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Pecoraro “Giornata del Made in Italy sia anche festa dell’ortofrutta”

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Pecoraro

ROMA (ITALPRESS) – “La scelta del compleanno di Leonardo da Vinci per la giornata del made in Italy impone di ricordare che il genio italiano per eccellenza era convintamente vegetariano . L’Italia è il paese dell’ortofrutta e del record di ricette tradizionali vegetariane. Un Paese che non ha bisogno di cibo da laboratorio. Questa giornata sia una festa della grande tradizione della biodiversità e qualità dell’ Ortofrutta italiano”. Lo dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde e promotore delle campagne #noFakefood e #cucinaitalianaUnesco, che da ministro dell’Agricoltura rilanciò il biologico e l’offerta di menù anche vegetariani nelle mense pubbliche.

sat/gtr

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Djokovic sempre leader del ranking Atp, Sinner al 2° posto

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ROMA (ITALPRESS) – Oltre a Jannik Sinner tornato in semifinale a Montecarlo per il secondo anno consecutivo, c’è un altro italiano che si prende la copertina questa settimana. E’ Stefano Napolitano che ha vinto il Challenger di Madrid senza perdere un set. Nel suo percorso ha eliminato il lituano Vilius Gaubas, il ceco Vit Kopriva, lo svizzero Marc-Andrea Huesler, il kazako Mikhail Kukushkin e in finale l’altro svizzero svizzero Leandro Riedi. Primo italiano nell’albo d’oro del torneo e secondo in finale dopo Stefano Pescosolido battuto in doppio nel 1999, Napolitano ha festeggiato il terzo successo nei challenger e ha guadagnato così 33 posizioni in classifica. Questa settimana è numero 125 del mondo, il suo nuovo best ranking: finora non era mai entrato in Top 150. Tra i Top 100 azzurri, chi ha guadagnato più posizioni è Lorenzo Sonego (51, 6) che però ancora non ha vinto due partite di fila nello stesso torneo. Guardando al ranking ATP nel suo complesso, Novak Djokovic inizia la settimana numero 421 da numero 1 del mondo. Il serbo ha staccato Sinner, ora distante 1.285 punti ma saldamente al secondo posto. Tra i primi dieci, gli unici a guadagnare posizioni rispetto alla scorsa settimana sono i protagonisti della finale di Montecarlo. Il campione Stefanos Tsitsipas, tornato in Top 10 dopo otto settimane di assenza, è numero 7. Casper Ruud, sconfitto in finale e ancora senza titoli all’attivo in tornei di categoria superiore agli ATP 250, è salito alla posizione numero 6, la più alta che abbia occupato da settembre 2023.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Crosetto “L’attacco iraniano è gravissimo ma Israele si fermi”

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MILANO (ITALPRESS) – “Ritengo improbabile che Israele si fermi, viste le proporzioni dell’attacco iraniano, come non si è fermato di fronte alle nostre richieste di una tregua a Gaza, per salvaguardare le vite dei civili. Quindi mi aspetto un’ulteriore risposta”. A dirlo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista al “Corriere della Sera”. “Credo di fare un’analisi obiettiva: l’Iran ha attaccato Israele come rappresaglia alla bomba del 3 aprile al suo consolato in Siria che ha ucciso un generale di grande spicco a Teheran, ma anche di collegamento con Hamas. Hanno utilizzato 250 droni, 100 missili balistici e 50 da crociera. Un attacco gravissimo e senza precedenti – sottolinea -. Il 99% di tutti questi sistemi di attacco sono stati intercettati e abbattuti dal sistema di difesa aerea e contraerea israeliano, con l’aiuto di americani, britannici e giordani. I danni sono stati limitati, l’attacco era stato annunciato da tempo ed ha consentito di far preparare la difesa. Oggi l’Iran lo ha considerato concluso”.
Secondo Crosetto “da entrambe le parti si è ottenuto un risultato. L’Iran ha fatto vedere al suo mondo integralista di poter reagire e di avere una certa capacità militare, Israele ha a sua volta mostrato quanto forte sia la propria capacità di difesa e deterrenza. Se verranno accolti gli appelli arrivati dal G7? Noi lo auspichiamo e lavoriamo per questo, ma non è così facile”. Quando avverrà la reazione di Israele “lo vedremo solo nel momento in cui avverrà. Quale oscilla tra due opzioni. Israele sa di non poter accettare che Teheran diventi una potenza nucleare perchè cambierebbero totalmente gli equilibri nell’area e ne nascerebbe un vulnus decisivo alla propria sicurezza. I falchi al governo considerano questa un’occasione imperdibile per colpire i reattori nucleari dell’Iran, anche perchè, pur non essendo disponibili ad intervenire direttamente, gli Usa – conclude – hanno appena stanziato i fondi per sostenere i loro sforzi militari ed hanno dichiarato il loro totale appoggio”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Crosetto “L’attacco iraniano è gravissimo ma Israele si fermi”

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MILANO (ITALPRESS) – “Ritengo improbabile che Israele si fermi, viste le proporzioni dell’attacco iraniano, come non si è fermato di fronte alle nostre richieste di una tregua a Gaza, per salvaguardare le vite dei civili. Quindi mi aspetto un’ulteriore risposta”. A dirlo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in un’intervista al “Corriere della Sera”. “Credo di fare un’analisi obiettiva: l’Iran ha attaccato Israele come rappresaglia alla bomba del 3 aprile al suo consolato in Siria che ha ucciso un generale di grande spicco a Teheran, ma anche di collegamento con Hamas. Hanno utilizzato 250 droni, 100 missili balistici e 50 da crociera. Un attacco gravissimo e senza precedenti – sottolinea -. Il 99% di tutti questi sistemi di attacco sono stati intercettati e abbattuti dal sistema di difesa aerea e contraerea israeliano, con l’aiuto di americani, britannici e giordani. I danni sono stati limitati, l’attacco era stato annunciato da tempo ed ha consentito di far preparare la difesa. Oggi l’Iran lo ha considerato concluso”.
Secondo Crosetto “da entrambe le parti si è ottenuto un risultato. L’Iran ha fatto vedere al suo mondo integralista di poter reagire e di avere una certa capacità militare, Israele ha a sua volta mostrato quanto forte sia la propria capacità di difesa e deterrenza. Se verranno accolti gli appelli arrivati dal G7? Noi lo auspichiamo e lavoriamo per questo, ma non è così facile”. Quando avverrà la reazione di Israele “lo vedremo solo nel momento in cui avverrà. Quale oscilla tra due opzioni. Israele sa di non poter accettare che Teheran diventi una potenza nucleare perchè cambierebbero totalmente gli equilibri nell’area e ne nascerebbe un vulnus decisivo alla propria sicurezza. I falchi al governo considerano questa un’occasione imperdibile per colpire i reattori nucleari dell’Iran, anche perchè, pur non essendo disponibili ad intervenire direttamente, gli Usa – conclude – hanno appena stanziato i fondi per sostenere i loro sforzi militari ed hanno dichiarato il loro totale appoggio”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Vinales vince ancora ad Austin, Bastianini sul podio

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AUSTIN (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Dopo il successo nella sprint del sabato, Maverick Vinales (Aprilia) ha vinto anche la gara lunga del Gran Premio delle Americhe, in scena sul tracciato di Austin. Il pilota spagnolo, nonostante la partenza dalla pole, è rimasto bloccato nel gruppone alla partenza, salvo poi rimontare da metà gara sino alla prima posizione. Il rookie Pedro Acosta (Ktm GasGas) stupisce ancora e conquista la seconda posizione, precedendo sul traguardo Enea Bastianini che in sella alla Ducati ufficiale completa il podio. Quarto posto per Jorge Martin con la Desmosedici del team Pramac, saldamente al comando del mondiale, quindi il due volte iridato Pecco Bagnaia, quinto con l’altra Ducati ufficiale. Nell’ordine, completano la top ten Fabio Di Giannantonio, Aleix Espargaro, Marco Bezzecchi, Brad Binder, Raul Fernandez. Marc Marquez, invece, è clamorosamente caduto a dieci giri dal termine, mentre era in testa alla corsa. Out anche Rins, Mir, Zarco, Nakagami, Morbidelli.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Vinales vince ancora ad Austin, Bastianini sul podio

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AUSTIN (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Dopo il successo nella sprint del sabato, Maverick Vinales (Aprilia) ha vinto anche la gara lunga del Gran Premio delle Americhe, in scena sul tracciato di Austin. Il pilota spagnolo, nonostante la partenza dalla pole, è rimasto bloccato nel gruppone alla partenza, salvo poi rimontare da metà gara sino alla prima posizione. Il rookie Pedro Acosta (Ktm GasGas) stupisce ancora e conquista la seconda posizione, precedendo sul traguardo Enea Bastianini che in sella alla Ducati ufficiale completa il podio. Quarto posto per Jorge Martin con la Desmosedici del team Pramac, saldamente al comando del mondiale, quindi il due volte iridato Pecco Bagnaia, quinto con l’altra Ducati ufficiale. Nell’ordine, completano la top ten Fabio Di Giannantonio, Aleix Espargaro, Marco Bezzecchi, Brad Binder, Raul Fernandez. Marc Marquez, invece, è clamorosamente caduto a dieci giri dal termine, mentre era in testa alla corsa. Out anche Rins, Mir, Zarco, Nakagami, Morbidelli.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Biden a Netanyahu “Usa non parteciperanno a controffensiva”

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha informato Benjamin Netanyahu che gli Usa non parteciperanno a un contrattacco israeliano contro l’Iran. A riportare la notizia è la Cnn.
Biden ha sottolineato il successo di Israele nell’intercettare l’assalto iraniano, suggerendo che un’ulteriore risposta israeliana non è necessaria.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Numeri in crescita per l’olio siciliano, protagonista al SOL di Vinitaly

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VERONA (ITALPRESS) – Grande successo per l’olio siciliano, alla degustazione organizzata dall’Irvo (Istituto Regionale Vino e Olio) di Sicilia nel padiglione Sol di Vinitaly 2025. Protagoniste cinque etichette delle 25 che espongono nello spazio dell’Olio extravergine d’oliva Ipg Sicilia.
“Un percorso sensoriale che attraversa tutta l’Isola – spiega Antonio Sparacio, vice capo panel Olio Igp Sicilia – in un crescendo di emozioni”. Degustatori da tutta Italia e anche qualche straniero curioso mentre l’evento dell’Irvo passa in rassegna il meglio della produzione siciliana.
“L’Irvo svolge nella pienezza il ruolo di ente certificatore con un continuo incremento dell’indicazione geografica protetta nata nel 2016. I dati, nonostante l’ultima annata difficili, sono sempre più confortanti”, afferma Michele Riccobono, responsabile dell’Unità operativa di Controllo e certificazione dell’Olio Igp. La quantità di olio Igp certificato si aggira sulle 2 mila tonnellate l’anno”.
Ovviamente si punta a fare ancora di più, considerato che, come ricorda Riccobono, “la produzione certificata rappresenta una piccola goccia nel grande mare di un mercato che evidenzia una domanda di olio siciliano di qualità certificata sempre in costante crescita”. Attualmente l’Igp rappresenta circa il 10% dei 160mila ettari di uliveti nell’Isola, ma il trend è sempre in crescita. “L’impegno dell’Istituto – conclude Gaetano Aprile, direttore dell’Irvo – proseguirà in termini di certificazione della qualità, ma anche di sostegno e di valorizzazione all’eccellenza della produzione di olio siciliano, anche perchè abbiamo capito che questo rappresenta un settore con enormi margini di mercato non soltanto in Italia”.

– Foto ufficio stampa Istituto Regionale Vino e Olio –

(ITALPRESS).

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