MATERA (ITALPRESS) – Da Matera arriva la svolta futurista, provocazione non solo sensoriale ma anche linguistica che del rito dell’aperitivo fa Manifesto e prassi, riecheggiando proprio la corrente culturale ideata lo scorso secolo da Filippo Tommaso Marinetti. “L’Aperitivo Futurista” è la logica conseguenza di un percorso che a Matera, a Palazzo Lanfranchi, ha celebrato in queste settimane il Futurismo italiano, declinandolo ovviamente rispetto al contributo dato dal Mezzogiorno agli sviluppi di quel movimento artistico e culturale.
L’Aperitivo futurista è un evento unico, immaginato come “finissage” della mostra che al Museo Nazionale di Matera ha dedicato al “Futurismo”. L’evento si è tenuto in due sessioni, entrambe nel chiostro di Palazzo Lanfranchi.
La prima sessione dell’evento è andata “sold out’ a poche ore dalla sua presentazione. Anna Maria Mauro, Sovrintendente del Museo Nazionale di Matera, ha invitato “il pubblico a esplorare il Futurismo in tutte le sue forme e attraverso tutti i sensi, offrendo un’esperienza che va oltre la semplice visione delle opere”.
Celebrare il Futurismo attraverso finger food e cocktail è
l’idea creativa di “Can’t forget Italy”, l’agenzia fondata da Mikela Bandini: “Aperitivo futurista fa parte di una serie di eventi che stiamo realizzando per conto della rete dei musei. E’ una visione nuova, voluta dalla Sovraintendete Anna Maria Mauro l’arte alla cucina, alla musica, alla poesia e al teateo, nel segno di una precisa strategia che punta a coinvolgere e fare conoscere i nostri musei a diversi target di pubblico”.
Che l’Aperitivo futurista non sia soltanto un percorso percettivo e sensoriale è dimostrato dalla caparbia volontà di stressare i termini di prodotti e degustazioni. I cocktail diventano “polibibite” ed ognuno di loro promette una sapienza esperienzale unica, passando dalla “paceinletto” – polibibita soporifera – alla “guerrainletto”, quasi pozione mistica da sorbire la cui promessa non c’è bisogno di esplicitare. Una forzatura del linguaggio, per riappropriarsi anche della necessaria dimensione “onomatopeica”, sentimento molto radicato dell’essenza futurista.
Così il “barman” torna a vestire i panni del mescitore, il menù si ricalibra in forma di “lista vivande” e il pureè torna a essere quel che realmente è: una poltiglia di patate.
L’evento, è un viaggio attraverso i sapori, per consentire ai visitatori l’opportunità di sperimentare una varietà di cocktail eccentrici, ispirati alle polibibite futuriste, e di assaporare i “bocconi simultaneisti e cangianti” – un assortimento di finger food che sfida le convenzioni culinarie attraverso abbinamenti insoliti di ingredienti, texture e colori.
In realtà, il percorso ideato da Mikela Bandini non è frutto dal caso, bensì è il curato approfondimento di un aspetto del percorso culturale di Marinetti, spesso trascurato: il Manifesto della Cucina Futurista del 1930. L’evento promette di essere un’esperienza multisensoriale: non solo per gli occhi ma anche per il gusto, l’udito, l’olfatto e il tatto. La musica di Nuccio Fiorda accompagnerà gli ospiti in questo viaggio sensoriale, che celebra la filosofia e l’estetica del movimento Futurista. Gli ospiti hanno avuto la possibilità di apprendere di più sulla storia e le teorie del Futurismo, inclusa la famosa Giostra d’Alcol di Marinetti. Tre esperti hanno guidato gli ospiti attraverso un’immersione nelle pietanze e nei drink offerti.
– Foto: ufficio stampa Aperitivo Futurista –
(ITALPRESS).
ROMA (ITALPRESS) – “Oggi l’Italia rende omaggio alle 309 vittime del terremoto del 6 aprile 2009 e si stringe alla comunità aquilana e abruzzese, a chi quella notte ha perduto gli affetti più cari e a tutti coloro che, con tenacia e determinazione, hanno contribuito alla rinascita della città”. Così il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, per i 15 anni dal terremoto dell’Aquila. “L’Aquila è un modello, per la risposta che lo Stato ha dato fin dalla gestione dell’emergenza, passando per la ricostruzione fino alla rigenerazione degli ultimi anni, di cui si stanno vedendo i primi effetti. Rivolgo un pensiero ai tanti che, a vario titolo e nelle diverse fasi, hanno fornito il loro contributo: gli italiani che mostrarono grande solidarietà e vicinanza; i volontari che si mobilitarono nei giorni e nei mesi successivi; le donne e gli uomini, delle Istituzioni e non, che con abnegazione e impegno hanno contribuito a portare avanti una ricostruzione che è diventata un esempio”.
“Il Governo è impegnato per dare sempre maggiori certezze all’Aquila e ai Comuni che sono stati colpiti dal terremoto del 2009. Con la nostra prima legge di bilancio abbiamo stanziato, con visione pluriennale e come non era mai accaduto, le risorse necessarie per gli Enti locali. Abbiamo, inoltre, semplificato la normativa per la ricostruzione pubblica e sbloccato i fondi per completare la ricostruzione delle scuole e reperito quelli per concludere il Teatro Comunale dell’Aquila.
Un impegno, il nostro, che continueremo a portare avanti con grande attenzione per la città e le aree interne, territorio forte e orgoglioso che ha mostrato grande dignità nei momenti più difficili. Un abbraccio alle comunità che, ieri sera, si sono ritrovate nel lutto collettivo della fiaccolata e hanno rinnovato il rito della memoria. La rinascita dell’Aquila è la rinascita di un pezzo di noi stessi. Quindici anni fa siamo stati feriti ma abbiamo saputo rialzarci e tornare più forti” conclude.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
SUZUKA (GIAPPONE) (ITALPRESS) – “Su una delle piste più impegnative per piloti e vetture abbiamo assistito ad una qualifica dominata da Verstappen e dalla Red Bull, che è tornata dopo più di un anno a portare entrambi i piloti in prima fila. Domani c’è quindi un chiaro favorito ma le incognite sul tavolo saranno comunque molte, a partire dalla strategia. Nonostante le temperature sensibilmente inferiori rispetto alla gara dello scorso anno, il degrado rimane particolarmente significativo e, conseguentemente, la doppia sosta permane l’opzione più veloce”. Questa l’analisi del direttore Motorsport Pirelli, Mario Isola, al termine delle qualifiche del Gran Premio del Giappone. “Diverso il discorso in termini di combinazioni fra le varie mescole a disposizione, soprattutto perchè la Soft – che lo scorso anno era nei fatti fuori gioco – domani potrebbe essere un’opzione importante, in particolare nel primo stint per chi ne vorrà sfruttare il differenziale di prestazione nei primissimi giri di gara – prosegue Isola -. Va tenuto infatti in considerazione sia il fatto che su questo tracciato i sorpassi sono tutt’altro che agevoli e sia che, come si è visto in questa prima parte di stagione, sempre di più questa generazione di monoposto soffre di instabilità nell’avvicinamento ad un’altra vettura, rendendo così sempre più complicato provare a superare anche quando si ha un vantaggio di prestazione importante”.
“L’undercut – vale a dire il vantaggio che si ha ad anticipare il pit-stop per sfruttare la prestazione della gomma nei primi giri – è molto efficace qui e sarà sicuramente un fattore – spiega Isola -. La strategia più veloce prevede l’utilizzo della Soft e della Hard ma ci sono alcune squadre – come Ferrari, Red Bull e Aston Martin, oltre a Magnussen – che hanno a disposizione solamente un set di C1 e quindi dovranno provare qualcosa di diverso: o scartare la C3 e privilegiare la C2 – che nelle prove libere ha dimostrato di essere comunque competitiva – oppure usare tutte e tre le mescole. Ci sono quindi gli ingredienti per avere una corsa interessante da seguire dall’inizio alla fine”.
In qualifica, assoluta protagonista è stata la Soft: come nelle previsioni della vigilia, ogni set ha permesso di completare solamente un giro cronometrato. Da notare come il tempo della pole position di oggi sia stato di quasi sette decimi inferiore rispetto a quello registrato nelle qualifiche di sei mesi fa (1’28″877): su questo incremento di prestazione, ottenuto con le stesse mescole usate nel 2023, hanno influito non soltanto le temperature più basse (12 °C di asfalto in meno oggi pomeriggio) ma anche ovviamente i miglioramenti delle vetture di quest’anno rispetto a quelle precedenti.
Il Pirelli Pole Position Award è stato consegnato a Verstappen da Jean Alesi. Il pilota francese ha concluso la sua carriera in Formula 1 proprio nel Gran Premio del Giappone del 2001. A Suzuka ha corso 12 volte, ottenendo un podio nel 1994 (terzo posto) con Ferrari. In Giappone ha preso parte anche al Gran Premio del Pacifico del 1995.
– Foto ufficio stampa Pirelli –
(ITALPRESS).
CATANZARO (ITALPRESS) – Nuovi spazi, una casa comune, un fitto cartellone di eventi e, soprattutto, tanta qualità ormai universalmente apprezzata.
La Calabria si prepara al Vinitaly, la Fiera internazionale del vino e dei liquori che si terrà a Verona dal 14 al 17 aprile, parallelamente al Sol&Agrifood, la rassegna dedicata all’olio. Al Vinitaly, in particolare, saranno oltre 80 le aziende vitivinicole calabresi, per la prima volta insieme in un unico spazio espositivo in costante espansione, pari a circa 1.400 m² ritagliati nel padiglione 12, con allestimenti inediti e tante novità, non ultimo il glass dal quale la Rai racconterà al mondo intero le giornate veronesi. Altrettanto significativo il dato relativo all’evento gemello del Sol, nell’ambito del quale – all’interno del padiglione C/2 A – troveranno ospitalità 16 aziende calabresi, protagoniste esse pure di una fitta scaletta di degustazioni, incontri e lezioni, nel solco di una storia che affonda le sue radici nell’Enotria e nella Magna Graecia, spirito di una rinascita sostenuta da una passione in fermento.
“Un bel biglietto da visita per la nostra Regione – commenta il presidente della Giunta, Roberto Occhiuto – per presentare al meglio le risorse ed i talenti di una terra straordinaria. Le eccellenze enogastronomiche calabresi si configurano sia come marcatore di identità culturale e produttiva, sia quale elemento di sviluppo economico. Dobbiamo sfruttare ogni occasione possibile per far conoscere al Paese e al mondo le nostre qualità, per attrarre interesse, investimenti e turismo. Il Vinitaly rappresenta una grande occasione per la Calabria e per i suoi imprenditori”.
Aggiunge l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo: “vino e olio sono due pilastri della storia e dell’economia della Calabria. Nell’ultimo triennio entrambi i settori, nonostante le difficoltà congiunturali dell’economia mondiale, hanno fatto registrare una crescita significativa sotto il profilo della produzione e del fatturato, ma anche in termini di innovazione e competitività, pure grazie all’impegno delle giovani generazioni. E’ uno sforzo che va sostenuto, anche sul versante della promozione, come ormai da qualche anno si sta facendo con continuità”.
Ricco e variegato il calendario degli eventi, curato dalla Regione Calabria e dall’Arsac, in collaborazione con i Consorzi di Tutela dei Vini ed il Consorzio Olio di Calabria Igp.
Da segnalare, tra i tanti: sul versante Vinitaly, domenica 14 aprile alle 10.30, appuntamento con Il Cirò secondo Luca, con Luca Gardini, curatore della Guida ai vini dell’Espresso. Alle 12, spazio a Verticali di Verticale, con Matteo Gallello e Jacopo Cossater, alle prese con una speciale degustazione in più annate di due vini calabresi.
Ancora: alle 14 confronto a più voci su vino e collaborazioni future tra Vinitaly e Calabria, presenti il presidente Occhiuto, l’assessore Gallo ed i vertici di Veronafiere, nelle persone del presidente Federico Bricolo, dell’Ad Maurizio Danese, del direttore commerciale Raul Barbieri. Con loro, il direttore dei Musei di Calabria e del Parco archeologico nazionale di Sibari e Crotone, Filippo Demma, ed il giornalista Andrea Radic.
Il viaggio tra i sapori e gli odori dei vini calabresi si snoderà anche nei giorni a seguire attraverso masterclass, dialoghi in musica e parole (di sicuro interesse quello con il cantautore Dario Brunori ed i giornalisti Rai Tommaso Labate e Massimo Cervelli, il 15 aprile alle 14.45), tavole rotonde, approfondimenti culturali. Tra questi, il confronto al quale è atteso il maestro orafo Gerardo Sacco (15 aprile, alle 14), e, ancora, l’incontro (mercoledì 17 aprile, alle 10.30) promosso da Fivi Calabria, tra vignaioli e istituzioni regionali, per discutere del disegno di legge che prevede il riconoscimento della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio.
Riflettori puntati anche sul Sol per una Calabria detentrice di numeri da record: 193.000 ettari di uliveti, una superficie bio (tra le più alte d’Italia) pari al 36% di quella utilizzata, 42 cultivar, 1.660 frantoi, 3 Dop, 1 Igp ed una produzione olearia tra le principali del Paese. Da non perdere, in proposito, i dibattiti sul ruolo dell’olio extravergine d’oliva nella lotta ai tumori (il 14 aprile alle 15, con il giornalista Claudio Brachino e Massimino Magliocchi, presidente del Consorzio Tutela Olio di Calabria Igp; Francesco Schittulli, presidente della Lilt; Fulvia Caligiuri, Commissario Arsac, Gianluca Gallo, Assessore regionale all’Agricoltura) e la presentazione (martedì 16 aprile, alle 11) del Piano olivicolo Calabria, a cura del Crea.
– Foto: ufficio stampa Regione Calabria –
(ITALPRESS).