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FASHION GOLD CHRISTMAS A PALAZZO AURICCHIO EVENTS IL 14 DICEMBRE 2018

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Ormai Natale è alle porte e tutto è pronto per la nuova edizione del Fashion Gold Christmas, un grande evento, ideato ed organizzato da Alfonso Somma, patron di Moda Gold, agenzia specializzata in cinema, moda, spettacoli ed eventi, che si terrà, venerdì 14 dicembre 2018, alle ore 20,00, nell’incantevole e suggestivo Palazzo Auricchio Events a Terzigno, in provincia di Napoli (via Vecchia Aquini).

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SORRENTO 2018 – CINEMA: ESTATE 2019, L’ANNO DELLA SVOLTA

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Pets 2 – Vita da animali, X-Men: Dark Phoenix, Godzilla II – King of the Monsters, i nuovi capitoli di Annabelle eMen in Black, Toy Story 4, Spider- Man: Far from home, Hobbs & Shaw,  spin-off della saga The Fast and the Furious, The New Mutants, altro atteso titolo dell’universo X-Men, Il re leone.

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“La Città Armonica” Passeggiata per il Sarno del 2 dicembre 2018

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La manifestazione organizzata da “La Città Armonica”, avente come tema primario il disinquinamento del Fiume (dagli scarichi urbani e industriali), ha avuto regolarmente luogo, con la partecipazione di Raffaele Attardi,da Sorrento,esponente de ” La Grande Onda”, e di una trentina di persone, inclusa anche una rappresentanza di Lega Ambiente.

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TEATRO AUGUSTEO | SERENA AUTIERI in scena con #laSciantosa – La prima influencer

AUTIERI_S foto di Claudio Porcarelli

Al Teatro Augusteo, da venerdì 7 dicembre, Serena Autieri sarà in scena con lo spettacolo “#laSciantosa – La prima influencer”.

Sulla scia del grande successo con cui è stata accolta da critica e pubblico nelle ultime stagioni teatrali, Serena Autieri debutta al Teatro Augusteo con “La Sciantosa”, in una nuova edizione, più che mai coinvolgente, un One Woman Show vulcanico e ogni sera diverso grazie alla partecipazione appassionata del pubblico. 

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Ecco i vincitori del Premio «Annibale Ruccello» 2018

Manlio Santanelli – Foto Cesare Abbate

 TEATRO TUNICA

in collaborazione con

Associazione

«ACHILLE BASILE – LE ALI DELLA LETTURA»

presenta

CERIMONIA DI PREMIAZIONE

STABIA TEATRO FESTIVAL 2018

Sesta Edizione

PREMIO «ANNIBALE RUCCELLO»

CASTELLAMMARE DI STABIA

BANCA STABIESE – Sala Conferenze

Via Ettore Tito, 1

29 novembre 2018, ore 17.30

Manlio Santanelli, Bruno Garofalo, Carmine Borrino

e il poeta spagnolo Juan Vicente Piqueras

i vincitori del Premio «Annibale Ruccello» 2018

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“GREEN BOOK” CON VIGGO MORTENSEN IN ANTEPRIMA ALLE GIORNATE PROFESSIONALI DI CINEMA

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“MIA E IL LEONE BIANCO” è invece il film protagonista della Festa dell’Albero in piazza Tasso a cui seguirà un’anteprima aperta agli accreditati e alla città di Sorrento

“GREEN BOOK” di Peter Farrelly, con Viggo Mortensen e il Premio Oscar Mahershala Ali, è una delle anteprime selezionate dall’ANEC per le Giornate Professionali di Cinema, a Sorrento dal 3 al 6 dicembre prossimi, organizzate in collaborazione con ANEM e ANICA.
Il film, ambientato negli Stati Uniti del 1962, descrive l’amicizia tra due personalità agli opposti, il raffinato e talentuoso pianista di colore Don Shirley e l’autista italoamericano Tony Lip, incaricato di accompagnarlo in una difficile tournée negli Stati del Sud dove la segregazione razziale è ancora una realtà tangibile. Tratto da una storia vera, il film ha debuttato con enorme successo alla recente Festa di Roma e si pone come un rispettabile candidato per la stagione dei premi.
“GREEN BOOK” è distribuito da Eagle Pictures, che presenterà a Sorrento anche “MIA E IL LEONE BIANCO”, diretto da Gilles de Maistre con Mélanie Laurent, con una proiezione aperta anche al pubblico cittadino oltre che agli accreditati. A tema “MIA E IL LEONE BIANCO” sarà anche la tradizionale Festa di accensione dell’Albero che si svolgerà nel pomeriggio di lunedì 3 dicembre in piazza Tasso, alla presenza delle autorità del Comune di Sorrento, che prevedrà una distribuzione di gadget e la presenza di truccatori che trasformeranno i bambini di Sorrento in tanti piccoli leoncini.

Il programma completo anteprime per gli accreditati verrà comunicato nei prossimi giorni.
Il programma della manifestazione è disponibile sul sito www.giornatedicinema.it

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16 NOVEMBRE ANTEPRIMA ASTRADOC CON DANIELE DE MICHELE DON PASTA PER IL SUO “I VILLANI”

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Venerdì 16 novembre alle ore 20.30 al Cinema Astra ricomincia una nuova stagione di “AstraDoc – Viaggio nel Cinema del Reale” con un programma, tra novembre e dicembre, di 5 anteprime della 10° edizione, il cui inizio è previsto per l’11 gennaio 2019.

La rassegna di Cinema Documentario organizzata da Arci Movie, Parallelo 41 Produzioni, Coinor e Università “Federico II”, riparte  con la prima grande esclusiva napoletana del film I VILLANI di Daniele De Michele meglio conosciuto come Don Pasta (Italia 2018 – 83’), presentato alle Notti Veneziane delle Giornate degli Autori nella 75° Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia dove ha ottenuto la menzione speciale Federazione Italiana dei Cineclub  “Il Giornale del Cibo”.

Alla proiezione del 16 novembre, introdotta dal curatore di AstraDoc Antonio Borrelli, sarà presente Daniele De Michele, per raccontare al pubblico il suo lavoro sulla cucina popolare italiana, scritto con Andrea Segre e distribuito da Zalab. Con Daniele De Michele ci sarà, inoltre, una parte della troupe che ha partecipato alla lavorazione del film, tra cui il consulente artistico Giogiò Franchini, gli autori delle musiche Marco Messina, Sacha Ricci e Ernesto Nobili.

AstraDoc proseguirà nelle settimane successive: il 23 Novembre ci sarà  ANATOMIA DEL MIRACOLO di Alessandra Celesia(Francia, Italia 2017 – 83’), incentrato su tre donne legate al culto della Madonna dell’Arco e che sarà proiettato alla presenza della regista e delle protagoniste del film, il 30 Novembre FAHRENHEIT 11/9 di Michael Moore (Usa 2018 -120’) sulla nuova America targata Donald Trump, il 7 Dicembre LAST MEN IN ALEPPO di Feras Fayyad e Steen Johannessen (Siria, Danimarca 2016 – 104’), che racconta l’estremo sacrificio dei caschi bianchi in Siria, e, infine, il 14 Dicembre ultima grande anteprima con LA STRADA DEI SAMOUNI di Stefano Savona (Italia, Francia 2018 – 128’) che sarà all’Astra per presentare il suo ritratto di una piccola comunità palestinese straziata dall’orrore della guerra.

“In questi quindici anni di lavoro – dice De Michele –  passati creando libri e spettacoli che unissero la cucina e l’arte, l’esplorazione veniva raccontata da me in prima persona, facendo venir fuori il mio punto di vista su cosa fosse per me la cucina.  Quello che mi ha emozionato e che voglio condividere è l’esistenza di persone capaci, realmente capaci, di creare e ricreare il gesto e di costruire un sapere vivo attorno a questo gesto.  La loro esistenza è prioritaria rispetto alla mia elaborazione e il mio sguardo vuole fermarsi affianco a loro, per far incontrare le mie urgenze ideali e in fondo politiche con la loro quotidianità di gesti, luoghi, volti e parole.  Il cinema documentario è lo strumento che può permettermi di far succedere questo incontro: non rinuncio al mio sguardo, ma lo lascio vivere dentro la loro realtà.  Per questo il film arriva alla fine di un lungo periodo di ricerca, dopo il quale voglio finalmente poter vivere del tempo con le persone che questa lunga ricerca mi ha dato la possibilità di scoprire”. 

L’IDEA: Cos’è la cucina italiana?  Come si è costruita nel tempo? Cos’è successo con l’avvento della modernità al patrimonio culturale italiano?  Che conseguenza hanno avuto i cambi di abitudini alimentari, la globalizzazione del commercio, le regolamentazioni sanitarie su tutte le pratiche tradizionali alla base della gastronomia italiana?  Questa serie di questioni si affronta attraverso l’incontro con i personaggi tra cucine, campagne, mercati, nella loro vita sociale, nelle loro pratiche quotidiane.  Nel loro cucinare emerge una grande umanità nell’intendere il cibo come atto non prettamente alimentare, ma sociale, non decontestualizzato quindi dalle problematiche della vita, figlio di un sapere e di una prassi familiare e collettiva, accessibile a chiunque, di qualsiasi classe sociale, e  da  cui  non  si  può  prescindere,  pena  la  sua  estinzione.  Sono cambiati i termini economici che regolano la produzione e la vendita degli ingredienti, che non sono più prodotti atti all’alimentazione del genere umano, ma prodotti economici regolati dalle normali regole del mercato attuale.  È cambiato il modo di intendere l’alimentazione, tra salutismo, igienismo, consumismo e omologazione. Ognuno di questi aspetti diventa atto regolamentato da norme che nei fatti non permettono più di praticare l’agricoltura, la pesca, la cucina nel modo in cui si è sempre intesa.  Di conseguenza, queste donne e questi uomini, nella loro quotidiana opposizione all’evolversi dell’idea di cibo attuale e delle sue conseguenze sull’economia, sono testimonianza di un modo diverso di intendere il cibo.  E’ proprio nella quotidianità, nei loro rapporti, nella loro cucina, nelle persone che loro incontrano che ci si accorge della loro capacità di rendere questa intrinseca  resistenza  come  pratica  collettiva,  in  contrapposizione  a  un  sistema  che  li  voleva  asserviti,  omologati,  snaturati,  emarginati.

Sinossi: La cucina popolare italiana, amata e imitata in tutto il mondo, sta morendo. Ma in tanti provano a salvarla. Il film segue quattro personaggi dall’alba al tramonto, da inizio a fine giornata di lavoro. Il passare delle ore scandisce la presentazione di ogni personaggio. Li si vede inizialmente nei loro spazi, nelle loro mansioni, per poi addentrarsi nelle loro difficoltà quotidiane. Al calar del sole emerge la soluzione, attraverso la loro etica, il loro sapere, la comunità che creano, l’eredità che lasciano. Sono stati scelti quattro personaggi che potessero rappresentare la cucina italiana, rispettando le varie caratteristiche che la compongono: Nord e Sud, uomini e donne, giovani e anziani. Quattro “villani” che parlano di agricoltura, pesca, allevamento, formaggi e cucina familiare. Quattro personaggi che nel loro fare quotidiano rappresentano la sintesi delle infinite resistenze e reticenze ad adottare un modello gastronomico e culturale uguale in tutto il mondo. Quattro personaggi con le loro famiglie per poter verificare se la cucina italiana sia ancora un patrimonio vivo, se il passaggio di informazioni tra generazioni esiste ancora, se la cucina italiana così come l’abbiamo ereditata si salverà o scomparirà.

Daniele De Michele Aka Don Pasta 

Per il New York Times, “uno (e per certi versi unico) dei  più  inventivi  attivisti  del  cibo”.  Collabora con Geo And Geo (RAI3), La Effe, Fahreneith (Radio3).  Nel 2014 ha pubblicato Artusi Remix (Mondadori), frutto di un lavoro condiviso con il Comitato Scientifico di Casartusi.  Per Treccani e Corriere della Sera ha curato la serie web-tv “Le nonne d’Italia in cucina”, viaggio nelle venti regioni incontrando nonne in cucina.  Il suo primo progetto, “Food sound system” è divenuto un libro, edito da Kowalski, e uno spettacolo multimediale in tournée in giro per il mondo da ormai dieci anni.  A questo ha fatto seguito nel 2009 “Wine Sound System” sempre edito da Kowalski, tradotto  anche  in  francese  dal  marzo  2011.  Nel febbraio 2013 è stato pubblicato il suo terzo libro: “La Parmigiana e la Rivoluzione”.  Scrive regolarmente per Repubblica, Corriere della Sera, Left e collabora con Alias, Fooding. Lavora attualmente sul progetto cinematografico Artusi Remix con Casartusi, sulla cucina popolare italiana.

  • Ingresso 3 euro | Soci Arci 2.5 euro a proiezione

 Coordinate rassegna:

Curatore: Antonio Borrelli

Dove: Cinema Astra, via Mezzocannone, 109 Napoli

Quanto: Ingresso singolo 3 euro | Soci Arci 2.5 euro

 INFO:

FB: Astradoc – Viaggio nel Cinema del Reale

www.arcimovie.it

info@arcimovie.it

081.5967493

PROGRAMMA ANTEPRIME DELLA X EDIZIONE

 23 Novembre 

Anatomia del miracolo di Alessandra Celesia (Francia/Italia, 2017 – 83′)

Saranno presenti la regista e le tre protagoniste Giusy Orbinato, Sue Song e Fabiana Matarrese.

Festival di Locarno 2017 – Concorso Internazionale

Festival dei Popoli 2017 – Concorso Intenazionale

30 Novembre

Fahrenheit 11/9 di Michael Moore (Usa, 2018 – 128′)

Toronto Film Festival 2018 – Concorso Tff Docs

Festa del Cinema di Roma 2018 – Selezione Ufficiale

7 Dicembre 

Last Men in Aleppo di  Feras Fayyad e Steen Johannessen (Siria, Danimarca 2016 – 104′)

Nomination all’Oscar come Miglior Documentario nel 2018

Sundance Film Festival 2017 – Gran Premio della Giuria

14 Dicembre 

La strada dei Samouni di Stefano Savona (Italia, Francia 2018 – 128′)

Sarà presente il regista

Festival di Cannes 2018 – Premio “Oeil d’or” come Miglior Documentario

IDFA – International Documentary Film Festival Amsterdam – Selezione Ufficiale

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Domani alla Feltrinelli di Napoli, FABIANA MARTONE presenta Memorandum.

copertina Fabiana Martone
Domenica 11 novembre alla Feltrinelli la vocalist presenta il nuovo disco, un viaggio in undici canzoni tra momenti, ricordi, condivisioni e luoghi di Napoli. Un lavoro corale arricchito da un artbook con tavole realizzate da vari artisti
Memorandum: visioni, memorie e musica con Fabiana Martone
Domenica 11 novembre 2018
h. 18.00
La Feltrinelli 
Via Santa Caterina a Chiaia, 23 
ang. Piazza dei Martiri
Napoli
 
MEMORANDUM:
il nuovo album di Fabiana Martone
 
modera l’incontro Luca Iavarone
sarà presente l’autrice
«Ci sono dei momenti in cui sento il bisogno di segnare delle cose per poterle ricordare, anche perchè ho una cattiva memoria; c’è chi appunta i suoi pensieri sul suo diario, c’è chi non ne ha bisogno affatto… e io, molto timidamente in passato e con più decisione oggi, scrivo e poi musico quello che ho scritto. L’ho sempre fatto con timore perchè credo che sia una cosa molto importante il presentare a un pubblico delle canzoni. Le canzoni di questo disco le ho raccolte in due anni più o meno, a parte una che avevo nel cassetto da circa quindici anni. E quando le ho messe una accanto all’altra ho realizzato che potevano essere organizzate in questo modo, a descrivere un giorno fatto di momenti, di atmosfere, di luci, di luoghi e di strade in cui prendono vita queste suggestioni».
Una confessione. Uno sguardo alla propria storia tra passato e presente. Un disco come laboratorio del futuro. Memorandum, il nuovo album di Fabiana Martone, è un’esperienza intima nata tra tempi e posti diversi: un disco in cui undici canzoni, ognuna figlia di un momento personale e scaturita da un contatto con un luogo di Napoli e della Campania, si sono naturalmente incasellate in una sequenza da vero e proprio concept. Un lavoro d’amore ma anche di profonda devozione artistica, pubblicato da SoundFly con distribuzione Self: prima presentazione ufficiale domenica 11 novembre alla Feltrinelli di Napoli, con la presenza di Luca Iavarone e dei musicisti che hanno partecipato all’opera.
Fabiana Martone è una delle voci più amate e poliedriche di Napoli: esperienze importanti in campo jazz (da Famoudou Don Moye degli Art Ensemble of Chicago a Renato Sellani), nel teatro (Nino D’Angelo, Carlo Croccolo), protagonista di vari progetti come Big Band Bond, Soundflowers e Agave Blu, ultimamente nel quartetto SeséMamà e nel combo electro-funk Nu Guinea, Fabiana arriva a Memorandum con un curriculum di collaborazioni davvero significativo. «Memorandum è il primo album in cui al di là delle collaborazioni sono autrice, arrangiatrice, direttore artistico, produttrice artistica ed esecutiva, tecnico audio, grafico, sceneggiatrice, pittrice… Sono fiera di me, anche se so che non sono mai contenta. Non so cosa ne verrà, so che ho fatto Memorandum perché era un desiderio, un obiettivo». Memorandum è un album solista, ma ancora di più – come sottolinea orgogliosamente l’autrice – un lavoro corale, con il quale Fabiana ha messo insieme desideri, ambizioni, la propria esperienza di musicista e interprete e il proprio patrimonio di collaborazioni, sviluppate con generosità nel corso degli anni.
Memorandum è nato dall’esigenza artistica e personale dell’autrice di raccontare se stessa e la sua voglia di condividere la sfera della creatività musicale e immaginifica. Un lungo periodo di riflessione, di raccolta di energie, di chiacchierate con i suoi amici, musicisti e non, l’ha guidata lentamente al concepimento di un fitto reticolo di motivazioni, legami, ispirazioni, influenze e suoni che hanno pervaso il nuovo disco. Undici canzoni scritte con vari autori (Ciro Tuzzi degli Epo, Marco D’Anna, Emanuele Ammendola, Luca Di Maio e Alessio Arena), realizzate grazie all’incontro con Luigi Esposito e Bruno Tomasello prima, Umberto Lepore e Salvatore Rainone poi, infine con Bruno Savino di SoundFly, perfezionate con la partecipazione di un ricco team di musicisti (Fabrizio Fedele, Emiliano Barrella, Luigi Scialdone, Lorenzo Campese, Gabriel D’Ario, Francesco Fabiani, Davide Maria Viola, Derek di Perri, Michele Maione, Lino Cannavacciuolo, Marco D’Anna, Rainone e Lepore  e gli stessi Esposito e Tomasello).
Le undici canzoni di Memorandum formano un ciclo tematico che descrive i momenti di una giornata fatta di emozioni e non di ore. Come per una giornata qualsiasi le emozioni sono caratterizzate da una propria luce, quindi si susseguono le canzoni del mattino (Geopolitica sentimentaleMemorandum Niente ‘e che), le canzoni del dopo pranzo (Me passa ‘o ggenio e L’albero di Carnevale), le canzoni della sera (Sospesi a Corso MaltaEra sulo ajereCitofonare Martone), quella di una notte insonne (La quadratura della luna) e le canzoni dei sogni, di quelli belli e di quelli brutti (Il fuoco e Sirena). Ogni canzone inoltre è strettamente legata a un luogo, dagli ambienti natii di San Giorgio La Molara a vari luoghi di Napoli (Corso Malta, la tangenziale, Piazza Bellini, il Parco Nazionale del Vesuvio etc.). Ancora una volta Napoli è straordinaria fonte di ispirazione: «Quando a 18 anni venni a Napoli per l’università la vitalità di questo posto ha avuto su di me un impatto sconvolgente, nel vero senso della parola, e non nascondo che passare dalla calma del paese alla “ammuina” di Napoli non è stato semplice nonostante la gioia di poterla finalmente vivere appieno questa “ammuina”. Molto lentamente e indissolubilmente mi sono legata a questa città, alle sue atmosfere e alla sua gente, e io mi sento appartenere a questa mistura di contraddizioni che la animano in ogni manifestazione».
Per un lavoro così variegato e policromo, Fabiana Martone ha pensato di attingere alla sua esperienza nel mondo dell’arte: Memorandum esce infatti con un Artbook contenente undici tavole 18×18, una per canzone, realizzate da artisti di vario genere come Martina Troise (illustratrice), Cyop e Kaf (writers), Nikkio (disegnatore/tatuatore), Clelia Leboeuf (illustratrice), Nando Sorgente (pittore), Nicola De Simone (pittore), Dario Protobotto (pittore/disegnatore), Vincenzo Aulitto (artista), Alexandr Sheludko (pittore), Alessandro Rak (disegnatore, illustratore), ognuno dei quali ha interpretato un brano alla luce della propria personalità, raccontando visivamente il disco.
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