.

Il ripopolamento ittico sarà completato con il posizionamento, nei fondali delimitati dai dissuasori, di 75 moduli in cemento stampati in 3D, che riprodurranno l’habitat naturale delle specie presenti nel parco. L’intera area oggetto degli interventi sarà sottoposta ad un monitoraggio di 5 anni.

Gli interventi di salvaguardia del fortino militare

Passaggi, questi, che precedono gli interventi di salvaguardia del fortino militare della II Guerra Mondiale del molo di Levante e lo spostamento della Madonnina e che partiranno contestualmente alla definitiva consegna dei lavori dell’Antemurale, per i quali si attende il rinnovo del documento di Valutazione di Impatto Ambientale, sottoposto dall’AdSP, per gli aggiornamenti, al Ministero dell’Ambiente nel mese di gennaio.

“Con lo spostamento della prateria di posidonia abbiamo finalmente completato una parte molto lunga, complessa ed onerosa delle attività previste dal Decreto VIA per l’avvio del cantiere dell’Antemurale – dice Massimo Deiana, Presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Decreto VIA che ha gravato l’Autorità di Sistema Portuale di interventi talvolta troppo gravosi e dispersivi rispetto all’obiettivo finale che è quello della realizzazione dell’opera. Si è, comunque, ottemperato con un’attività finora unica nel Mediterraneo, particolarmente virtuosa per i positivi effetti sulla salute del nostro mare e che terremo sotto monitoraggio per i prossimi 5 anni. Il nostro obiettivo principale resta comunque quello di avviare, nell’immediato, il cantiere, il cui via libera e’ subordinato al rilascio dell’aggiornamento al decreto VIA, in elaborazione, dal mese di gennaio, da parte del Ministero dell’Ambiente”. 

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