Non digerisco molto i musical, non apprezzo particolarmente Ryan Gosling e, quando ho letto la trama, mi sembrava di aver visto il film almeno un paio di volte. Ebbene sì, lo ammetto, l’unico motivo che mi ha spinto ad andare a vederlo al cinema sono state le quattordici nomination all’Oscar e, in minima parte, la presenza di Emma Stone. Il film inizia e parte una canzone, dopo cinque minuti ne parte un’altra, poi un’altra ancora.