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Tabacco, l’illegalità fa perdere al settore 540 milioni di fatturato

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ROMA (ITALPRESS) – L’acquisto di prodotti da fumo e da inalazione tramite canali non ufficiali genera complessivamente una perdita, in termini di fatturato, di circa 540 milioni di euro, considerando il solo impatto diretto (produzione, distribuzione e vendita) sul settore. La perdita è legata soprattutto al mondo dell’elettronico, dove si stima un mancato fatturato di circa 410 milioni di euro. Sono i dati che emergono dalla ricerca “Prodotti da fumo e da inalazione: studio sul fenomeno dell’illegalità”, presentati in Senato da Logista, principale distributore in Europa di prodotti e servizi per i punti vendita, in collaborazione con Ipsos. Il mancato fatturato complessivo si traduce in una perdita di 5.100 posti di lavoro e 620 milioni di euro di mancate entrate erariali, attribuibili alle e-cig per 160 milioni di euro e ai prodotti con combustione, dove IVA e accisa hanno un peso rilevante sul prezzo pagato dal consumatore, per 460 milioni di euro. In particolare, per le e-cig (sia usa e getta, sia capsule e liquidi) il valore totale che transita online da canali non ufficiali (siti internet illegali e social network) raggiunge il 65% del valore del mercato online totale (legale e illegale). Lo studio affronta inoltre il dimensionamento del mercato della cannabis light, che ha un valore complessivo di oltre 2 miliardi di euro. I valori economici stimati si attestano sugli 829 milioni di euro per il consumo di infiorescenze, 522 milioni per le e-cig con cannabis light, 741 milioni per i liquidi di inalazione. La cannabis light, che in Italia è venduta per usi tecnici, da collezionismo o come prodotto convenience, secondo l’indagine viene invece fumata o inalata dal 2,8% della popolazione tra 16 e 85 anni (1,4 milioni di persone). Di questi, un terzo si rifornisce nei negozi specializzati, uno su cinque sui siti internet, uno su dieci ricorre ad altri esercizi commerciali e ai distributori automatici. In generale, dall’indagine emerge che i consumatori di prodotti da fumo e da inalazione che ricorrono ai canali non ufficiali siano soprattutto uomini (59%), under 35 (45%) e dichiarino una maggiore propensione al rischio, che si sostanzia in “una minore preoccupazione delle conseguenze delle proprie azioni, anche se sbagliate, e una maggiore accettazione degli atti illeciti”. Quanto agli effetti sulla criminalità, sia la maggior parte degli italiani, sia dei fumatori/vaper considera l’acquisto da canali non ufficiali un vero e proprio reato che andrebbe punito penalmente.
In apertura, la vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, ha evidenziato che “il mercato illegale del fumo e dei prodotti da inalazione va combattuto e affrontato con un approccio coordinato”. Si tratta di “uno scenario complesso e variegato: le distorsioni che il mercato legale subisce non toccano solo l’aspetto economico, ma anche la salute dei cittadini, creando un doppio danno, economico e sociale”.
“Lo Stato ha il dovere di fare in modo che il danno erariale” che deriva dell’illegalità in questo settore “sia ridotto di anno in anno”, ha sottolineato il presidente della Commissione Bilancio della Camera, Giuseppe Mangialavori, che ha suggerito anche l’avvio di “una campagna di comunicazione per coloro che non sanno che questi prodotti sono illegali”. Per il senatore Fausto Orsomarso, sull’ipotesi di una campagna di comunicazione, “il legislatore deve capire come intervenire, le istituzioni devono lavorare insieme. Ipotizzare che l’Agenzia delle Dogane e le imprese concentrino i proprio sforzi, può mitigare gli effetti” dell’illegalità.
Secondo Federico Rella, vicepresidente e Direttore Corporate Affairs di Logista Italia, “l’indagine evidenzia come l’illecito stia drammaticamente sottraendo risorse strategiche per il Paese: 620 milioni di euro di mancate entrate erariali e una perdita di oltre 5.000 posti di lavoro. Un dato molto preoccupante è il proliferare dei canali illegali online”, ha sottolineato.
“Confidiamo che questo studio possa essere di supporto alla politica per intervenire a livello normativo e ricondurre un’importante quota di mercato entro i confini della distribuzione autorizzata. La stessa attenzione andrebbe posta anche al settore della cannabis light, ancora privo di una chiara regolamentazione e di imposizioni assimilabili agli altri prodotti da fumo”.
Il colonnello Gaetano Cutarelli, Comandante del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza, ha quindi raccontato le attività del Corpo “nel contrasto al contrabbando e a tutte le irregolarità nel settore del fumo e di prodotti da inalazione”. Oggi “il contrabbando si è evoluto, esistono traffici globali, quindi è necessaria la cooperazione internazionale”.
Per Francesca Torricelli, dirigente dell’ufficio Disciplina Tabacchi dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, “i numeri che emergono dallo studio ci pongono di fronte alla necessità di capire come combattere l’illecito: innanzitutto l’Agenzia fornisce un contributo nella formulazione delle norme”, ma poi “c’è tutta la fase attuativa relativa alla regolamentazione. E’ fondamentale un rapporto collaborativo con gli operatori, ci vuole una sinergia: l’obiettivo è comune, si deve procedere insieme per cercare di recuperare fatturato per le imprese, i costi di lavoro e il gettito”. Il presidente nazionale della Federazione Italiana Tabaccai, Mario Antonelli, ha ricordato che “sebbene il contrabbando e la contraffazione nel nostro Paese non abbiano raggiunto i picchi di altri Paesi europei, anche grazie al nostro sistema distributivo, si tratta di un fenomeno criminale che impoverisce l’Erario e tutta la filiera. Noi tabaccai, quale parte lesa, siamo a disposizione per offrire ogni possibile contributo esperienziale alle Istituzioni ed alle Autorità di vigilanza e controllo per individuare insieme tutte quelle possibili strategie e quegli interventi che possono risultare efficaci in questa lotta senza quartiere”.
Secondo Flavio Romeli, coordinatore nazionale di Assotabaccai, “dal report emerge che gli user dei canali illegali hanno una scarsa conoscenza della provenienza dei prodotti da fumo e da inalazione acquistati e non si preoccupano del fatto che, non essendo sottoposti a controllo, possono essere pericolosi e nocivi per la salute più di quanto sia già noto”. Quindi “i rivenditori possono e devono essere utilizzati per aumentare la consapevolezza dei consumatori relativamente all’importanza di acquistare prodotti attraverso i canali legali”.

– Foto Logista –

(ITALPRESS).

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البرلمان الإيطالي يرفض اقتراح حجب الثقة عن سالفيني

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ح  رفض مجلس النواب الإيطالي بأغلبية 211 صوتًا ضده و 129 صوتًا مؤيدًا، اقتراح سحب الثقة المقدم من حزب العمل والحزب الديمقراطي وحركة النجوم الخمسة وتحالف اليسار والخضر، وكان أول الموقعين عليه هو زعيم مجموعة العمل ماتيو ريتشيتي، ضد نائب رئيس الوزراء ووزير البنية التحتية والنقل ماتيو سالفيني.

وينص الاقتراح على على الرغم من التصريحات الأخيرة لأعضاء حزب الوزير سالفيني، والتي تميل إلى تحديد كيف، في الواقع، لم يتم تنفيذ اتفاقية التعاون مع حزب روسيا الموحدة بشكل ملموس، ويبدو أن الوزير سالفيني لم يتصرف رسميًا أبدًا من أجل قطع علاقة التعاون مع الكيان السياسي للرئيس فلاديمير بوتين.

وبحسب الموقعين، لا يمكن للوزير سالفيني أن يمثل الجمهورية الإيطالية بشكل جدير، بل على العكس من ذلك، يوضح أنه لا يمارس مهامه بشكل كامل بما يخدم المصلحة الحصرية للأمة”، وفقاً لوكالة إيطاليا برس للأنباء.

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ماتاريلا: خطة ماتي ملموسة من أجل تنمية أفريقيا

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التقى الرئيس الإيطالي سيرجيو ماتاريلا في أبيدجان، اليوم، رئيس جمهورية ساحل العاج الحسن واتارا.

وأكد ماتاريلا أن العلاقات بين كوت ديفوار وإيطاليا ممتازة، ليس فقط بسبب الصداقة التي تربطنا ولكن أيضًا بسبب القيم التي نتقاسمها: السلام والحوار بين الأمم والتضامن الضروري بين الجميع في العالم، وفقاً لوكالة إيطاليا برس للأنباء.

وتوجه ماتاريلا بالشكر إلى الرئيس على إعرابه عن تقديره لعمل الحكومة الإيطالية بشأن خطة ماتي، التي يجب أن تكون خطة عمل ملموسة ومشتركة من أجل تنمية أفريقيا.

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Crisi idrica in Sicilia, Governo Schifani chiede stato di emergenza nazionale

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PALERMO (ITALPRESS) – Il governo Schifani ha chiesto “lo stato di emergenza nazionale per la crisi idrica”. Una decisione, si legge in una nota della Regione siciliana, presa nel corso dell’ultima Giunta regionale “in conseguenza al lungo periodo di siccità e alla rilevante riduzione delle riserve di acqua in tutta la Sicilia”. “L’obiettivo del provvedimento, che adesso dovrà essere approvato dal Consiglio dei ministri, è quello di garantire acqua potabile ai cittadini e l’approvvigionamento idrico ai settori agricolo e zootecnico, oltre che alle imprese impegnate nei cantieri nell’Isola”, sottolinea la nota.
“La siccità in Sicilia sta diventando drammatica – dice il presidente Renato Schifani – La Regione ha già messo in campo una serie di azioni per mitigare la crisi, aiutando i settori produttivi e limitando i disagi ai cittadini, ma servono anche urgenti interventi statali per operare su reti e sistemi di approvvigionamento idrico e per sensibilizzare i cittadini a un uso più razionale della risorsa. Inoltre, sono necessari sgravi fiscali e contributivi, moratorie e sospensione di adempimenti per le imprese del settore agricolo e zootecnico che sono in gravissima difficoltà”.
Una relazione della Protezione civile regionale indica interventi a breve e a medio termine per mitigare la crisi che prevedono “la riduzione dei consumi delle utenze idropotabili, interventi sugli invasi, campagne di informazione e sensibilizzazione per il risparmio, interventi per reperire risorse alternative (come dissalatori mobili e navi con moduli dissalativi), acquisto di autobotti e silos per la distribuzione in luoghi pubblici, utilizzo di pozzi e sorgenti, riparazione di reti idriche, ammodernamento degli impianti di dissalazione nei siti dismessi di Porto Empedocle, Paceco-Trapani ed eventualmente anche Gela”. Il costo delle azioni a breve termine è di 130 milioni di euro, mentre di quelle a medio termine è di 590 milioni di euro.
La Regione, nelle scorse settimane, aveva già dichiarato lo stato di crisi idrico sia per l’uso potabile che per quello agricolo-zootecnico, nominando anche due commissari. Per i settori produttivi interessati sono state avviate le procedure per provvedimenti per circa 5,5 milioni di euro che prevedono sgravi dai canoni dei consorzi di bonifica e misure di semplificazione amministrativa. E’ stato costituito anche un Osservatorio regionale sugli utilizzi idrici per monitorare costantemente lo stato degli invasi e delle riserve di acqua.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Piano Mattei, Mattarella “Concreto e comune lavoro per lo sviluppo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ringrazio il presidente per aver espresso apprezzamento per il lavoro del Governo italiano sul Piano Mattei, che deve essere un piano di concreto e comune lavoro per lo sviluppo dell’Africa”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad Abidjan, al termine dell’incontro con il presidente della Repubblica della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara.
“Le relazioni tra Costa d’Avorio e Italia sono eccellenti, non solo per l’amicizia che ci lega ma anche per i valori che condividiamo: la pace, il dialogo tra le nazioni e la necessaria solidarietà tra tutti nel mondo”, ha sottolineato Mattarella.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Autonomia, Zaia “Grande occasione per il Paese”

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ROMA (ITALPRESS) – “Chi continua a parlare di secessione dei ricchi non ha letto bene le carte. L’autonomia rappresenta, invece, la grande occasione per questo Paese. Il Veneto sente come obbligo confermare l’impegno che sta portando avanti dal 2014 e continuare ad essere con forza parte attiva, protagonista di questo processo. Il disegno di legge ora è all’esame dell’Aula della Camera, noi siamo pronti per la scrittura dell’intesa, in cui potremo dare una veste alla nostra idea di autonomia. All’indomani dell’auspicata approvazione, scriverò alla Presidente Meloni chiedendo formalmente l’istituzione del tavolo”. Sono parole del presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, a Roma durante l’audizione in Commissione Affari Costituzionali di Montecitorio nell’ambito dell’esame del disegno di legge, già approvato dal Senato, riguardante le disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario.
“All’esame della Camera c’è un ddl che non vuole essere contro nessuno e intende mantenersi rispettoso della Carta costituzionale – ha aggiunto il presidente Zaia -. Lo conferma il fatto che è stato oggetto di una vigorosa fase emendativa, raccogliendo osservazioni sia della minoranza sia della maggioranza. A più di dieci anni di distanza dalla relativa previsione di legge si è avviato il percorso di determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, i LEP, mediante l’inserimento di specifiche disposizioni, nell’ambito della legge di bilancio 2023. Si tratta di un passo rilevante perchè ho sempre sostenuto con convinzione la necessità che lo Stato dovesse procedere quanto prima, e con tempi certi, alla determinazione di questi livelli riguardanti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale, interrompendo il nulla di fatto di tanti anni”.
“L’idea di autonomia non va contro il principio di unità nazionale – ha sottolineato il Governatore -. Il triste periodo del Covid 19 è stato a riguardo un modello: leale collaborazione tra lo Stato e le Regioni nel rispetto delle rispettive competenze. Una combinazione che ci ha consentito di affrontare la pandemia ed essere performanti”.
“Considero la riforma alle porte l’opportunità per un vero ‘rinascimentò – è un’ulteriore considerazione di Zaia -. Il Veneto ci arriva dopo il referendum del 2017 che si è tenuto, dopo tre tentativi, grazie ad una sentenza della Corte costituzionale, quindi in assoluta legalità e fedeltà alla Carta fondamentale. Con questo Governo, che ringrazio a cominciare dalla premier Meloni e dal ministro Calderoli, c’è stato il grande passo avanti, quello che ha portato la riforma fuori dall’impasse. L’autonomia va ora vista in prospettiva, come un cammino di sviluppo e crescita. Saranno in molti a unirsi via via e appoggiare la messa a sistema della riforma”.

– Foto ufficio stampa Regione Veneto –

(ITALPRESS).

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