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UnitelmaSapienza, a Catania dibattito sulla confisca patrimoniale

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CATANIA (ITALPRESS) – “Il principio di proporzionalità nel giudizio patrimoniale di confisca”: questo il tema al centro del convegno di studio organizzato al Teatro Massimo Bellini di Catania dalla Scuola Superiore della Magistratura – formazione decentrata Distretto Catania – e dall’Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza. L’incontro è stato proposto dai direttori del Master di II livello “La gestione dei beni confiscati per amministratori giudiziari” Giorgio Spangher e Mario Antinucci. “Questo incontro scientifico tocca un tema importante del nostro programma, che è quello del principio di proporzione dell’applicazione della confisca – ha detto Antinucci -. Il nostro master mira alla formazione di specialisti sui territori per la prevenzione della criminalità organizzata. Abbiamo numerose convenzioni con i giudici dei tribunali di Messina, Catania e Reggio Calabria, che sono i protagonisti dei casi pratici per i quali vengono formati i protagonisti futuri della loro gestione”.
Secondo Antinucci, questo “è un settore della giustizia dove a fare la differenza è la competenza degli operatori di settore. E’ determinante il fatto che i nostri allievi siano considerati forze di polizia, commercialisti, revisori contabili, ma anche avvocati che debbano difendere le parti. La nostra università deve dare una risposta nel fare rispettare le regole. Questa deve essere la nostra missione”.
Per il rettore di UnitelmaSapienza, Bruno Botta, “è una giornata importante perchè si è parlato della collaborazione tra Unitelma e la magistratura e di un aspetto altrettanto importante, ovvero la confisca del bene nel giudizio patrimoniale”. Introdotto e moderato da Nicolò Marino, della Procura Generale di Catania, al convegno ha partecipato, tra gli altri, Carmelo Zuccaro, Procuratore Generale del capoluogo etneo. “Il convegno – ha detto – punta su uno degli aspetti più controversi in giurisprudenza e in dottrina dell’applicazione delle misure di carattere patrimoniale, ovvero il problema del criterio della proporzionalità. Sappiamo che in caso di sproporzione tra i beni posseduti e i redditi dichiarati, un soggetto socialmente pericoloso dal punto di vista legislativo può vedersi confiscati i beni”. Secondo Zuccaro “la scelta di Catania è importante perchè la Procura ha sempre puntato sulle misure di prevenzione. Il tema è controverso ed è opportuno che ci si renda conto delle varie prospettive che i professionisti oggi rappresentano”.

– foto x01/Italpress –
(ITALPRESS).

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UnitelmaSapienza, a Catania dibattito sulla confisca patrimoniale

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CATANIA (ITALPRESS) – “Il principio di proporzionalità nel giudizio patrimoniale di confisca”: questo il tema al centro del convegno di studio organizzato al Teatro Massimo Bellini di Catania dalla Scuola Superiore della Magistratura – formazione decentrata Distretto Catania – e dall’Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza. L’incontro è stato proposto dai direttori del Master di II livello “La gestione dei beni confiscati per amministratori giudiziari” Giorgio Spangher e Mario Antinucci. “Questo incontro scientifico tocca un tema importante del nostro programma, che è quello del principio di proporzione dell’applicazione della confisca – ha detto Antinucci -. Il nostro master mira alla formazione di specialisti sui territori per la prevenzione della criminalità organizzata. Abbiamo numerose convenzioni con i giudici dei tribunali di Messina, Catania e Reggio Calabria, che sono i protagonisti dei casi pratici per i quali vengono formati i protagonisti futuri della loro gestione”.
Secondo Antinucci, questo “è un settore della giustizia dove a fare la differenza è la competenza degli operatori di settore. E’ determinante il fatto che i nostri allievi siano considerati forze di polizia, commercialisti, revisori contabili, ma anche avvocati che debbano difendere le parti. La nostra università deve dare una risposta nel fare rispettare le regole. Questa deve essere la nostra missione”.
Per il rettore di UnitelmaSapienza, Bruno Botta, “è una giornata importante perchè si è parlato della collaborazione tra Unitelma e la magistratura e di un aspetto altrettanto importante, ovvero la confisca del bene nel giudizio patrimoniale”. Introdotto e moderato da Nicolò Marino, della Procura Generale di Catania, al convegno ha partecipato, tra gli altri, Carmelo Zuccaro, Procuratore Generale del capoluogo etneo. “Il convegno – ha detto – punta su uno degli aspetti più controversi in giurisprudenza e in dottrina dell’applicazione delle misure di carattere patrimoniale, ovvero il problema del criterio della proporzionalità. Sappiamo che in caso di sproporzione tra i beni posseduti e i redditi dichiarati, un soggetto socialmente pericoloso dal punto di vista legislativo può vedersi confiscati i beni”. Secondo Zuccaro “la scelta di Catania è importante perchè la Procura ha sempre puntato sulle misure di prevenzione. Il tema è controverso ed è opportuno che ci si renda conto delle varie prospettive che i professionisti oggi rappresentano”.

– foto x01/Italpress –
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Progetto TranspArEEnS, rating ESG per oltre 600 Pmi venete

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VENEZIA (ITALPRESS) – Il progetto europeo TranspArEEnS si concentra su una delle aree più produttive d’Italia, il Veneto. Colpisce che il 27,5% degli impianti produttivi sia dotato di sistemi di produzione elettrica e per il 90% siano fotovoltaico, pari al doppio del corrispondente valore nazionale. Il 24% delle aziende analizzate ha investito in efficientamento energetico, un altro valore superiore alla media nazionale, che però per una regione ad alta densità imprenditoriale come il Veneto porta a desiderare una crescita ben maggiore. Anche perchè molte aziende sono energivore per la tipologia delle loro lavorazioni.
Sempre nell’ambito E, è strepitoso il risultato sulla raccolta differenziata: ben il 97,84% nelle proprie sedi la attua e questo risultato è figlio di un insieme di fattori, a conferma che, quando sulla sostenibilità si vogliono ottenere risultati da leader, la cooperazione tra pubblico e privato è vincente. L’imprenditoria veneta, in particolare le aziende di medie dimensioni, ha dato inoltre atto dell’attenzione all’ambiente, considerando che il 38% delle aziende ha una figura dedicata alla sostenibilità.
Per la dimensione S la fotografia vede un’attenzione alla formazione ma allo stesso tempo una scarsa considerazione dell’opinione dei dipendenti. L’individualismo sembra prevalere per la stragrande maggioranza delle aziende analizzate e in questo si inserisce anche la questione di genere dove c’è una valorizzazione a livello di inquadramento ma non a livello stipendiale, dove rimane un gap significativo.
Per quanto riguarda la dimensione G (governance), diverse aziende si sono dotate di certificazioni la cui presenza è più significativa al crescere delle dimensioni, ovviamente.
Nella parte dirigenziale, la presenza di genere significativa (oltre il 24% per le micro aziende e comunque superiore alla media nazionale) oltre alla presenza di un codice etico per quasi il 50% delle aziende di medie dimensioni ha permesso di ottenere una valutazione di buon valore.
‘Questi tre pilastri – ricorda il Governatore del Veneto Luca Zaia – rappresentano uno strumento strategico che in futuro potrà facilitare l’accesso a finanziamenti e investimenti, che tengono conto della sostenibilità in tutti i suoi aspetti, in coerenza con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e con gli obiettivi dell’Agenda 2050 dell’UE in materia di ambiente, energia e clima. Applicare questi rating alle nostre piccole e medie imprese sarà un’ulteriore sfida che sono certo questa iniziativa contribuirà ad affrontarè.
Sono state più di 600 le aziende che si sono adoperate per dotarsi di un rating ESG, molto richiesto anche dal settore finanziario e bancario in particolare. Note le richieste della Banca Centrale Europea per avere un quadro sui rischi del sistema in temi di sostenibilità.
Tra gli stakeholders di TranspArEEnS più importanti per il Veneto si ricordano Unioncamere del Veneto, CNA Veneto, CentroMarca Banca.
Unioncamere del Veneto si è sempre dimostrata molto attenta alle tematiche ESG per valorizzare al massimo il tessuto economico Veneto sia a livello nazionale che europeo con iniziative mirate e proficue per tutti. CNA ha investito nella formazione di un team dedicato alle tematiche ESG per dare il miglior supporto possibile ai suoi associati. CentroMarca Banca ha messo a disposizione della sua clientela un team specializzato con strumenti evoluti come la piattaforma Synesgy, per valorizzare il territorio e sostenere tutti gli operatori.
Dalle oltre 600 PMI è emerso che nella dimensione ambientale, avendo investito molto negli ultimi anni, si trovano in una posizione avvantaggiata soprattutto per quanto riguarda l’efficientamento energetico, mentre per la dimensione sociale emergono alcune criticità dovute anche a una mancanza di attenzione alla trasparenza e alla loro stessa capacità di valorizzarsi. Le fluttuazioni legate ai costi energetici e la desiderata di ridurre l’impatto ambientale impongono investimenti importanti e continuativi, con anche necessità di interventi per ridurre i rischi derivanti da eventi climatici. In questa ottica, la capacità di investimento e spesa deve continuare a essere sostenuta.
Complessivamente, il rating ESG posiziona la quasi totalità delle aziende Venete analizzate in una fascia positiva, con solo l’1,8% nella fascia più fragile e l’1% in quella più virtuosa.
“L’imprenditoria veneta – afferma la coordinatrice di TranspArEEnS, Monica Billio dell’Università Cà Foscari Venezia – si è confermata attenta e dinamica su queste tematiche, che ricordiamo permettono di ottenere finanziamenti agevolati, investimenti da parte di fondi, ma soprattutto una resilienza maggiore della propria attività se si valorizza appieno la concretezza del sistema ESG. Non ci si aspettava una così alta adesione, mentre il risultato positivo per quanto riguarda l’attenzione all’ambiente era atteso e anche cercato, vista l’importante erogazione di fondi a supporto dell’efficientamento energetico. Le aziende Venete dimostrano nel complesso di comprendere l’importanza della sostenibilità e di darne la giusta rilevanza. C’è comunque molto lavoro da fare, sia per aiutarle a dare atto del loro impegno sia per continuare a crescere negli investimenti in percorsi di resilienza, che costituiscono la via maestra per avere un futurò.
TranspArEEnS ha una importanza strategica, considerando che il 99% di tutte le imprese italiane sono PMI e che oltre il 44% delle aziende dei settori manifatturiero e costruzioni potrà accedere ai fondi PNRR NextGenerationEU nei prossimi anni.
‘Far parte del progetto TranspArEEnS rappresenta per noi un passo fondamentale nello sviluppo di un impegno concreto già significativo sui temi del ESG – dichiara Mattia Ciprian, Co CEO Modefinance – L’unicità del progetto ha messo assieme la ricerca di uno standard condiviso per la valutazione della sostenibilità, il tema della crescita delle imprese, e l’attenzione al territorio che contraddistingue i soggetti coinvolti. Come Modefinance, abbiamo portato l’approccio dell’Agenzia di Rating, con una prospettiva Fintech, a supporto dell’intero ecosistema, con l’obiettivo concreto di fornire soluzioni innovative e tangibili per la gestione del rischio e la sostenibilità finanziaria, ambientale, sociale e di governo delle imprese. Raccogliere i dati, analizzarli, e valutare 5000 piccole e medie aziende italiane è stato arricchente sia dal punto di vista delle informazioni chiave che le stesse sono in grado di produrre, sia dal punto di vista dello sviluppo di un modello efficace e basato sulla reale consapevolezza di tali temi. Grazie a questo lavoro condiviso, abbiamo identificato le metriche di valutazione della sostenibilità e sviluppato uno score e rating ESG per le PMI unico nel suo genere a livello europeò.
TranspArEEnS per la raccolta informazioni e la qualità dei dati ha lavorato con il gruppo CRIF. Una delle chiavi vincenti è stata la piattaforma SynESGy – https://www.synesgy.com/it – che si basa sugli standard internazionali di sostenibilità, tra cui la Global Reporting Initiative, il Global Compact delle Nazioni Unite, il Carbon Disclosure Project e le linee guida EFRAG e della Tassonomia europea, ed è stata sviluppata secondo le ultime tecnologie di sicurezza da CRIBIS del gruppo CRIF.
‘La qualità per CRIBIS è un valore imprescindibile se concretamente tangibile – afferma Marco Preti, AD CRIBIS – La piattaforma Synesgy, su cui poggia appieno il progetto TranspArEEnS per la raccolta di informazioni, ha dimostrato tutta la sua efficacia e mi preme sottolineare che è stata utilizzata senza portarla alla sua massima potenzialità. Siamo davvero molto soddisfatti per le attestazioni di compiacimento di chi l’ha utilizzata, anche perchè ha permesso a tutti di raggiungere un risultato superiore alle attese. La raccolta di informazioni cospicua è stata impegnativa certo per tutti, ma alla fine il risultato conferma che quando c’è qualità e concretezza non si possono che ottenere grandi risultatì.
TranspArEEnS ha dimostrato che ottenere uno score e un rating ESG anche per le micro e piccole imprese è possibile se vengono supportate da un sistema strutturato grazie alla partecipazione di associazioni di categoria, banche e piattaforme specializzate.
‘Avere aziende del territorio sensibili alla sostenibilità ci riempie di orgoglio – commenta Claudio Alessandrini, Direttore Generale di CentroMarca Banca, Banca pilota del progetto TranspArEEnS per il Veneto -. Ambizione, audacia, impegno, perseveranza sono tutti valori presenti nel nostro territorio e che tutti i giorni abbiamo modo di toccare con mano. La nostra Banca è vicinissima all’imprenditorialità e il nostro gruppo di lavoro opera affinchè tutti possano vedere raggiunti i loro traguardi. Sono rimasto colpito dalla disparità salariale che permane tra uomini e donne, evidenziata dai risultati illustrati oggi. Questo ci sprona tutti ad impegnarci maggiormente per una società più equa, in cui il merito sia l’unico vero valore.
Inoltre, desidero evidenziare i giudizi estremamente positivi che le nostre aziende hanno ricevuto. Questo successo era atteso, considerando le realtà del nostro territorio, e proprio per questo siamo orgogliosi del lavoro svolto con TranspArEEnS’. ‘Possiamo essere forti e affrontare qualsiasi sfida solo se scendiamo in campo con impegno, dedizione e preparazione. Valori imprescindibili, soprattutto per il nostro Credito Cooperativo.  – ribadisce il Presidente di CentroMarca Banca Tiziano Cenedese -. Una forza dimostrata dai risultati emersi dal progetto TranspArEEnS che ci rende fieri in quanto si traduce in più valore per il territorio dove operiamo; quotidianamente ci adoperiamo per renderlo sempre più sostenibile, resiliente, forte. CentroMarca Banca da anni collabora con il Dipartimento di Economia dell’Università Cà Foscari ed essere stata Banca pilota per il Veneto di questo progetto europeo, che ha ottenuto risultati importanti a favore del tessuto economico, conferma che le visioni, le scelte e le azioni da noi attuate convergono verso la direzione che più ci piace: quella di dare e di condividere insieme il valore per una comunità che possa guardare al futuro con serenità e con la consapevolezza concreta di lasciare alle nuove generazioni un mondo migliorè.
La consapevolezza sui temi Environmental, Social e Governance è in avanzata fase di consolidamento, e disporre di informazioni qualificate al fine di costruire un quadro quali-quantitativo completo diventa un asset strategico irrinunciabile per chi guarda a un domani migliore.
“Oggi CNA Veneto ha tagliato un altro importante traguardo, sempre all’insegna della massima concretezza per la crescita e il supporto dei suoi associati accompagnandoli nelle sempre più copiose richieste del mercato – dichiara Matteo Ribon, Segretario Generale CNA Veneto -. Abbiamo un pool di esperti formati e a disposizione dei nostri associati sulle tematiche ESG; abbiamo, grazie anche ad essi, aziende già con risultati importanti sulle 3 dimensioni della sostenibilità e non solo per un accesso al credito facilitato; abbiamo raccolto una esperienza e una capacità che permetterà ai nostri associati di accelerare ancor più sulla loro crescita di valore per una resilienza superiore. E vedere oggi con TranspArEEnS un nostro associato premiato non è solo motivo di orgoglio per tutti noi ma anche di grande stimolo per il nostro fare squadra insieme. E questo ci deve spronare tutti a fare sistema, perseguendo nella direzione che abbiamo preso: quella per un mondo più sostenibile ed equo per tutti.
TranspArEEnS per mantenere alto il coinvolgimento delle aziende e tangibile il contatto con il mondo imprenditoriale ha creato un riconoscimento specifico per le azioni concrete e i risultati raggiunti, per dare pieno valore a questi temi strategici: ESG Rewards. In primis un riconoscimento ad azioni concrete ma anche un navigatore utile per indicare la direzione fornendo esempi e best practices su cui rifletterè.
‘Dal 2024 il rating ESG è un obbligo per le imprese più grandi ma ha un riflesso anche per le PMI della filiera che dovranno comunque adottare e dimostrare comportamenti responsabili.
Banche e istituzioni finanziarie hanno sempre più bisogno di strumenti oggettivi e concreti per valutare le performance delle imprese, anche in ottica di accesso al credito delle PMI –
commenta il Presidente di Unioncamere del Veneto Mario Pozza -. Un anno fa abbiamo affiancato l’Università Cà Foscari Venezia e messo a disposizione delle imprese del territorio l’opportunità di valutare gratuitamente il proprio rating di sostenibilità attraverso un modello studiato a misura di PMI. Oggi sono oltre 600 le aziende che hanno ottenuto lo score ESG e possono accrescere il proprio valore, creando nuove opportunità di business’.
ESG Rewards proprio per trasmettere concretamente le nuove opportunità di business che possono essere generate da un corretto approccio al sistema ESG, premia Lucart SpA, TEXA SpA, K-Adriatica SpA, Molino Rachello srl, Ossida srl, Gardiplast srl, Hermann Falegnameria sas, ognuna per le loro precise azioni.
‘La sostenibilità – si legge infine – è un valore universale che chiede visione e impegno, dove lo sforzo del singolo è a favore di tutti. Merita quindi di essere riconosciuto e valorizzato oltre il premio, perchè anche come esempio aiuti ad individuare le strade migliori, le scelte e azioni che possano guidare verso un futuro possibile perchè sostenibilè.

– foto Transpareens –
(ITALPRESS).

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Enit, Santanchè “Dal Governo nessuna invasione di campo”

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Enit, Santanchè

ROMA (ITALPRESS) – Invasione di campo del Governo sulla gestione dell’Enit? “Non c’è stata, il presidente del Consiglio ha altre cose di cui occuparsi. Io leggo cazzate tutti i giorni, quindi non le sto nemmeno a commentare, noi andiamo avanti a lavorare”. Lo dice la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, parlando con i giornalisti al Museo di Pietrarsa a Portici (Napoli).

xc9/sat/gtr

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A Siracusa gli Stati Generali del cinema, al centro il ruolo del sistema audiovisivo

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ROMA (ITALPRESS) – Si svolgeranno dal 12 al 14 aprile 2024 presso il Castello Maniace di Siracusa, sull’isola di Ortigia, gui “Stati generati del Cinema”. Tre giorni di dibattiti, talk e tavole rotonde, con oltre 200 autorevoli rappresentanti di tutto il settore del cinema italiano. L’appuntamento si concentrerà su argomenti chiave come il tax credit, il turismo legato al cinema e l’espansione internazionale, con l’intento di istituire e alimentare un centro di ricerca sulle dinamiche e sulle prospettive del settore audiovisivo. Gli “Stati generati del Cinema” sono stati presentati in Senato alla presenza, tra gli altri, del Presidente del Senato, Ignazio La Russa; del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano; del Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani; dell’assessore regionale del Turismo, Sport e Spettacolo, Elvira Amata; e della Direttrice Scientifica degli Stati Generali del Cinema, Antonella Ferrara.
Gli “Stati generali del cinema”, promossi e organizzati dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, in collaborazione con il Ministero del Turismo ed Enit, sono stati fortemente voluti per il ruolo nodale che l’audiovisivo riveste nell’economia culturale e artistica dell’isola, importanza evidenziata e sostenuta dal presidente della Regione Renato Schifani e dall’assessore regionale del Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata. “Investire nel settore audiovisivo – dichiara Schifani – significa rendere la nostra Isola sempre più presente sui palcoscenici internazionali con notevoli ricadute in termini economici e di immagine. Abbiamo quindi voluto riunire i principali rappresentanti dell’industria cinematografica per ascoltare e aprire uno spazio di confronto su obiettivi ed esigenze del settore. Questo evento è un momento chiave nell’attuazione della nostra strategia per potenziare il cineturismo che da anni, ormai, conosce un’espansione senza sosta e che vede la Sicilia tra le mete privilegiate”. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, evidenzia che “non esiste una località naturalmente così pronta per ospitare iniziative cinematografiche, perché la Sicilia ha tutto: cultura, cibo, ha i siciliani perché la loro ospitalità è senza pari. La Sicilia è pronta per qualunque iniziativa che si possa immaginare connessa a un’opera cinematografica. Utilizzatela e non ve ne pentirete”.
Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, assicura la volontà di “riconoscere al cinema anche un sostegno economico perché porta tanta occupazione qualificata e le nostre maestranze rappresentano una eccellenza, quindi è doveroso dare il massimo sostegno al mondo del cinema. La Sicilia è una terra straordinaria con uno scenario naturale per il cinema. Il MiC vuole essere vicino alla Sicilia perché merita questa attenzione”, conclude il ministro. “Una occasione privilegiata di confronto – sottolinea l’assessore Elvira Amata – con tutti gli attori della filiera cinematografica che contribuisce significativamente a stimolare un qualificato momento di riflessione e di elaborazione propositiva sul comparto e che costituisce, al contempo, un elemento di consolidamento del forte convincimento del ruolo acquisito dal cinema nel tempo in tutte le sue espressioni. Una ulteriore opportunità da cui partire per investire sempre più in modo corale nel settore dell’audiovisivo implementando ancora di più l’attrattività del nostro straordinario patrimonio paesaggistico, naturalistico, architettonico e culturale anche sotto il profilo turistico. Sono certa che i contributi che emergeranno da questa strategica assise, che segna una svolta nell’approccio di condivisione della filiera, costituiranno la base per le scelte e le strategie future per un comparto sempre più attivo e dinamico”.
La manifestazione, che si avvale della direzione scientifica di Antonella Ferrara e la consulenza scientifica di Federico Pontiggia, è finalizzata all’analisi e al potenziamento di politiche a beneficio dello sviluppo dell’industria cinematografica. E si propone di coinvolgere, attraverso processi di partecipazione attiva, associazioni professionali, istituzioni culturali e altre organizzazioni rilevanti nel processo decisionale, per garantire una collaborazione efficace tra il settore privato e il settore pubblico nel raggiungimento degli obiettivi comuni. “Raccontare l’audiovisivo in un mondo che cambia. E farlo in un un’isola che è già, per natura e vocazione, un set en plein air – sottolinea Antonella Ferrara – Questo è lo spirito, questo l’obiettivo degli Stati Generali del Cinema convocati a Siracusa per chiamare al confronto un intero comparto, coglierne gli scenari presenti e futuri, dare voce alle istanze autoriali, incoraggiare le sfide industriali, analizzare le ricadute sociali, valutando tendenze, criticità e punti di forza. Evidente è infatti l’importanza di avviare e alimentare un proficuo interscambio. La Sicilia può essere in questo senso un laboratorio e un cantiere permanente”.
-foto xb1 –
(ITALPRESS).

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تعيين باولو ميسا نائبًا للرئيس التنفيذي في المؤسسة الوطنية الإيطالية الأمريكية

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أعلنت المؤسسة الوطنية الإيطالية الأمريكية (NIAF) عن تعيين باولو ميسا في منصب نائب الرئيس التنفيذي للعلاقات الدولية والشراكات الإستراتيجية.

ويتمتع ميسا بخبرة تزيد عن 20 عامًا في المؤسسات والشركات والهيئات الحكومية الإيطالية الرائدة، وفقاً لوكالة إيطاليا برس للأنباء.

وميسا هو مؤسس مجلة فورميكي الإيطالية، كما أنه رئيسًا لمجلس إدارة شركة ليوناردو المتحدة في الولايات المتحدة ويشغل حاليًا منصب زميل أول غير مقيم في المجلس الأطلسي في واشنطن.

من جهته، أعرب رئيس مؤسسة NIAF روبرت أليجريني عن سعادته بانضمام باولو ميسا إلى NIAF في هذا الدور الحاسم الذي “يعزز علاقاتنا الدولية وشراكاتنا الاستراتيجية”.

وقال أليجريني إن خبرة ميسا الواسعة في العمل مع المؤسسات والشركات والهيئات الحكومية الإيطالية المؤثرة تجعله سفيرًا مثاليًا لتمثيل مهمة NIAF لتعزيز العلاقات بين الولايات المتحدة وإيطاليا.

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Barbaro “Sport italiano, c’è ancora molto da fare”

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ROMA (ITALPRESS) – Il cammino sulla riforma del sistema sportivo italiano, iniziato nel 2019 con la Legge di Bilancio, non è ancora concluso, con Sport e Salute che sta ancora cercando la sua vera identità. Questo emerge dall’intervista rilasciata all’Italpress da Claudio Barbaro, presidente nazionale Asi, Associazioni Sportive e Sociali Italiane e dirigente sportivo di lungo corso. “Il cammino iniziato allo scopo di riformare l’ordinamento sportivo italiano nel 2019 è tutt’altro che concluso – dice Barbaro – e richiede oggi una visione di ampio respiro per riprendere la strada maestra e orientare lo sport come fulcro delle politiche governative anche in ambito salute, cultura, benessere e ambiente, promuovendo una vera e propria rivoluzione culturale, allora sbandierata ma ancora non realizzata. Ad oggi Sport e Salute, che nacque proprio dalla riforma del 2019, non ha ancora espresso una visione strategica e forse alcune figure dirigenziali sono state caricate di eccessive responsabilità se rapportate alle rispettive capacità politiche, sportive e programmatiche. In più, osserviamo una certa confusione nella governance e mi riferisco ai ruoli dei quattro soggetti, Sport e Salute, Ministero, Dipartimento per lo sport e Coni”.
Una riforma che nacque allora con ben altre prospettive – prosegue Barbaro -. “Ci sembrò allora più che coerente restituire allo Stato soprattutto le funzioni amministrative relative alla materia. Con Sport e Salute si intendeva far nascere un soggetto non per la mera gestione dell’ordinario ma che traducesse in fatti concreti una visione governativa prospettica. Mentre, ad oggi, Sport e Salute risulta essere una sorta di evoluzione della Coni Servizi. Come la precedente struttura organizza eventi e gestisce impianti, in più organizza corsi di formazione e promuove lo sport di base nei territori. Questo genera confusione anche per l’utente, che non riesce ancora a distinguere tra i vari soggetti deputati alla divulgazione della pratica sportiva in Italia. Ma a noi, come a molti interlocutori del mondo sportivo che frequentiamo, sembra ci sia ancora molto da fare rispetto all’individuazione di un percorso preciso e mirato sulla crescita e sullo sviluppo della pratica sportiva, anche dopo l’ingresso dello sport nella nostra Carta Costituzionale”.
“Diversa è la situazione del Coni, demandato dal 2018 al ruolo cardine della preparazione olimpica – chiosa Barbaro – ruolo che, dati alla mano, ha svolto in maniera impeccabile, considerando il record storico di medaglie conquistate ai Giochi olimpici estivi di Tokyo 2020 e il secondo miglior bottino di sempre a quelli invernali di Pechino 2022”. Grandi risultati ma la situazione della pratica sportiva in Italia è ancora in divenire secondo i dati analizzati dal Presidente Asi: “Certo, a guardare i risultati ottenuti dallo sport italiano di vertice, soprattutto nell’ultimo triennio, si immaginerebbe una consolidata cultura sportiva. Invece, secondo i dati dell’Oms, l’Italia è il 4° peggior Paese per insufficiente livello di attività fisica tra gli adulti tra i Paesi OCSE, con un tasso di sedentarietà del 44,8% che sale al 94% tra i bambini. Con la presenza sul territorio nazionale di 131,1 impianti sportivi ogni 100.000 abitanti, l’Italia si posiziona anche come ultimo Paese tra i peers dell’Unione Europea per dotazione infrastrutturale nel settore dello sport. Poi c’è il dato allarmante delle palestre scolastiche, presenti solo nel 40,8% degli istituti, di cui una buona parte poco efficienti e attrezzate, con un divario spaventoso tra le scuole del nord e del sud. La situazione degli impianti sportivi è precaria, lo sport è scarsamente integrato nel sistema scolastico, e l’associazionismo sportivo è fortemente compromesso a causa delle ripercussioni post-pandemiche. A ciò si aggiungono le sfide derivanti dalla crisi energetica connessa ai conflitti bellici e la recente riforma, seppur meritevole nella sua intenzione di valorizzare il lavoro nel settore sportivo, che si sta traducendo pericolosamente in un incremento della burocrazia e in pesanti oneri per le associazioni. Queste ultime, spesso sostituendosi alle funzioni statali, rappresentano in Italia una rete straordinaria per la promozione dell’attività fisica, unica nel panorama europeo. Ma necessitano di un sostegno più efficace e mirato per continuare ad assolvere ai propri compiti”.
Barbaro, in conclusione, rilancia il suo impegno nel mondo dell’associazionismo sportivo italiano: “Quattro anni fa, dopo essere stato rieletto, pensavo di chiudere definitivamente un lungo percorso dirigenziale in ASI al termine del quadriennio. Tuttavia, di fronte alle prospettive in chiaro scuro della politica sportiva e al percorso ancora da fare nello e per lo sport così come noi lo sogniamo, ho ritenuto essenziale non escludere la possibilità di continuare a guidare l’Ente, rimettendo nelle mani della dirigenza la decisione sulla mia ricandidatura”.
– foto ufficio stampa Asi –
(ITALPRESS).

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