Chiudi

Notizie

Notizie

Ue, Bandecchi “Serve unica politica estera ed esercito”

ue,-bandecchi-“serve-unica-politica-estera-ed-esercito”

Ue, Bandecchi

ROMA (ITALPRESS) – “Noi abbiamo in testa un’Europa che avrà la capacità di fare una sola politica estera e un unico esercito, anche se ogni nazione avrà l’esercito predisposto ad una vera e propria difesa. Noi abbiamo in mente un’Europa che non è guerrafondaia, non aiuta nessuno a fare le guerre e non aiuta nessuno con le armi. Però deve essere una nazione che non può essere invasa da nessuno: Russia, Cina e India. Gli stessi Stati Uniti non devono mettere bocca sulle cose europee”. Lo ha detto Stefano Bandecchi, candidato alle elezioni europee con Alternativa Popolare, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee” dell’agenzia Italpress.
xh7/mgg/mrv

Leggi
Notizie

ميلوني: ماتيوتي رجل حر قتل على يد الفاشية

ميلوني:-ماتيوتي-رجل-حر-قتل-على-يد-الفاشية

قالت رئيسة الوزراء الإيطالية جورجيا مليوني إنه في 30 مايو 1924، ألقى جياكومو ماتيوتي خطابه الأخير في القاعة، والذي كلفه حياته فيما بعد.

وأضافت ميلوني أن ماتيوتي دافع في ذلك الخطاب عن الحرية السياسية المتجسدة في التمثيل البرلماني والانتخابات الحرة.

وتابعت: اليوم نحن هنا لإحياء ذكرى رجل حر وشجاع قتل على يد أفراد فرقة فاشية بسبب أفكاره”.

جاءت تصريحات ميلوني بمناسبة الاحتفال بالذكرى المئوية لوفاة جياكومو ماتيوتي في البرلمان، مؤكدة أن تكريم ذكراه أمر ضروري للتذكير بعد 100 عام من ذلك الخطاب، بقيمة حرية التعبير والفكر ضد الذين يريدون المطالبة بالحق في تحديد ما هو مسموح به وما هو غير مسموح به.

Leggi
Notizie

Bandecchi “Serve unica politica estera Ue. Premierato? Idea balorda”

bandecchi-“serve-unica-politica-estera-ue.-premierato?-idea-balorda”

ROMA (ITALPRESS) – “Il popolo italiano è l’unico che si presenta alle urne senza sapere esattamente chi sta votando. Ad esempio, quello che gli italiani non sanno è che a queste elezioni il Partito Popolare Europeo in Italia è rappresentato da due partiti: Alternativa Popolare e Forza Italia, i cui candidati vanno dentro allo stesso gruppo. E’ un’anomalia tutta italiana”.
Parte da queste premesse sulle elezioni europee dell’8-9 giugno l’intervista di Stefano Bandecchi, rilasciata a Claudio
Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee”
dell’agenzia Italpress.
L’attenzione è rivolta alle sfide internazionali che attendono l’Unione Europea. “Noi abbiamo in testa un’Europa che avrà la capacità di fare una sola politica estera e un unico esercito, anche se ogni nazione avrà l’esercito predisposto ad una vera e propria difesa – ha spiegato Bandecchi – Noi abbiamo in mente un’Europa che non è guerrafondaia, non aiuta nessuno a fare le guerre e non con le armi Però deve essere una nazione che non può essere invasa da nessuno: Russia, Cina e India. Gli stessi Stati Uniti non devono mettere bocca sulle cose europee”.
Il tema del rafforzamento della difesa europea è infatti tra i temi più dibattuti di questa campagna elettorale, soprattutto alla luce dei due grandi conflitti in corso in Medio Oriente e Ucraina. Proprio su quest’ultimo, i paesi europei sono profondamente divisi sulla proposta del segretario generale della NATO Jens Stoltenberg di permettere a Kiev di usare le armi occidentali per colpire obiettivi sul territorio russo.
Secondo Bandecchi, “serve un’Europa che parli con una sola voce. Noi invece siamo un’Europa in cui si parla in 27 e questo è un problema grave. Se non vogliamo la guerra, dobbiamo imparare a difenderci e ad essere anche spaventosi per gli altri”.
Altra questione riguarda l’energia e l’industria. Per il leader di Alternativa Popolare, “l’Europa deve avere come primo elemento fondamentale un’autonomia energetica europea” e la strada per realizzarla è far sì che “ogni nazione europea deve essere autonoma per il suo popolo, quindi io vedo un’Italia autonoma a livello energetico”.
Un’autonomia energetica che vada quindi di pari passo anche con la diversificazione delle fonti e con l’indipendenza. “Dal nucleare al verde, io li accetto tutti. L’importante è che l’Italia non debba chiedere ai russi, ai cinesi e agli americani come gestire la propria nazione a livello elettrico – ha sottolineato Bandecchi – Allo stesso tempo vogliamo una nazione che sia industrializzata. Noi vediamo un’Italia che deve reindustrializzare se stessa perchè oggi non abbiamo più una forte industria italiana”.
Spostando l’attenzione sulla situazione nazionale, Bandecchi ha tenuto a ricordare che “gli italiani non sanno che tutte le leggi europee sono sopra a quelle italiane e che l’Italia deve recepire le leggi europee. Un esempio: prima di essere approvata in Italia, la legge finanziaria deve avere il visto della comunità europea. Ma quindi quando diciamo agli italiani che le elezioni più importanti sono quelle europee? Noi abbiamo addirittura leader italiani che dicono che in Europa non ci vanno: se non vai a parlare in Europa, non potrai mai fare niente. Gli italiani devono smettere di essere imbrogliati”.
Sul fronte istituzionale “io sono sempre stato per il finanziamento pubblico (ai partiti, ndr), per il voto proporzionale e per avere 1500 parlamentari e non 600. Per me la democrazia non può passare dalla riduzione dei parlamentari, ma al limite attraverso il loro aumento”.
Alla domanda sulla riforma del premierato, il giudizio di Bandecchi è netto. “La trovo un’idea balorda. E’ una legge sbagliata, scritta in maniera sbagliata che mette il Presidente della Repubblica e gli italiani in scacco matto – ha puntualizzato – E’ un passo pericoloso. Non sono per il maggioritario e l’autonomia differenziata delle regioni e il premierato mi sembra il massimo della stupidità . Destra e sinistra sono stuzzicati da questo premierato forte, ma è meglio che non li stuzzichi perchè quando arriverà gli italiani saranno davvero nei guai”.
Tornando sulle sue affermazione contrarie alle candidature alle Europee di Roberto Vannacci nelle liste della Lega e di Ilaria Salis per Alleanza verdi-Sinistra, Bandecchi ha chiesto, riferendosi al primo, “può essere candidato nel 2024 un retrogrado, un uomo che vede i neri come neri e gli omosessuali come un problema?”. Invece “Salis non l’avrei candidata perchè credo non abbia le caratteristiche giuste per poter portare avanti determinate istanze. Non è una donna che ha realizzato qualcosa. E’ una persona che ha avuto quattro condanne già esecutive”.
-foto Italpress-
(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Marocco, inaugurata la prima fiera digitale dell’Africa

marocco,-inaugurata-la-prima-fiera-digitale-dell’africa

MARRAKECH (ITALPRESS) – È stata inaugurata nella città marocchina di Marrakech GITEX Africa 2024, la prima fiera digitale del Continente africano.
L’evento riunisce dirigenti ed esperti del settore tecnologico per tracciare un percorso per il futuro digitale dell’Africa.
Queste evento tecnologico, il più importante a livello continentale, conta con la partecipazione di oltre 1.500 espositori provenienti da 130 paesi e quasi 700 startup.
Il primo ministro del Marocco Aziz Akhannouch ha presieduto la cerimonia ufficiale di apertura. “La trasformazione digitale è un fattore indispensabile nella cooperazione tra i paesi africani, poiché contribuisce, oltre allo sviluppo tecnologico, alla crescita economica, sociale e politica in Africa”, ha affermato Akhannouch.
Per il Primo Ministro “è tempo che l’Africa scriva un nuovo capitolo della sua storia, in cui l’innovazione digitale sarà il principale motore del nostro progresso collettivo”, sottolineando che “il Marocco lancerà presto la sua strategia digitale 2030 che includerà la digitalizzazione dei servizi pubblici”.
-foto Map –
(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Gruppo San Donato e GKSD, nuovo accordo in Iraq per ospedale di Bassora

gruppo-san-donato-e-gksd,-nuovo-accordo-in-iraq-per-ospedale-di-bassora

MILANO (ITALPRESS/MNA) – Conclusa la missione in Iraq del Gruppo San Donato e di GKSD, il Ministro della Salute iracheno, Saleh Mahdi Al-Hasnaw, ha ricambiato la visita, partecipando a due incontri con i vertici di GSD, presso l’Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio e l’Ospedale San Raffaele.
Durante il meeting, il Ministro iracheno ha comunicato che è stato siglato l’accordo per la gestione in partnership pubblico-privato del nuovo grande ospedale di Bassora, il Sayyab Teaching Hospital.
Questo secondo accordo fa seguito a quello riguardante la gestione dell’ospedale di Najaf, siglato tre mesi fa e rientra nel quadro della strategia del governo dell’Iraq di coinvolgere player privati internazionali che possano collaborare con le istituzioni pubbliche, portando innovazione e sviluppo di modelli sanitari all’avanguardia.
L’accordo è stato siglato a Baghdad la scorsa settimana alla presenza del Ministro della Salute iracheno, Saleh Mahdi Al-Hasnaw e dal vice presidente di Gruppo San Donato, Kamel Ghribi, di Francesco Galli, presidente di GSD Strategy & Operations Committee e del Direttore generale della Salute della Regione di Bassora, Abbas Khalaf Al-Tamimi.
Sede di insegnamento universitario, l’ospedale di Bassora conta 492 letti, 18 sale operatorie, terapia intensiva e pronto soccorso e tutte le più importanti specialità mediche e chirurgiche.
Il Gruppo San Donato, anche grazie alla sua ormai ampia rete di ospedali internazionali, garantirà in due anni di gestione, più uno rinnovabile, la presenza stabile di 20 capi di dipartimenti ospedalieri, oltre a specifici programmi di visiting doctors e di formazione per medici e infermieri locali.
Con questo secondo contratto il Gruppo San Donato espande e rafforza la propria attività in Iraq, arrivando a contare quasi 1.000 posti letto e un turnover di oltre 160 milioni di dollari, presidiando due tra le più importanti regioni dell’Iraq.
«Questo contratto conferma la nostra ferma volontà di investire in qualità e innovazione nel sistema sanitario di questo Paese, mettendo a disposizione di tutta la popolazione il know-how dei nostri medici. Testimonia inoltre il nostro impegno costante a consolidare i rapporti tra Italia e Iraq» commenta Kamel Ghribi, presidente di GKSD e vice presidente di Gruppo San Donato.
Anche il Ministro della Salute dell’Iraq, Saleh Mahdi Al-Hasnaw, ha voluto sottolineare quanto tali accordi incidano positivamente nel rapporto tra il suo Paese e l’Italia.
– foto ufficio stampa Gruppo San Donato e GKSD –
(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Il Tour de France regala 50 biciclette ai nidi bolognesi

il-tour-de-france-regala-50-biciclette-ai-nidi-bolognesi

BOLOGNA (ITALPRESS) – A 30 giorni esatti dal passaggio della Grand Boucle sotto le Due Torri, il Tour de France ha regalato 50 biciclette ai nidi della città di Bologna. Si tratta di balance bike senza pedali, particolarmente adatte all’apprendimento dell’equilibrio e propedeutiche all’insegnamento della bicicletta senza rotelle, che saranno messe a disposizione da educatrici, educatori e insegnanti all’utilizzo di bambine e bambini negli spazi all’aperto. L’iniziativa rientra nel progetto “L’Avenir à Vèlo” (Il Futuro in Bicicletta) che il Tour de France ha sviluppato dal 2018 per promuovere la mobilità in bicicletta e incoraggiare tutti quelli che possono farlo ad integrare la bicicletta nella loro vita quotidiana. Le prime 10 biciclette sono state consegnate questa mattina al Nido Gramsci, alla presenza del Sindaco, della presidente del quartiere Borgo-Reno, della delegata metropolitana alla Mobilità ciclistica, Progetto Bicipolitana e Sicurezza stradale e del delegato ai Grandi Eventi Sportivi e coordinatore della tappa bolognese del Tour.
Oltre al nido Gramsci, le biciclette saranno consegnate nei prossimi giorni ai nidi: Tovaglie, Aquilone, Ada Negri, Primavera, Vestri e Carli.

Foto: ufficio stampa Comune di Bologna

(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

6 إجراء احترازيا و احتيال ضريبي بـ 29 مليوناً

6-إجراء-احترازيا-و-احتيال-ضريبي-بـ-29-مليوناً

نفذت الشرطة المالية في كاتانيا عملية ضد الاحتيالي للعمالة والاحتيال الضريبي وغسل العائدات غير المشروعة.

وجرى تنفيذ ستة عشر إجراءً احترازياً ومصادرة أسهم الشركة ومواردها المالية وأصولها بقيمة 29 مليون يورو.

وينفذ أكثر من 140 ممولًا من القيادة الإقليمية لشرطة المالية في مقاطعات كاتانيا، وسيراكيوز، وراجوزا، وإينا، وباليرمو، وميلانو، وبريشيا، وروما وإيطاليا، مرسومين يتعلقان بإجمالي 33 مشتبهًا بهم.

و أمر قاضي التحقيق لدى محكمة إتنا، بطلب من النيابة العامة – المديرية الجهوية لمكافحة المافيا، باتخاذ إجراءات احترازية ضد 16 شخصًا قيد التحقيق، لأسباب مختلفة، لقيامهم بإنشاء نظام د للاحتيال الضريبي على نطاق وطني.

Leggi
Notizie

Europee, Rizzo “A favore della pace e uscita da Ue e Nato”

europee,-rizzo-“a-favore-della-pace-e-uscita-da-ue-e-nato”

MILANO (ITALPRESS) – Disaffezione elettorale e storture dell’informazione. Ma soprattutto le guerre in Ucraina e Palestina, e le inevitabili conseguenze sull’Unione Europea, oltre all’inquinamento e alla sanità pubblica. Sono i temi affrontati da Marco Rizzo, capolista (nelle Marche, nell’Umbria, in Toscana e nel Lazio) alle prossime Europee per la lista Democrazia sovrana e popolare, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee” dell’agenzia Italpress. “Democrazia sovrana e popolare è una formazione politica che declina il sovranismo popolare. Noi ci rivolgiamo anche a quelli che non votano, che non hanno tutti i torti. Quando la politica non conta niente, le persone non vanno a votare. A Rovereto, in Trentino Alto-Adige, dove sono residente, ha votato il 49,8 per cento, e c’erano 400 candidati. Significa che non hanno votato neanche i parenti”.
Secondo Rizzo, “c’è sovranismo e sovranismo: uno è di cartone, ed è usato con le maschere dai potenti dell’Occidente. Per esempio il Movimento 5 Stelle, che diceva cose giuste e poi quando va al governo ne fa di sbagliate; inoltre, si dicono contro la guerra, però quando si è votata la missione nel Mar Rosso, un mese fa, hanno votato a favore”. Rizzo poi ha citato anche la lista guidata da Michele Santoro, Pace Terra e Dignità: “Dice di essere contro la guerra, ma quando c’è stato il referendum contro la guerra non ha firmato”. I conflitti bellici e geopolitici sono al centro dell’agenda di Democrazia sovrana e popolare. “Oggi esiste un unico partito dell’informazione: il popolo italiano è contro la guerra, eppure i partiti votano tutti per la guerra. La rappresentazione parlamentare va a senso unico perchè anche l’informazione va a senso unico. C’è un conflitto tra il mondo unipolare a guida statunitense, e un mondo multipolare fatto dalle nuove emergenti Nazioni (India, Cina, Russia, Brasile, Sudafrica), che non è un blocco, ma sono Paesi che non stanno più dietro al tema del dollaro che informa il commercio generale”. Secondo Rizzo, “l’Europa poteva mediare questa diatriba, e invece i gruppi dirigenti europei si sono accostati alle scelte statunitensi, penalizzando le nostre economie. La guerra tra Usa e Russia viene pagata principalmente dall’Europa. Noi vorremmo che l’Europa tendesse a una politica di pace. Chiederemo l’uscita dell’Italia dall’Unione Europea e dalla Nato: sono strade percorribili. Se l’Italia interviene a favore dei Paesi invasi e contro gli invasori, allora dovremmo farlo anche con la Palestina”. Le preoccupazioni sono rivolte soprattutto a un’eventuale escalation. “Vogliono dichiarare guerra alla Russia? Vogliono tirare dei missili dalla Polonia e dalla Lituania che arrivano a Mosca? Ma vi rendete conto di quello che succederebbe?”. Per Rizzo, “la guerra nucleare mette di certo in discussione perlomeno l’esistenza dell’Europa. Se c’è una guerra nucleare, in Europa moriamo tutti”.
Per quanto riguarda i temi dell’ambiente e del green deal, Rizzo ha evidenziato che “sono battaglie saggie e giuste, ma l’inquinamento per il 70 per cento lo fanno le prime cento multinazionali, non lo fa chi fa male l’indifferenziata. Poi vorrei sapere quanto consumano i jet privati: quelli che si sono ritrovati a Davos con i loro jet privati, in un weekend hanno consumato quanto 350mila automobili in un anno. Perchè quelli che comandano devono viaggiare con i jet privati?”. Secondo il leader di Democrazia sovrana e popolare, “il tema è l’inquinamento, non è il cambiamento del clima. Vogliono far cambiare a tutti il metodo di vita, perchè quei pochi hanno i loro affari da fare”. Un’ultima riflessione è dedicata alla sanità pubblica che, per Rizzo, è “in uno stato comatoso. In Italia sta per evaporare: bisognerebbe tornare a una sanità centralizzata. Prima c’era la sanità pubblica centralizzata e la politica nazionale ci metteva le mani. La politica locale è peggio della politica nazionale. Inoltre, bisogna pagare di più medici, infermieri, personale paramedico: abbiamo tante di quelle spese inutili, ma la sanità è la cosa più importante. Nel 1980 c’era mezzo milione di posti letto, oggi ce ne sono 130mila. La sanità di prossimità e dei territori non esistono, i medici della matua vanno riqualificati. Noi dobbiamo pagare i medici perchè stiano nelle strutture pubbliche, che devono funzionare”, ha concluso Rizzo.
-foto Italpress-
(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Maxi frode fiscale da 29 milioni e riciclaggio, 16 misure cautelari

maxi-frode-fiscale-da-29-milioni-e-riciclaggio,-16-misure-cautelari

CATANIA (ITALPRESS) – Operazione della Guardia di finanza di Catania finalizzata al contrasto della somministrazione fraudolenta di manodopera, delle frodi fiscali e del riciclaggio dei proventi illeciti. Eseguite sedici misure cautelari e sequestrate quote societarie, disponibilità finanziarie e beni per un valore di 29 milioni di euro.
Oltre 140 finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, stanno eseguendo, nelle province di Catania, Siracusa, Ragusa, Enna, Palermo, Milano, Brescia, Roma e
Pesaro, due ordinanze, concernenti complessivamente 33 indagati. Il gip presso il Tribunale etneo, su richiesta della Procura – Direzione Distrettuale Antimafia, ha disposto misure
cautelari nei confronti di 16 persone indagate, a vario titolo, per avere realizzato un raffinato sistema di frode fiscale su scala nazionale, con regia unica su Catania, abusando dei vantaggi normativi in tema di “distacco di personale” previsti per i contratti di “rete tra imprese”. I reati a vario titolo contestati sono di associazione a delinquere, emissione di fatture per operazioni inesistenti, infedele dichiarazione dei redditi, dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento di ritenute previdenziali e di Iva, autoriciclaggio e riciclaggio di denaro di origine illecita.
– foto ufficio stampa Guardia di Finanza –
(ITALPRESS).

Leggi
Notizie

Maxi frode fiscale da 29 milioni e riciclaggio, 16 misure cautelari

maxi-frode-fiscale-da-29-milioni-e-riciclaggio,-16-misure-cautelari

CATANIA (ITALPRESS) – Operazione della Guardia di finanza di Catania finalizzata al contrasto della somministrazione fraudolenta di manodopera, delle frodi fiscali e del riciclaggio dei proventi illeciti. Eseguite sedici misure cautelari e sequestrate quote societarie, disponibilità finanziarie e beni per un valore di 29 milioni di euro.
Oltre 140 finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, stanno eseguendo, nelle province di Catania, Siracusa, Ragusa, Enna, Palermo, Milano, Brescia, Roma e
Pesaro, due ordinanze, concernenti complessivamente 33 indagati. Il gip presso il Tribunale etneo, su richiesta della Procura – Direzione Distrettuale Antimafia, ha disposto misure
cautelari nei confronti di 16 persone indagate, a vario titolo, per avere realizzato un raffinato sistema di frode fiscale su scala nazionale, con regia unica su Catania, abusando dei vantaggi normativi in tema di “distacco di personale” previsti per i contratti di “rete tra imprese”. I reati a vario titolo contestati sono di associazione a delinquere, emissione di fatture per operazioni inesistenti, infedele dichiarazione dei redditi, dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omesso versamento di ritenute previdenziali e di Iva, autoriciclaggio e riciclaggio di denaro di origine illecita.
– foto ufficio stampa Guardia di Finanza –
(ITALPRESS).

Leggi
1 13 14 15 16 17 1.128
Page 15 of 1128