MILANO (ITALPRESS) – Solo in Italia il tumore al pancreas registra circa 14.000 nuovi casi ogni anno, il tasso di mortalità non si è modificato in modo significativo negli ultimi anni e quello del pancreas si attesta come il tumore con la minor sopravvivenza sia a un anno dalla diagnosi, 34% per l’uomo e 36.4% per la donna, sia a cinque anni, 11% nell’uomo e 12% nella donna. “Il tumore al pancreas cresce con pochi sintomi e quando lo scopriamo clinicamente è estremamente aggressivo dal punto di vista biologico”, dice Massimo Falconi, primario dell’Unità di chirurgia del pancreas e direttore del Pancreas Translational & Clinical Research Center dell’IRCCS San Raffaele di Milano, nonché professore ordinario di chirurgia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, intervistato da Marco Klinger per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
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MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Due set per due prime volte che fanno la storia. E’ la Pasqua di Jannik Sinner, primo italiano a vincere due Masters 1000 da quando esiste questa categoria di tornei, e primo di sempre, in tutta la storia del tennis, ad arrivare in Top 2 nella classifica mondiale in singolare, donne comprese. La finale del Miami Open, secondo Atp Masters 1000 stagionale dotato di un montepremi di 8.995.555 dollari che si è disputato sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium, in Florida, vinta con il punteggio di 6-3 6-1 contro il bulgaro Grigor Dimitrov, 11esima forza del seeding, segna un ulteriore passo verso uno status avanzato di campione. Per tutto il torneo, Sinner, testa di serie numero 2, si è amministrato, gestito, e anche nella sfida per il titolo è sembrato fare come i piloti in Formula 1 che premono un pulsante sul volante e cambiano la modalità di settaggio del motore. Il 22enne altoatesino è così, sfianca come il miglior Djokovic, poi a un certo punto decide che è il momento di mettere un tigre nel motore. L’ha fatto nelle due occasioni in cui ha brekkato nel primo set, l’ha fatto di nuovo nel secondo per andare 3-1 e servizio. La festa per il quattordicesimo titolo Atp, a quel punto, è solo questione di tempo. I 33 punti a 18 negli scambi da fondo, i 9 gratuiti contro 23, danno la misura di una partita mai davvero in discussione, così come si evince anche dalla sua durata (un’ora e 14 minuti). Sono 25 le sue vittorie nelle ultime 26 partite giocate: così Sinner, già campione all’Australian Open e a Rotterdam, diventa il primo italiano nell’albo d’oro del Miami Open e il primo giocatore con tre titoli all’attivo nel 2024 nel circuito Atp. Numeri che possono appartenere solo ad un autentico fuoriclasse. Lo spagnolo Carlos Alcaraz è scavalcato: davanti a Sinner c’è solo la leggenda Djokovic.
– Foto Ipa Agency –
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GENOVA (ITALPRESS) – Un punto a testa che fa più comodo agli ospiti. Finisce 1-1 il match tra Genoa e Frosinone, decisive le reti messe a segno da Gudmundsson e Reinier nel primo tempo. I rossoblù salgono a quota 35 punti, a 10 sulla zona retrocessione, i ciociari invece muovono la classifica: nel prossimo turno ci sarà la gara interna contro il Bologna. Ritmi elevati, con pochissime pause. Il Frosinone ha deciso di imporre un ritmo deciso sin dai primi minuti, i ciociari hanno sin da subito creato grattacapi alla difesa dei padroni di casa. La prima vera occasione è stata però confezionata da Vasquez: la torsione di testa del centrale è terminata sulla traversa, sulla ribattuta Turati si è inventato un intervento di puro istinto che ha negato il vantaggio alla squadra di Gilardino. La gara si è sbloccata al 30′ quando Gudmundsson si è procurato un calcio di rigore: l’islandese ha poi trasformato il tiro dagli undici metri superando il portiere dei canarini. La reazione da parte degli ospiti è stata immediata, al 36′ Reinier si è staccato coi tempi giusti – sull’assist di Zortea – superando con una conclusione di prima intenzione l’incolpevole Martinez. La squadra di Di Francesco ci ha provato anche con una conclusione da lontano di Brescianini, ma il centrocampista non è riuscito ad inquadrare la porta. Nella ripresa due infortuni per il Grifone, Gilardino ha perso prima Retegui per un problema alla caviglia, poi Malinoskyi per un infortunio muscolare. Col passare dei minuti il nervosismo è cresciuto, il Genoa ha chiesto un rigore per un presunto contatto in area su Gudmundsson, ma Sacchi ha lasciato correre dopo una revisione al Var. Richiesta analoga per gli ospiti, ma il contatto tra Cheddira e Vogliacco non è stato punito con il tiro dagli undici metri. In pieno recupero il direttore di gara ha assegnato un calcio di rigore al Frosinone per un presunto fallo di mano di Thorsby, ma dopo l’ennesima revisione al Var ha cambiato la propria decisione: le immagini, infatti, hanno evidenziato il tocco con la testa del centrocampista.
– foto Ipa Agency –
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ROMA (ITALPRESS) – A circa un anno dall’alluvione in Romagna, al quale ha fatto seguito anche un terremoto sull’Appennino Tosco-Romagnolo, e a circa sei mesi dall’alluvione in Toscana, le città di Tredozio e di Campi Bisenzio si “gemellano” nella “Pasqua per la Ripartenza” organizzata dal MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, da un’idea di Giordano Sangiorgi, per una due giorni di musica dal vivo il 31 marzo a Tredozio e il 1 aprile a Campi Bisenzio con oltre venti artisti guidati dal cantautore Omar Pedrini, lo Zio Rock italiano per eccellenza, e dalla cantautrice Dolcenera, straordinaria performer e pianista in tour in questi giorni.
Domenica 31 marzo a Tredozio, al Campo Sportivo, dopo il tradizionale Palio dell’Uovo a partire dalle ore 18 si terrà un concerto dal vivo per una raccolta fondi pro alluvionati, realizzato insieme al Comune di Tredozio con la Sindaca Simona Vietina e alla Pro Loco di Tredozio con il responsabile Matteo Bendoni, guidato dal cantautore Omar Pedrini, nel suo ultimo tour con l’album Sospeso, e al quale hanno aderito a titolo completamente gratuito i cantautori Peppe Voltarelli, Edoardo De Angelis, Enrico Capuano, autorevoli e storici esponenti di un cantautorato indipendente di grande qualità legato al migliore ambito folk, il leader dei Ridillo Daniele Bengi Benati, noto compositore di colonne sonore, l’artista Martelli di Bello Bello esploso grazie a Italiàs Got Talent, la giovane cantautrice Scarlet Deange, la band dei Fratelli & Margherita, vincitrice dello storico Faenza Rock e in uscita a breve con un brano realizzato insieme a Cisco, il giovane rapper Frà Sorrentino, ospite da Fiorello in questi giorni, prodotto dai Kutso, e il musicista classico Massimo Mercelli, leader dell’Emilia Romagna Festival.
L’ingresso è a offerta libera minima e tutto l’incasso sarà devoluto agli alluvionati del territorio.
A proposito il cantautore rock Omar Pedrini nell’invitare tutti a Tredozio il 31 marzo dichiara: “Ho sempre avuto a cuore la Romagna e il suo entroterra che ben conosco. Sapere di quei borghi ancora feriti che dolcemente si arrampicano sulle montagne verso ovest e verso sud fino in Toscana mi addolora. C’è ancora da fare e grazie agli amici storici del MEI non ci si tira indietro e ci sarò, con l’amico cantante Davide Apollo. Non voglio mancare con la mia musica e la mia chitarra. Love”. Mentre il rapper romano Fra Sorrentino, recente scoperta di Fiorello, afferma: “Partecipare ad un’iniziativa benefica come quella del Mei a Tredozio, è un passo importante nella vita di qualsiasi cantautore. Penso che un rapper e più in generale un’artista debba raccontare la realtà e soprattutto toccarla con mano, collaborando a renderla migliore anche solo con la propria musica”.
Il giorno dopo, lunedì 1 aprile, a partire dalle ore 20.30, sempre con ingresso a offerta libera minima, si terrà al TeatroDante Carlo Monni di Campi Bisenzio, guidato dalla Direttrice Sandra Gesualdi, un grande concerto con la cantautrice Dolcenera, insieme alla cantautrice Roberta Di Lorenzo in tour, nel suo piano recital Space Live Tour, mentre insieme a lei si esibiranno il cantautore fiorentino Lorenzo Baglioni, il pianista e cantautore Franco Fasano, autore del brano “Io amo” brano vincitore morale al Festival di Sanremo con Fausto Leali, ma anche titolo del suo libro autobiografico, e gli storici cantautori Peppe Voltarelli, Edoardo De Angelis e Enrico Capuano, presenti anche a Tredozio, la giovane cantautrice Scarlet Deange, la band dei Fratelli & Margherita, anche loro presenti a Tredozio, e la scoperta di X Factor Nevruz con Nora, già prodotto da Elio & Le Storie Tese.
La serata è organizzata insieme al Comune di Campi Bisenzio, al TeatroDante Carlo Monni e alla Fondazione Accademia dei Perseveranti.
“Per me è importante! Ho aderito con passione a questa iniziativa che ha colpito così duramente il territorio che ormai da anni è anche casa mia ed amici che hanno vissuto questa orribile esperienza – spiega Dolcenera -. Spero che questo evento possa risollevare l’attenzione per sollecitare con più forza gli aiuti necessari per la ricostruzione. Con amore”. Le si affianca la cantautrice Roberta Di Lorenzo: “Felice di far parte di questa iniziativa di solidarietà. La musica ha forza di unire e di ricostruire insieme. Ci vediamo a Firenze!”. A loro si aggiunge il cantautore Franco Fasano che dichiara: “Sottoscrivere con la propria presenza artistica iniziative benefiche come “Pasqua per la ripartenza” è un modo per stringersi con le persone che, abitando quei territori, si sono sentiti portar via tutto o quasi, compreso i ricordi ma non la speranza. Ecco, io penso che la speranza sia fondamentale per aiutare gli altri a superare ogni difficoltà. Esiste una “coscienza morale” grazie alla quale, da sempre, siamo tutti connessi ed questo il motivo e il motore che mi spinge ad esserci con la mia musica per contribuire a quest’evento”.
La manifestazione, a cura del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza, gode del patrocinio della Regione Emilia – Romagna e della Regione Toscana, dei Comuni di Tredozio e Campi Bisenzio, della Pro Loco di Tredozio e del Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio e intende tenere alta l’attenzione sui territori colpiti dall’alluvione rafforzando, anche attraverso un “gemellaggio musicale” la solidarietà tra le popolazioni, romagnole e toscane, colpite.
– Foto ufficio stampa MEI –
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ROMA (ITALPRESS) – Durante il Congresso della Federazione Internazionale di Pesistica Olimpica a Phuket (THA) alla presenza di 94 Nazioni, è stato approvato il nuovo inno della IWF. Autore della musica che d’ora in poi rappresenterà la Federazione in tutti i momenti ufficiali, è Antonio Urso, presidente della Fipe, segretario generale della IWF, e anche musicista, che in questo inno ha unito le due più grandi passioni. “Un inno dovrebbe riflettere un’identità, il che è normale nel caso dell’inno nazionale di un Paese, ma ciò dovrebbe avvenire anche con tutti i tipi di organizzazioni, in particolare nel mondo dello sport. Volevo qualcosa di gioioso, qualcosa che potesse rappresentare i momenti felici nel nostro amato sport, la soddisfazione di una buona prestazione, l’importanza di stare insieme, di competere in uno spirito di fair-play, di godersi ogni singolo momento quando solleviamo il bilanciere. Ho cercato di ‘condensarè tutto ciò in una melodia di 1 minuto e 30 che potesse risuonare piacevole per tutti coloro che ascoltavano l’inno dell’IWF”, aggiunge il segretario generale. “Sono troppo di parte per dirlo, ma credo che il nostro inno piacerà a tutta la famiglia del sollevamento pesi”, continua Urso che racconta in che modo è nato questo inno.
“Tutto è iniziato lo scorso novembre, quando eravamo a Guadalajara per i Campionati Mondiali Junior IWF. Dopo aver ascoltato l’inno messicano durante la cerimonia di apertura, il nostro responsabile delle comunicazioni dell’IWF si è avvicinato e mi ha detto: ‘Abbiamo bisogno di un inno dell’IWF. Potresti essere tu la persona che lo fà. La proposta mi è piaciuta subito e molte idee hanno iniziato a frullarmi nella testa. Un giorno di dicembre ha cominciato a suonarmi nella mente una melodia. In non più di 30 minuti avevo scritto l’inno”, dice Urso che una volta scritta la melodia, racconta il lavoro successivo per realizzare gli arrangiamenti musicali e trovare gli strumenti adatti. Il compito è stato affidato ad Aidan Zammit, noto musicista maltese, in Italia dal 1995, che ha lavorato con molti artisti nazionali e internazionali. “Quando Antonio mi ha consegnato la melodia scritta, la prima cosa che ho fatto è stata elaborare uno schizzo riarmonizzato al pianoforte. Ho capito subito che tipo di atmosfera e suono volevo. Avevo bisogno di una combinazione di positività, potere e trionfo. Ho deciso di adottare un approccio cinematografico, ispirato alle colonne sonore dei grandi film d’azione, combinando l’orchestrazione tradizionale con elementi elettronici contemporanei”.
“L’inno è stato creato inizialmente utilizzando strumenti virtuali e sintetizzatori nel mio studio personale. Successivamente abbiamo aggiunto una serie di strumenti reali e mixato la registrazione allo Studio 8 di Roma, con il contributo del tecnico del suono Pino Iodice. La combinazione dell’orchestra e dei suoni elettronici tira fuori il meglio di entrambi i mondi e spero che il risultato piaccia a tutti”, spiega Zammit che spiega le caratteristiche ideali di un brano musicale breve ma di grande importanza istituzionale: “La melodia è ovviamente l’elemento più importante e Antonio Urso in questo ha fatto un ottimo lavoro. C’è bisogno di un’aura di positività e avventura con una dose di realtà. In così poco tempo è importante rendere le cose molto chiare, mantenendo allo stesso tempo tutto il più interessante ed emozionante possibile. E’ come un viaggio velocissimo che ti porta velocemente attraverso emozioni diverse”.
– Foto ufficio stampa Fipe –
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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi celebriamo il ventesimo anniversario della legge n. 92 del 30 marzo 2004, che ha istituito il Giorno del Ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Una legge spartiacque, che ha permesso di scrivere pagine di storia che non erano mai state scritte e che ha spezzato quella congiura del silenzio che, per decenni, ha avvolto la tragedia delle foibe e il dramma dell’esodo nell’oblio e nell’indifferenza”. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione del 20° anniversario della legge 92/2004.
“Grazie a questa legge, che di recente il Parlamento ha ulteriormente rafforzato e implementato, il ricordo di quella tragedia è diventato patrimonio di tutti e ha reso vano ogni tentativo negazionista o giustificazionista – aggiunge -. Quello di oggi è un anniversario nazionale che il Governo ha omaggiato con diverse iniziative. Due particolarmente importanti: l’approvazione in Consiglio dei ministri del disegno di legge per l’istituzione del Museo nazionale del Ricordo a Roma e il “Treno del Ricordo”, un treno storico simile a quello che nel Dopoguerra ha accompagnato gli esuli nei vari campi profughi in Italia e che dal 10 al 27 febbraio scorso ha percorso un viaggio da Nord a Sud, ottenendo un grande riscontro di pubblico e superando i quindicimila visitatori nelle sue tredici tappe, da Trieste a Taranto. Il cammino del ricordo prosegue, affinchè la memoria di ciò che è successo non svanisca mai e sia perpetuata nel tempo”.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
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