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Un ferito nell’incendio di un bar sul lungomare di Catania

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Un ferito nell'incendio di un bar sul lungomare di Catania

CATANIA (ITALPRESS) – Non sono gravissime le condizioni di un uomo rimasto ustionato nell’incendio di un locale commerciale in ristrutturazione sul lungomare di Catania, ma ha inspirato fumi caldi e adesso si trova ricoverato nel reparto di rianimazione. Lo rende noto Rosario Ranno, direttore dell’Unità operativa complessa del Centro grandi ustioni dell’ospedale Cannizzaro di Catania.
“Le ustioni dal punto di vista generale non sono gravissime, la superficie totale è al di sotto del 10-15 per cento, sono cutanee di secondo grado, quindi non gravissime, in genere guariscono spontaneamente”, sottolinea il medico, che aggiunge: “Il paziente ha inspirato fumi caldi, e non sappiamo se tossici, e quindi è stato intubato e trasferito al reparto di rianimazione. Speriamo che i problemi polmonari si risolvano presto e quindi di potere continuare il nostro intervento per la guarigione delle ferite”. xo1/vbo/gtr

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Autismo, Locatelli “Serve un grande salto di qualità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi è la Giornata nazionale per i disturbi dello spettro autistico. Tante cose sono state fatte in questi anni ma tante altre ne abbiamo da fare, da affrontare, soprattutto insieme. Ma non solo con il mondo associativo e gli enti del terzo settore che se ne occupano quotidianamente, ma anche come istituzioni sicuramente dal punto di vista della ricerca, delle diagnosi precoci, delle terapie, possiamo fare più e meglio, ma anche dal punto di vista della presa in carico della persona nella sua interezza. Quindi un percorso di accompagnamento alla vita che, proprio con il Progetto di Vita e con la legge delega, vorrei trovasse un grande riscontro nelle sperimentazioni proprio per le persone, soprattutto i più giovani, con un disturbo dello spettro autistico. E anche in tanti altri ambiti, dalla scuola all’inclusione lavorativa”.
Così il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, in un video su Facebook.
“Abbiamo tanti altri compiti da affrontare anche come mondo privato, per riconoscere la valorizzazione delle persone, investire su di loro, e lo dobbiamo fare anche come singoli cittadini. Spesso purtroppo leggiamo ancora sui quotidiani alcuni episodi che dimostrano ancora quanto il tema dell’assistenzialismo o del vedere le persone con un disturbo dello spettro autistico, come qualcuno da curare o addirittura da allontanare e discriminare siano ancora troppo pesenti e frequenti. Dobbiamo fare ancora tanto come persone per migliorarci e riuscire a fare quel grande salto di qualità che ci permette di pensare che si tratta di valorizzare ogni persona con i suoi talenti e competenze”, conclude Locatelli.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

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LA BELLEZZA DEL BOLOGNA METTE D’ACCORDO ‘GIOCHISTI’ E ‘RISULTATISTI’

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Il Bologna, come giusto, finisce in tavola a mezzodì come i tortellini. In brodo di giuggiole, naturalmente. Grazie anche alla Salernitana. E ci sarà anche domenica prossima, da Frosinone.
Superando – in buona fede – il conflitto d’interessi voglio parlare della squadra più bella del campionato, il gruppo di ragazzi generosi e il loro bravissimo allenatore che stanno mettendo d’accordo giochisti e risultatisti. Ponendosi in una Zona Champions da sogno. Agli ordini di Thiago Motta gioca una squadra armoniosa con una difesa forte, un centrocampo organizzatissimo nelle due fasi, un attacco fantasioso che non spreca gol ma li studia e li tenta, mettendo alla prova le difese altrui, in particolare i portieri.
Può capitare, come ieri, di applaudire tre gol spettacolari ma gli autori – Orsolini, Saelemaekers e Lykogiannis – non fanno i fenomeni. Giocano. Risvegliando antichi “numeri” cancellati dai tatticisti a piede libero. Si riparla di dribbling, di colpi di tacco. Di contropiede. E per me – che ho sempre tenuto a bada l’equivoca “ripartenza” sacchiana – è un godimento. Come vedere Orsolini che finalmente si diverte.
La città di Bernardini e di Dall’Ara esulta e mi fa piacere che dall’altra parte ci sia ancora la rivale dello spareggio e dello scudetto 1964, la Grande Inter. La stessa che nel ’66 conquistava la PrimaStella mentre il Bologna di Carniglia la tampinava fino a tre giornate dalla fine finendo felicemente secondo. Ricordo mentre l’Inter va a cogliere la Seconda Stella. Dettaglio d’archivio: anche il Milan d’allora aveva problemi, crollò nel finale; resistette brillantemente il Napoli di Pesaola al terzo posto. Quarta la Fiorentina di Chiappella, in crisi la Juve di Heriberto Herrera.
A volte basta un Amarcord per tornare ad amare un calcio bellissimo che aveva una formula decente – 18 squadre – pochi stranieri ma grandi come Suarez, Haller, Hamrin, Altafini. Era, il nostro, il campionato più bello del mondo. Auguri.
Italo Cucci (italo.cucci@italpress.com)
(ITALPRESS).

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Alimentazione e salute, la dieta mediterranea è troppo restrittiva?

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MILANO (ITALPRESS) – Tante proteine per bruciare i grassi, tanto spazio ai carboidrati come nella dieta mediterranea, 12, 14 o persino 16 ore di pausa tra un pasto e l’altro, un regime vegano per ridurre l’impatto sul pianeta e la sofferenza degli animali: sono tantissime e spesso contraddittorie le regole dell’alimentazione buona, in tutti i sensi, e corretta, uno scenario dominato dalle mode che diventa ancor più complesso quando l’attenzione al cibo si coniuga con il desiderio di prevenire alcune malattie, in primis quelle cardiocircolatorie. Sono questi alcuni dei temi trattati da Carlo Cipolla, direttore della divisione di Cardio-oncologia e del Servizio IEO Second Opinion dell’Istituto Europeo di oncologia di Milano, nonchè autore del libro “Alimentazione. Verità e bugie”, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress. “L’argomento alimentazione è estremamente scivoloso, si dice troppo e a volte male – ha esordito – Già il fatto di poter fare il punto su determinate situazioni mi fa felice, e per questo è bene partire da un principio che è fondamentale per rimuovere qualsiasi tentativo di rendere ideologica l’alimentazione: l’uomo è un onnivoro obbligato dal punto di vista scientifico”, ha ricordato Cipolla.
“Il discorso della necessità della carne e del pesce è una cosa che dobbiamo ricordare”. E sugli alimenti che non dovrebbero mai mancare in una dieta per mantenere sano l’apparato cardiovascolare: “Sappiamo che la verdura è molto importante, soprattutto le crucifere come broccoli e cavoli, e le verdure a foglia verde, per la vitamina K e dunque per la coagulazione – ha spiegato il professore – Per il contenuto di vitamine A, B1, B2, B3 e C poi c’è senz’altro la frutta, è fondamentale. Consiglio un bel cocktail di frutti di bosco, perchè hanno un potenziale di tipo antiossidante”.
Per anni considerata come una delle migliori, la dieta mediterranea nasconde invece alcuni difetti: “Innanzitutto, ha circa 40 anni e per certi versi è superata. La trovo monoteistica, l’uomo deve mangiare di tutto. Inoltre, a causa dell’eccesso di carboidrati e di frutta e verdura, con la dieta mediterranea assistiamo a un incremento del 31% dell’obesità. Si parla tanto di riduzione del sovrappeso e poi la dieta mediterranea ti obbliga a prendere peso – ha ammonito – E poi non va bene per i giovani, ma chi mai fa sette volte una presa di cibo durante la giornata? Già dal punto di vista sociologico è sorpassata, e poi la mania di andare contro burro, uova, formaggio… La dieta mediterranea è eccessivamente restrittiva”.
Sull’importanza del picco glicemico: “Un alimento che ha un particolare picco glicemico è il latte e uno che non ce l’ha è il formaggio: in molti si chiedono come sia possibile, visto che uno è un derivato dell’altro, ma non è importante ciò che il cibo ha dentro, ma in quanto tempo ciò che il cibo ha dentro viene assorbito dal nostro corpo – ha sottolineato – Da qui l’importanza del picco glicemico: è per questo fondamentale non concentrare la sera, quando si assorbe di meno, l’assunzione di carboidrati”. I consigli contro il deposito di grassi nelle arterie sono chiari: “Poco fumo, molta attività fisica, controllo del peso e alimentazione corretta. Si entra nel grande dominio del colesterolo – ha analizzato Cipolla – Io mi batto contro l’eccesso di farmaci che abbassano il colesterolo, il 42% dell’encenfalo è fatto di colesterolo, da qui forse l’incremento di demenza senile, Alzheimer e Parkinson. Degli studi iniziano a dimostrare che l’accanimento eccessivo sul colesterolo rischia di favorire l’insorgenza di certe degenerazioni”. “Una dieta non deve essere una costrizione – ha concluso – Il pranzo libero, al massimo un carboidrato per volta a cena”.

– foto tratta da video Medicina Top –
(ITALPRESS).

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مقتل 7 من العاملين في المجال الإنساني من المطبخ العالمي في غزة

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أعرب مؤسس منظمة ورلد سنترال كيتشن (المطبخ المركزي العالمي) خوسيه أندريس، اليوم، عن حزنه لمقتل 7 أعضاء في المنظمة بغارة جوية للجيش الإسرائيلي في غزة.

وقالت المنظمة غير الحكومية في بيان إن عمال الإغاثة “جاءوا من أستراليا وبولندا والمملكة المتحدة، وهم مواطنون يحملون الجنسيتين الأمريكية والكندية وفلسطينيين”.

وقال الجيش الإسرائيلي إنه “في أعقاب التقارير المتعلقة بموظفي المطبخ المركزي العالمي في غزة، يجري الجيش الإسرائيلي مراجعة شاملة على أعلى المستويات لفهم ظروف هذا الحادث المأساوي.

وكتب الجيش في بيان أنه يبذل جهودًا كبيرة لتمكين التوصيل الآمن للمساعدات الإنسانية ويعمل بشكل وثيق مع المطبخ في جهودهم الحيوية لتوفير الغذاء والمساعدات الإنسانية لشعب غزة.

من جهته. قال البيت الأبيض إنه يشعر بالأسى لوفاة العاملين في المجال الإنساني التابع لمنظمة “وورلد سنترال كيتشن” الأمريكية غير الحكومية، وفقاً لوكالة إيطاليا برس للأنباء.

فيما أكد رئيس وزراء أستراليا، أنتوني ألبانيز، أن أحد العاملين في المجال الإنساني الذي قُتل في الهجوم الذي شنه الجيش الإسرائيلي على مركبة تابعة للمنظمة الأمريكية غير الحكومية في قطاع غزة كان مواطنًا أستراليًا.

كما أعلن المطبخ المركزي العالمي أنه سيعلق عمله بشكل فوري في قطاع غزة بعد الغارة، وأنه سيتخذ قرارات بشأن مستقبل عمله.

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Sassuolo-Udinese 1-1, Thauvin risponde a Defrel

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REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Sassuolo e Udinese pareggiano per 1-1 in uno degli scontri salvezza della trentesima giornata della Serie A. Al Mapei Stadium le reti arrivano tutte nel primo tempo: Thauvin ha risposto al gol del momentaneo vantaggio di Defrel. Per quanto visto in campo il pari è il risultato più giusto; il match è combattuto e senza un vero padrone. La prima frazione è piuttosto equilibrata. Le due squadre si accendono solo grazie alle fiammate dei singoli: Pinamonti da un lato, Lucca e Lovric dall’altro, sono gli unici a creare grattacapi ai portieri avversari. Nel finale di tempo la partita si accende ed entrambe le formazioni vanno in gol. Al 41′ segna per primo il Sassuolo, per merito di Defrel, lanciato nello spazio da una gran palla di Matheus Henrique. La gioia dei padroni di casa, però, dura ben poco e, tre minuti più tardi, l’Udinese pareggia con Thauvin, autore di un facile tocco sottoporta dopo l’assist di Pereyra.
Nella ripresa l’Udinese è superiore sul piano della manovra, anche se, come il Sassuolo, i friulani si rivelano imprecisi negli ultimi metri. Al 69′ i bianconeri sfiorano il vantaggio con la conclusione potente di Lovric che, però, si stampa sulla traversa. I neroverdi vengono nuovamente graziati al 81′ dal secondo legno di giornata: Samardzic batte una punizione dalla lunga distanza, sulla quale non interviene nessuno e il pallone si stampa sul palo. Nel finale ci provano anche i neroverdi, ma l’unico reale pericolo prodotto è la spizzata di testa di Pinamonti al 82′. Il pareggio serve più all’Udinese che al Sassuolo: i friulani salgono a quota 28 punti in classifica, mentre gli emiliani rimangono penultimi ma sono a un punto dalla “salvezza”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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